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BuFERA

razzismo

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Più che altro sembra

Che il razzismo sia a carico di quelli che non la pensano come loro. Io tutto sto razzismo per terni questi giorni non l'ho visto. Sarò ovviamente strabico . Non mi pare di vedere croci del kkk sotto il rifugio di via brin ne' di episodi di intimidazione in giro. Frasi sciolte

Parecchie ma nel pandemonio di quello che è'

Successo temo sia inevitabile.

Ma la città non mi sembra qualificabile come razzista in termini di reazione . Anzi l'impressione è' che dietro al termine razzismo si sia cercato di nascondere l'evidente fallimento di una politica di accoglienza senza alcun senso posta in essere ormai da due anni. Perché - ripeto - fare entrare tutti senza manco identificarli e mantenerli e mandarli in giro per l'Italia è' da pazzi. Tranne per quelli che ci mangiano a 4 ganasse.

super quoto
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Che il razzismo sia a carico di quelli che non la pensano come loro. Io tutto sto razzismo per terni questi giorni non l'ho visto. Sarò ovviamente strabico . Non mi pare di vedere croci del kkk sotto il rifugio di via brin ne' di episodi di intimidazione in giro. Frasi sciolte

Parecchie ma nel pandemonio di quello che è'

Successo temo sia inevitabile.

Ma la città non mi sembra qualificabile come razzista in termini di reazione . Anzi l'impressione è' che dietro al termine razzismo si sia cercato di nascondere l'evidente fallimento di una politica di accoglienza senza alcun senso posta in essere ormai da due anni. Perché - ripeto - fare entrare tutti senza manco identificarli e mantenerli e mandarli in giro per l'Italia è' da pazzi. Tranne per quelli che ci mangiano a 4 ganasse.

 

a me, altrove, è capitato di leggere cose, scritte non solo da persone che non conosco ma anche da persone che conosco in modo indiretto e che evidentemente non conoscevo abbastanza, che me ne cecherei a pensarle, figuriamoci a scriverle.

 

sono contento però che molte di queste persone si siano ravvedute e pentite riconoscendo che hanno scritto certe cose solo perché si sono "sfogati" nelle ore successive a questo episodio prendendosela con persone generiche, totalmente estranee allo stesso.

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b) sì, ma se tu pensi (e/o vuoi farlo pensare agli altri per tua convenienza) che l'immigrazione va comunque scoraggiata, a prescindere da tutto, difficilmente farai una buona politica di integrazione. Dellla serie: "se stanno troppo bene (leggi: se lavorano regolarmente, si integrano socialmente, riuniscono le famiglie, mandano a scuola i figli i quali diventano italiani con piu facilità, abitano in case non fatiscenti o baracche, hanno gli stessi diritti civili e politici etc.) poi chissà quanti ne arrivano: meglio mettergli un po' di zeppe, ostacoli e rotture di coglioni".

 

Secondo me la logica seguita in Italia negli ultimi 10-15 anni è stata soprattutto questa, a partire da chi ha legiferato giù giù ( e anche chi non ha legiferato è stato molto debole e subalterno, soprattutto con la crisi che ha inevitabilmente messo in sofferenza e in competizione diversi strati di poveri e nuovi poveri, italiani contro immigrati etc.).

 

 

ps.: il NIMBY sulla concorrenza per il lavoro invece non mi convince molto: i "figli del Partito", come quelli del sindacato, della parrocchia, della loggia, ma anche i figli "normali" del nostro "ceto medio" e perfino i figli di n.n. col cavolo che si fanno raccomandare per andare a fare concorrenza agli immigrati, che al 90% lavorano nei nostri residui cantieri a tirare su la callarella della calce , nei nostri campi a raccogliere i pomodori e le mele, nelle nostre fabbrichètte del lombardo-veneto a saldare i tubi o nelle nostre casette a pulire h24 il culo ai nostri vecchi. Anche perché se fosse vero significherebbe che a Terni - dove c'è una buona integrazione degli immigrati - c'è anche una buona concorrenza nel mercato del lavoro. Il che potrebbe anche farmi piacere e potrebbe perfino essere vero, ma dubito invece che le due cose siano collegabili.

 

E' vero invece, secondo me e la mia esperienza, che ci sono diverse persone che si definiscono di sinistra, magari con le bandiere arcobaleno e che su fb postano bei pensieri di bontà e fratellanza universale, accoglienza e anti-razzismo, ma (esempio reale tra i tanti possibili) se un immigrato gli chiede qualcosa al bar lo tratta peggio dei peggio razzisti etc.etc.etc. e entra spesso nella schiera numerosa dei "io non sono razzista ma...." .

 

 

Io non penso che l'immigrazione vada scoraggiata. Dico solo che fin quando appunto saranno visti solo come carne da macello per raccogliere i pomodori o le mele non ha senso parlare di politiche di integrazione.

Al momento solo i costi sostenuti dallo Stato sono elevati ( ad appannaggio di qualche cooperativa di svariati colori), non è elevata invece l'efficenza degli interventi.

Evidentemente tutto ciò è voluto per guadagnare ma al tempo stesso tenere in pugno.

 

 

Passa, a Terni saranno i figli del Partito, in altri posti a fare la parte del leone saranno altri gruppi di potere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fogueres, il 17 Mar 2015 - 08:55, ha scritto:snapback.png

 

a) Sinceramente non lo so. Dico solo che l'integrazione è un progetto difficile. Come detto lo dimostrano le difficoltà di Francia, Svezia, Olanda che sono Paesi secondo me più evoluti dell'Italia.

Credo che regolamentare l'integrazione possa essere il fatto di aiutare chi arriva ed è in difficoltà senza però mettere in secondo piano gli " autoctoni". In Italia molte persone che una volta erano "bassa classe media " oggi sono ai limiti della sopravvivenza.

Quando vedono che magari un Comune assegna alloggi ai Rom ( per fare esempio più estremo) cresce la rabbia, la delusione.

Questo è il terreno fertile su cui puntano i partiti xenofobi.

 

b) Circa le politiche di integrazione in Italia abbiamo visto l'ultimo esempio di Roma dove destra e sinistra hanno lottizzato le associazioni che si occupano di sociale con grande profitto e con risultati di integrazione pessimi.

 

 

p.s. Il NIMBY assume un significato molto ampio. Mi viene da dire che spesso è frutto della grande ipocrisia del tipo: ok ad essere aperti e tolleranti ma NON TOCCARE IL MIO STATUS QUO.

Volendo fare un esempio locale (di Terni ma che è un problema molto "italiano" ) diciamo che c'è una discreta "rappresentanza" di figli del Partito che hanno preso in vario modo posti di lavoro in maniera immeritata ( dopo aver avuto esperienza formative ridicole e scadenti) , magari la casa nel posto giusto ma hanno la bandiera della Pace sul balcone, leggono libri politicamente corretti e sono pronti sempre a scendere in campo per il diverso e contro il razzismo.

Ma guai a cercare di toccare il loro "gruppo di interessi economici" altrimenti escono meccanismi di difesa degni delle terre dei talebani :D .

 

Per la serie che se vuoi una società in cui ci sia integrazione devi prima di tutto essere pronto a metterti in gioco, accettando la concorrenza del diverso. E' troppo facile predicare "il volemose bene" ed integrazione dalla torre d'avorio.

Fino a quando non si supererà ( almeno parzialmente ) questa problematica possiamo spendere fiumi di parole a parlare di integrazione. Non sarà niente di reale ma solo qualcosa di articifiale pronto a deflagrare da un momento all'altro.

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Ciao, stasera mi leggo l'articolo; faccio parte degli "espatriati".

Lavoro in giro, ultimamente in nordafrica, perchè faccio una cosa che i locali non riescono a fare.

Frequentandoli ho capito che non ho la minima intenzione di integrarmi con loro, anzi spero di salutarli e non rivederli mai più.

p.s. a tutti quelli che parlano di integrazione, li farei stare un anno con questa gente a casa loro e poi ne riparlaimo

 

La maggior parte delle persone del topic parla senza aver messo mai il naso fuori dalla Conca, eccetto qualche giorno di vacanza qua e là.

E' giusto che ognuno dica la sua ma manca la cognizione a capire come sono effettivamente certe realtà, solo chi le vive "pienamente" può capire ciò che in Conca sembra una sfumatura. :D

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Che il razzismo sia a carico di quelli che non la pensano come loro. Io tutto sto razzismo per terni questi giorni non l'ho visto. Sarò ovviamente strabico . Non mi pare di vedere croci del kkk sotto il rifugio di via brin ne' di episodi di intimidazione in giro. Frasi sciolte

Parecchie ma nel pandemonio di quello che è'

Successo temo sia inevitabile.

Ma la città non mi sembra qualificabile come razzista in termini di reazione . Anzi l'impressione è' che dietro al termine razzismo si sia cercato di nascondere l'evidente fallimento di una politica di accoglienza senza alcun senso posta in essere ormai da due anni. Perché - ripeto - fare entrare tutti senza manco identificarli e mantenerli e mandarli in giro per l'Italia è' da pazzi. Tranne per quelli che ci mangiano a 4 ganasse.

:inchino::inchino::inchino::inchino::inchino::inchino: con buona pace di certi ipocriti che tentanto di associarci in ogni modo a quelle bestie che hanno infangato la Famiglia Raggi.Rassegnateve, bambocci.

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Io non penso che l'immigrazione vada scoraggiata. Dico solo che fin quando appunto saranno visti solo come carne da macello per raccogliere i pomodori o le mele non ha senso parlare di politiche di integrazione.

Al momento solo i costi sostenuti dallo Stato sono elevati ( ad appannaggio di qualche cooperativa di svariati colori), non è elevata invece l'efficenza degli interventi.

Evidentemente tutto ciò è voluto per guadagnare ma al tempo stesso tenere in pugno.

 

 

Passa, a Terni saranno i figli del Partito, in altri posti a fare la parte del leone saranno altri gruppi di potere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fogueres, il 17 Mar 2015 - 08:55, ha scritto:snapback.png

Il mio era un "tu" generico, non pensavo fosse il tuo pensiero..

 

Secondo me l'immigrazione non va né scoraggiata né incoraggiata, va gestita e governata, sia per quanto riguarda gli ingressi che per quanto riguarda l'integrazione.

 

La mia impressione è invece che in questi 10-15anni si sia partiti dal presupposto che andasse comunque scoraggiata (l'invasione,ci rubano illavoro,padroni a casanostra etc.) più per ragioni politiche e di consenso che di gestione efficace del fenomeno.

 

Il risutato è che la roboante politica di tolleranza zero sugli ingressi fa acqua da tute le parti (e non riesci né a distinguere clandestini da rifugiati,a identificare e trattenere tutti, ad espellere chi va espulso e a soccorrere chi va soccorso, con i manigoldi che se ne approfittano facendo grassi affari etc.), mentre una vera politica di integrazione di chi è già qui per vivere e lavorare, mettere su famiglia, far crescere i propri figli, dargli istruzione,, diritti e doveri, cittadinanza etc., non è mai stata nemmeno affrontata o sfiorata se non per creare ostacoli e zeppe (appunto,per scoraggiare).

 

Con questo (secondo me in buona parte previsto e anche premeditato da alcuni) casino, e con la crisi che morde anche il ceto medio italiano, è chiaro che fenomeni di xenofobia e anche di vero e proprio razzismo trovano il classico "brodo di coltura".

 

 

p.s.: fogueres, a Terni come altrove la "parte del leone" secondo me la fanno tutti coloro che hanno le spalle coperte dai partiti, o meglio ancora da singoli e gruppi di potere interni ai fu partiti, dalle logge, dal vertici del clero, dalle conoscenze altolocate nell'esercito, nelle banche, nella sanità, in certi ambienti economici e sindacali etc. etc. etc.. però il nesso con il tema dell'immigrazione non lo vedo.

Modificato da passaparola
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Il mio era un "tu" generico, non pensavo fosse il tuo pensiero..

 

Secondo me l'immigrazione non va né scoraggiata né incoraggiata, va gestita e governata, sia per quanto riguarda gli ingressi che per quanto riguarda l'integrazione.

 

La mia impressione è invece che in questi 10-15anni si sia partiti dal presupposto che andasse comunque scoraggiata (l'invasione,ci rubano illavoro,padroni a casanostra etc.) più per ragioni politiche e di consenso che di gestione efficace del fenomeno.

 

Il risutato è che la roboante politica di tolleranza zero sugli ingressi fa acqua da tute le parti (e non riesci né a distinguere clandestini da rifugiati,a identificare e trattenere tutti, ad espellere chi va espulso e a soccorrere chi va soccorso, con i manigoldi che se ne approfittano facendo grassi affari etc.), mentre una vera politica di integrazione di chi è già qui per vivere e lavorare, mettere su famiglia, far crescere i propri figli, dargli istruzione, diritti e doveri, cittadinanza etc., non è mai stata nemmeno affrontata o sfiorata se non per creare ostacoli e zeppe (appunto,per scoraggiare).

 

Con questo (secondo me in buona parte previsto e anche premeditato da alcuni) casino, e con la crisi che morde anche il ceto medio italiano, è chiaro che fenomeni di xenofobia e anche di vero e proprio razzismo trovano il classico "brodo di coltura".

 

 

p.s.: fogueres, a Terni come altrove la "parte del leone" secondo me la fanno tutti coloro che hanno le spalle coperte dai partiti, o meglio ancora da singoli e gruppi di potere interni ai fu partiti, dalle logge, dal vertici del clero, dalle conoscenze altolocate nell'esercito, nelle banche, nella sanità, in certi ambienti economici e sindacali etc. etc. etc.. però il nesso con il tema dell'immigrazione non lo vedo.

 

Il nesso col il tema immigrazione secondo me è il seguente.

 

Premesso che Terni è centro ( pure centro-sud a seconda dei punti di vista) il fatto di avere una città completamente ingessata fa si che l'unica immigrazione che c'è è quella di basso livello formativo con determinazione di un certo target (anche di nazionalità).

 

Accanto ad una crisi che è stata globale c'è stato il nepotismo all'ennesima potenza imposto dalla classe dirigente ( costituita in buona percentuale da birrocchi) che invece di avere lungimiranza si è impegnata a piazzare figli/amici e amici degli amici nei pochi posti disponibili (pubblici o privati) mentre alla Polymer si chiudeva e l'Acciaieria andava in crisi.

 

L'immigrato che verrà a Terni ( se verrà qualcuno) sarà o quello del Paese del terzo mondo o di Paesi cmq particolari, vedi Rumeni ( per lavori manuali soprattutto in nero) oppure per andare a fare numero in questo o in quel posto aperto dalla Criminalità organizzata ( e in questo caso non credo si possa parlare proprio di integrazione).

 

Il tutto mentre magari il parente del politicante di turno (col posto rubato ad altri) veste di lino ( non sia mai, solo materiali naturali) , prende la bicicletta ( perchè è ecologico) , gira fra via Cavour e via Fratini predicando l'integrazione fra i Popoli e Je suis Charlie, ecc.

 

Chiaramente la mia è una forzatura ma spremendo le meningi a più di qualcuno verrà in mente qualche soggetto su questo modello :lol::lol:

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Il mio era un "tu" generico, non pensavo fosse il tuo pensiero..

 

Secondo me l'immigrazione non va né scoraggiata né incoraggiata, va gestita e governata, sia per quanto riguarda gli ingressi che per quanto riguarda l'integrazione.

 

La mia impressione è invece che in questi 10-15anni si sia partiti dal presupposto che andasse comunque scoraggiata (l'invasione,ci rubano illavoro,padroni a casanostra etc.) più per ragioni politiche e di consenso che di gestione efficace del fenomeno.

 

Il risutato è che la roboante politica di tolleranza zero sugli ingressi fa acqua da tute le parti (e non riesci né a distinguere clandestini da rifugiati,a identificare e trattenere tutti, ad espellere chi va espulso e a soccorrere chi va soccorso, con i manigoldi che se ne approfittano facendo grassi affari etc.), mentre una vera politica di integrazione di chi è già qui per vivere e lavorare, mettere su famiglia, far crescere i propri figli, dargli istruzione,, diritti e doveri, cittadinanza etc., non è mai stata nemmeno affrontata o sfiorata se non per creare ostacoli e zeppe (appunto,per scoraggiare).

 

Con questo (secondo me in buona parte previsto e anche premeditato da alcuni) casino, e con la crisi che morde anche il ceto medio italiano, è chiaro che fenomeni di xenofobia e anche di vero e proprio razzismo trovano il classico "brodo di coltura".

 

D'accordo su tutto, aggiungo che la tolleranza zero non funziona semplicemente perché a meno di affondare letteralmente i barconi con tanto di donne e bambini sopra (cosa che non credo nessuno voglia fare davvero) la disperazione non la fermi. Urlare e pensare di fermare tutti serve solo a mantenere la situazione così come è e consentire a politici e sfruttatori di ogni risma di approfittarsi della debolezza di questi disperati.

 

 

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Il risutato è che la roboante politica di tolleranza zero sugli ingressi fa acqua da tute le parti (e non riesci né a distinguere clandestini da rifugiati,a identificare e trattenere tutti, ad espellere chi va espulso e a soccorrere chi va soccorso, con i manigoldi che se ne approfittano facendo grassi affari etc.), mentre una vera politica di integrazione di chi è già qui per vivere e lavorare, mettere su famiglia, far crescere i propri figli, dargli istruzione,, diritti e doveri, cittadinanza etc., non è mai stata nemmeno affrontata o sfiorata se non per creare ostacoli e zeppe (appunto,per scoraggiare).

 

Con questo (secondo me in buona parte previsto e anche premeditato da alcuni) casino, e con la crisi che morde anche il ceto medio italiano, è chiaro che fenomeni di xenofobia e anche di vero e proprio razzismo trovano il classico "brodo di coltura".

 

D'accordo su tutto, aggiungo che la tolleranza zero non funziona semplicemente perché a meno di affondare letteralmente i barconi con tanto di donne e bambini sopra (cosa che non credo nessuno voglia fare davvero) la disperazione non la fermi. Urlare e pensare di fermare tutti serve solo a mantenere la situazione così come è e consentire a politici e sfruttatori di ogni risma di approfittarsi della debolezza di questi disperati.

 

 

è la stessa mentalità dura e pura che viene adottata anche nella lotta alle droghe, che non prevede di fornire un'educazione adeguata e mette tutto nelle mani della criminalità. per me siamo lontani anni luce da una soluzione più o meno adeguata e non c'è nemmeno la volontà di trovarla

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è la stessa mentalità dura e pura che viene adottata anche nella lotta alle droghe, che non prevede di fornire un'educazione adeguata e mette tutto nelle mani della criminalità. per me siamo lontani anni luce da una soluzione più o meno adeguata e non c'è nemmeno la volontà di trovarla

Esatto, stessa cosa per la lotta all'aborto o lo sfruttamento della prostituzione. A parole tutti bravi a sciaquarsi la bocca con niet e misure ferme anziché creare le condizioni per crescere o regolamentare e i risultati vanno nella direzione opposta.

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Esatto, stessa cosa per la lotta all'aborto o lo sfruttamento della prostituzione. A parole tutti bravi a sciaquarsi la bocca con niet e misure ferme anziché creare le condizioni per crescere o regolamentare e i risultati vanno nella direzione opposta.

è vietato dalla legge quindi uno se ne lava le mani, linea netta: qui è legale e qui no. quando si ragiona in questo modo si contraddice in tutto e per tutto la natura umana e delle cose. la divisione tra buoni e cattivi è una gran presa per il culo, ma purtroppo è efficace a fini elettorali

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magari spiegaci i motivi

aiuti anche noi a capire

Ciao,

premetto che sto qui per lavoro, quindi non è proprio una scelta di vita in quanto mi sposto di cantiere in cantiere a seconda dei lavori presi (ultimamente quasi tutto qui in nordafrica purtroppo).

A mio avviso non ci sono e non ci saranno mai punti di contatto perchè le differenze culturali sono troppo evidenti.

Senza raccontarvi tutti gli episodi quotidiani vi dico solo che quando ero in Egitto, paese in cui pare che il 90% delle bambine siano sottoposte a mutilazioni genitali, mi sono trovato a parlare con il più moderato e aperto dei colleghi locali; una persona che comunque ha studiato, viaggiato, ed ha accesso ai mezzi di informazione cha abbiamo noi.

Mi dice che le donne sono contente di avere il clitoride tagliato, altrimenti crescendo mentre camminano lo sfregamento degli indumenti gli provocherebbe uno stato di eccitazione tale da andare a letto con il primo uomo che passa. Ovviamente nessuno se le sposa e SE VA BENE muoiono sole e abbandonate dalla società.

Detto ciò, DE CHE STAMO A PARLA'???

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Ciao,

premetto che sto qui per lavoro, quindi non è proprio una scelta di vita in quanto mi sposto di cantiere in cantiere a seconda dei lavori presi (ultimamente quasi tutto qui in nordafrica purtroppo).

A mio avviso non ci sono e non ci saranno mai punti di contatto perchè le differenze culturali sono troppo evidenti.

Senza raccontarvi tutti gli episodi quotidiani vi dico solo che quando ero in Egitto, paese in cui pare che il 90% delle bambine siano sottoposte a mutilazioni genitali, mi sono trovato a parlare con il più moderato e aperto dei colleghi locali; una persona che comunque ha studiato, viaggiato, ed ha accesso ai mezzi di informazione cha abbiamo noi.

Mi dice che le donne sono contente di avere il clitoride tagliato, altrimenti crescendo mentre camminano lo sfregamento degli indumenti gli provocherebbe uno stato di eccitazione tale da andare a letto con il primo uomo che passa. Ovviamente nessuno se le sposa e SE VA BENE muoiono sole e abbandonate dalla società.

Detto ciò, DE CHE STAMO A PARLA'???

quindi in egitto 9 donne su 10 restano nubili e muoiono sole e abbandonate

tutto molto credibile

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quindi in egitto 9 donne su 10 restano nubili e muoiono sole e abbandonate

tutto molto credibile

 

In Egitto sembra che 9 donne su 10 siano state sottoposte a mutilazione genitale; in questo modo NON si eccitano camminando quindi NON vanno a letto con il primo uomo che passa e qualcuno da sposarsi se lo trovano.

Magari mi ero spiegato male io...

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Io non ho afferrato cosa c'entrano le differenze culturali con il rispetto della nostra legge, sul nostro territorio, e comunque è palese che il comportamento di quell'individuo, drogato e ubriaco, cozzi clamorosamente con i presunti valori della sua stessa "cultura".

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quindi in egitto 9 donne su 10 restano nubili e muoiono sole e abbandonate

tutto molto credibile

 

 

Io non ho afferrato cosa c'entrano le differenze culturali con il rispetto della nostra legge, sul nostro territorio, e comunque è palese che il comportamento di quell'individuo, drogato e ubriaco, cozzi clamorosamente con i presunti valori della sua stessa "cultura".

 

Le differenze culturali di cui parla F-C riguardano l'integrazione non i reati come quello di Terni.

 

La nostra società, seppur maschilista, ha raggiunto un livello nel quale uomo e donna sono uguali davanti alla legge.

 

In certi paesi non è così, l'uomo e la donna sono DIVERSI davanti alla legge e precisamente la donna è considerata INFERIORE.

Il discorso dell mutilazioni ne è conseguenza.

La testimonianza riportata da F-C, come persona che si è trovata face-to-face a questo tipo di mondo, è sicuramente preziosa.

 

Chiaro, a meno non ci freghi un cazzo del mondo in cui viviamo e alla fine ci va bene tutto. Sempre che poi non ci vengano tolte alcune libertà ...

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fatto salvo che la mutiliazione genitale femminile è 'mediamente' più invasiva e invalidante di quella maschile, io considero una barbarie pure la circoncisione maschile (se non ci sono motivazioni mediche specifiche).

 

Quindi dovrei considerare gli americani barbari anche per tutto il resto, visto che praticano una mutilazione chirurgica su bambini non consenzienti per via di tradizioni duvute al puritanesimo e altre amenità (se ti manca il prepuzio veniva considerato più complicato farsi le seghe, per dire)?

 

no, per capire

Modificato da wild.duck

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Le differenze culturali di cui parla F-C riguardano l'integrazione non i reati come quello di Terni.

 

La nostra società, seppur maschilista, ha raggiunto un livello nel quale uomo e donna sono uguali davanti alla legge.

 

In certi paesi non è così, l'uomo e la donna sono DIVERSI davanti alla legge e precisamente la donna è considerata INFERIORE.

Il discorso dell mutilazioni ne è conseguenza.

La testimonianza riportata da F-C, come persona che si è trovata face-to-face a questo tipo di mondo, è sicuramente preziosa.

 

Chiaro, a meno non ci freghi un cazzo del mondo in cui viviamo e alla fine ci va bene tutto. Sempre che poi non ci vengano tolte alcune libertà ...

la pratica dell'infibulazione è una cosa atroce, ma questo credo che non ci permetta di salire su un piedistallo. nemmeno in italia la legge è uguale per tutti e tutti i giorni anche da noi succedono cose schifose, ma in questo come in altri casi credo e spero che un incontro fra "culture" aiuti cittadini di diversi paesi a guardarsi in faccia e a conoscere alternative.

 

inoltre cosa distingue f-c da un immigrato nordafricano in italia? tutt'e due bene o male vivono nel "paese dell'altro" per campare. è ovvio che ci sono delle differenze, ma l'atteggiamento di chiusura di chi emigra per me fa il paio in maniera negativa con quello di chi nel posto ci vive da sempre.

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fatto salvo che la mutiliazione genitale femminile è 'mediamente' più invasiva e invalidante di quella maschile, io considero una barbarie pure la circoncisione maschile (se non ci sono motivazioni mediche specifiche).

 

Quindi dovrei considerare gli americani barbari anche per tutto il resto, visto che praticano una mutilazione chirurgica su bambini non consenzienti per via di tradizioni duvute al puritanesimo e altre amenità (se ti manca il prepuzio veniva considerato più complicato farsi le seghe, per dire)?

 

no, per capire

 

La cività.

A parte che l'effetto dell'infibulazione femminile credo non sia neanche paragonabile alla circoncisione maschile ma scusami: andiamo a vedere questioni pratiche.

 

Se tu avessi una figlia ( non ti conosco , è un'ipotesi) dovendo scegliere la manderesti a studiare in un'università degli Stati Uniti oppure in un Paese Islamico?

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la pratica dell'infibulazione è una cosa atroce, ma questo credo che non ci permetta di salire su un piedistallo. nemmeno in italia la legge è uguale per tutti e tutti i giorni anche da noi succedono cose schifose, ma in questo come in altri casi credo e spero che un incontro fra "culture" aiuti cittadini di diversi paesi a guardarsi in faccia e a conoscere alternative.

 

inoltre cosa distingue f-c da un immigrato nordafricano in italia? tutt'e due bene o male vivono nel "paese dell'altro" per campare. è ovvio che ci sono delle differenze, ma l'atteggiamento di chiusura di chi emigra per me fa il paio in maniera negativa con quello di chi nel posto ci vive da sempre.

 

Bufera ma lì si va un passo oltre.

Per dire tu hai scelto la Germania come destinazione ( un grande Paese secondo me, il meglio in Europa) : perchè non hai scelto un Paese di matrice Islamica? Pensi che ti saresti adattato nella medesima maniera?

Io in una Paese Islamico non sarei tranquillo per i miei familiari. Voi sareste tranquilli (fermo restando che col terrorismo ogni posto è pericoloso)?

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La cività.

A parte che l'effetto dell'infibulazione femminile credo non sia neanche paragonabile alla circoncisione maschile ma scusami: andiamo a vedere questioni pratiche.

 

Se tu avessi una figlia ( non ti conosco , è un'ipotesi) dovendo scegliere la manderesti a studiare in un'università degli Stati Uniti oppure in un Paese Islamico?

beh la questione chiaramente è complessa... ci sono diverse forme di mutilazioni genitali femminili, e l'infibulazione è solo una di queste. In passato ho sentito proposte di forme di 'mutilazione' rituale femminili che avrebbero effetti infinitamente inferiori a quella maschile (praticamente nulli, in pratica)

Naturalmente l'effetto anche di quella maschile è molto variabile, oltre a infezioni e problemi post operatori si può anche arrivare a problemucci come l'impossibilità di eiaculare, che non sono neanche prevedibili a priori (visto che si fa sui neonati)

 

Per la questione della figlia, banalmente dipende dal paese islamico. E' possibilissimo che ci siano posti più tranquilli nei paesi islamici che in molte città d'america

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Bufera ma lì si va un passo oltre.

Per dire tu hai scelto la Germania come destinazione ( un grande Paese secondo me, il meglio in Europa) : perchè non hai scelto un Paese di matrice Islamica? Pensi che ti saresti adattato nella medesima maniera?

Io in una Paese Islamico non sarei tranquillo per i miei familiari. Voi sareste tranquilli (fermo restando che col terrorismo ogni posto è pericoloso)?

in realtà in germania ci sono finito per motivi sentimentali. avessi conosciuto una donna proveniente da un paese cosiddetto islamico l'avrei seguita anche li, anche se le differenze rispetto al mio stile di vita precedente probabilmente sarebbero state maggiori. una mia lontana parente invece c'è andata a vivere con la famiglia (italiana) in un paese islamico qualche anno fa e ci stava benissimo. ci sono dei paesi mediorientali poi in cui tutto sommato avrei più paura di essere ucciso dal fuoco amico che da quello nemico...

ogni volta che ho visitato un posto l'ho trovato abbastanza diverso dai cliché e dai luoghi comuni vigenti, e inoltre ho sempre trovato analogie con l'italia, anche perché la natura umana è quella dai poli all'equatore. per questo (per riprendere la domanda che hai fatto prima a wild.duck) se mia figlia avesse la possibilità di studiare un giorno in un paese islamico o negli stati uniti lascerei comunque scegliere lei, consapevole del fatto che tranquillo non starei nemmeno se studiasse in italia.

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Le differenze culturali di cui parla F-C riguardano l'integrazione non i reati come quello di Terni.

 

La nostra società, seppur maschilista, ha raggiunto un livello nel quale uomo e donna sono uguali davanti alla legge.

 

In certi paesi non è così, l'uomo e la donna sono DIVERSI davanti alla legge e precisamente la donna è considerata INFERIORE.

Il discorso dell mutilazioni ne è conseguenza.

La testimonianza riportata da F-C, come persona che si è trovata face-to-face a questo tipo di mondo, è sicuramente preziosa.

 

Chiaro, a meno non ci freghi un cazzo del mondo in cui viviamo e alla fine ci va bene tutto. Sempre che poi non ci vengano tolte alcune libertà ...

 

non ho capito cosa c'entri col "razzismo", tema del topic, il fatto che, in certi paesi, individui facciano cose barbare nei confronti di altre, loro vittime senza escludere il fatto che in italia altri individui mettono in atto pratiche che definire barbare (dalle pratiche della mafia alla terra dei fuochi, dal videopoker ai finanziamenti pubbici dei circhi che sfruttano gli animali) è sicuramente un eufemismo. te dici che donna e uomo sono veramente uguali in italia? io non credo.

 

il fatto che io mi interessi di certe cose che accadono in italia è logico perché è in italia che vivo ed è qui che, almeno in teoria, posso far valere i miei diritti di cittadino e le mie opinioni anche attraverso il mio voto e attraverso la critica degli atti legislativi che vengono varate dai governi. quello che accade nel mondo, come l'infibulazione, mi indigna e mi fa incazzare ma posso muovermi solo ed esclusivamente facendo sentire la mia voce attraverso quella che è la cosiddetta opinione pubblica o sperando che la diplomazia internazionale intervenga in quel paese per modificare lo stato delle cose.

 

continuo però a non avere idea di cosa c'entri il razzismo, dal momento che chi si ritiene razzista, nel vero senso della parola, risulta essere intollerante sia con chi mette in pratica certe usanze barbare sia, inevitabilmente, con le vittime delle stesse usanze barbare.

  • Voto Positivo 1

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te dici che donna e uomo sono veramente uguali in italia? io non credo.

 

 

PS: una recente classifica del World Economic Forum sulla parità di genere tra uomo e donna piazzava l'Islanda al 1° posto con l'Italia 69ma o 74ma.

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fatto salvo che la mutiliazione genitale femminile è 'mediamente' più invasiva e invalidante di quella maschile, io considero una barbarie pure la circoncisione maschile (se non ci sono motivazioni mediche specifiche).

 

Quindi dovrei considerare gli americani barbari anche per tutto il resto, visto che praticano una mutilazione chirurgica su bambini non consenzienti per via di tradizioni duvute al puritanesimo e altre amenità (se ti manca il prepuzio veniva considerato più complicato farsi le seghe, per dire)?

 

no, per capire

Ma i tuoi interventi devono essere sempre così forzatamente originale e ganzi?Ma che cazzo c'entra?Ma te sembra che la condizione della donna negli States sia la stessa che in Sudan?Ed io non lesino sconti alla società amerrigana Modificato da Kuro Obi
  • Voto Negativo 2

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