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Me pizzica me mozzica

MORTO IL RAGAZZO AL RAVE PARTY DI SEGRATE

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sono d'accordo sul fatto che in qualche modo bisogna agire e non far finta di niente, ma la cosa migliore che si possa fare secondo me è fare in modo che dei ragazzi imparino a proteggersi da se e non volerli proteggere a tutti i costi. pensare che dei diciannovenni (o magari anche dei dodicenni) siano dei pottarelli secondo me non aiuta, perché a quell'età hanno già cominciato da parecchio le "lotte adolescenziali per l'indipendenza", per formarsi una personalità ed uscire dal guscio protettivo familiare (e per fortuna dico io).

 

penso che un po' tutti possiamo dire di essere stati fortunati se in quella o quell'altra situazione non ci abbiamo lasciato le penne, mentre in parecchi le penne ce le hanno lasciate per una stronzata. ogni generazione è diversa dall'altra e diversi sono spesso gli ambienti o le esperienze, ma secondo me un genitore può aiutare anche raccontando le proprie esperienze, dicendo quello che nel bene e nel male si è fatto e non solo quello che non andrebbe fatto.

 

voglio mettere subito in chiaro che non ho figli e non pretendo di insegnare come tirare su un figlio/-a.

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A dirlo è facile, ma in pratica in cosa consisterebbe questo "proteggersi da soli"? E se la cosa o meglio le persone da cui si devono proteggere sono enormemente più potenti di un pottarello (il fatto che uno a questa età non si senta un pottarello non significa che non lo sia) di 19 anni?

 

Certe abitudini hanno purtroppo 2 cause

1) la voglia di provare che abbiamo avuto tutti

2) un sistema che incentiva se non addirittura che lucra e specula su questa voglia di provare (e questo aspetto è in peggioramento)

 

la prima cosa puoi tentare di insegnarla come dici tu, la seconda è una battaglia, e come sai le battaglie si possono anche perdere.

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so che a dirlo è facile, infatti non pretendo assolutamente di insegnare come tirare su un figlio. un conto è dire pottarello ("bambinetto" per chi non conosce il ternano) a mo di ripresa o scherzo ad un ragazzo di 19 anni o ad adulto di 60, ma un diciannovenne per me non può comunque essere considerato pottarello... sarebbe come dire che i trentenni che vivono sotto il tetto di mamma e papà sono dei bamboccioni.

 

pensarla in questo modo vuol dire trattarceli da pottarelli. poi che si pretende? è nell'impresa di mostrarsi adulti, di assumersi delle responsabilità sulla propria vita e dimostrare qualcosa che si finisce per fare delle cazzate anche grosse. tralaltro in fase adolescenziale non è sempre facile controllare le proprie esplosioni ormonali o di adrenalina. non mi sembra giusto giudicare dal nostro punto di vista di "adulti" (ma anche di ragazzi), che per quante esperienze possiamo aver avuto non abbiamo avuto assolutamente le stesse esperienze, non siamo cresciuti nello stesso mondo.

 

il secondo punto che hai sollevato "2) un sistema che incentiva se non addirittura che lucra e specula su questa voglia di provare (e questo aspetto è in peggioramento)" è presente in questa come in molte altre situazioni, e gli adulti stessi non ne sono esenti. il sistema lucrativo (la mafia, "la piú grande azienda italiana", i piú grandi affari li fa sulle droghe) siamo troppo spesso noi stessi a proteggerlo anche quando le "cattive intenzioni" sono palesi (pallone, politica, chiesa, etc. ovunque sia un pilastro della cultura italiana in cui si possa guadagnare fino a distruggerlo). in questo si che stiamo perdendo battaglia e guerra.

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Non tutte le persone che hanno figli hanno anche l'onestà intellettuale per porsi da pari a pari. Tra l'altro se lo fai, ti metti in una situazione in cui non puoi difendere la tua posizione di genitore con l'autoritarismo, ma sei costretto a trattare l'altro con gli stessi modi e le stesse condizioni di un adulto: non puoi più dire "questo è così perchè lo dico io", ma devi spiegare (e possibilmente far capire) a chi hai davanti le tue motivazioni e le tue ragioni.

Secondo me alla lunga paga, ma di certo non è semplice ;)

1331254[/snapback]

infatti penso sia dura la vita del genitore, non credo gli si potrà mai mettere in mano un manuale. credo che mettendo un figlio di fronte alle proprie responsabilità si faccia un "difficile" ma indispensabile gesto d'affetto.

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ohhh ve sete sfogati????

meno male ....forse adesso si comincia a ragionare...sempre che la vostra palese superiorità morale e culturale vi permetta di abbassarvi al mio "livello"

 

io non reputo persona "saggia" (senza scomodare altri termini) chi potendo scegliere vari modi di divertirsi, va a scegliere il più pericoloso per la sua salute (e di quella degli altri, se si mette alla guida di un mezzo).

 

Ma com'è che vedo altrettanta durezza nei confronti di chi sta strafatto e falcia le persone in mezzo alla strada quando guida? In questi casi QUANTI DI VOI SI CHIEDONO..O POVERETTO CHISSA' COSA C'ERA DIETRO...QUANTI ANNI AVEVA...CHISSA' PERCHE' L'HA FATTO? Risposta : nessuno, anzi , linciaggio pubblico se mi capita fra le mani spesso dice la gente. Ma chi falcia le persone in mezzo alla strada non si mette nelle stesse condizioni in cui si mette chi si sbombarda di acidi e alcool? Per me sono cojoni tutt'e due, il primo però molto di più.

 

Questo ragazzo è morto presumibilmente per un cocktail micidiale di droghe e alcool , non ha fatto la goliardata di alzare il gomito alla festa x ...io ho il coraggio di dire (altro che ipocrisia caro Biondo) che era una finaccia prevedibile ed evitabile , applicando il minimo di intelligenza necessaria , non si richiedeva un colpo di genio, ma il normalissimo buon senso, che anche uno di 19 anni dovrebbe avere, specie se frequenta i rave e sa cosa succede in quelle "feste" (che di gioioso e divertente per me non hanno assolutamente niente, anzi sembrano zombie)

 

Questo non è moralismo da quattro soldi (che invece ho letto abbondantemente in molti interventi..e poi dite di me...)  qui si tratta di capire che autodistruggersi con quella merda è da emeriti idioti , perchè in quel modo si butta al cesso la vita!!!!

 

Ho più volte sottolineato che la morte non si augura a nessuno (E IO NON LA AUGURO A NESSUNO, CHIARO??????)  ma ho detto semplicemente che i miei sentimenti di pietà preferisco tenermeli per chi se li merita davvero (e i genitori del ragazzo ci rientrano) , ossia per chi si trova a vivere delle sofferenze che la vita gli ha addossato senza averle volute , ossia la stragrande maggioranza delle persone.

 

Alcune risposte "ad personam"

 

a Lu Biondo: non mi impicco e mi tengo le mie idee, io non ti ho mai dato dell'imbecille , e non sono mai stato maleducato nei tuoi confronti. Tu invece lo hai fatto e per questo ti sei qualificato. Io esco di casa e vivo la mia vita , sei pregato di non fare ironie su questo, come io non ironizzo sulla tua condotta di vita.

 

ad alternativa: se ti sono calato me ne faccio una ragione, non si può piacere a tutti.

 

A tutti gli altri: prima di dare dell'ipocrita contate fino a 100.

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Te si' sfogato?

Bene!

Allora.....

1) se non ricordo male, nessuno ti ha detto che hai augurato di morire a qualcuno

2) io non ti ho detto che hai trattato i genitori del ragazzo con cinismo, ti ho detto che hai liquidato, con una faciloneria e un cinismo che non sapevo appartenerti, la morte di un ragazzo di 19 anni. Che questo ragazzo non sia stato falciato da un ubriaco non rende la sua morte meno triste o meno grave... Il fatto che tu non sia in grado di estendere i tuoi sentimenti di pietà al ragazzo, mi fa capire che posso aver sbagliato nella valutazione di una persona... in parole povere, che me sì calato.

Tra l'altro fai bene a fartene velocemente una ragione, io (dal canto mio) col fatto che sbaglio a valutare le persone, ci sono venuta a patti da un pezzo.

Che vuoi che ti dica? Io non mi sento di non avere pietà per chi non ha saputo recepire il rispetto di se stesso che i genitori hanno provato ad instillargli (già, perchè io voglio pensare che a casa abbiano tentato di insegnargli che rispetto di se stessi è anche non autodistruggersi con quella merda, perchè è da emeriti idioti e perchè in quello come in 1000 altri modi si butta al cesso la vita... almeno, poveretti, si sentiranno la coscienza meno massacrata).

Però, riflettendoci, si potrebbe ribaltare la questione: potresti aver ragione...

tu sei un grad'uomo, ed io la cretina che non sa capire che tu sei in grado di valutare chi meriti pietà e chi no.

;)

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Te si' sfogato?

Bene!

Allora.....

1) se non ricordo male, nessuno ti ha detto che hai augurato di morire a qualcuno

2) io non ti ho detto che hai trattato i genitori del ragazzo con cinismo, ti ho detto che hai liquidato, con una faciloneria e un cinismo che non sapevo appartenerti, la morte di un ragazzo di 19 anni. Che questo ragazzo non sia stato falciato da un ubriaco non rende la sua morte meno triste o meno grave...  Il fatto che tu non sia in grado di estendere i tuoi sentimenti di pietà al ragazzo, mi fa capire che posso aver sbagliato nella valutazione di una persona... in parole povere, che me sì calato.

Tra l'altro fai bene a fartene velocemente una ragione, io (dal canto mio) col fatto che sbaglio a valutare le persone, ci sono venuta a patti da un pezzo.

Che vuoi che ti dica? Io non mi sento di non avere pietà per chi non ha saputo recepire il rispetto di se stesso che i genitori hanno provato ad instillargli (già, perchè io voglio pensare che a casa abbiano tentato di insegnargli che rispetto di se stessi è anche non autodistruggersi con quella merda, perchè è da emeriti idioti e perchè in quello come in 1000 altri modi si butta al cesso la vita... almeno, poveretti, si sentiranno la coscienza meno massacrata).

Però, riflettendoci, si potrebbe ribaltare la questione: potresti aver ragione...

tu sei un grad'uomo, ed io la cretina che non sa capire che tu sei in grado di valutare chi meriti pietà e chi no.

;)

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Quello che mi ha fatto maggiormente imbestialire è che qualcuno mi ha dato dell'ipocrita.

Su questa storia ognuno la penserà come crede ma io ho avuto il coraggio di dire una cosa che penso (e che pensano molti altri) che tradotta in altri modi si può dire con queste parole:

 

chi sceglie passatempi rischiosi o addirittura con pericolo serio e dimostrato di morte a mio avviso non è una persona intelligente , e se quindi imperterrito sceglie quel modo di divertirsi va incontro ad un destino che non ha fatto niente per evitare.

 

Se io mi chiedo, fra chi subisce un incidente, una rapina, un omicidio , o si ammala di una morbo grave , e chi va a 250 in autostrada e poi si schianta sul guard-rail, chi è più meritevole di sentimenti di pietà? Secondo il mio metro di giudizio i primi e non il secondo. Perchè? perchè il secondo ha mostrato disprezzo verso la sua vita e gli altri no.

 

Non è che il secondo non meriti il pianto dei suoi cari, o una degna sepoltura, o di essere ricordato per le cose belle che ha fatto nella vita; semplicemente non mi ispira altrettanta pietà degli altri. Ma secondo il MIO metro di giudizio , che non è il tuo nè quelli di altri ecc...

 

io aprendo il topic speravo anche di far nascere una riflessione sul perchè sempre più persone scelgono modi di "divertirsi" così rischiosi e dannosi, e sul perchè ormai ubriacarsi o farsi di pasticche e robe del genere sia diventato la normalità , mentre un divertimento in cui le risate sono spontanee e non provocate dall'euforia alcoolica sia sempre più raro specie fra i giovani.

 

Essendo stato coperto di insulti lascio perdere, non ne vale più la pena.

 

Il tuo intervento è soprattutto l'intervento di una madre, che forse si è identificata nel dolore dei genitori, e posso capirlo. Non sono il "grand'uomo" che sarcasticamente volevi intendere , e non ho capito tutto della vita.

L'importante è avere il coraggio delle proprie idee e l'umiltà di non aggredire chi la pensa diversamente.

 

Se per te questa è superficialità e faciloneria libera di pensarla così , basta però che analisi profonde dei problemi si facciano sempre .. e non a seconda dell'argomento.

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....volete sape' qual'è lu mestiere più difficile de' sti urdimi tembi:

 

LU GENITORE.....e non veniteme a dì che trenta o quarant'anni fa era uguale.....

 

 

manco per il cazzo!...

 

 

...e ho detto tutto :angry:

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Quello che mi ha fatto maggiormente imbestialire è che qualcuno mi ha dato dell'ipocrita.

Su questa storia ognuno la penserà come crede ma io ho avuto il coraggio di dire una cosa che penso (e che pensano molti altri) che tradotta in altri modi si può dire con queste parole:

 

chi sceglie passatempi rischiosi o addirittura con pericolo serio e dimostrato di morte a mio avviso non è una persona intelligente , e se quindi imperterrito sceglie quel modo di divertirsi va incontro ad un destino che non ha fatto niente per evitare.

 

Se io mi chiedo, fra chi subisce un incidente, una rapina, un omicidio , o si ammala di una morbo grave , e chi va a 250 in autostrada e poi si schianta sul guard-rail, chi è più meritevole di sentimenti di pietà? Secondo il mio metro di giudizio i primi e non il secondo. Perchè? perchè il secondo ha mostrato disprezzo verso la sua vita e gli altri no.

 

Non è che il secondo non meriti il pianto dei suoi cari, o una degna sepoltura, o di essere ricordato per le cose belle che ha fatto nella vita; semplicemente non mi ispira altrettanta pietà degli altri. Ma secondo il MIO metro di giudizio , che non è il tuo nè quelli di altri ecc...

 

io aprendo il topic speravo anche di far nascere una riflessione sul perchè sempre più persone scelgono modi di "divertirsi" così rischiosi e dannosi, e sul perchè ormai ubriacarsi o farsi di pasticche e robe del genere sia diventato la normalità , mentre un divertimento in cui le risate sono spontanee e non provocate dall'euforia alcoolica sia sempre più raro specie fra i giovani.

 

Essendo stato coperto di insulti lascio perdere, non ne vale più la pena.

 

Il tuo intervento è soprattutto l'intervento di una madre, che forse si è identificata nel dolore dei genitori, e posso capirlo. Non sono il "grand'uomo" che sarcasticamente volevi intendere , e non ho capito tutto della vita.

L'importante è avere il coraggio delle proprie idee e l'umiltà di non aggredire chi la pensa diversamente.

 

Se per te questa è superficialità e faciloneria libera di pensarla così , basta però che analisi profonde dei problemi si facciano sempre .. e non a seconda dell'argomento.

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Non mi sembra di averti dato dell'ipocrita, ho detto che non mi piace quello che pensi.

Non fare nemmeno supposizioni: "l'intervento di una madre, che forse si è identificata nel dolore dei genitori"

No, il mio intervento viene da altro, e non pretendo che tu capisca (non è ne sfiducia nè insulto, è che veniamo da esperienze di vita differenti e la pensiamo in maniera radicalmente diversa).

Certo, ognuno di noi fa valutazioni soggettive delle cose e delle persone, e questo dipende da molteplici fattori, tra cui anche l'età e le esperienze.

Quasi forzatamente una persona di 30 anni ha maggiori esperienze di una persona di 19 anni.

Dovrebbe, quindi, saper dare diversi pesi ed avere diverse misure per valutare le cose.

Questo è quello che io ti contesto. Questo e la mancanza di sensibilità con cui hai trattato l'argomento.

Fermo restando il fatto che al giorno di oggi esiste una grossa veicolazione di informazioni a riguardo e che chi ci casca potrebbe non mostrare una particolare dose di intelligenza (...sorvoliamo così che è più corta...), bisognerebbe andare ad analizzare le cause della caduta, non perdendo di vista il fatto che l'ennesimo ragazzetto è morto, e trattando l'evento con il rispetto che COMUNQUE merita.

Se poi tu, ripeto, sei in grado di stilare una classifica di chi meriti pietà o meno.....

Ricordati, però, che il rispetto per la vita in senso lato, andrebbe insegnato insieme e di pari passo al rispetto per se stessi.

Il piedistallo su cui tu, grazie al rispetto che hai di te stesso, ti senti è lo stesso su cui lui non è riuscito a salire.

 

Ah, un'altra cosa: del fatto che tu volessi analizzare sociologicamente il fenomeno "se non mi faccio male non mi diverto" non mi pare se ne fosse accorto qualcuno...

 

;)

Modificato da alternativa

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Mà, sò d'accordo co' te, fà li genitori oggi è un mestiere molto difficile;

se li teni sempre vicino a te "ecco, lu padre possessivo" e lu fiju che cresce co' li complessi;

se li fai scappà non sai mai che amicizie pozzano frequentà.

 

Mi fijo c'ha ancora 11 anni e ancora sta attaccato sia a me che a mi moje, ma tra due o tre anni?................. Io ho un po' de paura ce l'ho

Modificato da arthur fonzarelli

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....volete sape' qual'è lu mestiere più difficile de' sti urdimi tembi:

 

LU GENITORE.....e non veniteme a dì che trenta o quarant'anni fa era uguale.....

 

 

manco per il cazzo!...

 

 

...e ho detto tutto :angry:

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:P

Ce lo sai tu come ce lo so io, dall'epoca è cambiata moneta, densità di popolazione (e quindi incremento delle possibilità di mettersi in gineprai di vario genere) e motivazione e costo della marachella in questione.

Se guardi bene, però, e ti ricordi i bei tempi andati, ti accorgi che i meccanismi sono praticamente gli stessi. Hanno solo un vantaggio: mezzi di comunicazione che offrono loro maggiore riservatezza.... ;)

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...eh..lo so' Robbe'....figurate co' una fija femminuccia.... :(

 

...come fai...sbaji....te stai sembre a fà le domanne:

 

faccio bene così? <_<

 

faccio male cosà?.... :blink:

 

...boooh!..speramo bene :rolleyes:

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....volete sape' qual'è lu mestiere più difficile de' sti urdimi tembi:

 

LU GENITORE.....e non veniteme a dì che trenta o quarant'anni fa era uguale.....

 

 

manco per il cazzo!...

 

 

...e ho detto tutto :angry:

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:P

Ce lo sai tu come ce lo so io, dall'epoca è cambiata moneta, densità di popolazione (e quindi incremento delle possibilità di mettersi in gineprai di vario genere) e motivazione e costo della marachella in questione.

Se guardi bene, però, e ti ricordi i bei tempi andati, ti accorgi che i meccanismi sono praticamente gli stessi. Hanno solo un vantaggio: mezzi di comunicazione che offrono loro maggiore riservatezza.... ;)

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....mica c'hanno solo quello de più:

 

a parte li giochi, li giocattoli e l'ovi de' pasqua (che vergogna..io me ce incazzo sempre co' mi moje :angry: )

 

c'hanno pure: più negozi de' moda pe li fiji,più marche ..come noi adulti ...diciamo

 

..più luci sfavillanti (o specchietti pe' l'allodole) noi c'avevamo solo "carosello" e ....in bianco

 

e nero perlopiù! :(

 

è questo che rende difficile la cosa....oggi, per quanto uno voglia imprartire un'educazione

 

che non risenta delle "luci" e dei "suoni" esterni..molto difficle..quasi impossibile.....a meno che

 

non vai a vive sperduto in mezzo a la montagna...ma anche lì.... :D

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io aprendo il topic speravo anche di far nascere una riflessione sul perchè sempre più persone scelgono modi di "divertirsi" così rischiosi e dannosi, e sul perchè ormai ubriacarsi o farsi di pasticche e robe del genere sia diventato la normalità , mentre un divertimento in cui le risate sono spontanee e non provocate dall'euforia alcoolica sia sempre più raro specie fra i giovani.

 

Essendo stato coperto di insulti lascio perdere, non ne vale più la pena.

 

 

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ma per forza figlio mio.

 

se il messaggio che volevi lanciare era questo, beh, bisogna che impari a formulare le frasi in modo corretto perchè non si era proprio capito.

 

un'altra cosa, perchè io so uno che le recchie te le stura senza tanti problemi.

 

ME SA MEGLIO SCRIVE CENTO INSULTI PIUTTOSTO CHE RIPETERE IL CONTENUTO DEL TUO PRIMO POST.

 

stacce co la brocca

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RAVE PARTY, MORTO IL GIOVANE IN COMA

MILANO - Non ce l'ha fatta il giovane di 19 anni soccorso all'alba in fin di vita in un rave party nell'hinterland di Milano. E' morto nel pomeriggio, dopo 12 ore di agonia, nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cinisello Balsamo. Il ragazzo avrebbe ingerito un acido in dose eccessiva o avrebbe assunto altre droghe: saranno gli accertamenti e l'autopsia, nei prossimi giorni, a dare le prime risposte.

 

Il rave party si sta svolgendo a Segrate. E' iniziato ieri e dovrebbe finire martedì. Negli spazi dismessi delle Ferrovie sono arrivati centinaia di giovani da ogni zona d'Italia. Alle 4 sono stati alcuni partecipanti a portare di peso il 19enne, che era residente a Castellanza (Varese), fino all'ingresso del rave party: lì il personale del 118 l'ha soccorso e trasportato in ospedale dove il giovane ha subito quattro arresti cardiaci. I medici erano riusciti ogni volta a rianimarlo. Nel corso della notte il 118 era intervenuto altre due volte sul posto. La prima per soccorrere un ragazzo che era caduto per cinque metri in un pozzo.

 

da www.ansa.it

 

 

Perchè dovrei avere pietà di un ragazzo che ha volontariamente fatto qualcosa che lo avrebbe portato a stare perlomeno malissimo o a rischiare la morte?

 

Sarò diventato cinico ma a me non fa pietà anzi chi fa così per me è un emerito deficiente e se sta male se l'è ampiamente cercato.

A nessuno si augura di morire, ma chi si comporta così non può non sapere a cosa va incontro.

 

Qualcuno è d'accordo con me?

Parliamone

1330866[/snapback]

 

 

 

 

 

 

 

La vedo pienamente come te! Mi dispiace che sia morto un ragazzo giovane, però se l'è andata a cercare! Mio padre che è molto diplomatico ha semplicemente detto che è stato un grandissimo coglione! Mi stupisco che i genitori non si fossero accorti che il loro pargoletto usasse droghe, che ne pensi?

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non è qulunquismo è soltanto non fare il solito buonismo.. a 19 anni lo sai a cosa vai in contro se prendi certe cose.. se te piace rischia la vita così cazzi tuoi.. ( me dispiace che è morto un ragazzo così giovane ma rimango più male se more uno x cause di altro genere)

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Un ragazzo di 19 anni morto

 

boh a me fa tristezza,poteva essere mio fratello,quindi solo rispetto e silenzio,di cazzate ne abbiamo fatte tutti solo che c'è chi la puo' racconta'.

Basta su.

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ho capito allora iniziamo a non piangere più le seguenti morti:

- incidenti stradali : te si comprato una bmw che fa 200 lo sai a cosa vai incontro

- tumori ai polmoni: fumi lo sai a cosa vai incontro

- tumori al colon : hai magnato grasso tutta la vita lo sai a cosa vai incontro

- aids : te si scopato una senza preservativo lo sai a cosa vai incontro

E' armasto l'infarto ( sempre se non sei morto dopo aver assunto droghe o magnato roba grassa ) e qualche altra cosa tipo aneurisma o suicidio.

Cosi' tanto per dire: intervistati gli amici...ragazzo con 7 e 8 a scuola.

P.S. a Terni il 10% de quelli che scappano la sera potrebbero mori' e nessuno piangere la loro morte visto che è più facile trovà un pezzo de bamba piuttosto che du canne.

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Gli errori li commettono tutti, tanto più i ragazzini.

A volte qualcuno li paga con la vita, io francamente non mi sento di giudicarli, provo solamente tanta tristezza e penso che forse alcune conclusioni che vengono tirate sono un po' troppo semplicistiche.

1330982[/snapback]

 

meno male...

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Non credo sia giusto dare su giudizi non sapendo bene il contesto e le cause della morte

Sicuramente chi va ai Rave cerca emozioni di un certo tipo e accetta il rischio che (ed è questo l'errore) a parità di sostanza non è uguale per tutti.

Il fatto che qualcuno dica che se l'è andata a cercare è giusto, non lo si può negare, ma allo stesso tempo non si può non essere dispiaciuti o non provare pena per una vita che se ne va a 19 anni senza aver fatto del male a nessuno, se non a se stesso.

Tanti hanno detto cose giuste ossia che ognuno di noi ha fatto cose che potevano avere conseguenze ben peggiori; a noi è andata sempre bene a sto ragazzo no; è vero, magari nessuno ha mai rischiato tanto, ma magari anche no, perchè ogni fisico risponde in maniera diversa e nessuno in realtà sa prima cosa gli succederà.

Al giorno d'oggi io penso che essere adolescenti sia il rischio più grande che si possa correre nella vita e i genitori poco possono fare perchè un ragazzo quando esce di casa si getta in braccio al mondo che offre di tutto e sciegliere non è mai facile.

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Non credo sia giusto dare su giudizi non sapendo bene il contesto e le cause della morte

Sicuramente chi va ai Rave cerca emozioni di un certo tipo e accetta il rischio che (ed è questo l'errore) a parità di sostanza non è uguale per tutti.

Il fatto che qualcuno dica che se l'è andata a cercare è giusto, non lo si può negare, ma allo stesso tempo non si può non essere dispiaciuti o non provare pena per una vita che se ne va a 19 anni senza aver fatto del male a nessuno, se non a se stesso.

Tanti hanno detto cose giuste ossia che ognuno di noi ha fatto cose che potevano avere conseguenze ben peggiori; a noi è andata sempre bene a sto ragazzo no; è vero, magari nessuno ha mai rischiato tanto, ma magari anche no, perchè ogni fisico risponde in maniera diversa e nessuno in realtà sa prima cosa gli succederà.

Al giorno d'oggi io penso che essere adolescenti sia il rischio più grande che si possa correre nella vita e i genitori poco possono fare perchè un ragazzo quando esce di casa si getta in braccio al mondo che offre di tutto e sciegliere non è mai facile.

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io infatti ho detto che mi dispiace e lo ripeto xkè cavolo.. 19 anni.. xò non capisco giuro come attualmente ( con tutte le info che ci stanno e se sa bene cosa fanno certe cose) si possa rischiare così, x cosa poi? x divertirsi? beh io sinceramente non ci sto.. tutto qua.. che poi ripeto mi dispiace..ma con questo non giustifico..

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Non credo sia giusto dare su giudizi non sapendo bene il contesto e le cause della morte

Sicuramente chi va ai Rave cerca emozioni di un certo tipo e accetta il rischio che (ed è questo l'errore) a parità di sostanza non è uguale per tutti.

Il fatto che qualcuno dica che se l'è andata a cercare è giusto, non lo si può negare, ma allo stesso tempo non si può non essere dispiaciuti o non provare pena per una vita che se ne va a 19 anni senza aver fatto del male a nessuno, se non a se stesso.

Tanti hanno detto cose giuste ossia che ognuno di noi ha fatto cose che potevano avere conseguenze ben peggiori; a noi è andata sempre bene a sto ragazzo no; è vero, magari nessuno ha mai rischiato tanto, ma magari anche no, perchè ogni fisico risponde in maniera diversa e nessuno in realtà sa prima cosa gli succederà.

Al giorno d'oggi io penso che essere adolescenti sia il rischio più grande che si possa correre nella vita e i genitori poco possono fare perchè un ragazzo quando esce di casa si getta in braccio al mondo che offre di tutto e sciegliere non è mai facile.

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io infatti ho detto che mi dispiace e lo ripeto xkè cavolo.. 19 anni.. xò non capisco giuro come attualmente ( con tutte le info che ci stanno e se sa bene cosa fanno certe cose) si possa rischiare così, x cosa poi? x divertirsi? beh io sinceramente non ci sto.. tutto qua.. che poi ripeto mi dispiace..ma con questo non giustifico..

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perchè che le sigarette uccidono non lo sanno tutti?

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....volete sape' qual'è lu mestiere più difficile de' sti urdimi tembi:

 

LU GENITORE.....e non veniteme a dì che trenta o quarant'anni fa era uguale.....

 

 

manco per il cazzo!...

 

 

...e ho detto tutto :angry:

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:P

Ce lo sai tu come ce lo so io, dall'epoca è cambiata moneta, densità di popolazione (e quindi incremento delle possibilità di mettersi in gineprai di vario genere) e motivazione e costo della marachella in questione.

Se guardi bene, però, e ti ricordi i bei tempi andati, ti accorgi che i meccanismi sono praticamente gli stessi. Hanno solo un vantaggio: mezzi di comunicazione che offrono loro maggiore riservatezza.... ;)

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....mica c'hanno solo quello de più:

 

a parte li giochi, li giocattoli e l'ovi de' pasqua (che vergogna..io me ce incazzo sempre co' mi moje :angry: )

 

c'hanno pure: più negozi de' moda pe li fiji,più marche ..come noi adulti ...diciamo

 

..più luci sfavillanti (o specchietti pe' l'allodole) noi c'avevamo solo "carosello" e ....in bianco

 

e nero perlopiù! :(

 

è questo che rende difficile la cosa....oggi, per quanto uno voglia imprartire un'educazione

 

che non risenta delle "luci" e dei "suoni" esterni..molto difficle..quasi impossibile.....a meno che

 

non vai a vive sperduto in mezzo a la montagna...ma anche lì.... :D

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:D

le luci ed i suoni sono solo più numerosi, fidati!

;) sono aumentati con l'aumentare della popolazione ;)

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io aprendo il topic speravo anche di far nascere una riflessione sul perchè sempre più persone scelgono modi di "divertirsi" così rischiosi e dannosi, e sul perchè ormai ubriacarsi o farsi di pasticche e robe del genere sia diventato la normalità , mentre un divertimento in cui le risate sono spontanee e non provocate dall'euforia alcoolica sia sempre più raro specie fra i giovani.

 

Essendo stato coperto di insulti lascio perdere, non ne vale più la pena.

 

 

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ma per forza figlio mio.

 

se il messaggio che volevi lanciare era questo, beh, bisogna che impari a formulare le frasi in modo corretto perchè non si era proprio capito.

 

un'altra cosa, perchè io so uno che le recchie te le stura senza tanti problemi.

 

ME SA MEGLIO SCRIVE CENTO INSULTI PIUTTOSTO CHE RIPETERE IL CONTENUTO DEL TUO PRIMO POST.

 

stacce co la brocca

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libero di pensare che preferisci insultare....io libero di pensare che te ne sei passato con l'accuso.

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Non credo sia giusto dare su giudizi non sapendo bene il contesto e le cause della morte

Sicuramente chi va ai Rave cerca emozioni di un certo tipo e accetta il rischio che (ed è questo l'errore) a parità di sostanza non è uguale per tutti.

Il fatto che qualcuno dica che se l'è andata a cercare è giusto, non lo si può negare, ma allo stesso tempo non si può non essere dispiaciuti o non provare pena per una vita che se ne va a 19 anni senza aver fatto del male a nessuno, se non a se stesso.

Tanti hanno detto cose giuste ossia che ognuno di noi ha fatto cose che potevano avere conseguenze ben peggiori; a noi è andata sempre bene a sto ragazzo no; è vero, magari nessuno ha mai rischiato tanto, ma magari anche no, perchè ogni fisico risponde in maniera diversa e nessuno in realtà sa prima cosa gli succederà.

Al giorno d'oggi io penso che essere adolescenti sia il rischio più grande che si possa correre nella vita e i genitori poco possono fare perchè un ragazzo quando esce di casa si getta in braccio al mondo che offre di tutto e sciegliere non è mai facile.

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io infatti ho detto che mi dispiace e lo ripeto xkè cavolo.. 19 anni.. xò non capisco giuro come attualmente ( con tutte le info che ci stanno e se sa bene cosa fanno certe cose) si possa rischiare così, x cosa poi? x divertirsi? beh io sinceramente non ci sto.. tutto qua.. che poi ripeto mi dispiace..ma con questo non giustifico..

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perchè che le sigarette uccidono non lo sanno tutti?

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e c'hai ragione, infatti l'ho scritto prima... io che me fumo un pacchetto al giorno de sigarette se mai un domani me pijera qualche corbo ai polmoni potro di de tutto, ma sicuramente non potro di "ma come e' possibile?" , purtroppo la gente (la maggior parte) pensa sempre che le disgrazie capitino solo agli altri...

 

x il caso in questione, e' morto un ragazzetto, non riesco a provare indifferenza, non diro MAI je ce sta bene... ma, e saro' cinico, non je la faccio neanche a disperarmi, mi piange il cuore per i genitori, quello si.

 

p/s ot un grazie ed un abbraccio ad alternativa, lei sa perche :)

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non è qulunquismo è soltanto non fare il solito buonismo.. a 19 anni lo sai a cosa vai in contro se prendi certe cose.. se te piace rischia la vita così cazzi tuoi.. ( me dispiace che è morto un ragazzo così giovane ma rimango più male se more uno x cause di altro genere)

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e invece è qualunquismo, e ciaccapescolle t'ha risposto giustamente per le rime.

 

aggiungo: ma buonismo di che? ma che uno ha detto "poverino, chissà come mai gli è capitato". Non diciamo STRONZATE per favore, aprendo la bocca a caso.

 

bisogna guardare l'oggettività del fatto: è morto un ragazzo di 19 anni perchè ha assunto determinate sostanze che, PARE, abbiano scatenato una reazione letale al suo organismo.

 

E' uno solo che fa questo? NO, SONO MIGLIAIA.

 

Perchè?

 

ecco, rispondi a questo, se ne hai le capacità; a dire " se l'è cercato" son tutti buoni.

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non è qulunquismo è soltanto non fare il solito buonismo.. a 19 anni lo sai a cosa vai in contro se prendi certe cose.. se te piace rischia la vita così cazzi tuoi.. ( me dispiace che è morto un ragazzo così giovane ma rimango più male se more uno x cause di altro genere)

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e invece è qualunquismo, e ciaccapescolle t'ha risposto giustamente per le rime.

 

aggiungo: ma buonismo di che? ma che uno ha detto "poverino, chissà come mai gli è capitato". Non diciamo STRONZATE per favore, aprendo la bocca a caso.

 

bisogna guardare l'oggettività del fatto: è morto un ragazzo di 19 anni perchè ha assunto determinate sostanze che, PARE, abbiano scatenato una reazione letale al suo organismo.

 

E' uno solo che fa questo? NO, SONO MIGLIAIA.

 

Perchè?

 

ecco, rispondi a questo, se ne hai le capacità; a dire " se l'è cercato" son tutti buoni.

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:clap::clap::clap:

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non abbiate pietà

 

crocifiggietelo, sfiguratelo in volto

 

con la mazza da golf

 

alleluja alleluja

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Stavo per citare le stesse identiche parole...

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Io dico che la morte di un giovane di 19 anni, dovuta presumibilmente all'uso di droghe, può fornire molti altri spunti di riflessione piuttosto che fermarsi a stabilire se je c'è stato bene o meno.

 

Poi non capisco che c'entra mettere in contrapposizione la morte provocata da comportamenti rischiosi con la morte provocata da cause naturali o da malattie. C'avete una quantità finita di rispetto per la vita e dovete fare economia usandola solo per chi se la merita ai vostri occhi? Questa spiegatemela

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Io dico che la morte di un giovane di 19 anni, dovuta presumibilmente all'uso di droghe, può fornire molti altri spunti di riflessione piuttosto che fermarsi a stabilire se je c'è stato bene o meno.

 

Poi non capisco che c'entra mettere in contrapposizione la morte provocata da comportamenti rischiosi con la morte provocata da cause naturali o da malattie. C'avete una quantità finita di rispetto per la vita e dovete fare economia usandola solo per chi se la merita ai vostri occhi? Questa spiegatemela

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visto che l'ho aperto io il topic provo a dirtelo io:

si tratta di capire quali fatti ti ispirano pietà o meno: chi subisce una disgrazia di qualunque genere mi ispira il sentimento della pietà , chi , 19enne o 70enne che sia si mette coscientemente nelle condizioni di rischiare la morte per futili motivi (assunzione di droghe, corsa spericolata , ma anche chi si butta da un grattacielo con la sfida di aprire il paracadute all'ultimo momento) e muore per sua colpa, non mi ispira altrettanta pietà.

Perchè? per il disprezzo dimostrato verso la propria vita

 

poi gli aspetti sociologici del perchè e del percome hanno provato a spiegarli fior di scienziati senza cavarne granchè....

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"Di che cosa ha paura oggi Fabrizio De André?"

 

"Sicuramente della morte. Non tanto della mia, che in ogni caso, quando arriverà, mi farà provare la mia buona dose di paura - quanto la morte che ci sta intorno, lo scarso attaccamento alla vita che noto in molti nostri simili, che si ammazzano per dei motivi sicuramente più futili di quanto non sia il valore della vita. Io ho paura di quello che non capisco, e questo proprio non mi riesce di capirlo."

 

credo che l'evento accaduto si rispecchi in questo che ho appena citato... bisogna andare oltre al fatto e cercare di riflettere sui valori che i giovani, di cui faccio parte, stanno coltivando...

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Io dico che la morte di un giovane di 19 anni, dovuta presumibilmente all'uso di droghe, può fornire molti altri spunti di riflessione piuttosto che fermarsi a stabilire se je c'è stato bene o meno.

 

Poi non capisco che c'entra mettere in contrapposizione la morte provocata da comportamenti rischiosi con la morte provocata da cause naturali o da malattie. C'avete una quantità finita di rispetto per la vita e dovete fare economia usandola solo per chi se la merita ai vostri occhi? Questa spiegatemela

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visto che l'ho aperto io il topic provo a dirtelo io:

si tratta di capire quali fatti ti ispirano pietà o meno: chi subisce una disgrazia di qualunque genere mi ispira il sentimento della pietà , chi , 19enne o 70enne che sia si mette coscientemente nelle condizioni di rischiare la morte per futili motivi (assunzione di droghe, corsa spericolata , ma anche chi si butta da un grattacielo con la sfida di aprire il paracadute all'ultimo momento) e muore per sua colpa, non mi ispira altrettanta pietà.

Perchè? per il disprezzo dimostrato verso la propria vita

 

poi gli aspetti sociologici del perchè e del percome hanno provato a spiegarli fior di scienziati senza cavarne granchè....

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ah ecco, quindi meglio limitarsi a un'analisi della pietà; poi che ci frega dei motivi che stanno dietro a questo "disprezzo per la vita"!!

 

rabbrividiamo

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