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Cryo

In Italia (sett. grande distribuzione)...

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In Italia (settore grande distribuzione) comandano i francesi!

Le grossi catene di ipermercati francesi infatti, oltre ad espandersi in Italia (ormai nn esiste centro commerciale in cui nn sia presente un Carrefour o un Auchan e se in Francia è + che normale in Italia non lo è!) stanno pian piano acquistando anche tutti i supermercati italiani...

 

La Sma è in mano ad Auchan, Gs a Carrefour, Conad a E. Leclerc... il gruppo Cambria (che gestisce i supermercati 3A in Sicilia ha raggiunto un accordo con la Auchan). Ormai non è + strano trovare negli scaffali prodotti francesi a discapito di quelli italiani. Di italiano in Italia rimane ben poco. Dove sn i gruppi italiani???? Forse solo la Coop riesce ancora a stargli dietro, una Coop che non va certamente oltre confine a differenza loro... Questa situazione rispecchia fedelmente l'attuale situazione economica in Italia, un paese che più passano gli anni e più perde colpi... COLONIZZATI DAI FRANCESI, ci resta solo il turismo e l'arte...

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Del resto per me GS, CONAD, LECLERC e pure la STANDA (che non so manco più di chi è) possono pure fallì! Me stanno proprio sui cojoni! Ormai manco apro più i volantini...

 

L'unica cosa buona de sti Francesi a Terni è Castorama.

 

Resistenza Todis, Dico, Coop e Lidl! :P

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lidl è tedesca :P

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la danone controlla anche i marchi/prodotti Activia, Danacol, Actimel, Essensis

e' stata, in passato, anche proprietaria di Saiwa, Star (quelli del Dado), Birra peroni e Ferrarelle.

 

Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori anche sono francesi.

 

La più grande azienda alimentare del mondo è svizzera si, ma della svizzera francese:

la nestlè (nescafè, nespresso, acqua panna, acqua vera, evian, perrier, levissima, recoaro, acqua san pellegrino, nestea, nesquik, LC1, buitoni, Motta, Antica Gelateria del Corso, Dado maggi, Olio sasso, Mio, Fruit Joy, Kit Kat, Smarties, Perugina, Polo, Galak, Friskies, Gourmet, ONE, Purina)

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è incredibile di come anche aziende italianissime come la galbani, locatelli e invernizzi siano state comprate dai francesi (dal gruppo LACTALIS x la precisione).

 

praticamente in ogni settore comanda la francia... e quando c'e un'azienda italiana che funziona se la comprano e nessuno muove un dito.

 

i prodotti più venduti per capelli? ma naturalmente francesi! L'OREAL e GARNIER

Modificato da Cryo

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...mentre quando l'azienda sanguisuga di soldi pubblici per eccellenza, che sta andando allo scatafascio, viene adocchiata da un'azienda francese per essere rilevata... si alza il polverone dello scandalo... che paese de pulcinella!!!

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Ma quale invasione francese?????!!

 

SUPERCONTI STA COLONIZZANDO MEZZA EURASIA!!!!!

 

:D

 

Vive la France, vive Super Compts!

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Io sapevo che superconti l'avevano già comprato i francesi

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:quote:

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In Italia (settore grande distribuzione) comandano i francesi!

Le grossi catene di ipermercati francesi infatti, oltre ad espandersi in Italia (ormai nn esiste centro commerciale in cui nn sia presente un Carrefour o un Auchan e se in Francia è + che normale in Italia non lo è!) stanno pian piano acquistando anche tutti i supermercati italiani...

 

La Sma è in mano ad Auchan, Gs a Carrefour, Conad a E. Leclerc... il gruppo Cambria (che gestisce i supermercati 3A in Sicilia ha raggiunto un accordo con la Auchan). Ormai non è + strano trovare negli scaffali prodotti francesi a discapito di quelli italiani. Di italiano in Italia rimane ben poco. Dove sn i gruppi italiani???? Forse solo la Coop riesce ancora a stargli dietro, una Coop che non va certamente oltre confine a differenza loro... Questa situazione rispecchia fedelmente l'attuale situazione economica in Italia, un paese che più passano gli anni e più perde colpi... COLONIZZATI DAI FRANCESI, ci resta solo il turismo e l'arte...

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Del resto per me GS, CONAD, LECLERC e pure la STANDA (che non so manco più di chi è) possono pure fallì! Me stanno proprio sui cojoni! Ormai manco apro più i volantini...

 

L'unica cosa buona de sti Francesi a Terni è Castorama.

 

Resistenza Todis, Dico, Coop e Lidl! :P

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lidl è tedesca :P

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Si lo so ma c'ha le cose ganze. Poi nonostante sia Tedesco fanno le vendite a tema (tipo roba groenlandese, greca, americana, etnica ecc.) ;)

 

Tempo fa sono stato al Leclerc de L'Aquila ed era nettamente meglio e più fornito di quello Ternano. Senza parlare poi degli stand Abruzzesi, ma per quello posso capire... A Terni il turismo è pari a 0. L'importante da noi so le fabbriche mica la gente che viene da fori... Ma questa è un'altra storia ;)

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In Italia (settore grande distribuzione) comandano i francesi!

Le grossi catene di ipermercati francesi infatti, oltre ad espandersi in Italia (ormai nn esiste centro commerciale in cui nn sia presente un Carrefour o un Auchan e se in Francia è + che normale in Italia non lo è!) stanno pian piano acquistando anche tutti i supermercati italiani...

 

La Sma è in mano ad Auchan, Gs a Carrefour, Conad a E. Leclerc... il gruppo Cambria (che gestisce i supermercati 3A in Sicilia ha raggiunto un accordo con la Auchan). Ormai non è + strano trovare negli scaffali prodotti francesi a discapito di quelli italiani. Di italiano in Italia rimane ben poco. Dove sn i gruppi italiani???? Forse solo la Coop riesce ancora a stargli dietro, una Coop che non va certamente oltre confine a differenza loro... Questa situazione rispecchia fedelmente l'attuale situazione economica in Italia, un paese che più passano gli anni e più perde colpi... COLONIZZATI DAI FRANCESI, ci resta solo il turismo e l'arte...

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Del resto per me GS, CONAD, LECLERC e pure la STANDA (che non so manco più di chi è) possono pure fallì! Me stanno proprio sui cojoni! Ormai manco apro più i volantini...

 

L'unica cosa buona de sti Francesi a Terni è Castorama.

 

Resistenza Todis, Dico, Coop e Lidl! :P

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Se te piace compra' materiale scadente e d'importazione cinese , vai pure! ;)

La poca roba di marca che hanno, la paghi il 20-30% di piu'! B-)

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Quando noi volevamo prendere una società francese di energia (settore fondamentale ) loro hanno fatto quadrato a livello statale e lo hanno impedito.

Quando loro volevano prendere Alitalia noi abbiamo abbassato le mutande.

Ecco la differenza fra Italia e Francia.

 

Fusione GDF SUEZ Il sole 24 ore

 

Gdf-Suez, il gigante dell'energia

 

Stavolta è nato per davvero. Il Paese dei campioni nazionali e del patriottismo economico ha finalmente il suo campione europeo dell'industria energetica: Gdf Suez, oltre 90 miliardi di capitalizzazione, e lo Stato, al 35,6%, come primo azionista. Dopo 29 mesi di vicissitudini, battaglie politiche e controversie legali, le assemblee generali delle due società hanno ratificato a grande maggioranza il progetto di fusione. Il debutto in Borsa della nuova entità è previsto per giovedì prossimo, 22 luglio, e lo stesso giorno si terrà il primo consiglio d'amministrazione.

 

Il gigante partorisce subito una nuova creatura, Suez Environnement, dove si concentreranno le attività di trattamento acque e rifiuti. Anch'essa sarà quotata in Borsa: un'invenzione del banchiere d'investimento dell'Eliseo, il consigliere economico François Perol, per meglio remunerare gli azionisti di Suez e in particolare il miliardario belga Albert Frère, poco soddisfatto dell'originario concambio alla pari con le azioni Gaz de France.

 

È una vicenda nata e finita con un forte «imprimatur» politico. In principio (febbraio 2006) fu il riflesso condizionato del governo di Dominique de Villepin contro le intenzioni di Opa dell'italiana Enel su Suez. Alla fine, e arriviamo al settembre 2008, è stato l'arbitraggio del presidente Nicolas Sarkozy, l'uomo che quando era ministro dell'Economia giurò che mai lo Stato francese sarebbe sceso al di sotto del 70% in Gaz de France. Così in realtà non è stato e la fusione porta con sé il paradosso di una parziale ri-nazionalizzazione, quella appunto di Suez.

(....) continua

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Ma quale invasione francese?????!!

 

SUPERCONTI STA COLONIZZANDO MEZZA EURASIA!!!!!

 

:D

 

Vive la France, vive Super Compts!

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Io sapevo che superconti l'avevano già comprato i francesi

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:quote:

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io sapevo che ci stava de mezzo il gruppo "consilia" e dice che ci sta immischiato pure il nostro "beneamato" patron....dice

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Ma quale invasione francese?????!!

 

SUPERCONTI STA COLONIZZANDO MEZZA EURASIA!!!!!

 

:D

 

Vive la France, vive Super Compts!

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Io sapevo che superconti l'avevano già comprato i francesi

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io sapevo che ci stava de mezzo il gruppo "consilia" e dice che ci sta immischiato pure il nostro "beneamato" patron....dice

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Superconti fa parte del gruppo Intermedia1990. Intermedia1990 (che ha anche Brico center, Cityper) è di Auchan (francesi) e Metro (tedeschi).

http://www.intermedia1990.com/chiSiamo.aspx

Modificato da Kabubi

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Ma quale invasione francese?????!!

 

SUPERCONTI STA COLONIZZANDO MEZZA EURASIA!!!!!

 

:D

 

Vive la France, vive Super Compts!

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Io sapevo che superconti l'avevano già comprato i francesi

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io sapevo che ci stava de mezzo il gruppo "consilia" e dice che ci sta immischiato pure il nostro "beneamato" patron....dice

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Superconti fa parte del gruppo Intermedia1990. Intermedia1990 (che ha anche Brico center, Cityper) è di Auchan (francesi) e Metro (tedeschi).

http://www.intermedia1990.com/chiSiamo.aspx

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era una cazzata allora.... :D

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Quando noi volevamo prendere una società francese di energia (settore fondamentale ) loro hanno fatto quadrato a livello statale e lo hanno impedito.

Quando loro volevano prendere Alitalia noi abbiamo abbassato  le mutande.

Ecco la differenza fra Italia e Francia.

 

Fusione GDF SUEZ  Il sole 24 ore

 

Gdf-Suez, il gigante dell'energia

 

Stavolta è nato per davvero. Il Paese dei campioni nazionali e del patriottismo economico ha finalmente il suo campione europeo dell'industria energetica: Gdf Suez, oltre 90 miliardi di capitalizzazione, e lo Stato, al 35,6%, come primo azionista. Dopo 29 mesi di vicissitudini, battaglie politiche e controversie legali, le assemblee generali delle due società hanno ratificato a grande maggioranza il progetto di fusione. Il debutto in Borsa della nuova entità è previsto per giovedì prossimo, 22 luglio, e lo stesso giorno si terrà il primo consiglio d'amministrazione.

 

Il gigante partorisce subito una nuova creatura, Suez Environnement, dove si concentreranno le attività di trattamento acque e rifiuti. Anch'essa sarà quotata in Borsa: un'invenzione del banchiere d'investimento dell'Eliseo, il consigliere economico François Perol, per meglio remunerare gli azionisti di Suez e in particolare il miliardario belga Albert Frère, poco soddisfatto dell'originario concambio alla pari con le azioni Gaz de France.

 

È una vicenda nata e finita con un forte «imprimatur» politico. In principio (febbraio 2006) fu il riflesso condizionato del governo di Dominique de Villepin contro le intenzioni di Opa dell'italiana Enel su Suez. Alla fine, e arriviamo al settembre 2008, è stato l'arbitraggio del presidente Nicolas Sarkozy, l'uomo che quando era ministro dell'Economia giurò che mai lo Stato francese sarebbe sceso al di sotto del 70% in Gaz de France. Così in realtà non è stato e la fusione porta con sé il paradosso di una parziale ri-nazionalizzazione, quella appunto di Suez.

(....) continua

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Con Edf, Total, Areva e adesso Gdf-Suez, la Francia ha praticamente messo le mani sul nucleare.

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Quando noi volevamo prendere una società francese di energia (settore fondamentale ) loro hanno fatto quadrato a livello statale e lo hanno impedito.

Quando loro volevano prendere Alitalia noi abbiamo abbassato  le mutande.

Ecco la differenza fra Italia e Francia.

 

Fusione GDF SUEZ   Il sole 24 ore

 

Gdf-Suez, il gigante dell'energia

 

Stavolta è nato per davvero. Il Paese dei campioni nazionali e del patriottismo economico ha finalmente il suo campione europeo dell'industria energetica: Gdf Suez, oltre 90 miliardi di capitalizzazione, e lo Stato, al 35,6%, come primo azionista. Dopo 29 mesi di vicissitudini, battaglie politiche e controversie legali, le assemblee generali delle due società hanno ratificato a grande maggioranza il progetto di fusione. Il debutto in Borsa della nuova entità è previsto per giovedì prossimo, 22 luglio, e lo stesso giorno si terrà il primo consiglio d'amministrazione.

 

Il gigante partorisce subito una nuova creatura, Suez Environnement, dove si concentreranno le attività di trattamento acque e rifiuti. Anch'essa sarà quotata in Borsa: un'invenzione del banchiere d'investimento dell'Eliseo, il consigliere economico François Perol, per meglio remunerare gli azionisti di Suez e in particolare il miliardario belga Albert Frère, poco soddisfatto dell'originario concambio alla pari con le azioni Gaz de France.

 

È una vicenda nata e finita con un forte «imprimatur» politico. In principio (febbraio 2006) fu il riflesso condizionato del governo di Dominique de Villepin contro le intenzioni di Opa dell'italiana Enel su Suez. Alla fine, e arriviamo al settembre 2008, è stato l'arbitraggio del presidente Nicolas Sarkozy, l'uomo che quando era ministro dell'Economia giurò che mai lo Stato francese sarebbe sceso al di sotto del 70% in Gaz de France. Così in realtà non è stato e la fusione porta con sé il paradosso di una parziale ri-nazionalizzazione, quella appunto di Suez.

(....) continua

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Con Edf, Total, Areva e adesso Gdf-Suez, la Francia ha praticamente messo le mani sul nucleare.

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e di che tinta!

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comunque sia ci lavora gente italiana.

 

 

 

Questo è vero. Però non possiamo nascondere un punto: per produrre ricchezza, un paese deve fare in modo che la gran parte dei capitali si muovano al suo interno. Per ottenere questa finalità è importante, fra le altre cose, che il maggior numero possibile di imprese sia in mano a imprenditori italiani. Perchè il meccanismo parte proprio da questo. Marchi di qualità, brevetti e manodopera specializzata: non sono forse questi gli elementi che (insieme ad altre condizioni economiche e politiche, non lo disconosco) hanno protato al boom negli anni '60?

 

Attualmente le cose sono molto diverse. La politica che si preoccupa solo di assicurare mano d'opera italiana (e ce mancherebbe pure) non pagherà. C'è il pericolo di diventare un paese in grado di offrire solo ed esclusivamente manodopera, tra l'altro lontana dalla tradizione artigiana che assicurava (cosa importantissima) grande qualità; un paese che non è nemmeno "padrone" della maggior parte dei suoi prodotti, che non ha più i suoi marchi. Insomma, una sorta di scatola vuota che può entrare in competizione con tante altre scatole vuote solo su un punto: il costo del lavoro.

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d'altronde siamo in Italia. il Paese con più alto tasso di telefoni cellulari e neanche un'azienda italiana che li produce per intero.

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sponsorizzeranno le nostre scuole, i nostri figli impareranno ad adorarli morbosamente quindi tanto vale imparare a volergli bene già noi no? magari nei libri di scuola torneranno a scrivere che i cattivi erano i fascisti dell'asse... alla fin fine, s'il vous plaît :D

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