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ternano_84

kaka al city?

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Salta affare Kakà-Manchester City, Berlusconi: "Resta al Milan"

 

19/01/2009

 

"Kakà resterà al Milan. E' incedibile e non accetteremo nessuna offerta. Per lui i soldi non sono tutto". Lo ha detto il presidente del Milan Silvio Berlusconi durante il processo di Biscardi.

 

repubblica.it

 

Berlusconi ha poi detto a Sky: "Kakà resta al Milan, la decisione di restare l'ha presa lui. Ha detto che vuole finire la carriera al Milan".

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in effetti non era difficile intuire che non poteva esse stato silvio a opporsi al trasferimento :D

sarei curioso di sapere come sarebbe andata se quei soldi li avesse offerti il real. anzi no non me ne frega un cazzo. bonanotte :lol:

Modificato da spavARDO

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ohhhhhhhhhhhhh finito sto bucchino.

Sono felice che kakà resti al milan, ma semplicemente perchè è un grande campione e fa bene al calcio italiano.

Credo che una cifra superiore ai 100 mln di € sia una cifra spropositata per il calcio e che alla fine se non è stato venduto è stato semplicemente perchè il Berlusca ha deciso di sanare i debiti co li sordi sua.

Non è scemo e sapeva benissimo che avrebbe perso in immagine...di kakà cosa dire...credo che arrivato ad un certo punto i soldi non facciano la differenza, ma sono sicuro che se l'offerta era del real già stava giù la tiva viaggi a fa lu biglietto per madrid

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ohhhhhhhhhhhhh finito sto bucchino.

Sono felice che kakà resti al milan, ma semplicemente perchè è un grande campione e fa bene al calcio italiano.

Credo che una cifra superiore ai 100 mln di € sia una cifra spropositata per il calcio e che alla fine se non è stato venduto è stato semplicemente perchè il Berlusca ha deciso di sanare i debiti co li sordi sua.

Non è scemo e sapeva benissimo che avrebbe perso in immagine...di kakà cosa dire...credo che arrivato ad un certo punto i soldi non facciano la differenza, ma sono sicuro che se l'offerta era del real già stava giù la tiva viaggi a fa lu biglietto per madrid

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è quello che ho appena aggiunto al mio post de 5 minuti fa :lol:

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Kakà-City, l'annuncio di Berlusconi "Resta al Milan, lo ha scelto lui"

 

Giornata densa di colpi di scena: l'accordo sembra a un passo

(130 milioni) quando il premier interviene al processo

 

"Per il brasiliano i soldi non sono tutto nella vita"

 

ROMA - Incontri, trattative e proteste. E colpi di scena. Quanto tutto lasciava pensare che l'addio di Kakà al Milan, per vestire la maglia del Manchester City, fosse ormai prossimo, è arrivato l'annuncio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi collegato telefonicamente con il "Processo" di Biscardi: "Kakà resta con noi, è incedibile". Una scelta fatta dal pallone d'oro: "Per Kakà - precisa Berlusconi - i soldi non sono tutto nella vita".

 

Berlusconi ha spiegato che "è stato il mio intervento ma anche il suo. Quando mi sono sentito dire che da lui che preferiva restare, che non avrebbe pensato di aver perso un'occasione per uno stipendio più alto e privilegiava i valori della bandiera, i valori della vicinanza e dell'amicizia, il calore e l'affetto che gli hanno dimostrato anche in questi due giorni tutti i tifosi, io ho detto 'evviva' e ci siamo idealmente abbracciati. Kakà è e resta al Milan".

 

Capitolo chiuso, parola di Berlusconi? "Io dò la parola sulle cose che dipendono da me. Alla fine di questo contratto io non so se sarò ancora presidente del Milan, tanto che adesso non lo sono più...".

 

"Lui - ha detto il premier e patron del Milan - si è tolto dal mercato con questa sua decisione di restare legato al contratto che ha con il Milan. Un contratto firmato su una carta da bollo ma da ora in avanti possiamo ben dire firmato sul sentimento, firmato con il cuore".

 

Insomma, il "no", è arrivato dal giocatore quando praticamente mancavano solo l'ok del

giocatore e le firme per concludere la trattativa milionaria. L'accordo era stato trovato su una cifra record, di poco inferiore ai 130 milioni di euro. e anche l'ingaggio non era da poco: tra i 18-20 milioni di euro a stagione. Con condizioni di tutto rispetto, su tutte la clausola rescissoria: 71 milioni di euro (circa 65 milioni di sterline) che il calciatore avrebbe sfruttato solo nel caso in cui a gennaio la squadra fosse riuscita a raggiungere l'obiettivo della qualificazione in Champions. Segno, questo, della perplessità che il giocatore continuava a nutrire sull'intera operazione. E che probabilmente deve aver pesato sulla sua decisione. Il tecnico Mark Hughes avrebbe telefonato a Kakà per rassicurarlo circa i progetti futuri del club. Tutto inutile, è in serata è giunta anche la conferma da Manchester: per Kakà trattativa chiusa.

 

La trattativa aveva vissuto oggi la sua giornata più importante. Oggi, per due ore, l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani e il papà procuratore del giocatore, Bosco Leite (che aveva visto precedentemente il figlio), si sono parlati. Si dice che Bosco Leite fosse pronto a chiedere il quinto ritocco dell'ingaggio in cinque anni, condizione per far saltare il trasferimento. Un'ipotesi però improponibile per il Milan. Poco prima, invece, Galliani era andato ad Arcore per un faccia a faccia con Silvio Berlusconi.

 

I tifosi del Milan, in questo giorno decisivo, hanno detto la loro. Si sono riuniti sotto la sede della società. Oltre cinquecento voci a gridare che 'Kaka' non si vende' e un lungo striscione con un esplicito messaggio che aveva due destinatari: 'E' una questione di cuore: società non vendere. Kakà non chiedere'. Poi alcuni sono andati sotto casa del giocatore. E Kakà li ha ripagati affacciandosi alla finestra, battendosi la mano destra sul cuore e sventolando una maglietta rossonera. Forse la decisione l'aveva già presa.

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Sarà anche ora che gli danno la fascia di capitano.....i tempi so maturi! B-)

1550665[/snapback]

sai che stavo pensanno la stessa cosa???

vuoi vedere che domenica maldini.......

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Ribadisco l'articolo di IERI MATTINA.

 

 

Tabloid: Kakà-City già fatto

Ma lo sceicco dimezza le cifre

 

 

Il brasiliano dà forfait alle sfilate di Armani dov'era annunciato nel pomeriggio. Il Daily Star riporta dichiarazioni del d.s. del Milan Ariedo Braida secondo cui il brasiliano sarebbe "firmato e venduto". Secondo l'Observer l'offerta del City sarebbe attorno ai 55 milioni e non di 110: a montare il tutto sarebbe stato Berlusconi per avere un ritorno d'immagine positivo quando l'affare sarebbe saltato

 

LONDRA (Gb), 18 gennaio 2009 - "Firmato e venduto". Il soggetto è, ovviamente, Kakà e il Daily Star attribuisce la frase di cui sopra, riferita alla cessione del brasiliano al Manchester City, ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan l’avrebbe detta ieri sera ad alcuni azionisti rossoneri, salvo poi rifiutare ulteriori commenti, una volta avvicinato dai cronisti. Meglio, dunque, attenersi alle considerazioni di Mark Hughes che, sempre ieri, ha spiegato che quello di Kakà non è certo un trasferimento normale, di quelli che si chiudono in 24 ore per intenderci, e che "ci vorrà del tempo, perché è uno dei più complicati affari della storia del calcio".

CORTE REAL - Tempo che, però, la squadra dello sceicco Mansour rischia di non avere, perché, anche secondo il News of the World, il Real Madrid starebbe tentando di "fregare" il City nella corsa a Kakà, forte di un blasone che gli inglesi possono solo sognare. E tutto ruoterebbe attorno al padre dell’ex Pallone d’Oro, il signor Bosco Leite, contattato dagli emissari spagnoli venerdì scorso per metterlo a conoscenza del Real interesse per il celebre figlio.

 

CIFRE CONTESTATE - Proposta sulla quale, però, l’Observeravanza più di un dubbio, riportando le confidenze di una non meglio specificata "fonte autorevole vicina al proprietario del City", secondo la quale l’offerta di 110 milioni di euro per il campione milanista sarebbe "assolutamente ridicola". Non solo. L’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera. "Le cifre riportate dalla stampa riguardanti l’ingaggio di Kakà sono totalmente irrealistiche– ha spiegato da Abu Dhabi l’anonimo consigliere dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan – . In realtà, si parla di un’offerta più vicina ai 55 milioni di euro. Cento milioni sarebbero davvero una cosa ridicola e, allo stato attuale del mercato, come potresti avere un ritorno, dopo una spesa simile? Con quei soldi potresti fare un mucchio di altre cose. Inoltre, non va dimenticato che il giocatore non ha ancora parlato con nessuno di noi: Kakà è semplicemente uno di quelli sulla lista di Mark Hughes. E poi il proprietario del City è un uomo intelligente e non è il tipo che butta via i propri soldi, mentre Gary Cook (l’amministratore delegato del City, ndr) lavorava prima alla Nike, di conseguenza conosce tutto sui diritti d’immagine".

 

TECNICO SGRADITO - Al di là degli aspetti meramente economici, però, a detta del domenicale londinese, che riporta le considerazioni del portavoce dell’ex Pallone d’Oro, Diogo Kotscho, a frenare Kakà sarebbe anche l’attuale allenatore del Manchester City. In pratica, il campione rossonero legherebbe il suo eventuale assenso al passaggio nell’Eastlands alla presenza di un tecnico "come Mourinho" o di uno "altrettanto importante" in panchina, perché sarebbe la garanzia che lo sceicco intende fare sul serio e non mollare il club al proprio destino, come invece sta facendo adesso Roman Abramovich (tanto che il Sunday Times scrive oggi che il russo sta cercando di vendere il Chelsea e che per questo ha già mandato degli emissari a Dubai e in Arabia Saudita). "Vogliamo vedere un buon progetto, un progetto vincente – ha detto Kotscho all’Observer – e questo vale per qualunque società interessata ad avere un giocatore come Kakà. Quelli del City ci devono convincere che vogliono diventare in breve tempo una delle otto squadre migliori al mondo".

 

MOU NEL MIRINO - Certo, riuscire ad avere Mourinho alla guida del gruppo sarebbe già un bel passo in avanti verso l’obiettivo di cui sopra e, non a caso, gli arabi si sono mossi in tal senso fin dallo scorso settembre, non appena rilevato il club. Allora il portoghese rifiutò la ricca proposta (si parla del doppio dell’attuale ingaggio all’Inter) ma non ha certo chiuso la porta al City, sebbene le sue condizioni – continui ancora il giornale – siano le stesse poste da Kakà: ovvero, un grande progetto unito a un ingaggio di quelli irrinunciabili.

 

CITY PIGLIATUTTO - In attesa di capire se l’affare Kakà andrà o meno in porto, Mark Hughes continua a guardasi attorno per cercare rinforzi alla squadra attuale, che tanto ben messa in classifica non è. E i due nomi che spiccano oggi sono quelli di Craig Bellamy del West Ham e di Alex del Chelsea. Stando al People, il City avrebbe pronta un’offerta di oltre 15,5 milioni di euro per l’attaccante gallese che piace anche al Tottenham (che però di milioni è disposto a sganciarne poco più di 13), mentre per il difensore centrale Blues si parla di una cifra superiore ai 16,5 milioni di euro.

 

SPESE MILAN - Tornando a Kakà, paradossalmente, se alla fine il Milan incasserà davvero tutti quei soldi dalla cessione del brasiliano, a rimetterci potrebbe essere la Premier League visto che, come scrive il Sunday Telegraph, i rossoneri faranno degli autentici raid in Inghilterra per prendersi i pezzi migliorI. E i nomi che si fanno sono quelli di Emmanuel Adebayor e Gael Clichy dell’Arsenal (un’accoppiata da 44,5 milioni di euro); di Daniel Agger del Liverpool e dello stesso Alex del Chelsea che tanto piace anche al City. Non solo. L’eventuale fiume di denaro che arriverà nelle casse rossonere potrebbe pure essere una buona notizia per David Beckham, perchè spingerebbe il Milan ad aumentare gli sforzi per trattenere il giocatore ben oltre la scadenza di marzo (quando finirà il prestito dai Galaxy), mentre indiscrezioni italiane parlano anche di un possibile interessamento milanista per il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon.

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Sarà anche ora che gli danno la fascia di capitano.....i tempi so maturi! B-)

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sai che stavo pensanno la stessa cosa???

vuoi vedere che domenica maldini.......

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Veramente io pensavo alla fine di questo campionato....però anche solo per la partita di Bologna sarebbe un bel gesto se gliela lasciasse ;)

 

Come dicevo nell'altro topic, secondo me Ambrosini non ha problemi a lasciargliela.....su Gattuso c'ho un po di dubbi ;)

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Tabloid: Kakà-City già fatto

Ma lo sceicco dimezza le cifre

 

 

Il brasiliano dà forfait alle sfilate di Armani dov'era annunciato nel pomeriggio. Il Daily Star riporta dichiarazioni del d.s. del Milan Ariedo Braida secondo cui il brasiliano sarebbe "firmato e venduto". Secondo l'Observer l'offerta del City sarebbe attorno ai 55 milioni e non di 110: a montare il tutto sarebbe stato Berlusconi per avere un ritorno d'immagine positivo quando l'affare sarebbe saltato

 

LONDRA (Gb), 18 gennaio 2009 - "Firmato e venduto". Il soggetto è, ovviamente, Kakà e il Daily Star attribuisce la frase di cui sopra, riferita alla cessione del brasiliano al Manchester City, ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan l’avrebbe detta ieri sera ad alcuni azionisti rossoneri, salvo poi rifiutare ulteriori commenti, una volta avvicinato dai cronisti. Meglio, dunque, attenersi alle considerazioni di Mark Hughes che, sempre ieri, ha spiegato che quello di Kakà non è certo un trasferimento normale, di quelli che si chiudono in 24 ore per intenderci, e che "ci vorrà del tempo, perché è uno dei più complicati affari della storia del calcio".

CORTE REAL - Tempo che, però, la squadra dello sceicco Mansour rischia di non avere, perché, anche secondo il News of the World, il Real Madrid starebbe tentando di "fregare" il City nella corsa a Kakà, forte di un blasone che gli inglesi possono solo sognare. E tutto ruoterebbe attorno al padre dell’ex Pallone d’Oro, il signor Bosco Leite, contattato dagli emissari spagnoli venerdì scorso per metterlo a conoscenza del Real interesse per il celebre figlio.

 

CIFRE CONTESTATE - Proposta sulla quale, però, l’Observeravanza più di un dubbio, riportando le confidenze di una non meglio specificata "fonte autorevole vicina al proprietario del City", secondo la quale l’offerta di 110 milioni di euro per il campione milanista sarebbe "assolutamente ridicola". Non solo. L’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera. "Le cifre riportate dalla stampa riguardanti l’ingaggio di Kakà sono totalmente irrealistiche– ha spiegato da Abu Dhabi l’anonimo consigliere dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan – . In realtà, si parla di un’offerta più vicina ai 55 milioni di euro. Cento milioni sarebbero davvero una cosa ridicola e, allo stato attuale del mercato, come potresti avere un ritorno, dopo una spesa simile? Con quei soldi potresti fare un mucchio di altre cose. Inoltre, non va dimenticato che il giocatore non ha ancora parlato con nessuno di noi: Kakà è semplicemente uno di quelli sulla lista di Mark Hughes. E poi il proprietario del City è un uomo intelligente e non è il tipo che butta via i propri soldi, mentre Gary Cook (l’amministratore delegato del City, ndr) lavorava prima alla Nike, di conseguenza conosce tutto sui diritti d’immagine".

 

TECNICO SGRADITO - Al di là degli aspetti meramente economici, però, a detta del domenicale londinese, che riporta le considerazioni del portavoce dell’ex Pallone d’Oro, Diogo Kotscho, a frenare Kakà sarebbe anche l’attuale allenatore del Manchester City. In pratica, il campione rossonero legherebbe il suo eventuale assenso al passaggio nell’Eastlands alla presenza di un tecnico "come Mourinho" o di uno "altrettanto importante" in panchina, perché sarebbe la garanzia che lo sceicco intende fare sul serio e non mollare il club al proprio destino, come invece sta facendo adesso Roman Abramovich (tanto che il Sunday Times scrive oggi che il russo sta cercando di vendere il Chelsea e che per questo ha già mandato degli emissari a Dubai e in Arabia Saudita). "Vogliamo vedere un buon progetto, un progetto vincente – ha detto Kotscho all’Observer – e questo vale per qualunque società interessata ad avere un giocatore come Kakà. Quelli del City ci devono convincere che vogliono diventare in breve tempo una delle otto squadre migliori al mondo".

 

MOU NEL MIRINO - Certo, riuscire ad avere Mourinho alla guida del gruppo sarebbe già un bel passo in avanti verso l’obiettivo di cui sopra e, non a caso, gli arabi si sono mossi in tal senso fin dallo scorso settembre, non appena rilevato il club. Allora il portoghese rifiutò la ricca proposta (si parla del doppio dell’attuale ingaggio all’Inter) ma non ha certo chiuso la porta al City, sebbene le sue condizioni – continui ancora il giornale – siano le stesse poste da Kakà: ovvero, un grande progetto unito a un ingaggio di quelli irrinunciabili.

 

CITY PIGLIATUTTO - In attesa di capire se l’affare Kakà andrà o meno in porto, Mark Hughes continua a guardasi attorno per cercare rinforzi alla squadra attuale, che tanto ben messa in classifica non è. E i due nomi che spiccano oggi sono quelli di Craig Bellamy del West Ham e di Alex del Chelsea. Stando al People, il City avrebbe pronta un’offerta di oltre 15,5 milioni di euro per l’attaccante gallese che piace anche al Tottenham (che però di milioni è disposto a sganciarne poco più di 13), mentre per il difensore centrale Blues si parla di una cifra superiore ai 16,5 milioni di euro.

 

SPESE MILAN - Tornando a Kakà, paradossalmente, se alla fine il Milan incasserà davvero tutti quei soldi dalla cessione del brasiliano, a rimetterci potrebbe essere la Premier League visto che, come scrive il Sunday Telegraph, i rossoneri faranno degli autentici raid in Inghilterra per prendersi i pezzi migliorI. E i nomi che si fanno sono quelli di Emmanuel Adebayor e Gael Clichy dell’Arsenal (un’accoppiata da 44,5 milioni di euro); di Daniel Agger del Liverpool e dello stesso Alex del Chelsea che tanto piace anche al City. Non solo. L’eventuale fiume di denaro che arriverà nelle casse rossonere potrebbe pure essere una buona notizia per David Beckham, perchè spingerebbe il Milan ad aumentare gli sforzi per trattenere il giocatore ben oltre la scadenza di marzo (quando finirà il prestito dai Galaxy), mentre indiscrezioni italiane parlano anche di un possibile interessamento milanista per il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon.

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e tu pensi che il Milan lo vendeva per 55 milioni :blink::blink::blink:

dimme che non ci credi....dai :lol::lol::lol:;)

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HA DIMOSTRATO DE AVECCE DU BELLI COJONI STU BARDASCIO....BRAVO..

 

UNA VOLTA TANTO LI SOLDI SE LA FANNO DANDER CULO.

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:quoto:

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HA DIMOSTRATO DE AVECCE DU BELLI COJONI STU BARDASCIO....BRAVO..

 

UNA VOLTA TANTO LI SOLDI SE LA FANNO DANDER CULO.

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:quoto:

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sinceramente credevo che alla fine ci sarebbe andato... ma mi ha smentito... grande ricky!!! e mo damoje giù!!!

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Domanda:

 

- Lieto fine?

- Cessione rinviata a giugno? (più Real Madrid che altre squadre...)

 

 

PS: pur essendo interista sono felice che sia rimasto.

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hai visto bene le immagini di lui che si affaccia alla finestra? :)

 

se dovesse passare al Real, a giugno, non escludo, nonostante la sbiaditezza e il blandume del mio tifo rossonero, de fa' 'na capatina a Milano... :ph34r:

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Domanda:

 

- Lieto fine?

- Cessione rinviata a giugno? (più Real Madrid che altre squadre...)

 

 

PS: pur essendo interista sono felice che sia rimasto.

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hai visto bene le immagini di lui che si affaccia alla finestra? :)

 

se dovesse passare al Real, a giugno, non escludo, nonostante la sbiaditezza e il blandume del mio tifo rossonero, de fa' 'na capatina a Milano... :ph34r:

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Si ok, pareva contento e soddisfatto...secondo me lui è un ragazzo sinceramente attaccato a quell'ambiente e a quella maglia...

 

La mia domanda era un'altra. Non vorrei essere cinico, ma...siamo sicuri che se 15 milioni di euro all'anno li avesse offerti il Real la trattativa sarebbe andata allo stesso modo? Ho l'impressione che alcune valutazioni del giocatore sarebbero cambiate.

 

Detto questo spero per il suo bene che rimanga al Milan e non faccia la fine di Shevcenko (nè al Real Madrid, nè altrove), pur io essendo interista...anche perché un asta di fantacalcio senza Kakà non è la stessa cosa... ;)

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Domanda:

 

- Lieto fine?

- Cessione rinviata a giugno? (più Real Madrid che altre squadre...)

 

 

PS: pur essendo interista sono felice che sia rimasto.

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quoto in pieno

se tale offerta gli venisse fatta dal real madrid.. riccardino gia starebbe al bernabeu! ;)

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Domanda:

 

- Lieto fine?

- Cessione rinviata a giugno? (più Real Madrid che altre squadre...)

 

 

PS: pur essendo interista sono felice che sia rimasto.

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quoto in pieno

se tale offerta gli venisse fatta dal real madrid.. riccardino gia starebbe al bernabeu! ;)

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sul televideo stasera c'è scritto secondo un giornale non ricordo il nome,sarebbe stato raggiunto l'accordo per kaka al real a giugno.....allora scrivo kaka al real? :lol::lol::lol::lol: sti giornalari....................

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Tabloid: Kakà-City già fatto

Ma lo sceicco dimezza le cifre

 

 

Il brasiliano dà forfait alle sfilate di Armani dov'era annunciato nel pomeriggio. Il Daily Star riporta dichiarazioni del d.s. del Milan Ariedo Braida secondo cui il brasiliano sarebbe "firmato e venduto". Secondo l'Observer l'offerta del City sarebbe attorno ai 55 milioni e non di 110: a montare il tutto sarebbe stato Berlusconi per avere un ritorno d'immagine positivo quando l'affare sarebbe saltato

 

LONDRA (Gb), 18 gennaio 2009 - "Firmato e venduto". Il soggetto è, ovviamente, Kakà e il Daily Star attribuisce la frase di cui sopra, riferita alla cessione del brasiliano al Manchester City, ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan l’avrebbe detta ieri sera ad alcuni azionisti rossoneri, salvo poi rifiutare ulteriori commenti, una volta avvicinato dai cronisti. Meglio, dunque, attenersi alle considerazioni di Mark Hughes che, sempre ieri, ha spiegato che quello di Kakà non è certo un trasferimento normale, di quelli che si chiudono in 24 ore per intenderci, e che "ci vorrà del tempo, perché è uno dei più complicati affari della storia del calcio".

CORTE REAL - Tempo che, però, la squadra dello sceicco Mansour rischia di non avere, perché, anche secondo il News of the World, il Real Madrid starebbe tentando di "fregare" il City nella corsa a Kakà, forte di un blasone che gli inglesi possono solo sognare. E tutto ruoterebbe attorno al padre dell’ex Pallone d’Oro, il signor Bosco Leite, contattato dagli emissari spagnoli venerdì scorso per metterlo a conoscenza del Real interesse per il celebre figlio.

 

CIFRE CONTESTATE - Proposta sulla quale, però, l’Observeravanza più di un dubbio, riportando le confidenze di una non meglio specificata "fonte autorevole vicina al proprietario del City", secondo la quale l’offerta di 110 milioni di euro per il campione milanista sarebbe "assolutamente ridicola". Non solo. L’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera. "Le cifre riportate dalla stampa riguardanti l’ingaggio di Kakà sono totalmente irrealistiche– ha spiegato da Abu Dhabi l’anonimo consigliere dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan – . In realtà, si parla di un’offerta più vicina ai 55 milioni di euro. Cento milioni sarebbero davvero una cosa ridicola e, allo stato attuale del mercato, come potresti avere un ritorno, dopo una spesa simile? Con quei soldi potresti fare un mucchio di altre cose. Inoltre, non va dimenticato che il giocatore non ha ancora parlato con nessuno di noi: Kakà è semplicemente uno di quelli sulla lista di Mark Hughes. E poi il proprietario del City è un uomo intelligente e non è il tipo che butta via i propri soldi, mentre Gary Cook (l’amministratore delegato del City, ndr) lavorava prima alla Nike, di conseguenza conosce tutto sui diritti d’immagine".

 

TECNICO SGRADITO - Al di là degli aspetti meramente economici, però, a detta del domenicale londinese, che riporta le considerazioni del portavoce dell’ex Pallone d’Oro, Diogo Kotscho, a frenare Kakà sarebbe anche l’attuale allenatore del Manchester City. In pratica, il campione rossonero legherebbe il suo eventuale assenso al passaggio nell’Eastlands alla presenza di un tecnico "come Mourinho" o di uno "altrettanto importante" in panchina, perché sarebbe la garanzia che lo sceicco intende fare sul serio e non mollare il club al proprio destino, come invece sta facendo adesso Roman Abramovich (tanto che il Sunday Times scrive oggi che il russo sta cercando di vendere il Chelsea e che per questo ha già mandato degli emissari a Dubai e in Arabia Saudita). "Vogliamo vedere un buon progetto, un progetto vincente – ha detto Kotscho all’Observer – e questo vale per qualunque società interessata ad avere un giocatore come Kakà. Quelli del City ci devono convincere che vogliono diventare in breve tempo una delle otto squadre migliori al mondo".

 

MOU NEL MIRINO - Certo, riuscire ad avere Mourinho alla guida del gruppo sarebbe già un bel passo in avanti verso l’obiettivo di cui sopra e, non a caso, gli arabi si sono mossi in tal senso fin dallo scorso settembre, non appena rilevato il club. Allora il portoghese rifiutò la ricca proposta (si parla del doppio dell’attuale ingaggio all’Inter) ma non ha certo chiuso la porta al City, sebbene le sue condizioni – continui ancora il giornale – siano le stesse poste da Kakà: ovvero, un grande progetto unito a un ingaggio di quelli irrinunciabili.

 

CITY PIGLIATUTTO - In attesa di capire se l’affare Kakà andrà o meno in porto, Mark Hughes continua a guardasi attorno per cercare rinforzi alla squadra attuale, che tanto ben messa in classifica non è. E i due nomi che spiccano oggi sono quelli di Craig Bellamy del West Ham e di Alex del Chelsea. Stando al People, il City avrebbe pronta un’offerta di oltre 15,5 milioni di euro per l’attaccante gallese che piace anche al Tottenham (che però di milioni è disposto a sganciarne poco più di 13), mentre per il difensore centrale Blues si parla di una cifra superiore ai 16,5 milioni di euro.

 

SPESE MILAN - Tornando a Kakà, paradossalmente, se alla fine il Milan incasserà davvero tutti quei soldi dalla cessione del brasiliano, a rimetterci potrebbe essere la Premier League visto che, come scrive il Sunday Telegraph, i rossoneri faranno degli autentici raid in Inghilterra per prendersi i pezzi migliorI. E i nomi che si fanno sono quelli di Emmanuel Adebayor e Gael Clichy dell’Arsenal (un’accoppiata da 44,5 milioni di euro); di Daniel Agger del Liverpool e dello stesso Alex del Chelsea che tanto piace anche al City. Non solo. L’eventuale fiume di denaro che arriverà nelle casse rossonere potrebbe pure essere una buona notizia per David Beckham, perchè spingerebbe il Milan ad aumentare gli sforzi per trattenere il giocatore ben oltre la scadenza di marzo (quando finirà il prestito dai Galaxy), mentre indiscrezioni italiane parlano anche di un possibile interessamento milanista per il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon.

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e tu pensi che il Milan lo vendeva per 55 milioni :blink::blink::blink:

dimme che non ci credi....dai :lol::lol::lol:;)

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55 no...ma 65 si :lol: :lol:

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Tabloid: Kakà-City già fatto

Ma lo sceicco dimezza le cifre

 

 

Il brasiliano dà forfait alle sfilate di Armani dov'era annunciato nel pomeriggio. Il Daily Star riporta dichiarazioni del d.s. del Milan Ariedo Braida secondo cui il brasiliano sarebbe "firmato e venduto". Secondo l'Observer l'offerta del City sarebbe attorno ai 55 milioni e non di 110: a montare il tutto sarebbe stato Berlusconi per avere un ritorno d'immagine positivo quando l'affare sarebbe saltato

 

LONDRA (Gb), 18 gennaio 2009 - "Firmato e venduto". Il soggetto è, ovviamente, Kakà e il Daily Star attribuisce la frase di cui sopra, riferita alla cessione del brasiliano al Manchester City, ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan l’avrebbe detta ieri sera ad alcuni azionisti rossoneri, salvo poi rifiutare ulteriori commenti, una volta avvicinato dai cronisti. Meglio, dunque, attenersi alle considerazioni di Mark Hughes che, sempre ieri, ha spiegato che quello di Kakà non è certo un trasferimento normale, di quelli che si chiudono in 24 ore per intenderci, e che "ci vorrà del tempo, perché è uno dei più complicati affari della storia del calcio".

CORTE REAL - Tempo che, però, la squadra dello sceicco Mansour rischia di non avere, perché, anche secondo il News of the World, il Real Madrid starebbe tentando di "fregare" il City nella corsa a Kakà, forte di un blasone che gli inglesi possono solo sognare. E tutto ruoterebbe attorno al padre dell’ex Pallone d’Oro, il signor Bosco Leite, contattato dagli emissari spagnoli venerdì scorso per metterlo a conoscenza del Real interesse per il celebre figlio.

 

CIFRE CONTESTATE - Proposta sulla quale, però, l’Observeravanza più di un dubbio, riportando le confidenze di una non meglio specificata "fonte autorevole vicina al proprietario del City", secondo la quale l’offerta di 110 milioni di euro per il campione milanista sarebbe "assolutamente ridicola". Non solo. L’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera. "Le cifre riportate dalla stampa riguardanti l’ingaggio di Kakà sono totalmente irrealistiche– ha spiegato da Abu Dhabi l’anonimo consigliere dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan – . In realtà, si parla di un’offerta più vicina ai 55 milioni di euro. Cento milioni sarebbero davvero una cosa ridicola e, allo stato attuale del mercato, come potresti avere un ritorno, dopo una spesa simile? Con quei soldi potresti fare un mucchio di altre cose. Inoltre, non va dimenticato che il giocatore non ha ancora parlato con nessuno di noi: Kakà è semplicemente uno di quelli sulla lista di Mark Hughes. E poi il proprietario del City è un uomo intelligente e non è il tipo che butta via i propri soldi, mentre Gary Cook (l’amministratore delegato del City, ndr) lavorava prima alla Nike, di conseguenza conosce tutto sui diritti d’immagine".

 

TECNICO SGRADITO - Al di là degli aspetti meramente economici, però, a detta del domenicale londinese, che riporta le considerazioni del portavoce dell’ex Pallone d’Oro, Diogo Kotscho, a frenare Kakà sarebbe anche l’attuale allenatore del Manchester City. In pratica, il campione rossonero legherebbe il suo eventuale assenso al passaggio nell’Eastlands alla presenza di un tecnico "come Mourinho" o di uno "altrettanto importante" in panchina, perché sarebbe la garanzia che lo sceicco intende fare sul serio e non mollare il club al proprio destino, come invece sta facendo adesso Roman Abramovich (tanto che il Sunday Times scrive oggi che il russo sta cercando di vendere il Chelsea e che per questo ha già mandato degli emissari a Dubai e in Arabia Saudita). "Vogliamo vedere un buon progetto, un progetto vincente – ha detto Kotscho all’Observer – e questo vale per qualunque società interessata ad avere un giocatore come Kakà. Quelli del City ci devono convincere che vogliono diventare in breve tempo una delle otto squadre migliori al mondo".

 

MOU NEL MIRINO - Certo, riuscire ad avere Mourinho alla guida del gruppo sarebbe già un bel passo in avanti verso l’obiettivo di cui sopra e, non a caso, gli arabi si sono mossi in tal senso fin dallo scorso settembre, non appena rilevato il club. Allora il portoghese rifiutò la ricca proposta (si parla del doppio dell’attuale ingaggio all’Inter) ma non ha certo chiuso la porta al City, sebbene le sue condizioni – continui ancora il giornale – siano le stesse poste da Kakà: ovvero, un grande progetto unito a un ingaggio di quelli irrinunciabili.

 

CITY PIGLIATUTTO - In attesa di capire se l’affare Kakà andrà o meno in porto, Mark Hughes continua a guardasi attorno per cercare rinforzi alla squadra attuale, che tanto ben messa in classifica non è. E i due nomi che spiccano oggi sono quelli di Craig Bellamy del West Ham e di Alex del Chelsea. Stando al People, il City avrebbe pronta un’offerta di oltre 15,5 milioni di euro per l’attaccante gallese che piace anche al Tottenham (che però di milioni è disposto a sganciarne poco più di 13), mentre per il difensore centrale Blues si parla di una cifra superiore ai 16,5 milioni di euro.

 

SPESE MILAN - Tornando a Kakà, paradossalmente, se alla fine il Milan incasserà davvero tutti quei soldi dalla cessione del brasiliano, a rimetterci potrebbe essere la Premier League visto che, come scrive il Sunday Telegraph, i rossoneri faranno degli autentici raid in Inghilterra per prendersi i pezzi migliorI. E i nomi che si fanno sono quelli di Emmanuel Adebayor e Gael Clichy dell’Arsenal (un’accoppiata da 44,5 milioni di euro); di Daniel Agger del Liverpool e dello stesso Alex del Chelsea che tanto piace anche al City. Non solo. L’eventuale fiume di denaro che arriverà nelle casse rossonere potrebbe pure essere una buona notizia per David Beckham, perchè spingerebbe il Milan ad aumentare gli sforzi per trattenere il giocatore ben oltre la scadenza di marzo (quando finirà il prestito dai Galaxy), mentre indiscrezioni italiane parlano anche di un possibile interessamento milanista per il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon.

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e tu pensi che il Milan lo vendeva per 55 milioni :blink::blink::blink:

dimme che non ci credi....dai :lol::lol::lol:;)

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55 no...ma 65 si :lol: :lol:

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io lo dicevo per scherzo,ma di scherzo non c'è niente,kaka vestirà la maglia numero 5 del real.....

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