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68rossoverde

LE FRANCHIGIE CAMBIANO IL CALCIO

Messaggi raccomandati

Riporto esattamente come stanno le cose,spiegate benissimo in questo link.
Inutile che andiamo gli uni contro gli altri.
A me, piace essere tifoso, avere le mie identità sociali e culturali anche e soprattutto attraverso la mia squadra. Se devo diventare cliente di un businness plan, dico addio al calcio, alla ternana e mi tengo i miei bei ricordi di quando gli operai con le fedi battevano sulle ringhiere, di quando mia madre cuciva sul bandierone di stoffa lungo non so quanto una bella A e poi una B entrambe a mano e di cuoio e la reggeva un bastone erto tanto che a non potevi di certo portarlo in macchina mentre camminavi...mi tengo gli amici, i borghetti, cesena e quel semo nati pe tribbolà.
Aveva ragione chi 15 anni fa aveva previsto tutto....
e' semplice a me non piace a qualcuno, a tanti, a tutti ?....si ..

benissimo...buon proseguimento e in bocca al lupo
" Il passaggio dell’UniCusano da Fondi a Terni non è un semplice cambiamento di proprietà di due squadre di calcio, ma rappresenta l’apertura del calcio italiano al sistema delle franchigie: l’UniCusano sposterà in Umbria lo staff tecnico, il direttore sportivo e il nucleo di “fedelissimi” dei giocatori in rosa. L’operazione di acquisto della Ternana era un’occasione da non lasciarsi sfuggire per l’Università privata, che ora può contare su una maggiore esposizione mediatica e su una piazza ben più sviluppato di quella precedente.

Non va trascurato, inoltre, il passaggio del Fondi da Bandecchi ad Antonio Pezone. Quest’ultimo, infatti, era il presidente e fondatore della Lupa Castelli Romani, società sportiva nata nel 2013 con sede a Roma e trasferitasi ad Ardea con la denominazione di Racing Club Roma. Da Roma, ad Ardea fino a Fondi non esiste traccia di legame con il territorio: la squadra di calcio non è espressione della comunità, come da tradizione nel calcio europeo, ma un progetto sportivo-economico di un gruppo imprenditoriale. I casi dell’UniCusano e del Racing (ora Fondi) danno inizio ad un nuovo capitolo del nostro calcio, modificandone le radici culturali e sociali e trasformando l’attività sportiva in un elaborato business plan"
https://www.noisamb.it/2017/06/24/la-serie-c-apre-alle-franchigie/

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A questo articolo, scritto a fine giugno andrebbe aggiunto, PURTROPPO, un ulteriore fatto che conferma questa tesi e cioè che alla fine della giostra il racing è andato a Latina...

 

QUESTO NON È PIÙ CALCIO

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Riporto esattamente come stanno le cose,spiegate benissimo in questo link.

Inutile che andiamo gli uni contro gli altri.

A me, piace essere tifoso, avere le mie identità sociali e culturali anche e soprattutto attraverso la mia squadra. Se devo diventare cliente di un businness plan, dico addio al calcio, alla ternana e mi tengo i miei bei ricordi di quando gli operai con le fedi battevano sulle ringhiere, di quando mia madre cuciva sul bandierone di stoffa lungo non so quanto una bella A e poi una B entrambe a mano e di cuoio e la reggeva un bastone erto tanto che a non potevi di certo portarlo in macchina mentre camminavi...mi tengo gli amici, i borghetti, cesena e quel semo nati pe tribbolà.

Aveva ragione chi 15 anni fa aveva previsto tutto....

e' semplice a me non piace a qualcuno, a tanti, a tutti ?....si ..

benissimo...buon proseguimento e in bocca al lupo

" Il passaggio dellUniCusano da Fondi a Terni non è un semplice cambiamento di proprietà di due squadre di calcio, ma rappresenta lapertura del calcio italiano al sistema delle franchigie: lUniCusano sposterà in Umbria lo staff tecnico, il direttore sportivo e il nucleo di fedelissimi dei giocatori in rosa. Loperazione di acquisto della Ternana era unoccasione da non lasciarsi sfuggire per lUniversità privata, che ora può contare su una maggiore esposizione mediatica e su una piazza ben più sviluppato di quella precedente.

Non va trascurato, inoltre, il passaggio del Fondi da Bandecchi ad Antonio Pezone. Questultimo, infatti, era il presidente e fondatore della Lupa Castelli Romani, società sportiva nata nel 2013 con sede a Roma e trasferitasi ad Ardea con la denominazione di Racing Club Roma. Da Roma, ad Ardea fino a Fondi non esiste traccia di legame con il territorio: la squadra di calcio non è espressione della comunità, come da tradizione nel calcio europeo, ma un progetto sportivo-economico di un gruppo imprenditoriale. I casi dellUniCusano e del Racing (ora Fondi) danno inizio ad un nuovo capitolo del nostro calcio, modificandone le radici culturali e sociali e trasformando lattività sportiva in un elaborato business plan"

https://www.noisamb.it/2017/06/24/la-serie-c-apre-alle-franchigie/

Crepi il lupo!

Capisco la tua visione, se non ci stai più dentro fai bene ad abbandonare il calcio, perché il calcio si evolve come tutte le cose.

I vecchi ultras, quellli veri, hanno abbandonato le curve dopo le restrizioni, quindi direi che sono scelte.

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Inutile che andiamo gli uni contro gli altri.

A me, piace essere tifoso, avere le mie identità sociali e culturali anche e soprattutto attraverso la mia squadra. Se devo diventare cliente di un businness plan, dico addio al calcio, alla ternana e mi tengo i miei bei ricordi di quando gli operai con le fedi battevano sulle ringhiere, di quando mia madre cuciva sul bandierone di stoffa lungo non so quanto una bella A e poi una B entrambe a mano e di cuoio e la reggeva un bastone erto tanto che a non potevi di certo portarlo in macchina mentre camminavi...mi tengo gli amici, i borghetti, cesena e quel semo nati pe tribbolà.

Aveva ragione chi 15 anni fa aveva previsto tutto....

e' semplice a me non piace a qualcuno, a tanti, a tutti ?....si ..

benissimo...buon proseguimento e in bocca al lupo" Il passaggio dell’UniCusano da Fondi a Terni non è un semplice cambiamento di proprietà di due squadre di calcio, ma rappresenta l’apertura del calcio italiano al sistema delle franchigie: l’UniCusano sposterà in Umbria lo staff tecnico, il direttore sportivo e il nucleo di “fedelissimi” dei giocatori in rosa. L’operazione di acquisto della Ternana era un’occasione da non lasciarsi sfuggire per l’Università privata, che ora può contare su una maggiore esposizione mediatica e su una piazza ben più sviluppato di quella precedente.

Non va trascurato, inoltre, il passaggio del Fondi da Bandecchi ad Antonio Pezone. Quest’ultimo, infatti, era il presidente e fondatore della Lupa Castelli Romani, società sportiva nata nel 2013 con sede a Roma e trasferitasi ad Ardea con la denominazione di Racing Club Roma. Da Roma, ad Ardea fino a Fondi non esiste traccia di legame con il territorio: la squadra di calcio non è espressione della comunità, come da tradizione nel calcio europeo, ma un progetto sportivo-economico di un gruppo imprenditoriale. I casi dell’UniCusano e del Racing (ora Fondi) danno inizio ad un nuovo capitolo del nostro calcio, modificandone le radici culturali e sociali e trasformando l’attività sportiva in un elaborato business plan"https://www.noisamb.it/2017/06/24/la-serie-c-apre-alle-franchigie/

Tutto condivisibile.

Però c'è quel modo di dire "la Ternana siamo noi". Ecco, io penso sia cosi. Tra le cose da tenere che hai elencato non c'è un giocatore o un presidente ci siamo noi. Ovviamente "noi" nel frattempo siamo cambiati, non ci saranno mamme che cuciono ma ci sarà qualcos'altro, ci saranno nuove generazioni che triboleranno a modo loro. Io credo che nonostante questa deriva che sta vivendo il calcio, ancora ci può essere spazio perché una squadra torni ad essere espressione di una realtà sociale/cittadina. Bisogna convincerci che la Ternana siamo davvero noi e pretendere normalità da chi, nel frattempo, la gestisce. Il resto verrà da se e allora saremo belli più di prima. Forza Fere.

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A me, piace essere tifoso, avere le mie identità sociali e culturali anche e soprattutto attraverso la mia squadra. Se devo diventare cliente di un businness plan, dico addio al calcio, alla ternana e mi tengo i miei bei ricordi di quando gli operai con le fedi battevano sulle ringhiere, di quando mia madre cuciva sul bandierone di stoffa lungo non so quanto una bella A e poi una B entrambe a mano e di cuoio e la reggeva un bastone erto tanto che a non potevi di certo portarlo in macchina mentre camminavi...mi tengo gli amici, i borghetti, cesena e quel semo nati pe tribbolà.

Aveva ragione chi 15 anni fa aveva previsto tutto....

e' semplice a me non piace a qualcuno, a tanti, a tutti ?....si ..

benissimo...buon proseguimento e in bocca al lupo" Il passaggio dellUniCusano da Fondi a Terni non è un semplice cambiamento di proprietà di due squadre di calcio, ma rappresenta lapertura del calcio italiano al sistema delle franchigie: lUniCusano sposterà in Umbria lo staff tecnico, il direttore sportivo e il nucleo di fedelissimi dei giocatori in rosa. Loperazione di acquisto della Ternana era unoccasione da non lasciarsi sfuggire per lUniversità privata, che ora può contare su una maggiore esposizione mediatica e su una piazza ben più sviluppato di quella precedente.

Non va trascurato, inoltre, il passaggio del Fondi da Bandecchi ad Antonio Pezone. Questultimo, infatti, era il presidente e fondatore della Lupa Castelli Romani, società sportiva nata nel 2013 con sede a Roma e trasferitasi ad Ardea con la denominazione di Racing Club Roma. Da Roma, ad Ardea fino a Fondi non esiste traccia di legame con il territorio: la squadra di calcio non è espressione della comunità, come da tradizione nel calcio europeo, ma un progetto sportivo-economico di un gruppo imprenditoriale. I casi dellUniCusano e del Racing (ora Fondi) danno inizio ad un nuovo capitolo del nostro calcio, modificandone le radici culturali e sociali e trasformando lattività sportiva in un elaborato business plan"https://www.noisamb.it/2017/06/24/la-serie-c-apre-alle-franchigie/

Crepi il lupo!

Tutto vero...il mondo si evolve e si modifica...massimo rispetto per la.tua scelta....

Un tempo ce.stavano li telefoni co la ruzzola,oggi gli smartphone....e te lo dice uno che ce l ha soli due mesi... ;)

Modificato da chouriço

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Riporto esattamente come stanno le cose,spiegate benissimo in questo link.

Inutile che andiamo gli uni contro gli altri.

A me, piace essere tifoso, avere le mie identità sociali e culturali anche e soprattutto attraverso la mia squadra. Se devo diventare cliente di un businness plan, dico addio al calcio, alla ternana e mi tengo i miei bei ricordi di quando gli operai con le fedi battevano sulle ringhiere, di quando mia madre cuciva sul bandierone di stoffa lungo non so quanto una bella A e poi una B entrambe a mano e di cuoio e la reggeva un bastone erto tanto che a non potevi di certo portarlo in macchina mentre camminavi...mi tengo gli amici, i borghetti, cesena e quel semo nati pe tribbolà.

Aveva ragione chi 15 anni fa aveva previsto tutto....

e' semplice a me non piace a qualcuno, a tanti, a tutti ?....si ..

benissimo...buon proseguimento e in bocca al lupo

" Il passaggio dell’UniCusano da Fondi a Terni non è un semplice cambiamento di proprietà di due squadre di calcio, ma rappresenta l’apertura del calcio italiano al sistema delle franchigie: l’UniCusano sposterà in Umbria lo staff tecnico, il direttore sportivo e il nucleo di “fedelissimi” dei giocatori in rosa. L’operazione di acquisto della Ternana era un’occasione da non lasciarsi sfuggire per l’Università privata, che ora può contare su una maggiore esposizione mediatica e su una piazza ben più sviluppato di quella precedente.

Non va trascurato, inoltre, il passaggio del Fondi da Bandecchi ad Antonio Pezone. Quest’ultimo, infatti, era il presidente e fondatore della Lupa Castelli Romani, società sportiva nata nel 2013 con sede a Roma e trasferitasi ad Ardea con la denominazione di Racing Club Roma. Da Roma, ad Ardea fino a Fondi non esiste traccia di legame con il territorio: la squadra di calcio non è espressione della comunità, come da tradizione nel calcio europeo, ma un progetto sportivo-economico di un gruppo imprenditoriale. I casi dell’UniCusano e del Racing (ora Fondi) danno inizio ad un nuovo capitolo del nostro calcio, modificandone le radici culturali e sociali e trasformando l’attività sportiva in un elaborato business plan"

https://www.noisamb.it/2017/06/24/la-serie-c-apre-alle-franchigie/

Massimo rispetto per i sentimenti e le decisioni personale.

 

Per me invece la fede resta nonostante il mondo cambi, piu' o meno inevitabilmente.

I tifosi qualche decennio fa hanno inghiottito il rospo delle sponsorizzazioni sulle maglie e, se cosi' dovra' essere, domani o fra qualche decennio inghiottiranno anche il rospo delle "franchigie".

  • Voto Negativo 1

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Condivido il pensiero si 68rossoverde. Probabilmente perché io e lui cominciamo ad essere "vecchi" e in questo calcio non ci identifichiamo più. Il risultato di tutto ciò sono gli stadi svuotati, mi ricordo che all'Olimpico, a S. Sito nelle partite di cartello c'erano anche 80.000 spettatori, oggi il pienone lo fanno con 60.000. Ai nostri derby abbiamo fatto anche 22.000 spettatori, oggi "elemosiniamo" la messa in vendita del gradone normalmente non utilizzato per avere 100 posti in più ed andiamo a conteggiare i presenti mettendoci anche i perugini, altrimenti i numeri sono desolanti. 10.000 spettatori li facevamo normalmente contro il Trani o il Fasano l'anno di Tobia, Doto e Sciannimanico, oggi li facciamo per i derby... e non è vero che la colpa sia tutta dei 14 anni di Longarini.

Modificato da Il Conte di Collebertone

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io tirerei dentro l'esempio della RedBull che ha creato acquistato società esistenti e di poco rilievo per trasformarle completamente.

è il caso del Salisburgo in Austria, del Lipsia in Germania e del New York negli Stati Uniti più un'altra in Brasile.

le mire sono quelle di estendersi nel Regno Unito e in altri campionati.

ovviamente sono interessati anche ad altri sport di squadra, non solo il calcio, dove stanno acquisendo società.

 

le suddette squadre non hanno semplicemente uno sponsor sulla maglia, ovviamente RedBull. le squadre non più il proprio simbolo e i propri colori. sono squadre clone con colori sociali pressoché uguali per tutte.

 

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tra l'altro la UEFA ha stabilito che sarà possibile avere due squdre (Salisburgo e Lipsia) in Champions.

pensate alla situazione in cui queste squadre dovessero affrontarsi.

finisce come in Formula 1 con le strategie di squadre. anche lì ci sono RedBull e Toro Rosso.

 

ma il calcio non è la Formula 1.

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Ti porto un esempio lavorativo, per farti capire che il mondo cambia.

 

BUONGIORNO A TUTTI...

riporto esattamente le parole di una GIOVANE PROMESSA..

cosi amano chiamarsi anche se io preferisco definirli GIOVANI REALTA'...

Sono ragazzi tra i 17 e i 30 anni.. voglia di conquistarsi il mondo e lo fanno attraverso un sistema semplice e gratificante..il NETORK MARKETING...

 

Le parole qui di seguito devono far riflettere molto...

hanno avuto effetto anche su di me alle soglie dei 50'...

 

Vuoi ascoltare musica?

Se cerchi di farlo utilizzando una musicassetta sarà molto difficile trovare un mangianastri

 

Vuoi fare una telefonata?

Se cerchi di farlo utilizzando un gettone sarà impossibile trovare un telefono a gettoni

 

Vuoi trovare un lavoro?

Se continui a cercare un posto fisso inviando curriculum probabilmente sarà molto difficile trovare lavoro

 

Oggi ascolti musica da Internet mediante un APP, telefoni dal tuo smartphone... Tuttavia cerchi lavoro ancora col sistema che si usava 20 anni fa?

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Ti porto un esempio lavorativo, per farti capire che il mondo cambia.

 

BUONGIORNO A TUTTI...

riporto esattamente le parole di una GIOVANE PROMESSA..

cosi amano chiamarsi anche se io preferisco definirli GIOVANI REALTA'...

Sono ragazzi tra i 17 e i 30 anni.. voglia di conquistarsi il mondo e lo fanno attraverso un sistema semplice e gratificante..il NETORK MARKETING...

 

Le parole qui di seguito devono far riflettere molto...

hanno avuto effetto anche su di me alle soglie dei 50'...

 

Vuoi ascoltare musica?

Se cerchi di farlo utilizzando una musicassetta sarà molto difficile trovare un mangianastri

 

Vuoi fare una telefonata?

Se cerchi di farlo utilizzando un gettone sarà impossibile trovare un telefono a gettoni

 

Vuoi trovare un lavoro?

Se continui a cercare un posto fisso inviando curriculum probabilmente sarà molto difficile trovare lavoro

 

Oggi ascolti musica da Internet mediante un APP, telefoni dal tuo smartphone... Tuttavia cerchi lavoro ancora col sistema che si usava 20 anni fa?

Ok d'accordo, questo significa cancellare, ripeto, cancellare qualsiasi forma di radicamento nel contesto in cui le società sportive operano.

 

Quindi un Lanzichenecco qualsiasi, potrebbe acquisire il titolo sportivo, e di punto in bianco trasferire tutto in altro loco, se questo tu lo consideri un miglioramento io non concordo

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Ti porto un esempio lavorativo, per farti capire che il mondo cambia.

 

BUONGIORNO A TUTTI...

riporto esattamente le parole di una GIOVANE PROMESSA..

cosi amano chiamarsi anche se io preferisco definirli GIOVANI REALTA'...

Sono ragazzi tra i 17 e i 30 anni.. voglia di conquistarsi il mondo e lo fanno attraverso un sistema semplice e gratificante..il NETORK MARKETING...

 

Le parole qui di seguito devono far riflettere molto...

hanno avuto effetto anche su di me alle soglie dei 50'...

 

Vuoi ascoltare musica?

Se cerchi di farlo utilizzando una musicassetta sarà molto difficile trovare un mangianastri

 

Vuoi fare una telefonata?

Se cerchi di farlo utilizzando un gettone sarà impossibile trovare un telefono a gettoni

 

Vuoi trovare un lavoro?

Se continui a cercare un posto fisso inviando curriculum probabilmente sarà molto difficile trovare lavoro

 

Oggi ascolti musica da Internet mediante un APP, telefoni dal tuo smartphone... Tuttavia cerchi lavoro ancora col sistema che si usava 20 anni fa?

 

(scrisse quello che ha un coltello della Gioventù Italiana del littorio)

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Ti porto un esempio lavorativo, per farti capire che il mondo cambia.

 

BUONGIORNO A TUTTI...

riporto esattamente le parole di una GIOVANE PROMESSA..

cosi amano chiamarsi anche se io preferisco definirli GIOVANI REALTA'...

Sono ragazzi tra i 17 e i 30 anni.. voglia di conquistarsi il mondo e lo fanno attraverso un sistema semplice e gratificante..il NETORK MARKETING...

 

Le parole qui di seguito devono far riflettere molto...

hanno avuto effetto anche su di me alle soglie dei 50'...

 

Vuoi ascoltare musica?

Se cerchi di farlo utilizzando una musicassetta sarà molto difficile trovare un mangianastri

 

Vuoi fare una telefonata?

Se cerchi di farlo utilizzando un gettone sarà impossibile trovare un telefono a gettoni

 

Vuoi trovare un lavoro?

Se continui a cercare un posto fisso inviando curriculum probabilmente sarà molto difficile trovare lavoro

 

Oggi ascolti musica da Internet mediante un APP, telefoni dal tuo smartphone... Tuttavia cerchi lavoro ancora col sistema che si usava 20 anni fa?

Difatti...

Ascoltiamo tutti la musica da app, ma è musica che fa cagare perché nessuno ha più interesse di fare un album come si deve ma solo una hit usa e getta..

Abbiamo tutti lo smartphone, ma poi quando andiamo a cena fuori invece che parlare con chi ci sta di fronte amoreggiamo con un display. Fallo con un gettone se ci riesci...

Quelli che il posto fisso ce l'hanno avuto pe davvero hanno messo su famiglia, fatto figli, comprato casa e adesso mantengono i nipoti che cercano su internet i modi per arricchisse senza stacca il culo dalla sedia.

 

VIVA IL PROGRESSO

 

P. S. il calcio che tutti noi conoscevamo è morto da tempo. C'avemo da fa noi che tenemo attaccata la spina alimentando, chi più chi meno, un sistema fallito

Modificato da ostinato

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Difatti...

Ascoltiamo tutti la musica da app, ma è musica che fa cagare perché nessuno ha più interesse di fare un album come si deve ma solo una hit usa e getta..

Abbiamo tutti lo smartphone, ma poi quando andiamo a cena fuori invece che parlare con chi ci sta di fronte amoreggiamo con un display. Fallo con un gettone se ci riesci...

Quelli che il posto fisso ce l'hanno avuto pe davvero hanno messo su famiglia, fatto figli, comprato casa e adesso mantengono i nipoti che cercano su internet i modi per arricchisse senza stacca il culo dalla sedia.

 

VIVA IL PROGRESSO

 

P. S. il calcio che tutti noi conoscevamo è morto da tempo. C'avemo da fa noi che tenemo attaccata la spina alimentando, chi più chi meno, un sistema fallito

Punti di vista, io ti porto un'esperienza personale e ti dico che a lilleri è mejo e x quanto riguarda la Ternana, a me se ce scrivono Unicusano vicino o Gino non me cambia un cazzo.

Sarà sempre Ternana, Rossoverde e gioca al Liberati. L'obiettivo sono i risultati perché nella vita conta solo vincere. Se questi non arriveranno sarà stata una cattiva società come molte prima di questa.

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il mio non è un essere contro il progresso, sarebbe un controsenso già solo con una cazzata come la web radio, possibile via internet e sempre più evoluta a parer mio non è il progresso che sceglie, ma siamo noi. Se vado a cena o sto a cena io il telefono non lo tengo vicino ma se c'è chi lo fa, non è condannabile, lo rispetto e la prossima volta sceglierò con chi stare a cena. Allo stesso modo se devo entrare in uno stadio vorrei farlo per stare con gli amici, incazzarmi con l'arbitro, prendere a paraculate il mio avversario o uno dei nostri e subito dopo battergli le mani perchè segna. Vorrei insomma essere parte di una comunità non cliente di una azienda.Io sono un tifoso, cazzo, con la sciarpa co lu cappello lu cuscinetto la bandiera non sono uno che entra a teatro.se volgio andare al cinema o al teatro non accendo fumogeni non canto e non inveisco contro tutti.Se mi piace lo spettacolo applaudo sennò al massimo mi alzo e vado via.Frega un cazzo del film o del regista, al massimo sono incazzato che ho buttato soldi per la corazzata potemkin. Le FERE invece sono l'anima della mia città, della mia storia, delle mie radici e se perdono ci sto male.Non mi sembra proprio lo stesso. Allora meglio starne fuori, seguire la ternana come seguo l'atalanta ... ma non metto etichette non bollo nessuno.Qui invece anche un discorso ovvio, un parere su di un fatto, sembra che gli scopi la moglie...IO TIFO TERNANA non CHI LA GESTISCE, da sempre

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il mio non è un essere contro il progresso, sarebbe un controsenso già solo con una cazzata come la web radio, possibile via internet e sempre più evoluta a parer mio non è il progresso che sceglie, ma siamo noi. Se vado a cena o sto a cena io il telefono non lo tengo vicino ma se c'è chi lo fa, non è condannabile, lo rispetto e la prossima volta sceglierò con chi stare a cena. Allo stesso modo se devo entrare in uno stadio vorrei farlo per stare con gli amici, incazzarmi con l'arbitro, prendere a paraculate il mio avversario o uno dei nostri e subito dopo battergli le mani perchè segna. Vorrei insomma essere parte di una comunità non cliente di una azienda.Io sono un tifoso, cazzo, con la sciarpa co lu cappello lu cuscinetto la bandiera non sono uno che entra a teatro.se volgio andare al cinema o al teatro non accendo fumogeni non canto e non inveisco contro tutti.Se mi piace lo spettacolo applaudo sennò al massimo mi alzo e vado via.Frega un cazzo del film o del regista, al massimo sono incazzato che ho buttato soldi per la corazzata potemkin. Le FERE invece sono l'anima della mia città, della mia storia, delle mie radici e se perdono ci sto male.Non mi sembra proprio lo stesso. Allora meglio starne fuori, seguire la ternana come seguo l'atalanta ... ma non metto etichette non bollo nessuno.Qui invece anche un discorso ovvio, un parere su di un fatto, sembra che gli scopi la moglie...IO TIFO TERNANA non CHI LA GESTISCE, da sempre

applausi

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il mio non è un essere contro il progresso, sarebbe un controsenso già solo con una cazzata come la web radio, possibile via internet e sempre più evoluta a parer mio non è il progresso che sceglie, ma siamo noi. Se vado a cena o sto a cena io il telefono non lo tengo vicino ma se c'è chi lo fa, non è condannabile, lo rispetto e la prossima volta sceglierò con chi stare a cena. Allo stesso modo se devo entrare in uno stadio vorrei farlo per stare con gli amici, incazzarmi con l'arbitro, prendere a paraculate il mio avversario o uno dei nostri e subito dopo battergli le mani perchè segna. Vorrei insomma essere parte di una comunità non cliente di una azienda.Io sono un tifoso, cazzo, con la sciarpa co lu cappello lu cuscinetto la bandiera non sono uno che entra a teatro.se volgio andare al cinema o al teatro non accendo fumogeni non canto e non inveisco contro tutti.Se mi piace lo spettacolo applaudo sennò al massimo mi alzo e vado via.Frega un cazzo del film o del regista, al massimo sono incazzato che ho buttato soldi per la corazzata potemkin. Le FERE invece sono l'anima della mia città, della mia storia, delle mie radici e se perdono ci sto male.Non mi sembra proprio lo stesso. Allora meglio starne fuori, seguire la ternana come seguo l'atalanta ... ma non metto etichette non bollo nessuno.Qui invece anche un discorso ovvio, un parere su di un fatto, sembra che gli scopi la moglie...IO TIFO TERNANA non CHI LA GESTISCE, da sempre

Esatto, tifo la Ternana non chi la gestisce.

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Condivido il pensiero si 68rossoverde. Probabilmente perché io e lui cominciamo ad essere "vecchi" e in questo calcio non ci identifichiamo più. Il risultato di tutto ciò sono gli stadi svuotati, mi ricordo che all'Olimpico, a S. Sito nelle partite di cartello c'erano anche 80.000 spettatori, oggi il pienone lo fanno con 60.000. Ai nostri derby abbiamo fatto anche 22.000 spettatori, oggi "elemosiniamo" la messa in vendita del gradone normalmente non utilizzato per avere 100 posti in più ed andiamo a conteggiare i presenti mettendoci anche i perugini, altrimenti i numeri sono desolanti. 10.000 spettatori li facevamo normalmente contro il Trani o il Fasano l'anno di Tobia, Doto e Sciannimanico, oggi li facciamo per i derby... e non è vero che la colpa sia tutta dei 14 anni di Longarini.

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Che c'entra il progresso?

Sempre così, ogni tanto viene fuori una cazzata e se ti opponi sei contro il progresso. Vorrei far notare ai novelli illuminati che nella storia sono apparse un sacco di cose più serie della Unicusano che poi si sono rivelate una gran cazzata.

Basti pensare a questi esempi:l'elettroshock accolta come cura rivoluzionaria (insieme alla lobotomia) in realtà rivelatasi (entrambe) una mera cazzata dannosa, o l'eternit considerato il materiale del futuro e poi sappiamo come è finita, potrete continuare a piacimento. Oggi il futuro sono gli OGM (a proposito, se qualcuno di voi innovatori dovesse essere contrario forse qualche domanda dovrebbe farsela), il clima controllato, il fracking ect. Il problema di una cosa nuova è che non sempre è meglio della precedente e non sempre è l'unica via di sviluppo o la migliore. Sarebbe troppo semplice! Accettare in modo acritico una novità solo perché nuova è sintomo di mediocrità intellettuale. Il tutto senza contare che le franchigie non sono per nulla nuove. Come ampiamente riportato qui in nord america lo sport è nato così ed è gestito così. Campionati senza retrocessioni, nuove immissioni solo a pagamento, divieto di istituzione di una nuova franchigia dove ce ne è già una etc. E' questo il progresso? Però il nord america è un continente giovane, quando in europa si giocava al calcio li facevano la guerra agli indiani, alcune delle città che ospitano franchigie importanti neppure c'erano, è ovvio che in quel contesto ed in quella cultura lo sport sia diventata una industria così organizzata. Si può dire che questa "novità" è la via sbagliata di approcciare un problema reale (pochi soldi nel calcio)? Si può dire che questa industria (il calcio) è semplicemente gestita male da avventurieri poco acculturati (spesso di dubbia moralità)? Oppure è oscurantismo? Il modo per far bene nel calcio è semplice: gestirlo come una normale industria. Tutte le aziende del mondo vorrebbero che i loro clienti fossero dei fan. Pochissime ci sono riuscite, apple, ferrari e poi? Il calcio ha insito questo privilegio eppure vuole perderlo. Vai a chiedere negli USA se qualcuno vuole spostare OGGI i Lakers da los angeles o i White sox da Chicago. Già, chi ha inventato la franchigia, oggi è diventato oscurantista.

Modificato da Semprerossoverde

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Massimo rispetto per i sentimenti e le decisioni personale.

 

Per me invece la fede resta nonostante il mondo cambi, piu' o meno inevitabilmente.

I tifosi qualche decennio fa hanno inghiottito il rospo delle sponsorizzazioni sulle maglie e, se cosi' dovra' essere, domani o fra qualche decennio inghiottiranno anche il rospo delle "franchigie".

i tifosi hanno cominciato anche a tifare squadre di altre città. tanto vale a questo punto tifare per un arsenal, un barcellona o un bayern monaco... alla fine il senso che ha preso il calcio è quello, l'unico scopo come per il resto delle cose nel mondo occidentale è fare soldi e creare fidelizzazione, indipendentemente dalle origini geografiche, quindi sarebbe solo un altro rospo da mandare giù ma alla fine è così che funziona il mondo ora

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Che c'entra il progresso?

Sempre così, ogni tanto viene fuori una cazzata e se ti opponi sei contro il progresso. Vorrei far notare ai novelli illuminati che nella storia sono apparse un sacco di cose più serie della Unicusano che poi si sono rivelate una gran cazzata.

Basti pensare a questi esempi:l'elettroshock accolta come cura rivoluzionaria (insieme alla lobotomia) in realtà rivelatasi (entrambe) una mera cazzata dannosa, o l'eternit considerato il materiale del futuro e poi sappiamo come è finita, potrete continuare a piacimento. Oggi il futuro sono gli OGM (a proposito, se qualcuno di voi innovatori dovesse essere contrario forse qualche domanda dovrebbe farsela), il clima controllato, il fracking ect. Il problema di una cosa nuova è che non sempre è meglio della precedente e non sempre è l'unica via di sviluppo o la migliore. Sarebbe troppo semplice! Accettare in modo acritico una novità solo perché nuova è sintomo di mediocrità intellettuale. Il tutto senza contare che le franchigie non sono per nulla nuove. Come ampiamente riportato qui in nord america lo sport è nato così ed è gestito così. Campionati senza retrocessioni, nuove immissioni solo a pagamento, divieto di istituzione di una nuova franchigia dove ce ne è già una etc. E' questo il progresso? Però il nord america è un continente giovane, quando in europa si giocava al calcio li facevano la guerra agli indiani, alcune delle città che ospitano franchigie importanti neppure c'erano, è ovvio che in quel contesto ed in quella cultura lo sport sia diventata una industria così organizzata. Si può dire che questa "novità" è la via sbagliata di approcciare un problema reale (pochi soldi nel calcio)? Si può dire che questa industria (il calcio) è semplicemente gestita male da avventurieri poco acculturati (spesso di dubbia moralità)? Oppure è oscurantismo? Il modo per far bene nel calcio è semplice: gestirlo come una normale industria. Tutte le aziende del mondo vorrebbero che i loro clienti fossero dei fan. Pochissime ci sono riuscite, apple, ferrari e poi? Il calcio ha insito questo privilegio eppure vuole perderlo. Vai a chiedere negli USA se qualcuno vuole spostare OGGI i Lakers da los angeles o i White sox da Chicago. Già, chi ha inventato la franchigia, oggi è diventato oscurantista.

si ma questo è il modo normale di fare industria ora, è così che funziona il mondo in cui viviamo ora. il calcio è nato dalla gente comune, per la gente comune. nel corso degli anni la massa è diventata qualcosa da sfruttare per fare soldi, il turismo di massa è nato negli anni cinquanta, ed inevitabilmente questa cosa ha finito per coinvolgere anche l'anima del calcio.

 

credere al modello inglese per evitare la violenza è sempre stato una cosa ingenua. gli scopi in quel caso, così come per le repressioni in italia sono altri. quello che ora è progresso significa non dare importanza all'uomo in se bensì darla ai soldi, e sono i soldi che contano. e cosa più importante è che anche se si lamentano, a moltissime persone sta bene così.

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Ormai la squadra di calcio è un prodotto

Esattamente come i gadget che ne rappresentano i colori

Ed essendo un prodotto il legame con la città non è una priorità

Per questo dall'astio verso Longarini sono passato ad una quasi indifferenza verso questa nuova gestione

È un calcio senza anima

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i tifosi hanno cominciato anche a tifare squadre di altre città. tanto vale a questo punto tifare per un arsenal, un barcellona o un bayern monaco... alla fine il senso che ha preso il calcio è quello, l'unico scopo come per il resto delle cose nel mondo occidentale è fare soldi e creare fidelizzazione, indipendentemente dalle origini geografiche, quindi sarebbe solo un altro rospo da mandare giù ma alla fine è così che funziona il mondo ora

A dirla tutta, a quanto ne so i tifosi cominciarono "a tifare squadre di altre città" gia' dalla preistoria del calcio... Ad esempio, se non erro fu gia' negli anni '30 che la Juventus divenne la squadra piu' seguita in varie regioni italiane... soprattutto al sud. Ma anche in Umbria, visto che anche da noi tanti dei nostri genitori/nonni iniziarono a tifare Juve proprio allora.

Certo, oggi grazie alla tecnologia e' ancora piu' facile per un ternano o un palermitano tifare Juve o Barca, innamorarsi del basket statunitense o del rugby neozelandese. Ma tutto questo secondo me esula un po' con il discorso che stavamo facendo.

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Condivido il pensiero si 68rossoverde. Probabilmente perché io e lui cominciamo ad essere "vecchi" e in questo calcio non ci identifichiamo più. Il risultato di tutto ciò sono gli stadi svuotati, mi ricordo che all'Olimpico, a S. Sito nelle partite di cartello c'erano anche 80.000 spettatori, oggi il pienone lo fanno con 60.000. Ai nostri derby abbiamo fatto anche 22.000 spettatori, oggi "elemosiniamo" la messa in vendita del gradone normalmente non utilizzato per avere 100 posti in più ed andiamo a conteggiare i presenti mettendoci anche i perugini, altrimenti i numeri sono desolanti. 10.000 spettatori li facevamo normalmente contro il Trani o il Fasano l'anno di Tobia, Doto e Sciannimanico, oggi li facciamo per i derby... e non è vero che la colpa sia tutta dei 14 anni di Longarini.

Probabilmente allo stadio ci si va di meno anche per altre ragioni?

Ad esempio, chiedo: una ragione forse puo' essere che una volta la scelta era tra stadio e radio,

mentre oggi la partita si puo' vedere in diretta comodamente seduti sul divano di casa,

oppure in qualunque posto semplicemente usando uno smartphone?

Questo puo' aver influito?

Modificato da Lu Cignale

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A dirla tutta, a quanto ne so i tifosi cominciarono "a tifare squadre di altre città" gia' dalla preistoria del calcio... Ad esempio, se non erro fu gia' negli anni '30 che la Juventus divenne la squadra piu' seguita in varie regioni italiane... soprattutto al sud. Ma anche in Umbria, visto che anche da noi tanti dei nostri genitori/nonni iniziarono a tifare Juve proprio allora.

Certo, oggi grazie alla tecnologia e' ancora piu' facile per un ternano o un palermitano tifare Juve o Barca, innamorarsi del basket statunitense o del rugby neozelandese. Ma tutto questo secondo me esula un po' con il discorso che stavamo facendo.

le "grandi" negli anni sono state sempre più seguite, le piccole sempre meno a parte rare eccezioni. nelle trasmissioni sportive è successo lo stesso, così come nei giornali. è la stessa cosa è successa con gli sponsor e le sponsorizzazioni e il motivo che ci sta dietro è lo stesso.

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