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JUVENTUS

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preso anche motta...sulla fascia dx motta e pepe...o facciamo paura!! :D

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Beh però poi non lamentiamoci se non abbiamo italiani all'altezza quando c'è da tirar su una nazionale, se ci mettiamo a criticare quelli giovani e di prospettiva senza che nemmeno abbiano avuto una vera chanche... ;)

 

Ovviamente parlo di Motta, non di Pepe che ha chiaramente dimostrato di non avere prospettiva alcuna nel grande calcio.

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certo dDel Neri ha già fatto il miracolo co Ziegler trasformandolo in un terzino discreto...speriamo ci riesca anche con Motta e già che c'è con De Ceglie!!Ma secondo me mmmmmmmmmmmmm....... :lol:

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PAOLO MONTERO, L’AVVOCATO E IL GRUPPO-JUVE

Intervistato dalla "Gazzetta dello sport", Paolo Montero traccia un ricordo del suo periodo alla Juventus: nove anni di vittorie, grazie ad un gruppo unico. Con qualche aneddoto sull’Avvocato Agnelli

 

 

Il giorno dopo arriva l’Avvocato Agnelli (al campo). Mi chiama e mi dice: "Montero vieni… Non lo hai preso bene…" E io gli dicevo: "No, no, guardi che più o meno io l’ho preso…". "No, no. Se tu lo prendevi bene, lui cadeva…"

L’episodio a cui faceva riferimento Paolo Montero, nel corso dell’intervista comparsa sulla "Gazzetta TV" lo scorso 27 giugno, è quello del famoso pugno a Di Biagio (3 dicembre 2000, Inter - Juventus 2-2). A cui lo stesso uruguaiano, nel bel mezzo delle polemiche che scoppiarono nei giorni immediatamente successivi a quella gara, dedicò queste parole: "Questo è il calcio. Di Biagio può andare a giocare a pallavolo, al massimo".

Baluardo difensivo della Vecchia Signora per nove stagioni: le prime da protagonista, le ultime (quasi) da spettatore. Una presenza forte, in campo e fuori. Il "gruppo", prima di tutto. E tutti.

 

Nel periodo mio la Juve non era forte come quella di Capello, però aveva un cuore… C’era un gruppo straordinario.. Una delle cose più belle che abbia mai vissuto è il gruppo della Juve…

 

La Juventus che vinceva aveva un’anima di ferro: non guardava in faccia a nessuno. Fissava gli avversari direttamente negli occhi. Senza paura. Poteva perdere, ma non senza aver dato tutto il possibile per evitarlo.

La forza di quella squadra la si poteva cogliere da un’infinità di segnali. Uno tra i tanti, fu l’esultanza di Ciro Ferrara dopo aver segnato un goal nell’incontro di andata valevole per l’assegnazione della Supercoppa Europea, giocato a Parigi il 15 gennaio 1997. Avversario della Juventus era il Paris Saint Germain di Rai e Dely Valdes (finì 6-1 per i bianconeri).

Al momento della marcatura la sua reazione fu un misto di gioia e rabbia, come se si fosse trattato di una rete decisiva. Ma era la terza, per di più in trasferta. L’importante, per lui, era aver segnato, non in "quale" momento dell’incontro.

Questo è lo spirito da "cannibali", quello tipico dei vincenti.

 

Durante un suo intervento nel corso di un seminario sugli sport di squadra organizzato dal Coni, nello scorso mese di aprile, l’ormai ex CT della nazionale Marcello Lippi - che di quella Juve era l’allenatore - "separò" i grandi calciatori in campioni e fuoriclasse: "I primi sono dei solisti, dei galli nel pollaio, che hanno grandi doti ma che non fanno nulla per migliorare e mettono in mostra le proprie qualità solo in poche occasioni. Sono primedonne che non si mettono a disposizione del gruppo, non aiutano la squadra". Sui fuoriclasse: "Hanno il talento, non solo tra i piedi, e lo mettono al servizio del collettivo. Hanno grandi qualità in campo e fuori, incarnano i valori della leadership. Di questi giocatori più se ne hanno e meglio è".

 

Non è facile creare un gruppo vincente. Non basta avere una guida forte e sicura: quella è la base di partenza, ma può non essere sufficiente.

A volte, invece, nasce quando meno te l’aspetti.

Accadde, ad esempio, a Roma, sponda laziale, nel 1974. La squadra dei clan, di quelli uniti in campo ma separati più che mai nello spogliatoio. Quella divisa tra il gruppo di Re Cecconi e Martini (da una parte) e quello di Chinaglia e Wilson (dall’altra). Una Lazio che combatteva contro tutto e tutti, dentro e fuori il campo. Ma che ha saputo vincere uno scudetto rimasto nella storia dopo esserci andata vicino l’anno precedente.

 

Ripartire, per la nuova Juventus, non sarà uno scherzo. Ci vorrà tempo, laddove (di tempo) non ne verrà concesso. Ci vogliono campioni, per alzare il tasso tecnico della squadra. Anzi, per dirla alla Lippi: fuoriclasse. Ci vorrà - almeno - un "gruppo" di calciatori unito come non mai (sicuramente non come è capitato in questi ultimi anni) per colmare quelle lacune che potrebbero evidenziarsi al termine di una campagna acquisti/vendite che si annuncia numerosa, sia in entrata che in uscita.

Cercare nella massima unità di intenti la forza per superare alcuni ostacoli, potrebbe rivelarsi un’arma vincente. Viceversa, limitarsi a quella sin dal principio, rischierebbe di rivelarsi un boomerang.

Il gruppo dovrà essere l’arma in più, non l’unica: senza classe, non si vince.

 

Mi chiamava alle 5 di notte. A me e a tutta la squadra. Lui si svegliava alle 4.30 per andare a lavorare e ti chiamava 5 minuti. Io non ci credevo, pensavo fosse un amico e buttavo giù. Alla fine avevo capito che era lui e ho risposto. "Uh sì, Avvocato, come sta?" "Che sta facendo?" "Stavo dormendo…" Alle 5.00, che vuoi fare?...

Lui era l’Avvocato. Il fuoriclasse più fuoriclasse di tutti.

 

 

 

GRANDE MONTERO :)

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preso anche motta...sulla fascia dx motta e pepe...o facciamo paura!! :D

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Beh però poi non lamentiamoci se non abbiamo italiani all'altezza quando c'è da tirar su una nazionale, se ci mettiamo a criticare quelli giovani e di prospettiva senza che nemmeno abbiano avuto una vera chanche... ;)

 

Ovviamente parlo di Motta, non di Pepe che ha chiaramente dimostrato di non avere prospettiva alcuna nel grande calcio.

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certo dDel Neri ha già fatto il miracolo co Ziegler trasformandolo in un terzino discreto...speriamo ci riesca anche con Motta e già che c'è con De Ceglie!!Ma secondo me mmmmmmmmmmmmm....... :lol:

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Intanto, deve dare fiducia ai giovani. Poi se sono all'altezza solo il tempo saprà dirlo. Del resto, la Juve vinceva pure quando terzino ci giocava Porrini. :)

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PAOLO MONTERO, L’AVVOCATO E IL GRUPPO-JUVE

Intervistato dalla "Gazzetta dello sport", Paolo Montero traccia un ricordo del suo periodo alla Juventus: nove anni di vittorie, grazie ad un gruppo unico. Con qualche aneddoto sull’Avvocato Agnelli

 

 

Il giorno dopo arriva l’Avvocato Agnelli (al campo). Mi chiama e mi dice: "Montero vieni… Non lo hai preso bene…" E io gli dicevo: "No, no, guardi che più o meno io l’ho preso…". "No, no. Se tu lo prendevi bene, lui cadeva…"

L’episodio a cui faceva riferimento Paolo Montero, nel corso dell’intervista comparsa sulla "Gazzetta TV" lo scorso 27 giugno, è quello del famoso pugno a Di Biagio (3 dicembre 2000, Inter - Juventus 2-2). A cui lo stesso uruguaiano, nel bel mezzo delle polemiche che scoppiarono nei giorni immediatamente successivi a quella gara, dedicò queste parole: "Questo è il calcio. Di Biagio può andare a giocare a pallavolo, al massimo".

Baluardo difensivo della Vecchia Signora per nove stagioni: le prime da protagonista, le ultime (quasi) da spettatore. Una presenza forte, in campo e fuori. Il "gruppo", prima di tutto. E tutti.

 

Nel periodo mio la Juve non era forte come quella di Capello, però aveva un cuore… C’era un gruppo straordinario.. Una delle cose più belle che abbia mai vissuto è il gruppo della Juve…

 

La Juventus che vinceva aveva un’anima di ferro: non guardava in faccia a nessuno. Fissava gli avversari direttamente negli occhi. Senza paura. Poteva perdere, ma non senza aver dato tutto il possibile per evitarlo.

La forza di quella squadra la si poteva cogliere da un’infinità di segnali. Uno tra i tanti, fu l’esultanza di Ciro Ferrara dopo aver segnato un goal nell’incontro di andata valevole per l’assegnazione della Supercoppa Europea, giocato a Parigi il 15 gennaio 1997. Avversario della Juventus era il Paris Saint Germain di Rai e Dely Valdes (finì 6-1 per i bianconeri).

Al momento della marcatura la sua reazione fu un misto di gioia e rabbia, come se si fosse trattato di una rete decisiva. Ma era la terza, per di più in trasferta. L’importante, per lui, era aver segnato, non in "quale" momento dell’incontro.

Questo è lo spirito da "cannibali", quello tipico dei vincenti.

 

Durante un suo intervento nel corso di un seminario sugli sport di squadra organizzato dal Coni, nello scorso mese di aprile, l’ormai ex CT della nazionale Marcello Lippi - che di quella Juve era l’allenatore - "separò" i grandi calciatori in campioni e fuoriclasse: "I primi sono dei solisti, dei galli nel pollaio, che hanno grandi doti ma che non fanno nulla per migliorare e mettono in mostra le proprie qualità solo in poche occasioni. Sono primedonne che non si mettono a disposizione del gruppo, non aiutano la squadra". Sui fuoriclasse: "Hanno il talento, non solo tra i piedi, e lo mettono al servizio del collettivo. Hanno grandi qualità in campo e fuori, incarnano i valori della leadership. Di questi giocatori più se ne hanno e meglio è".

 

Non è facile creare un gruppo vincente. Non basta avere una guida forte e sicura: quella è la base di partenza, ma può non essere sufficiente.

A volte, invece, nasce quando meno te l’aspetti.

Accadde, ad esempio, a Roma, sponda laziale, nel 1974. La squadra dei clan, di quelli uniti in campo ma separati più che mai nello spogliatoio. Quella divisa tra il gruppo di Re Cecconi e Martini (da una parte) e quello di Chinaglia e Wilson (dall’altra). Una Lazio che combatteva contro tutto e tutti, dentro e fuori il campo. Ma che ha saputo vincere uno scudetto rimasto nella storia dopo esserci andata vicino l’anno precedente.

 

Ripartire, per la nuova Juventus, non sarà uno scherzo. Ci vorrà tempo, laddove (di tempo) non ne verrà concesso. Ci vogliono campioni, per alzare il tasso tecnico della squadra. Anzi, per dirla alla Lippi: fuoriclasse. Ci vorrà - almeno - un "gruppo" di calciatori unito come non mai (sicuramente non come è capitato in questi ultimi anni) per colmare quelle lacune che potrebbero evidenziarsi al termine di una campagna acquisti/vendite che si annuncia numerosa, sia in entrata che in uscita.

Cercare nella massima unità di intenti la forza per superare alcuni ostacoli, potrebbe rivelarsi un’arma vincente. Viceversa, limitarsi a quella sin dal principio, rischierebbe di rivelarsi un boomerang.

Il gruppo dovrà essere l’arma in più, non l’unica: senza classe, non si vince.

 

Mi chiamava alle 5 di notte. A me e a tutta la squadra. Lui si svegliava alle 4.30 per andare a lavorare e ti chiamava 5 minuti. Io non ci credevo, pensavo fosse un amico e buttavo giù. Alla fine avevo capito che era lui e ho risposto. "Uh sì, Avvocato, come sta?" "Che sta facendo?" "Stavo dormendo…" Alle 5.00, che vuoi fare?...

Lui era l’Avvocato. Il fuoriclasse più fuoriclasse di tutti.

 

 

 

GRANDE MONTERO  :)

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Montero era un grandissimo pur essendo bello pacio.

Meraviglioso fu il gesto fatto in occasione del tentato suicidio di Pessotto.

Roba dell'altromondo nel calcio di oggi fatto di campioni di plastica.

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NON VI AZZARDATE A VENDERE FELIPE MELO

 

 

 

  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:

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Il patatrac di oggi lo scarica di colpe verso la Juve: Melo ha dimostrato di essere completamente scemo. :lol::lol:

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mitico paolo montero!!

io vorrei tanto che rimettesse li scarpini e marcasse balotelli.. anche solo per 5 minuti..

forse il ragazzo imparerebbe le buone maniere!! <_<

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:D

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diego non lo devono dar via!

 

e melo inserirlo in qualche scambio con l'arsenal  B-)

1791943[/snapback]

 

magari....

ma tu dici che Diego può giocare come seconda punta?

io ho qualche perplessità...

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diego non lo devono dar via!

 

e melo inserirlo in qualche scambio con l'arsenal  B-)

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magari....

ma tu dici che Diego può giocare come seconda punta?

io ho qualche perplessità...

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O lo fai giocare seconda punta o ci fai il brodo, considerando la "impercettibile predilezione" di Del Neri per il 4-4-2.

Venderlo dopo un solo anno, perdipiù estremamente negativo per tutta la squadra, secondo me sarebbe una follia; si rischierebbe un altro "caso Henry"

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diego non lo devono dar via!

 

e melo inserirlo in qualche scambio con l'arsenal  B-)

1791943[/snapback]

 

magari....

ma tu dici che Diego può giocare come seconda punta?

io ho qualche perplessità...

1791950[/snapback]

 

O lo fai giocare seconda punta o ci fai il brodo, considerando la "impercettibile predilezione" di Del Neri per il 4-4-2.

Venderlo dopo un solo anno, perdipiù estremamente negativo per tutta la squadra, secondo me sarebbe una follia; si rischierebbe un altro "caso Henry"

1791966[/snapback]

 

nell'atalanta doni lo faceva giocare

 

compri una bella punta davanti a lui

visto che gli esterni comprati sono tutte mezze punte...

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grande presidente  :)

 

è andato in mezzo ai tifosi a parlarci, e a chi lo chiamava "presidente" gli diceva di chiamarlo "andrea" perchè "siamo" tutti una famiglia  :)

1793748[/snapback]

 

che dolce...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...vasellina.....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:lol::lol::lol:

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Juventus, Camoranesi va all'Olympiakos

08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?! :unsure::huh:

Modificato da MaTtEuCcIo

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08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

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anche io sono d'accordo con te,poi lo dai via per 2 milioni di euro,come riserva se cosi lo vogliamo chiamare era piu che buono

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grande presidente  :)

 

è andato in mezzo ai tifosi a parlarci, e a chi lo chiamava "presidente" gli diceva di chiamarlo "andrea" perchè "siamo" tutti una famiglia  :)

1793748[/snapback]

anche a terni so una famiglia :ph34r:

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Juventus, Camoranesi va all'Olympiakos

08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

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anche io sono d'accordo con te,poi lo dai via per 2 milioni di euro,come riserva se cosi lo vogliamo chiamare era piu che buono

1794755[/snapback]

 

monte ingaggi da azzerare.....mah...

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08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

1794740[/snapback]

 

anche io me lo sarei tentuo nel 442; ma non nel 2010... troppo vecchio... :D

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08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

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anche io me lo sarei tentuo nel 442; ma non nel 2010... troppo vecchio... :D

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svegliato di buon umore vedo... :huh:

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08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

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anche io me lo sarei tentuo nel 442; ma non nel 2010... troppo vecchio... :D

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io fossi stato marotta glielo facevo portà a spalla da secco con un fiocchetto sulla capoccia :lol:

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Juventus, Camoranesi va all'Olympiakos

08.07.2010 17.40 di Matteo Bursi  articolo letto 7416 volte

 

Mauro German Camoranesi (32) lascia la casacca bianconera dopo otto stagioni ricche di successi. La redazione di tuttojuve.com rivela che l'italoargentino passerà all'Olympiakos per una cifra intorno ai 2 milioni di euro.

 

 

 

solo io me lo sarei tenuto nel 442?!  :unsure:  :huh:

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te faceva una partita si e 5 no se fa male sempre a quel cazzo de muscolo...la parte sua l ha fatta in 8 anni certo sarà difficile trovarne un altro come lui ma tocca svecchià!!!

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