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dal sito del Comune di Terni

 

Sequestrata area adibita a deposito di materiale14.07.2009 - ore 12:14 - L'operazione è stata svolta dalla polizia stradale

 

 

Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale è stata posta sotto sequestro dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito a un controllo di un autocarro che trasportava il materiale stesso.

 

 

da Terninrete.it

 

POLSTRADA SEQUESTRA AREA DEPOSITO MATERIALI

14 Luglio 2009 12.53 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.188563

 

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Per il momento c'è un solo indagato

 

Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale, situata nel parcheggio antistante il campo sportivo della Virtus, in via Proietti Divi, è stata sequestrata a Terni dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito al controllo di un autocarro che transitava in via Piemonte trasportando il materiale dal cantiere di via Eugenio Chiesa. L'operaio, un 58enne della provincia di Caserta, è stato denunciato, mentre sono al vaglio della magistratura le posizioni dei dirigenti del Comune di Terni che hanno, illegittimamente, rilasciato l'autorizzazione per utilizzare quella zona come area di cantiere e di momentaneo deposito di rifiuti.

 

 

Scopri la differenza........

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Sequestrata area adibita a deposito di materiale14.07.2009 - ore 12:14 - L'operazione è stata svolta dalla polizia stradale

 

 

Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale è stata posta sotto sequestro dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito a un controllo di un autocarro che trasportava il materiale stesso.

 

 

da Terninrete.it

 

POLSTRADA SEQUESTRA AREA DEPOSITO MATERIALI

14 Luglio 2009 12.53 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.188563

 

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Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale, situata nel parcheggio antistante il campo sportivo della Virtus, in via Proietti Divi, è stata sequestrata a Terni dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito al controllo di un autocarro che transitava in via Piemonte trasportando il materiale dal cantiere di via Eugenio Chiesa. L'operaio, un 58enne della provincia di Caserta, è stato denunciato, mentre sono al vaglio della magistratura le posizioni dei dirigenti del Comune di Terni che hanno, illegittimamente, rilasciato l'autorizzazione per utilizzare quella zona come area di cantiere e di momentaneo deposito di rifiuti.

 

 

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non c'ho voja de impegnamme.... dimmela tu...

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Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale è stata posta sotto sequestro dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito a un controllo di un autocarro che trasportava il materiale stesso.

 

 

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Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale, situata nel parcheggio antistante il campo sportivo della Virtus, in via Proietti Divi, è stata sequestrata a Terni dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito al controllo di un autocarro che transitava in via Piemonte trasportando il materiale dal cantiere di via Eugenio Chiesa. L'operaio, un 58enne della provincia di Caserta, è stato denunciato, mentre sono al vaglio della magistratura le posizioni dei dirigenti del Comune di Terni che hanno, illegittimamente, rilasciato l'autorizzazione per utilizzare quella zona come area di cantiere e di momentaneo deposito di rifiuti.

 

 

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non c'ho voja de impegnamme.... dimmela tu...

1630971[/snapback]

 

no, no....te voglio far fare uno sforzo al di sopra delle tue possibilità

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Ci sono persone INCAPACI GENETICAMENTE di notare la differenza.

 

Credimi....

1631001[/snapback]

Queste persone rappresentano circa la maggioranza dei ternani, purtroppo...

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Sequestrata area adibita a deposito di materiale14.07.2009 - ore 12:14 - L'operazione è stata svolta dalla polizia stradale

 

 

Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale è stata posta sotto sequestro dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito a un controllo di un autocarro che trasportava il materiale stesso.

 

 

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14 Luglio 2009 12.53 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.188563

 

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Per il momento c'è un solo indagato

 

Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale, situata nel parcheggio antistante il campo sportivo della Virtus, in via Proietti Divi, è stata sequestrata a Terni dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito al controllo di un autocarro che transitava in via Piemonte trasportando il materiale dal cantiere di via Eugenio Chiesa. L'operaio, un 58enne della provincia di Caserta, è stato denunciato, mentre sono al vaglio della magistratura le posizioni dei dirigenti del Comune di Terni che hanno, illegittimamente, rilasciato l'autorizzazione per utilizzare quella zona come area di cantiere e di momentaneo deposito di rifiuti.

 

 

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facile :)

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che tristezza... :(

l'articolo sul sito del comune m'ha fatto ricordare le mitiche cronache giudiziarie del tg1 sulle recenti indagini della procura di bari...

 

(sebastiano messina, 26 giugno 2009)

Buone notizie: il soldato Pino si è rifatto vivo. Pino Scaccia, il cronista da combattimento paracadutato sul campo minato del Patrizia-gate, ha spedito dal fronte pugliese un dettagliato rapporto al Tg1. E ha scoperto -a soli 8 giorni dal primo articolo di giornale- che <<è venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema>>. Non solo, ma essendo uno che non guarda in faccia nessuno, lui ha deciso di non tacere più il nome eccellente al centro di questo <<intreccio tra politica e affari>>. Era ora, direte voi. Era ora. E infatti Scaccia quel nome l'ha fatto. Tenetevi forte: <<Il pm ha convocato il governatore Nichi Vendola>>. Al centro di quel <<giro vorticoso>> di ragazze ci sarebbe dunque, secondo il rapporto del soldato Pino, un politico gay. Ci togliamo il cappello: è lo scoop dell'anno.

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che tristezza... :(

l'articolo sul sito del comune m'ha fatto ricordare le mitiche cronache giudiziarie del tg1 sulle recenti indagini della procura di bari...

 

(sebastiano messina, 26 giugno 2009)

Buone notizie: il soldato Pino si è rifatto vivo. Pino Scaccia, il cronista da combattimento paracadutato sul campo minato del Patrizia-gate, ha spedito dal fronte pugliese un dettagliato rapporto al Tg1. E ha scoperto -a soli 8 giorni dal primo articolo di giornale- che <<è venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema>>. Non solo, ma essendo uno che non guarda in faccia nessuno, lui ha deciso di non tacere più il nome eccellente al centro di questo <<intreccio tra politica e affari>>. Era ora, direte voi. Era ora. E infatti Scaccia quel nome l'ha fatto. Tenetevi forte: <<Il pm ha convocato il governatore Nichi Vendola>>. Al centro di quel <<giro vorticoso>> di ragazze ci sarebbe dunque, secondo il rapporto del soldato Pino, un politico gay. Ci togliamo il cappello: è lo scoop dell'anno.

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se tanto mi dà tanto, sul sito del comune tra un po' diranno che sono indagati i dirigenti del comune (di caserta, però :lol: ) che ha lasciato uscire l'autotrasportatore casertano dai confini comunali :D

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Inceneritore e mobbing all''Asm di Terni: la parola passa alla Cassazione

 

 

Avrebbe attuato "contegni prevaricatori nei confronti di numerosi dipendenti."Questa la motivazione della sentenza, resa nota nelle ultime ore, con cui la Cassazione aveva confermato la sospensione dall'incarico di direttore generale dell'Asm di Terni.

Per la verità Moreno Onori è già tornato al lavoro dopo una sospensione di due mesi, ma adesso i giudici della Suprema Corte hanno spiegato nel dettaglio le ragioni poste alla base del verdetto che mesi fa pose fine a un'interminabile altalena di ricorsi.

Il direttore generale dell'Azienda speciale multiservizi di Terni è accusato da alcuni lavoratori, una quindicina in tutto, di avere compiuto nei loro confronti atti di mobbing per metterli a tacere sulla carenza degli impianti di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, in particolare all'inceneritore di Maratta, l'impianto finito al centro della maxi-inchiesta della procura.

Senza successo il manager Moreno Onori aveva contestato la misura interdittiva - richiesta per lui dal pm Elisabetta Massini - sostenendo che i lavoratori erano dei disadattati e che lui si era limitato a infliggere dei corretti provvedimenti disciplinari.

Ma la Suprema Corte, con sentenza numero 28.553, gli ha risposto che sono solide le testimonianze sui suoi "contegni prevaricatori", anche dopo l'avvio dell'inchiesta penale nella quale è indagato per maltrattamenti, abuso d'ufficio, lesioni personali, violenza privata e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.

Per tre volte il pm aveva chiesto al gip di applicare la misura della sospensione per evitare che Onori continuasse a "mobbizzare gli operai": il gip aveva detto no ritenendo che il comportamento del manager non fosse così grave da determinare la sospensione temporanea dall'incarico.

Alla fine, però, il Tribunale del riesame aveva dato il via libera alla sospensione di Onori ritenendo gravi "i molteplici elementi probatori raccolti" e la loro "univoca rilevanza penale".

La Cassazione aveva concordato con questo giudizio e di conseguenza aveva bocciato il ricorso del direttore generale dell'Asm Spa di Terni.

Onori è rimasto fuori dall'azienda per il periodo previsto e poi è tornato regolarmente al suo posto di direttore generale.

Tra le accuse si parla di demansionamenti e indebite pressioni che avrebbero ricevuto alcuni dipendenti dell'Asm. Basti pensare al caso di Rodolfo Staffieri, il coordinatore elettrico che l'azienda aveva sospeso perchè si era rifiutato di indossare la divisa da netturbino.

Il mobbing rappresenta uno dei filoni più importanti dell'inchiesta della procura ternana ed è stato accorpato nello stesso fascicolo dedicato all'ipotesi di reato di disastro ambientale.

A tal proposito c'è da ricordare che proprio in questi ultimi giorni il pm Massini ha iniziato a tirare le somme delle indagini portate avanti in questi ultimi anni.

Si parla di richieste di rinvio a giudizio nei confronti di 26 persone, sulle 27 indagate (la posizione di Mauro Latini sarebbe stralciata), nell'ambito dell'inchiesta sul funzionamento dell'inceneritore Asm di Terni e più in generale sulle condizioni di lavoro all'interno dello stesso impianto.

Tra i nomi degli indagati nei due filoni di inchiesta ci sono anche quelli del sindaco uscente di Terni, Paolo Raffaelli, dei componenti dell'ex Cda dell'Asm, tra cui il presidente Giacomo Porrazzini, del suo successore Stefano Tirinzi, del direttore Moreno Onori, ma anche di funzionari della Provincia, tecnici di laboratorio e rappresentanti di aziende attive nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.

L'udienza preliminare è stata fissata a dicembre e in quella sede il gup sarà chiamato a decidere se e chi mandare sotto processo

 

 

Antonio Mosca

Corriere dell'Umbria Martedì 14 Luglio 2009

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14 Luglio 2009 12.53 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.188563

 

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Un'area adibita a deposito di materiale derivante da lavori di demolizione stradale, situata nel parcheggio antistante il campo sportivo della Virtus, in via Proietti Divi, è stata sequestrata a Terni dalla polizia stradale. L'indagine è stata avviata in seguito al controllo di un autocarro che transitava in via Piemonte trasportando il materiale dal cantiere di via Eugenio Chiesa. L'operaio, un 58enne della provincia di Caserta, è stato denunciato, mentre sono al vaglio della magistratura le posizioni dei dirigenti del Comune di Terni che hanno, illegittimamente, rilasciato l'autorizzazione per utilizzare quella zona come area di cantiere e di momentaneo deposito di rifiuti.

 

 

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Mi pare sin troppo evidente "l'omissione".

Purtroppo in Italia le "omissioni" sono all'ordine del giorno da parte di tutti gli addetti all'informazione, che sia carta stampata, televisione o sito internet (istituzionale e non) di qualsiasi estrazione politica.

O c'è qualche persona che può affermare che non è cosi.

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riporto dal sito del comune:

 

“Discarica” di via Proietti Divi, il Comune l’ha consegnata come area di cantiere15.07.2009 - ore 12:30 - All’impresa erano state fornite precise indicazioni; i materiali, comunque non pericolosi, venivano solo stoccati temporaneamente

 

 

 

(Direzione generale/Uff. stampa) - Con riferimento alle notizie riguardanti il sequestro di una discarica nel parcheggio di Viale Ettore Proietti Divi, il responsabile unico del procedimento, titolare dei lavori, nell’ambito della direzione comunale infrastrutture e lavori pubblici precisa quanto segue.

 

"L’amministrazione comunale sta curando i lavori di riqualificazione urbana di Via Eugenio Chiesa: si tratta di un intervento complesso che interessa una importante direttrice viaria di accesso alla città che necessitava di miglioramenti urgenti sul piano funzionale.

La logistica del cantiere ha reso necessario la consegna dal parte del R.U.P. e Direttore dei Lavori di un’area pubblica su viale Proietti Divi, quale area di cantiere, per lo stoccaggio temporaneo dei materiali di demolizione mediante l’utilizzo di un cassone per il trasporto a discarica, in quanto in Via Eugenio Chiesa gli spazi presenti con consentivano lo stoccaggio temporaneo necessario per il carico e trasporto a risulta”.

“Il Comune di Terni, pertanto, con verbale del Direttore dei Lavori ha consegnato alla Ditta l’area di Viale Ettore Proietti Divi solo quale “area di cantiere” e non come “discarica”.

“Il Capitolato Speciale di Appalto e Piano di Sicurezza e Coordinamento precisava che l’impresa doveva adottare tutti gli schemi segnaletici e i dispositivi necessari per indicare l’area quale cantiere a tutti gli effetti e doveva effettuare le operazioni mediante l’utilizzo di un cassone e comunque nel rispetto di tutte le norme vigenti sul tema dello smaltimento dei rifiuti, che nella fattispecie sono definiti “speciali ma non pericolosi”. Si tratta, infatti di una quantità limitata di materiale derivante della demolizione delle mattonelle di cemento del marciapiede nel tratto di intersezione con Via Lombardia. Il Comune ha censurato comunque l’operato della ditta e ha chiesto precise controdeduzioni formali e ringrazia il tempestivo intervento della Polizia Stradale di Terni”.

 

“La scelta di dislocare una parte del cantiere in Viale Ettore Proietti Divi – concludono i tecnici comunali - deriva da una attenta valutazione degli interessi pubblicistici prevalenti: in particolare gli obiettivi sono quelli di rimuovere impedimenti alla libera e sicura circolazione in Via Eugenio Chiesa e di mantenere la fluidità del traffico in occasione delle operazioni di cantiere, evitando ingombri della sede stradale che avrebbero paralizzato quella parte di città per mesi, anche perché la zona è tuttora interessata da numerosi cantieri seppure ormai in fase conclusiva”.

 

 

 

(GLD) - Ufficio Stampa

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