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TOPIC DE QUELLI CHE NON SO ANNATI MALE

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Se gli italiani dessere la stessa importanza che danno al pallone alle questioni più serie saremmo il faro del mondo.

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Se gli italiani dessere la stessa importanza che danno al pallone alle questioni più serie saremmo il faro del mondo.

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è la stessa identica cosa che ho pensato io.

che capocce cristo santo :(

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Se gli italiani dessere la stessa importanza che danno al pallone alle questioni più serie saremmo il faro del mondo.

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Frase da scrivere sui muri di ogni stadio. ;)

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che spastici !!

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Notizia smentita clamorosamente dalla FIGC

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Il procuratore che ha deferito Conte, Bonucci e Pepe alla Disciplinare, è stato contestato e aggredito da alcuni tifosi bianconeri. Infatti il Procuratore, fuori da un bar, stava parlando del processo con un gruppo di amici e, scherzosamente, parlando della vicenda di Conte avrebbe detto “non meno di sei mesi”, frase seguita da una grossa risata. Apriti cielo: nei paraggi, secondo quanto riporta agropolilive.com, c’era un gruppetto di tifosi juventini di origini salernitane che lo hanno reso vittima di vari insulti riguardo i suoi rapporti con Moratti e la Telecom. Visti i continui attacchi e il tentativo di attacco fisico, Palazzi si sarebbe rifugiato all’interno di un bar, sperando che la situazione si calmasse. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine che hanno cercato di sedare la contestazione, ma i tifosi juventini aumentavano di minuto in minuto. Dopo essere riuscito a tornare a casa sua, scortato dagli agenti di polizia, tutti i tifosi prersenti fuori al bar sono andati sotto la sua abitazione e lì la contestazione è proseguita per un paio d’ore.

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Se gli italiani dessere la stessa importanza che danno al pallone alle questioni più serie saremmo il faro del mondo.

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è la stessa identica cosa che ho pensato io.

che capocce cristo santo :(

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Semo in tre, a me è venuto subito in mente il buon Winston Churchill: "Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre."

 

:(

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Terni, minaccia di morte la ex fidanzata in 'vivavoce' con la Polizia. Giovane denunciato

 

Terni, minaccia di morte la ex fidanzata in 'vivavoce' con la Polizia. Giovane denunciato

Gli agenti hanno sequestrato un coltello a serramanico

 

Una relazione che finisce e un uomo che non accetta che la sua ex abbia una nuova storia. A volte vicende come queste si concludono in tragedia, ma questa volta, grazie all’intervento della Polizia di Stato, l’ex fidanzato ha desistito dai suoi intenti violenti.

L’altra sera una donna aveva chiamato il 113 per segnalare di essere vittima della persecuzione del suo ex compagno nel pieno centro storico di Terni.

Agli agenti della Squadra Volante che l'hanno raggiunta in una piazza del centro racconta che l’uomo, dal quale si è separata da circa sei mesi, continua a tempestarla di telefonate e sms di minaccia, con lo scopo di farle interrompere la relazione che ha ora instaurato con un’altra persona. In più l’uomo continua a rifiutarsi di restituirle l’auto che lei gli aveva prestato quando stavano insieme.

Proprio mentre i poliziotti raccolgono le sue dichiarazioni, il cellulare della donna squilla: è il suo ex. La giovane attiva il viva voce e così anche gli agenti possono ascoltare l’uomo che ribadisce di non aver alcuna intenzione di restituirle la macchina e che, anzi, piuttosto che farlo è intenzionato a distruggere il veicolo. Poi l’uomo si scalda ancora di più e arriva a minacciare di morte la sua ex.

Alla fine i due concordano un incontro di lì a poco.

Quando l’uomo arriva ci sono anche gli agenti della Volante. Considerate le minacce espresse poco prima al telefono, i poliziotti decidono di perquisire l’uomo e la macchina con la quale è arrivato all’appuntamento.

In tasca gli trovano un coltello a serramanico e nel veicolo una mazzetta da muratore, che avrebbe probabilmente usato per danneggiare il mezzo, di proprietà della donna.

Ricondotto alla calma, l’uomo, un 22enne di origini pugliesi ma residente a Terni, restituisce l’auto alla ex fidanzata e consegna agli agenti i documenti del veicolo che aveva lasciato a casa.

Anche il cellulare, che per tutto quel tempo era stato utilizzato per le telefonate e i messaggi di minaccia, risulta di proprietà della donna e l’uomo, alla fine, è costretto a restituire pure quello.

Al termine della serata la Polizia ha denunciato il 22enne per minaccia, appropriazione indebita e possesso ingiustificato di armi e oggetti atti a offendere.

 

Un fenomeno.

Modificato da Dvd

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Si infligge coltellata da solo

 

Crotone, tenta di danneggiare un'auto dopo un litigio ma si accoltella a morte

La vittima, 41 anni, voleva bucare le gomme della macchina di un suo conoscente

 

13:21 - Tragedia a Petilia Policastro (Crotone) dove un uomo è morto per essersi inflitto involontariamente una coltellata mentre cercava di danneggiare le gomme dell'auto di una persona con la quale aveva avuto un litigio. La persone deceduta è Salvatore Ierardi, 41 anni, ex sorvegliato speciale. L'uomo aveva avuto un litigio per futili motivi con un suo conoscente al quale aveva minacciato di tagliare i pneumatici dell'automobile.

Alcune ore dopo Ierardi, che pare fosse anche ubriaco, stava rientrando a casa quando ha notato l'automobile del rivale parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Così si è armato di un coltello ed ha tagliato tre pneumatici e, mentre stava per danneggiare anche il quarto si è inferto una coltellata alla gamba che ha colpito l'aorta femorale.

 

L'uomo ha iniziato a perdere molto sangue mentre si è trascinato per alcune decine di metri. Un ragazzo che stava tornando a casa ha visto Ierardi ferito ed ha allertato i carabinieri ed i medici del 118 i quali, una volta intervenuti sul posto, hanno constatato che l'uomo era morto.

 

I carabinieri hanno avviato le indagini dalle quali è stata ricostruita la dinamica dell'accaduto. La Procura della Repubblica di Crotone ha disposto l'autopsia.

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Si infligge coltellata da solo

 

Crotone, tenta di danneggiare un'auto dopo un litigio ma si accoltella a morte

La vittima, 41 anni, voleva bucare le gomme della macchina di un suo conoscente

 

13:21 - Tragedia a Petilia Policastro (Crotone) dove un uomo è morto per essersi inflitto involontariamente una coltellata mentre cercava di danneggiare le gomme dell'auto di una persona con la quale aveva avuto un litigio. La persone deceduta è Salvatore Ierardi, 41 anni, ex sorvegliato speciale. L'uomo aveva avuto un litigio per futili motivi con un suo conoscente al quale aveva minacciato di tagliare i pneumatici dell'automobile.

Alcune ore dopo Ierardi, che pare fosse anche ubriaco, stava rientrando a casa quando ha notato l'automobile del rivale parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Così si è armato di un coltello ed ha tagliato tre pneumatici e, mentre stava per danneggiare anche il quarto si è inferto una coltellata alla gamba che ha colpito l'aorta femorale.

 

L'uomo ha iniziato a perdere molto sangue mentre si è trascinato per alcune decine di metri. Un ragazzo che stava tornando a casa ha visto Ierardi ferito ed ha allertato i carabinieri ed i medici del 118 i quali, una volta intervenuti sul posto, hanno constatato che l'uomo era morto.

 

I carabinieri hanno avviato le indagini dalle quali è stata ricostruita la dinamica dell'accaduto. La Procura della Repubblica di Crotone ha disposto l'autopsia.

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questo va dritto dritto nei darwin awards

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Una trentenne: «Non sono più bulimica»

E ingoia un coltello per dimostrarlo

 

Ha infilato la lama in gola e le è andata giù per sbaglio in un attacco di risa. È stata operata con laparotomia

 

Le radiografie della donna con il coltello nell'esofago

 

MILANO - Ha infilato in gola un coltello per dimostrare alla sorella di non avere più conati di vomito. Una donna trentenne americana, che aveva molto sofferto a causa della bulimia, ha scelto il modo peggiore per dimostrare di essere guarita, rischiando la vita. Perché mentre si cimentava nella folle impresa ha riso, ingoiando involontariamente il coltello che le si è piantato nell'esofago, causandole un forte dolore all'addome ed emorragia, come racconta il New England Journal of Medicine.

 

LAPAROTOMIA - La donna è corsa al pronto soccorso dove i medici, dopo aver visto il "corpo estraneo" nelle radiografie hanno fatto una esofagogastroduodenoscopia d'urgenza con laparotomia per toglierlo. Il risultato è stato migliore del previsto: il coltello non aveva danneggiato lo stomaco o altri organi interni e la donna dopo l'intervento ha potuto riprendere a mangiare regolarmente. Non prima però di essere sottoposta a un controllo nel reparto psichiatrico.

 

Redazione Salute Online

 

Corriere.it

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beh... pure io avrei fatto de tutto pe tornà insieme a una che me mantene!!!!

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:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

 

Me so cappottato de le risate ma grosso applauso pe st'intervento!!!! :lol:

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Ricondotto alla calma, l’uomo, un 22enne di origini pugliesi ma residente a Terni, restituisce l’auto alla ex fidanzata e consegna agli agenti i documenti del veicolo che aveva lasciato a casa.

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Finisco dritto dritto su sto topic dopo essermi depresso per quanto ho sottolineato.

 

22 un uomo. Quindi io che sarei? Un vecchio?!

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Partita di seconda categoria, giocavamo fuori casa, al fischio finale inizia un mezzo appicicaticcio con i nostri avversari.

Quattro insulti, un paio di spinte poi come una saetta arriva un mio compagno di squadra: "pezzidemmerda, bastardi, tanto ce dovete venì a giocà da noi, ce vedemo al ritorno".

E uno degli altri: "Ah cojone guarda che è questo il ritorno!"

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