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tosculu

11 giugno.....Me ricorda qualcosa!!!!!

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TERNANA: VENTI ANNI FA IL TRIONFO DI CESENA

11 Giugno 2009 12.14 - di Lucio Lancia - Fonte: Radio Galileo - cod.183676

 

Immagini (1) Video (0) Documenti (0)

 

L'11 giugno 1989 la squadra di Tobia vince lo spareggio con il Chieti e sale in serie C1.

 

Renzi, Pochesci, Catto; Forte Cocco, Strano; Garritano (46° B.Spinelli), Sciannimanico, Gabriellini (93° Perfetto), Doto, Simeoni. Allenatore Claudio Tobia. E' questa la formazione che venti anni fa, l'11 giugno del 1989, ha conquistato la promozione in serie C1 battendo, sul neutro di Cesena, il Chieti ai calci di rigori dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari si erano chiusi sul risultato di 0-0. Quindicimila i tifosi rossoverdi che seguirono la squadra al "Manuzzi": un esodo di massa che non si è più verificato. Fu una stagione straordinaria perchè quella squadra nacque dopo l'ennesimo fallimento. Il nuovo presidente Gaspare Gambino, il diesse Ernesto Bronzetti e Claudio Tobia furono costretti ad allestire la squadra quando le altre formazioni erano già in ritiro. In rossoverde arrivarono così giocatori svincolati, che erano stati scartati da tutti. Una squadra che conquistò la tifoseria grazie soprattutto ad un calcio spettacolare. Quella del "Manuzzi" fu una gara non bella, condizionata dal gran caldo e dall'importanza della posta in palio. Dal dischetto i rossoverdi furono perfetti: i gol di Doto, Sciannimanico e Perfetto e gli errori di Genovasi (rigore parato da Renzi), Fiaschi (fuori) e Leone (alto) fissarono il risultato sul 3-1. Al "Manuzzi" esplose la festa. Così come a Terni, con migliaia di tifosi che si erano radunati a Corso Tacito per seguire la radiocronaca di Ivano Mari tramite gli altoparlanti di Radio Galileo.

 

 

Tutto ciò nel 1989.

A 20 anni de distanza ce armasto in mano un fascio de cazzi...... :(

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"La Ternana nel 1989 riesce a tornare in serie C1, in una stagione stupenda con Tobia alla guida della squadra rossoverde. Dopo il 14° posto dell'anno precedente non c'è tanta convinzione nella squadra che viene fatta con "quattro soldi". Ma la squadra e il pubblico rossoverde cominciano a credere nella promozione e la città si appassiona in modo entusiasmante a questa squadra andando in 10.000 allo stadio! Alla fine la Ternana arriva prima insieme al Chieti e all'Andria. A salire è la F.Andria (per la classifica avulsa) così la Ternana e il Chieti si giocano la promozione a Cesena. Sono 15.000 i tifosi rossoverdi presenti al Dino Manuzzi e la Ternana conquista la C1 ai rigori!"

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Modificato da stò guasto de fere

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E CHI SE LO SCORDA PIU'...LU VIAGGIO, L' ARRIVO, LU CALLU, LA PARTITA, LU TIFO, LU STADIO COME NA SERRA TROPICALE, LI RIGORI...POI NON ME RICORDO PIU' UN CAZZO... :D

 

 

FERE D' ALTRI TEMPI...

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Sul Cdu di oggi 2 pagine dedicate a quello spareggio con interviste a Zampagna che ha detto "io mamma e papà col pranzo al sacco" e poi " eravamo cosi tanti che avevo paura che venisse giù lo stadio" e poi ancora Bronzetti che allora era sulla panchina rossoverde dice "un' emozione più intensa che vendere kakà al real" e ancora altri protagonisti come l allenatore Tobia che dice " Una squadra che ci soffiava miscela vincente di cuore e tecnica" e ancora Lello Sciannimanico "ero distrutto ma quel rigore come facevo a non tirarlo" Paolo Doto "brividi a vedere quegli spalti" e Garritano "gioia come la prima serie A e lo scudetto col Toro" poi continua Ernesto Bronzetti " Sai che ti dico? ieri ho venduto il mio sesto pallone d oro (kakà) ma quella di Cesena resta l emozione più intensa che ho vissuto nel calcio. Era la squadra della mia città, avevo vicino la mia famiglia e gli amici più cari. E poi quei 20 km di coda di pullman e auto di tifosi sulla E45 ..." spiegaglielo a kakà.

 

Che tempi :( MEDITATE GENTE MEDITATE

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mamma mia che roba!?!?!?Non c'era t5ifoseria come la nostra.....che se discraziatamente avessimo avuto la fortuna de li perugini e quindi de andà in serie A,fa addirittura l'intertoto toccava rifà lo stadio nuovooooooo!?!?!?

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Il post dell'utente Viciani è uno dei più belli della storia del forum. L'ha scritto nel 2003 e l'utente bartolelli ce lo ritirò fuori. Chi lo legge se prepari a piange...

 

"...non sarà mica stato un caso se proprio nel momento di maggior sconforto calcistico della mia vita ho aperto un certo cassetto e ho iniziato a sfogliare certe fotografie. Fino a che (che strano!) ecco spuntarne una neanche troppo ingiallita. Stadio pieno, io in primo piano, bello sudato, e dietro un mare di bandiere rossoverdi nella luce solare ( e che sole!) di un'estate di tanti anni fa. Di tredici anni fa, per l'esattezza. Era il giugno del 1989, non so se mi spiego. Per il tifoso doc non c'è da aggiungere molto. Lo stadio, naturalmente era il Dino Manuzzi di Cesena. E' lì che ho vissuto, che abbiamo vissuto, l'emozione più grande della nostra storia di rossoverdi. Non ammetto discussioni in proposito. Aivoglia a dire che in fondo era solo uno spareggio per salire dalle C2 alla C1, che in passato c'erano stati ben altri momenti di gloria. La realtà è un'altra: quel giorno a Cesena c'era un feeling tra la città, tra la gente (tutta, senza distinzioni di sorta) e la squadra, come mai ce ne fu prima e come mai ce n'è stato dopo. Perché? E' difficile dirlo. Sarà perché si tornava a vincere qualcosa dopo 16 anni di amarezze, perché i tifosi vedevano giocare la loro squadra (seppure in C2) come nei sogni di tutti i tifosi...all'attacco, con tocchi di fino, senza paura. E poi i gol di Garritano, anche a rivederli adesso, non sembravano proprio da C2. E le punizioni di Doto e le parate (non tante per la verità) di Renzi, i gol di testa di Lellobello...insomma per tutti questi motivi quella domenica mattina io non stavo più nella pelle. C'è da aggiungere una cosa per inquadrare meglio la mia particolare condizione: il 1988/89 oltre ad essere l'anno del Cinghiale, fu anche l'anno del mio servizio militare...a Perugia. E così quella domenica mattina, dopo aver montato di guardia per avere la licenza domenicale, me ne partivo per Cesena con gli auguri più infidi dei miei commilitoni perugini e con quelli più sinceri di tutti gli altri...ma anche con una certa preoccupazione per il rientro. Partì insieme ad un amico e commilitone di Terni...ed era già tardi, almeno per i nostri standard. Ma sulla superstrada per Cesena, che spettacolo! Qualcosa di mai visto...una migrazione di popolo, un serpentone rossoverde. E non c'era una sola piazzola che non fosse occupata da ternani intenti a mangiare qualcosa e a salutare tutti gli altri che passavano. Che si mangiavano poi...alle 11 di mattina? Boh, misteri della gastro-tifoseria!

I pochi cesenati rimasti a Cesena in quella torrida giornata strabuzzavano gli occhi nel vedere arrivare a frotte, l'inaspettata marea rossoverde. C'era un entusiasmo pari a quello di una finale di Coppa dei Campioni. Alle 12 e mezzo eravamo già tutti lì, a meravigliarci noi stessi di aver completamente riempito tre quarti dello stadio e forse anche di più. Quanti eravamo? Quindicimila, diciassettemila? Mai vista una cosa del genere per uno spareggio di quarta categoria. Dall'altra parte (ah, già, c'era un'altra parte!) i tifosi del Chieti...dignitosamente duemila, cioè il numero di tifosi che ci si aspetta seguano una squadra di C2 impegnata in uno spareggio! Che mi ricordo di quel pomeriggio? Un sole devastante, amplificato dalla copertura di plastica dello stadio. Il boato di trombe nautiche all'ingresso in campo dei giocatori che per poco non si mettono a piangere dalla commozione; le migliaia di bandiere rossoverdi. I due tempi regolamentari e i supplementari, come dicono i telecronisti bravi. E per finire...i calci di rigore. Non li volevo vedere...ero stremato...ed era tardi, dovevo rientrare in caserma! E invece mi spostai in curva, mi misi dietro la porta. Abbracciai gente mai vista, sudata più dei calciatori, baciai una signora di 60 anni e scappai via, verso l'automobile, verso Perugia, con le bandiere fuori dai finestrini. Mentre tutti i miei amici erano a fare il bagno nella fontana di Piazza Tacito, io stavo rientrando in caserma, in corso Garibaldi. Dormivano già tutti, i poveretti! E invece del consueto gavettone, li svegliammo con una doccia di spumante, i nostri cari commilitoni perugini, costretti, per di più, a gridare "Forza Fere!". Mai apprezzato di più il "nonnismo", mai amato di più la Ternana.

Rimetto via la fotografia. Toh! Dietro c'è ancora l'adesivo con Paperino in rossoverde che dice "Cesena, 11 giugno 1989: c'ero anch'io". Già c'ero anch'io. Ci sarò ancora? Mi sa tanto di sì...porca vacca!"

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quel giorno non lo dimentichero' mai....gioia..caldo..e la copertura dello stadio che oscillava in modo impressionante quando tutti saltavamo....

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Sul Cdu di oggi 2 pagine dedicate a quello spareggio con interviste a Zampagna che ha detto "io mamma e papà col pranzo al sacco" e poi " eravamo cosi tanti che avevo paura che venisse giù lo stadio" e poi ancora Bronzetti che allora era sulla panchina rossoverde dice "un' emozione più intensa che vendere kakà al real" e ancora altri protagonisti come l allenatore Tobia che dice " Una squadra che ci soffiava miscela vincente di cuore e tecnica" e ancora Lello Sciannimanico "ero distrutto ma quel rigore come facevo a non tirarlo" Paolo Doto "brividi a vedere quegli spalti" e Garritano "gioia come la prima serie A e lo scudetto col Toro" poi continua Ernesto Bronzetti " Sai che ti dico? ieri ho venduto il mio sesto pallone d oro (kakà) ma quella di Cesena resta l emozione più intensa che ho vissuto nel calcio. Era la squadra della mia città, avevo vicino la mia famiglia e gli amici più cari. E poi quei 20 km di coda di pullman e auto di tifosi sulla E45 ..." spiegaglielo a kakà.

 

Che tempi  :(  MEDITATE GENTE MEDITATE

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:tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola:

.........sò solo che sò stato fortunato a 24 anni a vive un'emozione UNICA E IRRIPETIBILE.....con quella squadra, quell'allenatore, e quel direttore sportivo !! ma auguro a tutti dè poterla vive, e magari con quel tipo de UOMINI CO' LI COJONI QUADRATI !!, e nello stesso tempo me auguro anc'hio dè potè rivive un'altra giornata così STORICA per noi tifosi delle FERE !!............solo che bisogna che se sbrigano, perchè se passano un'andri 20 anni la pompa nun mè regge..... :tribola::tribola::tribola::tribola::tribola: :tribola:

Modificato da lu cafone

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E CHI SE LO SCORDA PIU'...LU VIAGGIO, L' ARRIVO, LU CALLU, LA PARTITA, LU TIFO, LU STADIO COME NA SERRA TROPICALE, LI RIGORI...POI NON ME RICORDO PIU' UN CAZZO... :D

 

 

FERE D' ALTRI TEMPI...

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io c'avevo 6 anni...... me lo ricordo :)

 

cmq hai detto bene..fere d'altri tempi :sigh::tribola:

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Il post dell'utente Viciani è uno dei più belli della storia del forum. L'ha scritto nel 2003 e l'utente bartolelli ce lo ritirò fuori. Chi lo legge se prepari a piange...

 

"...non sarà mica stato un caso se proprio nel momento di maggior sconforto calcistico della mia vita ho aperto un certo cassetto e ho iniziato a sfogliare certe fotografie. Fino a che (che strano!) ecco spuntarne una neanche troppo ingiallita. Stadio pieno, io in primo piano, bello sudato, e dietro un mare di bandiere rossoverdi nella luce solare ( e che sole!) di un'estate di tanti anni fa. Di tredici anni fa, per l'esattezza. Era il giugno del 1989, non so se mi spiego. Per il tifoso doc non c'è da aggiungere molto. Lo stadio, naturalmente era il Dino Manuzzi di Cesena. E' lì che ho vissuto, che abbiamo vissuto, l'emozione più grande della nostra storia di rossoverdi. Non ammetto discussioni in proposito. Aivoglia a dire che in fondo era solo uno spareggio per salire dalle C2 alla C1, che in passato c'erano stati ben altri momenti di gloria. La realtà è un'altra: quel giorno a Cesena c'era un feeling tra la città, tra la gente (tutta, senza distinzioni di sorta) e la squadra, come mai ce ne fu prima e come mai ce n'è stato dopo. Perché? E' difficile dirlo. Sarà perché si tornava a vincere qualcosa dopo 16 anni di amarezze, perché i tifosi vedevano giocare la loro squadra (seppure in C2) come nei sogni di tutti i tifosi...all'attacco, con tocchi di fino, senza paura. E poi i gol di Garritano, anche a rivederli adesso, non sembravano proprio da C2. E le punizioni di Doto e le parate (non tante per la verità) di Renzi, i gol di testa di Lellobello...insomma per tutti questi motivi quella domenica mattina io non stavo più nella pelle. C'è da aggiungere una cosa per inquadrare meglio la mia particolare condizione: il 1988/89 oltre ad essere l'anno del Cinghiale, fu anche l'anno del mio servizio militare...a Perugia. E così quella domenica mattina, dopo aver montato di guardia per avere la licenza domenicale, me ne partivo per Cesena con gli auguri più infidi dei miei commilitoni perugini e con quelli più sinceri di tutti gli altri...ma anche con una certa preoccupazione per il rientro. Partì insieme ad un amico e commilitone di Terni...ed era già tardi, almeno per i nostri standard. Ma sulla superstrada per Cesena, che spettacolo! Qualcosa di mai visto...una migrazione di popolo, un serpentone rossoverde. E non c'era una sola piazzola che non fosse occupata da ternani intenti a mangiare qualcosa e a salutare tutti gli altri che passavano. Che si mangiavano poi...alle 11 di mattina? Boh, misteri della gastro-tifoseria!

I pochi cesenati rimasti a Cesena in quella torrida giornata strabuzzavano gli occhi nel vedere arrivare a frotte, l'inaspettata marea rossoverde. C'era un entusiasmo pari a quello di una finale di Coppa dei Campioni. Alle 12 e mezzo eravamo già tutti lì, a meravigliarci noi stessi di aver completamente riempito tre quarti dello stadio e forse anche di più. Quanti eravamo? Quindicimila, diciassettemila? Mai vista una cosa del genere per uno spareggio di quarta categoria. Dall'altra parte (ah, già, c'era un'altra parte!) i tifosi del Chieti...dignitosamente duemila, cioè il numero di tifosi che ci si aspetta seguano una squadra di C2 impegnata in uno spareggio! Che mi ricordo di quel pomeriggio? Un sole devastante, amplificato dalla copertura di plastica dello stadio. Il boato di trombe nautiche all'ingresso in campo dei giocatori che per poco non si mettono a piangere dalla commozione; le migliaia di bandiere rossoverdi. I due tempi regolamentari e i supplementari, come dicono i telecronisti bravi. E per finire...i calci di rigore. Non li volevo vedere...ero stremato...ed era tardi, dovevo rientrare in caserma! E invece mi spostai in curva, mi misi dietro la porta. Abbracciai gente mai vista, sudata più dei calciatori, baciai una signora di 60 anni e scappai via, verso l'automobile, verso Perugia, con le bandiere fuori dai finestrini. Mentre tutti i miei amici erano a fare il bagno nella fontana di Piazza Tacito, io stavo rientrando in caserma, in corso Garibaldi. Dormivano già tutti, i poveretti! E invece del consueto gavettone, li svegliammo con una doccia di spumante, i nostri cari commilitoni perugini, costretti, per di più, a gridare "Forza Fere!". Mai apprezzato di più il "nonnismo", mai amato di più la Ternana.

Rimetto via la fotografia. Toh! Dietro c'è ancora l'adesivo con Paperino in rossoverde che dice "Cesena, 11 giugno 1989: c'ero anch'io". Già c'ero anch'io. Ci sarò ancora? Mi sa tanto di sì...porca vacca!"

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Questo pezzo è da Premio Strega.

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L'11 giugno 1989 la squadra di Tobia vince lo spareggio con il Chieti e sale in serie C1.

 

Renzi, Pochesci, Catto; Forte Cocco, Strano; Garritano (46° B.Spinelli), Sciannimanico, Gabriellini (93° Perfetto), Doto, Simeoni. Allenatore Claudio Tobia. E' questa la formazione che venti anni fa, l'11 giugno del 1989, ha conquistato la promozione in serie C1 battendo, sul neutro di Cesena, il Chieti ai calci di rigori dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari si erano chiusi sul risultato di 0-0. Quindicimila i tifosi rossoverdi che seguirono la squadra al "Manuzzi": un esodo di massa che non si è più verificato. Fu una stagione straordinaria perchè quella squadra nacque dopo l'ennesimo fallimento. Il nuovo presidente Gaspare Gambino, il diesse Ernesto Bronzetti e Claudio Tobia furono costretti ad allestire la squadra quando le altre formazioni erano già in ritiro. In rossoverde arrivarono così giocatori svincolati, che erano stati scartati da tutti. Una squadra che conquistò la tifoseria grazie soprattutto ad un calcio spettacolare. Quella del "Manuzzi" fu una gara non bella, condizionata dal gran caldo e dall'importanza della posta in palio. Dal dischetto i rossoverdi furono perfetti: i gol di Doto, Sciannimanico e Perfetto e gli errori di Genovasi (rigore parato da Renzi), Fiaschi (fuori) e Leone (alto) fissarono il risultato sul 3-1. Al "Manuzzi" esplose la festa. Così come a Terni, con migliaia di tifosi che si erano radunati a Corso Tacito per seguire la radiocronaca di Ivano Mari tramite gli altoparlanti di Radio Galileo.

 

 

Tutto ciò nel 1989.

A 20 anni de distanza ce armasto in mano un fascio de cazzi...... :(

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sembrano passati mille anni :tribola::tribola::tribola:

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e chi se le scorda quelle emozioni !! so come la prima scopata!! mi padre che me annava cercanno che ero sparito m'ha artrovato abbracciato a Sossio!!!piagnevo come na fontana!!! elui appresso a me!!

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sarei voluto nasce prima solo per questo e invece c'eo solo quasi 5 anni...vedo e piagno nonostante non c'ero!!! pdl e pm

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:(

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Vaffanculo va'. Me ce so' venuti i lucciconi... :sigh:

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che emozione...sono sempre belle da vedere queste immagine per me, come per altri, che non l'ho vissuta quella stupenda giornata..

 

 

andro che lucciconi....

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non potrò mai dimenticare quella giornata. avevo 8 anni e un'emozione come quella che ho provato 20 anni fa ancora devo riviverla! si dopo c'è stato lo spareggio per la B ad ancona, anche li grande giornata ma non è la stessa cosa!!!!!! oops mi moje me stà a dì che forse me so scordato quanno è nata mi fija... va bè che centra questa è n'andra cosa!!!!!!!! C'è SEMPRE CHI T'AMA MAGICA TERNANA !!!!!!!!!!!!!!

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11 Giugno 2009 12.14 - di Lucio Lancia - Fonte: Radio Galileo - cod.183676

 

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L'11 giugno 1989 la squadra di Tobia vince lo spareggio con il Chieti e sale in serie C1.

 

Renzi, Pochesci, Catto; Forte Cocco, Strano; Garritano (46° B.Spinelli), Sciannimanico, Gabriellini (93° Perfetto), Doto, Simeoni. Allenatore Claudio Tobia. E' questa la formazione che venti anni fa, l'11 giugno del 1989, ha conquistato la promozione in serie C1 battendo, sul neutro di Cesena, il Chieti ai calci di rigori dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari si erano chiusi sul risultato di 0-0. Quindicimila i tifosi rossoverdi che seguirono la squadra al "Manuzzi": un esodo di massa che non si è più verificato. Fu una stagione straordinaria perchè quella squadra nacque dopo l'ennesimo fallimento. Il nuovo presidente Gaspare Gambino, il diesse Ernesto Bronzetti e Claudio Tobia furono costretti ad allestire la squadra quando le altre formazioni erano già in ritiro. In rossoverde arrivarono così giocatori svincolati, che erano stati scartati da tutti. Una squadra che conquistò la tifoseria grazie soprattutto ad un calcio spettacolare. Quella del "Manuzzi" fu una gara non bella, condizionata dal gran caldo e dall'importanza della posta in palio. Dal dischetto i rossoverdi furono perfetti: i gol di Doto, Sciannimanico e Perfetto e gli errori di Genovasi (rigore parato da Renzi), Fiaschi (fuori) e Leone (alto) fissarono il risultato sul 3-1. Al "Manuzzi" esplose la festa. Così come a Terni, con migliaia di tifosi che si erano radunati a Corso Tacito per seguire la radiocronaca di Ivano Mari tramite gli altoparlanti di Radio Galileo.

 

 

Tutto ciò nel 1989.

A 20 anni de distanza ce armasto in mano un fascio de cazzi...... :(

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a 20 anni de distanza so' piu' vecchio de venti :lol: a tosca' non ciai nient'anno da fa de ricorda' i tempi che furono?io comunque me ricordo che dopo il trionfo annai a cesenatico a fa lu bagno co la maglia de fere e la gente me guardava sbigottita :lol:

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