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Bambina aggredita a Terni per il crocifisso. Ne sapete niente?

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Se la notizia fosse vera e confermata così come è stata presentata dai principali organi di informazione non mi pare il caso di sminuire la gravità della cosa.

 

Non mi sembra per niente normale che un bambino mandi all'ospedale una bambina perché indossa un simbolo religioso.

Ovvio che un bambino di 12 anni non ha alcuna colpa e non è in alcun modo perseguibile, ma è un comportamento tipico di chi riceve un'"educazione" che incita all'odio razziale e religioso.

Quindi qualcuno ne deve rispondere.

 

Sono veramente sorpreso e deluso che sono proprio coloro da cui mi aspetto una ferma condanna agli atti di intolleranza razziale-religiosa cerchino di sminuire la cosa relegandola ad un semplice litigio tra adolescenti.

Finalmente una cosa sensata. SE e ripeto SE davvero cosi fosse io me incomincio una puntarella a rompeme li cojoni però. ...

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mah, fatta salva la gravità del gesto in se, fatico a capire il senso di tirare fuori chissà che analisi sociologica dal gesto di un ragazzino di 11 anni che fra l'altro sta in Italia da un mese (ricongiungimento familiare) e a malapena parla l'Italiano. Ma pure se questo ragazzino avesse preso il crocifisso come 'scusa' per quello che ha fatto, ma che ci vogliamo tirare fuori? (appunto perchè trasferito da pochissimo dal suo paese, non parla italiano, scuola nuova, 11 anni...).

 

Riporto l'intervista a una dirigente di quella scuola

 

In Italia da pochi giorni «I due alunni si conoscevano da poco più di due settimane – spiega la professoressa Toni -. Il bambino, proveniente dal Senegal, era arrivato da poco nella classe. Il primo giorno di frequenza era stato il 27 aprile. Subito sono emerse delle spiacevoli tensioni fra lui e l’alunna. Di questo avevamo parlato anche con le famiglie, cercando di chiarire in qualche modo la situazione e trovando la disponibilità di tutti».

L’inserimento «Sicuramente l’alunno ha avuto difficoltà nell’inserimento, tipiche di chi proviene da un altro Paese e non conosce la lingua. Per agevolarne il percorso abbiamo anche parlato con la sorella, che conosce l’italiano, soprattutto per superare questo conflitto con la compagna di classe e capirne le ragioni. Ora, alla luce dell’episodio, la situazione sarà ancora più difficile da recuperare».

«Bambini, non adulti» «Il punto – afferma la preside – è che stiamo parlando di bambini di 11 anni e non di due adulti. L’episodio resta grave ma sono piuttosto scettica sul fatto che possa nascondere chissà quali significati che, in un contesto diverso e con persone adulte, avrebbe potuto assumere».

La testimonianza Ma allora perchè l’accaduto è stato ricollegato al crocifisso portato al collo dalla bimba? «Guardi – spiega la preside – io non c’ero ma mi risulta che l’unica persona adulta che ha assistito al fatto sia la madre dell’alunna finita in ospedale. Lei dice di aver sentito chiaramente il ragazzino pronunciare frasi, in italiano, contro di lei e il suo crocifisso. Parole dette prima di sferrare il pugno. A noi risulta che l’alunno conosca a malapena la nostra lingua. Da lui non abbiamo mai sentito parole diverse da un semplice ‘ciao’. Per questo ci sembra strano che abbia potuto fare un riferimento così diretto al crocifisso ma, le ripeto, io non c’ero e la mamma dell’alunna lo ha invece dichiarato in maniera chiara ed inequivocabile».

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Non sì tratta di minimizzare ma di evidenziare un paradosso: stiamo parlando (e ne sta parlando mezza Italia sulla base di quanto riportato da tg.com, repubblica, tg 1, tg5 etc) del "se" di un "se" di un "se".

 

E non è nemmeno chiaro come sono andate le cose veramente, fino a che punto parla la madre, parla il ragazzino e parlano i carabinieri (anche al netto della fuffa giornalistica).

 

Allucinante, solo da noi ste mega-stronzate mediatiche.

 

Su facebook che sì dice?

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Non sì tratta di minimizzare ma di evidenziare un paradosso: stiamo parlando (e ne sta parlando mezza Italia sulla base di quanto riportato da tg.com, repubblica, tg 1, tg5 etc) del "se" di un "se" di un "se".

 

E non è nemmeno chiaro come sono andate le cose veramente, fino a che punto parla la madre, parla il ragazzino e parlano i carabinieri (anche al netto della fuffa giornalistica).

 

Allucinante, solo da noi ste mega-stronzate mediatiche.

 

Su facebook che sì dice?

Non mi pare che ci siano processi sommari. Mi sembra che tutti parlino di verità da accertare punto e basta. Mi sembra invece che qualcuno

Cominci già a giustificare

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Ma non siete stanchi, esausti di stare appresso a questo gioco al massacro ridicolo e insensato? Chi è che esce più soddisfatto e più sereno quando si riesce a trovare qualcuno o qualcosa, meglio ancora se distante dalla nostra cultura, a cui dare addosso, con cui sfogarsi??

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Non mi pare che ci siano processi sommari. Mi sembra che tutti parlino di verità da accertare punto e basta. Mi sembra invece che qualcuno

Cominci già a giustificare

Verità tutte da accertare ma intanto i processi eventuali e preventivi sono stati già avviati: " se...e soprattutto se...e a maggior ragione se...allora...".

 

Pensa se dovessero farsi discussioni preventive e ipotetiche di questo tipo su ogni cosa di cui sì ha una parvenza di parziale informazione.

 

Il manicomio.

 

Suppongo che ogni giorno nelle scuole elementari e medie inferiori italiane ci siano centinaia o migliaia di casi di bambini che sì picchiano tra di loro o vengono picchiati da altri bambini per i motivi (se accertati e accertabilii) più vari e giudicabili più o meno futili o gravi; casi di bullismo, aggressioni e insulti sessisti , razzisti, discriminatori etc. sentiti in famiglia, alla tv, su internet o da altri bambini che a loro volta li hanno sentiti da altri adulti.

 

Ovviamente e giustamente sono tutti episodi da non minimizzare, ma sono comunque microstorie che generalmente restano e sì risolvono nell' ambito ristretto della scuola e delle famiglie interessate.

 

E in ogni caso in genere NON DIVENTANO CASI NAZIONALI PRIMA ANCORA CHE SIA CHIARO COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE!!

 

Eh già , ma qui c'è di mezzo (forse, ma facciamo finta) il crocefisso, con tanto di immigrato e tanto bene di famiglia (sì presume, anche qui) musulmana, vuoi mettere?

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Verità tutte da accertare ma intanto i processi eventuali e preventivi sono stati già avviati: " se...e soprattutto se...e a maggior ragione se...allora...".

 

Pensa se dovessero farsi discussioni preventive e ipotetiche di questo tipo su ogni cosa di cui sì ha una parvenza di parziale informazione.

 

Il manicomio.

 

Suppongo che ogni giorno nelle scuole elementari e medie inferiori italiane ci siano centinaia o migliaia di casi di bambini che sì picchiano tra di loro o vengono picchiati da altri bambini per i motivi (se accertati e accettabili) più vari e giudicabili più o meno futili o gravi; casi di bullismo, aggressioni e insulti sessisti , razzisti, discriminatori etc. sentiti in famiglia, alla tv, su internet o fa altri bambini che a loro volta lo hanno sentiti da altri adulti.

 

Ovviamente e giustamente sono tutti episodi da non minimizzare, ma sono comunque microstorie che generalmente restano e sì risolvono nell' ambito ristretto della scuola e delle famiglie interessate.

 

E in ogni caso in genere NON DIVENTANO CASI NAZIONALI PRIMA ANCORA CHE SIA CHIARO COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE!!

 

Eh già , ma qui c'è di mezzo (forse, ma facciamo finta) il crocefisso, con tanto di immigrato e tanto bene di famiglia (sì presume, anche qui) musulmana, vuoi mettere?

A me pare che tu ed altri stiate cercando il mostro quando la maggior parte della gente qui se ne sta tranquilla ad attendere la certezza del fatto. Punto e basta. Ricordo solamente come analogia quanto accaduto per quel santarellino del fratello del l'omicida di raggi, presunto picchiato per motivi razzistici, del quale ad oggi non si sa ancora niente. Se la storia si rivelerà vera sarà un altro discorso . Si

Leggono nel frattempo ampie dissertaZioni sul l'inizio adolescenza, su quello che anche noi facevamo a dodici

Anni, e si ricomincia ad "ammaestrare" con la consueta metodologia di chi dall'alto della propria presunta superiorità Sa quello che è successo e lo spiega al popolo ignorante e retrogrado. Aspettiamo e si vedrà . Non mi pare che pure stavolta si vedano in giro incappucciati bianchi con le torce a cercare vittime. Si sentono già troppi bravi maestrini invece.

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Io invece proprio non ho capito il punto... Questo fino a un mese fa non stava in Italia,non stava con la famiglia (che a quanto dicono sarebbe integrata e collaborativa),c'ha 11 anni...pure se è vero ma di cosa vuoi discutere...

 

ma voi le avete fatte le medie? Io ricordo cose veramente, ma veramente brutte.... Solo che non uscivano sui giornali

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Fai finta di non capire, mando'.

 

Normalmente sì discute di qualcosa che è sufficientemente accertato e non su sì creano casi NAZIONALI sulla base di "se", "se", "se".

 

Non minimizzo né massimizzo, semplicemente accolgo il "lodo stronculino" e mi rifiuto di prestarmi a questo uso strumentale di "notizie" nemmeno accertate sufficientemente.

 

Se e quando sì saprà la verità dei fatti allora dirò la mia, per ora mi basta sputtanare la strumentalita di queste "discussioni" preventive ipotetiche, grazie.

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Io invece proprio non ho capito il punto... Questo fino a un mese fa non stava in Italia,non stava con la famiglia (che a quanto dicono sarebbe integrata e collaborativa),c'ha 11 anni...pure se è vero ma di cosa vuoi discutere...

 

ma voi le avete fatte le medie? Io ricordo cose veramente, ma veramente brutte.... Solo che non uscivano sui giornali

Non hai capito?

 

Questi hanno già deciso che il ragazzino è figlio di potenziali terroristi islamici pronti ad uccidere noi e i nostri figli e che bisogna buttare fuori d'Italia a calci in culo, ma quale integrazione, no all' invasione etc. etc.

 

Naturalmente ciò NEL CASO IN CUI la storia del crocefisso sia vera.

 

Nel caso in cui invece risultasse falsa e gonfiata potranno sempre dire che comunque è bene discuterne perché SE non in quel caso sicuramente in qualche altro tutto ciò PUÒ essere accaduto o comunque POTREBBE accadere domani.

 

L'importante è che NEL FRATTEMPO (cioè sempre) se ne parli in questi termini, anche partendo dal nulla o da ipotesi, mezze notizie, suggestioni, l'importante è che crescano la paura, la rabbia, la tensione...qualcosa ne verrà fuori...

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Il discorso è che far integrare un bambino che viene da un altro paese in una scuola media è davvero complicato e questo l'ho constatato nella classe di mio figlio.

Purtroppo quando ci sono questi ragazzi che poco poco sono diversi dagli altri oppure non hanno le possibilità del gruppetto oligarca,o vengono esclusi o sbeffeggiati a prescindere.

Ovvio che i bambini che subiscono queste discriminazioni si sentono frustrati e di conseguenza agiscono d'istinto:questo ai tempi nostri succedeva con quelli che venivano dalla campagna che magari avevano i vestiti che odoravano d'affumicato e si portavano a scuola i panini con la coratella con la loro pronuncia particolarmente buffa.

E allora non li invitavi alle feste,gli facevi i dispetti di ogni tipo e montagne di vessazioni con i professori che magari li trattavano peggio di te,e siamo arrivati al punto.

Se chi insegna non si accorge di questi fenomeni che nelle medie sono frequenti oggi sicuramente più di ieri,il professore non lo puoi fare!

Possibile che gli insegnanti non si siano accorti che quel bambino doveva essere inserito un pò alla volta e secondo le sue possibilità?

Sarei curioso di sapere come è stato integrato con i compagni di classe;quì si parla di bambini e non di criminali.

La scuola italiana non è assolutamente in grado di far fronte a questi fatti.

Poi è logico che tutto viene preso ad uso dei politicanti!

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Il discorso è che far integrare un bambino che viene da un altro paese in una scuola media è davvero complicato e questo l'ho constatato nella classe di mio figlio.

Purtroppo quando ci sono questi ragazzi che poco poco sono diversi dagli altri oppure non hanno le possibilità del gruppetto oligarca,o vengono esclusi o sbeffeggiati a prescindere.

Ovvio che i bambini che subiscono queste discriminazioni si sentono frustrati e di conseguenza agiscono d'istinto:questo ai tempi nostri succedeva con quelli che venivano dalla campagna che magari avevano i vestiti che odoravano d'affumicato e si portavano a scuola i panini con la coratella con la loro pronuncia particolarmente buffa.

E allora non li invitavi alle feste,gli facevi i dispetti di ogni tipo e montagne di vessazioni con i professori che magari li trattavano peggio di te,e siamo arrivati al punto.

Se chi insegna non si accorge di questi fenomeni che nelle medie sono frequenti oggi sicuramente più di ieri,il professore non lo puoi fare!

Possibile che gli insegnanti non si siano accorti che quel bambino doveva essere inserito un pò alla volta e secondo le sue possibilità?

Sarei curioso di sapere come è stato integrato con i compagni di classe;quì si parla di bambini e non di criminali.

La scuola italiana non è assolutamente in grado di far fronte a questi fatti.

Poi è logico che tutto viene preso ad uso dei politicanti!

 

Ottimo. E lo dice uno che veniva dalla campagna con tanto di pane e coppa e pizza fatta in casa da mia nonna che si "confrontava" coi toast e gli snack vari.

 

Tra l'altro la cosa più grave mi sembra tutta nell'articolo riportato da Wild Duck

 

In Italia da pochi giorni «I due alunni si conoscevano da poco più di due settimane – spiega la professoressa Toni -. Il bambino, proveniente dal Senegal, era arrivato da poco nella classe. Il primo giorno di frequenza era stato il 27 aprile. Subito sono emerse delle spiacevoli tensioni fra lui e l’alunna. Di questo avevamo parlato anche con le famiglie, cercando di chiarire in qualche modo la situazione e trovando la disponibilità di tutti».

L’inserimento «Sicuramente l’alunno ha avuto difficoltà nell’inserimento, tipiche di chi proviene da un altro Paese e non conosce la lingua. Per agevolarne il percorso abbiamo anche parlato con la sorella, che conosce l’italiano, soprattutto per superare questo conflitto con la compagna di classe e capirne le ragioni. Ora, alla luce dell’episodio, la situazione sarà ancora più difficile da recuperare».

«Bambini, non adulti» «Il punto – afferma la preside – è che stiamo parlando di bambini di 11 anni e non di due adulti. L’episodio resta grave ma sono piuttosto scettica sul fatto che possa nascondere chissà quali significati che, in un contesto diverso e con persone adulte, avrebbe potuto assumere».

La testimonianza Ma allora perchè l’accaduto è stato ricollegato al crocifisso portato al collo dalla bimba? «Guardi – spiega la preside – io non c’ero ma mi risulta che l’unica persona adulta che ha assistito al fatto sia la madre dell’alunna finita in ospedale. Lei dice di aver sentito chiaramente il ragazzino pronunciare frasi, in italiano, contro di lei e il suo crocifisso. Parole dette prima di sferrare il pugno. A noi risulta che l’alunno conosca a malapena la nostra lingua. Da lui non abbiamo mai sentito parole diverse da un semplice ‘ciao’. Per questo ci sembra strano che abbia potuto fare un riferimento così diretto al crocifisso ma, le ripeto, io non c’ero e la mamma dell’alunna lo ha invece dichiarato in maniera chiara ed inequivocabile».

 

La professoressa Toni, involontariamente, massacra la scuola e tutto il sistema. Ma puoi mettere un bambino in prima media a sei settimane dalla fine della scuola. A fare che, visto che non sa una parola di italiano??? Uno che non sa dire niente più che "ciao" non sarebbe meglio lavorarci individualmente? Manca poco più di un mese alla fine della scuola. Parla che hanno chiamato la sorella: il che mi fa pensare che non ci sia un insegnante di sostegno (o quanto meno di supporto). Nel merito, poi, parla di spiacevoli tensioni e poi parla di bambini e non adulti. Professore', fa' pace col cervello; continua a fare la professoressa e rilascia meno interviste.

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Il discorso è che far integrare un bambino che viene da un altro paese in una scuola media è davvero complicato e questo l'ho constatato nella classe di mio figlio.

Purtroppo quando ci sono questi ragazzi che poco poco sono diversi dagli altri oppure non hanno le possibilità del gruppetto oligarca,o vengono esclusi o sbeffeggiati a prescindere.

Ovvio che i bambini che subiscono queste discriminazioni si sentono frustrati e di conseguenza agiscono d'istinto:questo ai tempi nostri succedeva con quelli che venivano dalla campagna che magari avevano i vestiti che odoravano d'affumicato e si portavano a scuola i panini con la coratella con la loro pronuncia particolarmente buffa.

E allora non li invitavi alle feste,gli facevi i dispetti di ogni tipo e montagne di vessazioni con i professori che magari li trattavano peggio di te,e siamo arrivati al punto.

Se chi insegna non si accorge di questi fenomeni che nelle medie sono frequenti oggi sicuramente più di ieri,il professore non lo puoi fare!

Possibile che gli insegnanti non si siano accorti che quel bambino doveva essere inserito un pò alla volta e secondo le sue possibilità?

Sarei curioso di sapere come è stato integrato con i compagni di classe;quì si parla di bambini e non di criminali.

La scuola italiana non è assolutamente in grado di far fronte a questi fatti.

Poi è logico che tutto viene preso ad uso dei politicanti!

E aggiungo se fai "a botte" dopo un Po di tempo passa....."le ferite' invece descritte da te sopra, spesso rimangono e ti segnano per tutta la vita

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raccontare questo episodio così non è altro che una strumentalizzazione.

 

esattamente. ho l'impressione che l'educazione dei propri fogli sfugga un po' in generale ai genitori, che molto più spesso i figli vengono educati dai media e non di rado che lo vengano anche gli stessi genitori. se ci fossero problemi razziali e religiosi dietro ad episodi come questo, fare certi articoli astiosi ed aumentare certi attriti non fa altro che peggiorare le cose. lo stiamo vedendo a cosa stanno portando "le guerre all'islam" nel medioriente ma tanto insistiamo con lo stesso errore di farci la guerra. io non lo credo che dei bambini si offendano su temi a sfondo religioso o razziale se non educati prima in casa su certe cose, anche perché stiamo parlando di cose che si imparano poi e che non fanno parte del patrimonio genetico.

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Bhe a 12 anni ci è capitato a tutti di fare a schiaffi con i coetanei, magari dopo uno scherno "cicciabomba" "recchie a sventola". e giù botte, o più di frequente per aver fatto l'attaccabrighe al campetto di pallone... Io non sono mai andato all'ospedale, nè ho mandato nessuno al pronto soccorso...

Ma se ci pensiamo tutti bene quando mai è successo che ci siamo presi a botte perchè uno aveva bestemmiato per esempio? O perchè uno era "pretacchiolo" e stava sempre in chiesa... Cioè a noi non c'è mai fregato niente di queste cose quando avevamo 12 anni!!!

La gravità sta qui secondo me. Il fatto che questo abbia strappato il crocifisso alla bambina è grave per la sua educazione, perchè a casa sua non gli insegnano ad essere tollerante nè ad integrarsi. E' questo il fatto grave! Inutile essere noi tolleranti e civili, questo testimonia ancora una volta che chi non si vuole integrare sono queste persone.

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ovviamente la frase sul crocifisso l'ha sentita solo la mamma della bambina.

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questo ragazzino praticamente non parla neanche italiano.

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questa famiglia, perfettamente integrata a Tewrni da tempo, ha un'altra bimba in quella scuola che nonha mai dato alcun problema.

ovviamente nesuno si ferma afare 1+1 e a capire che sta storia è una bufala strumentalizzata il cui odore si riconosce da un chilometro. E gli sciacalli alla Salvini e Meloni ci si sono buttati a pesce.

 

una cosa mi domando, i politici che hanno interesse a cavalcarla si sa chi sono, ma i giornali?

qualcuno ha cercato di dare la giusta dimensione a questa vaccata?

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ovviamente la frase sul crocifisso l'ha sentita solo la mamma della bambina.

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questo ragazzino praticamente non parla neanche italiano.

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questa famiglia, perfettamente integrata a Tewrni da tempo, ha un'altra bimba in quella scuola che nonha mai dato alcun problema.

ovviamente nesuno si ferma afare 1+1 e a capire che sta storia è una bufala strumentalizzata il cui odore si riconosce da un chilometro. E gli sciacalli alla Salvini e Meloni ci si sono buttati a pesce.

L'ha sentita dalla figlia, non lei personalmente.

 

Guarda non mi stupirei se tra un paio di giorni viene fuori che questa ragazzina (da sola o insieme ad altri compagni) stava prendendo in giro sto ragazzino e lui ha reagito, e per paura di dover dire che era anche per una sua responsabilità che c'ha preso un cazzotto, s'è inventata sta storia.

 

In ogni caso, SIA CHIARO A TUTTI, è inconcepibile che in una scuola se possano verificare cose di questo genere, qualsiasi sia l'origine o chiunque sia che le commette, e il personale docente e non docente deve stare sempre vigile ed in campana.

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...

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questo ragazzino praticamente non parla neanche italiano.

ovviamente nessuno pare fare caso al fatto che questa famiglia, perfettamente integrata a Tewrni da tempo, ...

...

Mi domando e chiedo:

il figlio di una famiglia "perfettamente integrata a Terni da tempo", non è strano che non parli ancora italiano?

La mamma della bimba picchiata, non è altrettanto strano che si inventi sta cosa del crocefisso? A che pro?

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Mi domando e chiedo:

il figlio di una famiglia "perfettamente integrata a Terni da tempo", non è strano che non parli ancora italiano?

La mamma della bimba picchiata, non è altrettanto strano che si inventi sta cosa del crocefisso? A che pro?

il bambino è da un mese che vive in Italia mentre i genitori e la.sorella no. Modificato da CAPPUCCINO KID

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In tutto questo, quello che più mi colpisce è la ridicola "soglia di spavento" che abbiamo raggiunto in questo paese. Basta che un tam tam giornalistico superficiale e in certi casi scriteriato e in mala fede associ violenza e un crocifisso per scatenare la solita sequela di livore e di "dagli all'immigrato". Il fatto che l'autore del brutto gesto sia un bambino di 11 anni con inevitabili problematiche di integrazione non viene manco considerato, e vedere adulti che leggono il gesto di un bambino come un attentato alle loro libertà è secondo me il segno che il terrorismo sta già vincendo, non sui campi di battaglia bensì nelle nostre teste. Fosse accaduta la stessa cosa tra due bambini italianissimi, non ne avremmo letto neanche nel giornalino scolastico, ovviamente, visto che queste cose succedono da sempre e sempre succederanno, per i motivi più stupidi che si possano immaginare. Che un bambino abbia potuto aggredirne un altro a causa di un simbolo religioso è naturalmente all'interno dell'ambito delle possibilità ma personalmente mi puzza di stronzata lontano un miglio, e aspetto di conoscere nel dettaglio i fatti prima di farmi un'idea precisa. Il beneficio del dubbio vedo però che tende ad essere molto labile quando si toccano questo argomenti e questo rientra nella paura fottuta di cui sopra, paura che alcuni mezzi di informazione scorretti e la maggior parte dei politici d'area xenofoba contribuiscono a sostenere per i propri introiti di tiratura o di voti.

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In tutto questo, quello che più mi colpisce è la ridicola "soglia di spavento" che abbiamo raggiunto in questo paese. Basta che un tam tam giornalistico superficiale e in certi casi scriteriato e in mala fede associ violenza e un crocifisso per scatenare la solita sequela di livore e di "dagli all'immigrato". Il fatto che l'autore del brutto gesto sia un bambino di 11 anni con inevitabili problematiche di integrazione non viene manco considerato, e vedere adulti che leggono il gesto di un bambino come un attentato alle loro libertà è secondo me il segno che il terrorismo sta già vincendo, non sui campi di battaglia bensì nelle nostre teste. Fosse accaduta la stessa cosa tra due bambini italianissimi, non ne avremmo letto neanche nel giornalino scolastico, ovviamente, visto che queste cose succedono da sempre e sempre succederanno, per i motivi più stupidi che si possano immaginare. Che un bambino abbia potuto aggredirne un altro a causa di un simbolo religioso è naturalmente all'interno dell'ambito delle possibilità ma personalmente mi puzza di stronzata lontano un miglio, e aspetto di conoscere nel dettaglio i fatti prima di farmi un'idea precisa. Il beneficio del dubbio vedo però che tende ad essere molto labile quando si toccano questo argomenti e questo rientra nella paura fottuta di cui sopra, paura che alcuni mezzi di informazione scorretti e la maggior parte dei politici d'area xenofoba contribuiscono a sostenere per i propri introiti di tiratura o di voti.

 

sottolineo pure gli spazi tra le parole. poi è chi la pensa così che non ha "buon senso"...

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Anche io credo che sia una bufala, visto il discorso della lingua e che solo la madre dell'interessata abbia sentito le parole del bambino.

 

Il fatto è che come sempre ci attacchiamo a quello che ci fa comodo e che ci porta consenso (sia esso voti o tiratura): ripeto che se un ragazzino avesse strappato il velo a una compagna di classe avremmo una levata di scudi dall'altra metà dei media, dei social e dei forum come questo.

 

Abbiamo paura a dire le cose come stanno, come ad esempio un periodo, speriamo limitato, di ambientamento di ragazzini stranieri appena arrivati in Italia, perché temiamo di sembrare razzisti. Alla fine però tutto 'sto buonismo non porta a niente, se non a fomentare la discriminazione e a continuare a far morire annegate centinaia di persone.

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La madre della bambina ha sporto denuncia.che tristezza certa gente

Avevo letto che l'avevano fatto d'ufficio i carabinieri. Io ancora attendo l'approfondimento dei fatti. Noto che una scuola che inserisce un bimbo in una media a un mese dalla fine della scuola senza che sto tizio parli mezza parola di italiano corretto non fa né' il bene del ragazzo inserito ne' degli altri studenti della classe.

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Ah ecco, dovevano infrangere le leggi sull'obbligo scolastico e nascondersi il bambino in casa come erano costretti a fare i nostri emigranti in Svizzera negli anni 50 e 60, ho capito...

 

E poi me li immagino, certi critici di una scuola non attrezzata probabilmente a sufficienza di fronte a casi come questo, così entusiasti di "mantenerci a spese nostre" un insegnante di sostegno per un solo piccolo musulmano negro, oltretutto quando i nostri bimbi italici non hanno nemmeno la carta igienica...

 

Inventatevene qualcun' altra, grazie.

Modificato da passaparola

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