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David

Per dovere di cronaca.. c’è la possibilità ripescaggio !!

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14 minuti fa, Razzotico ha scritto:

Ma mancano solo 3 milioni?

non sono tantissimi (per questi ambienti)

Non sarebbero tantissimi se non si sapesse in realtà quanti sono i milioni di debiti che poi chi ricapitalizza si accolla..

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Con tutti gli impicci che ha fatto ho timore che questo 3 milioni e passa li riesca in qualche modo a trovare. Tira avanti la baracca alla meno peggio vendendo il vendibile ....un po come ha fatto il cesena per anni

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BARI CALCIO -  MISSION IMPOSSIBLE .?

Il Presidente del Bari Calcio Cosmo Giancaspro  sta rincorrendo da giorni qualcuno che lo aiuti nel disperato tentativo di un aumento di capitale di 3.000.000 di Euro  da farsi accreditare entro le ore 19:00 di domani 16 luglio sul conto del Bari Calcio s.p.a. , ma questo non è,il solo e grosso problema.

La situazione del Bari è talmente complicata che Francesco Biga, avvocato che stava assistendo il club pugliese, ha lasciato l’incarico. Giancaspro ieri si è quindi precipitato nello studio bolognese di Mattia Grassani, altro avvocato specializzato, per chiedergli aiuto in extremis. Risposta interlocutoria per adesso, con Grassani che tentenna rendendosi conto della mission impossible

Dicevamo che l’aumento di capitale non è il solo problema: sempre entro domani sera, infatti, devono essere stati pagati i contributi ancora pendenti per oltre 1 milione e ripresentata una nuova fideiussione per l’iscrizione (da 800 mila euro).

Poi c'è di mezzo un'altro problema, relativo alla richiesta di fallimento avanzata da Tribunale e inoltre c'è anche l'accusa della Guardia di Finanza : Bancarotta Fraudolenta.

Chi ha il coraggio di buttarsi in una situazione del genere?
Magari qualcuno c'è. Giancaspro le sta provando tutte e un consiglio arriva addirittura dal nuovo allenatore:
Vendere i pezzi da 90 che col valore di mercato anche scontato, potrebbero coprire sicuramente buona fetta del debito se non tutto.

Magari qualche società invece di attendere di fare shopping praticamente gratis, un favore al presidente del Bari lo farà.

Nel frattempo anche  Nicola Legrottaglie si sta mobilitando in prima persona per salvare il Bari, club che lo ha cresciuto e che ora rischia il fallimento.ha sondato la disponibilità del suo amico Andrea Radrizzani, patron del Leeds ma anche di un'altra realtà che anche noi conosciamo : L'innovativo broadcaster globale ELEVEN SPORTS, società del Gruppo Aser Media di Andrea Radrizzani, nell’ambito della strategia di espansione internazionale della propria offerta per gli appassionati di sport, conferma l’ingresso nel mercato italiano con l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza nella piattaforma over the top (OTT) Sportube. La piattaforma,sarà rinominata  ELEVEN SPORTS nelll’estate 2017.
Oggi la risposta definitiva dopo un primo incontro con il sindaco Decaro che non ha sortito risultati positivi.

Sul fronte richiesta di fallimento invece I magistrati baresi sono entrati a gamba tesa nel campo del San Nicola con un'istanza di fallimento nei confronti della Fc Bari (ne ha dato notizia ieri Repubblica). Iniziativa forte, visto che la questione non si discuterà in Tribunale prima di settembre. E tuttavia, con il termine per la ricapitalizzazione che scade domani alle 18, questa mossa suona come la campana a morto per la squadra biancorossa. Il pm è legittimato a chiedere il fallimento quando l'insolvenza di una società emerga nel corso di un procedimento penale. E, d'altro canto, l'insolvenza è il presupposto indispensabile per poter ipotizzare una accusa di bancarotta: e questo probabilmente spiega l'accelerazione delle ultime 48 ore. Anche perché i conti, come chiunque segua il Bari ormai sa bene, continuano a non tornare. Gli inquirenti hanno compiuto interrogatori e sequestri, iscrivendo nel registro degli indagati funzionari di banca, un costruttore e lo stesso presidente biancorosso. Hanno ascoltato come testimoni, ad esempio, i (tanti) creditori del Bari. Ed hanno sentito almeno due volte un ex collaboratore di Giancaspro, un bitontino da molti conosciuto come il suo storico braccio destro. Un uomo che ne conosce le attività imprenditoriali e che lo scorso anno se ne è allontanato a quanto pare per via di divergenze sul rapporto di lavoro. Ha riferito, tra l'altro, elementi ritenuti importanti per ricostruire le fonti del denaro che Giancaspro ha impiegato in questi 18 mesi per scalare la società biancorossa.

Ai raggi X, dunque, è stato passato l’intero percorso di Giancaspro nel club. Da quando, era il dicembre 2016, l'imprenditore di Molfetta, quasi in punta di piedi, acquistò il 5% delle quote dando una boccata d’ossigeno all’allora presidente Gianluca Paparesta che poi – come sappiamo - finirà spodestato e comincerà a presentare esposti e denunce. È poco dopo questo avvicendamento che due imprenditori, uno lucano e l'altro salentino, si insospettiscono. La somma di denaro impiegata da Giancaspro per entrare nel calcio professionistico coincideva, secondo una loro denuncia per appropriazione indebita e truffa, con quanto il commercialista di Molfetta avrebbe prelevato da una società che si chiama «Finpower». E che proprio per effetto di quella denuncia è stata dichiarata fallita, su ricorso degli stessi pm che indagano sul Bari, con sentenza confermata in Appello. Il sospetto al vaglio degli investigatori è dunque che possa esserci un collegamento tra la fallita Finpower (parte del gruppo che fa capo alla Kreare impresa) e la provvista necessaria a mettere un piede in via Torrebella.

Giancaspro, nel frattempo, è in sella. È molto attento ai conti, ma il club continua a perdere soldi. Paparesta presenta alla città Datò Nordin come l'uomo della provvidenza: è un clamoroso bluff. Giancaspro va avanti, ma inciampa di nuovo in una Procura, quella di Trani: c’è una coincidenza temporale tra il pagamento degli stipendi ai calciatori (600mila euro) e un preliminare di vendita di un immobile di Giancaspro onorato con una caparra che, secondo gli investigatori, proverrebbe dalla bancarotta del gruppo florovivaistico Ciccolella. La Finanza piomba allo stadio San Nicola e scova in un cassetto persino una busta contenente denaro, con su scritto “Nero parcheggi”. Anche su questo ci sono indagini in corso.

C’è poi il pasticcio degli F24 e del ritardo nel pagamento delle ritenute previdenziali e degli oneri fiscali. Anche qui la Procura accende un faro, ed è storia di questi giorni. L'accusa è che tutto il giochino possa essere servito a evitare le penalizzazioni per il mancato rispetto dei termini, e dunque viene ipotizzato il reato di ostacolo all’attività di vigilanza (la Covisoc). In tutto questo il club è sull’orlo del crac, e non per l'istanza di fallimento della Procura che – dovendo seguire le normali procedure civilistiche – verrà discussa tra molti mesi. Se entro domani alle 18 non arriveranno i soldi, il cda o il presidente del collegio sindacale dovrà chiedere la messa in liquidazione della Fc Bari. E sarà la fine del calcio professionistico.

Intanto il Sindaco di Bari sta seriamente valutando il suggerimento dei tifosi che attraverso un proprio club consgliano di guardare al Bisceglie per potersi fondere e ripartire così dalla C e non dalla D .

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21 minuti fa, mister ha scritto:

Non sarebbero tantissimi se non si sapesse in realtà quanti sono i milioni di debiti che poi chi ricapitalizza si accolla..

Dovrà ricapitalizzare come persona fisica o come “società terza” e a quel punto Equitalia e tutti i creditori muniti di titolo esecutivo pignorano la somma (come accaduto al poro Paparesta) e siamo da capo.

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11 minuti fa, francesco ha scritto:

Con tutti gli impicci che ha fatto ho timore che questo 3 milioni e passa li riesca in qualche modo a trovare. Tira avanti la baracca alla meno peggio vendendo il vendibile ....un po come ha fatto il cesena per anni

 

Guarda, se c'e' una fatto che mi sentirei di escludere categoricamente,  e' che qualcuno salti fuori con 3 milioni per sto tizio. E' zompato da un pezzo, stanno parlando di ricapitalizzare 3M ma non essendoci un bilancio il vero buco é certamente n volte quello che fingono di stare cercando. Possono salvarsi solo con una qualche formula all'italiana, ma soldi non ne vedrai arrivare mai e poi mai.

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24 minuti fa, francesco ha scritto:

BARI CALCIO -  MISSION IMPOSSIBLE .?

Il Presidente del Bari Calcio Cosmo Giancaspro  sta rincorrendo da giorni qualcuno che lo aiuti nel disperato tentativo di un aumento di capitale di 3.000.000 di Euro  da farsi accreditare entro le ore 19:00 di domani 16 luglio sul conto del Bari Calcio s.p.a. , ma questo non è,il solo e grosso problema.

La situazione del Bari è talmente complicata che Francesco Biga, avvocato che stava assistendo il club pugliese, ha lasciato l’incarico. Giancaspro ieri si è quindi precipitato nello studio bolognese di Mattia Grassani, altro avvocato specializzato, per chiedergli aiuto in extremis. Risposta interlocutoria per adesso, con Grassani che tentenna rendendosi conto della mission impossible

Dicevamo che l’aumento di capitale non è il solo problema: sempre entro domani sera, infatti, devono essere stati pagati i contributi ancora pendenti per oltre 1 milione e ripresentata una nuova fideiussione per l’iscrizione (da 800 mila euro).

Poi c'è di mezzo un'altro problema, relativo alla richiesta di fallimento avanzata da Tribunale e inoltre c'è anche l'accusa della Guardia di Finanza : Bancarotta Fraudolenta.

Chi ha il coraggio di buttarsi in una situazione del genere?
Magari qualcuno c'è. Giancaspro le sta provando tutte e un consiglio arriva addirittura dal nuovo allenatore:
Vendere i pezzi da 90 che col valore di mercato anche scontato, potrebbero coprire sicuramente buona fetta del debito se non tutto.

Magari qualche società invece di attendere di fare shopping praticamente gratis, un favore al presidente del Bari lo farà.

Nel frattempo anche  Nicola Legrottaglie si sta mobilitando in prima persona per salvare il Bari, club che lo ha cresciuto e che ora rischia il fallimento.ha sondato la disponibilità del suo amico Andrea Radrizzani, patron del Leeds ma anche di un'altra realtà che anche noi conosciamo : L'innovativo broadcaster globale ELEVEN SPORTS, società del Gruppo Aser Media di Andrea Radrizzani, nell’ambito della strategia di espansione internazionale della propria offerta per gli appassionati di sport, conferma l’ingresso nel mercato italiano con l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza nella piattaforma over the top (OTT) Sportube. La piattaforma,sarà rinominata  ELEVEN SPORTS nelll’estate 2017.
Oggi la risposta definitiva dopo un primo incontro con il sindaco Decaro che non ha sortito risultati positivi.

Sul fronte richiesta di fallimento invece I magistrati baresi sono entrati a gamba tesa nel campo del San Nicola con un'istanza di fallimento nei confronti della Fc Bari (ne ha dato notizia ieri Repubblica). Iniziativa forte, visto che la questione non si discuterà in Tribunale prima di settembre. E tuttavia, con il termine per la ricapitalizzazione che scade domani alle 18, questa mossa suona come la campana a morto per la squadra biancorossa. Il pm è legittimato a chiedere il fallimento quando l'insolvenza di una società emerga nel corso di un procedimento penale. E, d'altro canto, l'insolvenza è il presupposto indispensabile per poter ipotizzare una accusa di bancarotta: e questo probabilmente spiega l'accelerazione delle ultime 48 ore. Anche perché i conti, come chiunque segua il Bari ormai sa bene, continuano a non tornare. Gli inquirenti hanno compiuto interrogatori e sequestri, iscrivendo nel registro degli indagati funzionari di banca, un costruttore e lo stesso presidente biancorosso. Hanno ascoltato come testimoni, ad esempio, i (tanti) creditori del Bari. Ed hanno sentito almeno due volte un ex collaboratore di Giancaspro, un bitontino da molti conosciuto come il suo storico braccio destro. Un uomo che ne conosce le attività imprenditoriali e che lo scorso anno se ne è allontanato a quanto pare per via di divergenze sul rapporto di lavoro. Ha riferito, tra l'altro, elementi ritenuti importanti per ricostruire le fonti del denaro che Giancaspro ha impiegato in questi 18 mesi per scalare la società biancorossa.

Ai raggi X, dunque, è stato passato l’intero percorso di Giancaspro nel club. Da quando, era il dicembre 2016, l'imprenditore di Molfetta, quasi in punta di piedi, acquistò il 5% delle quote dando una boccata d’ossigeno all’allora presidente Gianluca Paparesta che poi – come sappiamo - finirà spodestato e comincerà a presentare esposti e denunce. È poco dopo questo avvicendamento che due imprenditori, uno lucano e l'altro salentino, si insospettiscono. La somma di denaro impiegata da Giancaspro per entrare nel calcio professionistico coincideva, secondo una loro denuncia per appropriazione indebita e truffa, con quanto il commercialista di Molfetta avrebbe prelevato da una società che si chiama «Finpower». E che proprio per effetto di quella denuncia è stata dichiarata fallita, su ricorso degli stessi pm che indagano sul Bari, con sentenza confermata in Appello. Il sospetto al vaglio degli investigatori è dunque che possa esserci un collegamento tra la fallita Finpower (parte del gruppo che fa capo alla Kreare impresa) e la provvista necessaria a mettere un piede in via Torrebella.

Giancaspro, nel frattempo, è in sella. È molto attento ai conti, ma il club continua a perdere soldi. Paparesta presenta alla città Datò Nordin come l'uomo della provvidenza: è un clamoroso bluff. Giancaspro va avanti, ma inciampa di nuovo in una Procura, quella di Trani: c’è una coincidenza temporale tra il pagamento degli stipendi ai calciatori (600mila euro) e un preliminare di vendita di un immobile di Giancaspro onorato con una caparra che, secondo gli investigatori, proverrebbe dalla bancarotta del gruppo florovivaistico Ciccolella. La Finanza piomba allo stadio San Nicola e scova in un cassetto persino una busta contenente denaro, con su scritto “Nero parcheggi”. Anche su questo ci sono indagini in corso.

C’è poi il pasticcio degli F24 e del ritardo nel pagamento delle ritenute previdenziali e degli oneri fiscali. Anche qui la Procura accende un faro, ed è storia di questi giorni. L'accusa è che tutto il giochino possa essere servito a evitare le penalizzazioni per il mancato rispetto dei termini, e dunque viene ipotizzato il reato di ostacolo all’attività di vigilanza (la Covisoc). In tutto questo il club è sull’orlo del crac, e non per l'istanza di fallimento della Procura che – dovendo seguire le normali procedure civilistiche – verrà discussa tra molti mesi. Se entro domani alle 18 non arriveranno i soldi, il cda o il presidente del collegio sindacale dovrà chiedere la messa in liquidazione della Fc Bari. E sarà la fine del calcio professionistico.

Intanto il Sindaco di Bari sta seriamente valutando il suggerimento dei tifosi che attraverso un proprio club consgliano di guardare al Bisceglie per potersi fondere e ripartire così dalla C e non dalla D .

I famosi amici presidenti di serie b che invece di aspettare dieci giorni per prendersi quei quattro pezzi da 90 a gratis li vanno a pagare per aiutare giancazzo...

 

Magna tranquillo giancà

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DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Giancaspro ha tentato di trovare i 3 milioni di euro
 

14 Luglio 2018 GIOVANNI LONGO E MASSIMILIANO SCAGLIARINI
Bari, pasticcio «F24: indagato GiancasproIl presidente del Bari Cosmo GiancasproHa venduto due società, ricevendo un «pagherò». Si dimette Biga: «Nei verbali dichiarazioni non vere»

BARI - Non lontano da Molfetta c’è una ex sala ricevimenti ormai abbandonata dove dovrebbe sorgere un albergo. E poi una palazzina nel cuore di Bitritto, e una serie di locali commerciali e di appartamenti sparsi in vari quartieri periferici di Roma. È da qui che si deve partire per raccontare la storia dell’ultimo tentativo - fallito - del presidente Mino Giancaspro per trovare i 3 milioni necessari a salvare il Bari.

Quegli immobili sono in pancia a due società, che si chiamano Magnolia (la sala ricevimenti) e L’Albicocco (gli immobili), controllate da Kreare Impresa, la cassaforte dell’imprenditore molfettese. Il 10 luglio, martedì scorso, Giancaspro ha depositato in Camera di commercio due atti, redatti da un notaio romano, con cui cede le due società dai nomi bucolici a una terza persona (la «Gazzetta» ne conosce l’identità) dietro la promessa del pagamento di 3,7 milioni di euro. Non un preliminare, dunque, ma una vera e propria cessione a fronte della quale l’acquirente non versa un centesimo. No. Si impegna a pagare quei soldi in un determinato lasso di tempo.

Con quel contratto, l’acquirente diventa debitore di 3,7 milioni di euro nei confronti di Kreare. E quello stesso giorno, con una Pec, Giancaspro cede 3 di quei 3,7 milioni virtuali alla Fc Bari, altra controllata della Kreare. Un passaggio di carte con cui il patron biancorosso avrebbe voluto completare la ricapitalizzazione, ma che si è scontrata con il «no» da parte del collegio sindacale: la delibera del 6 giugno prevedeva infatti un «versamento», dunque denaro, e non conferimenti di qualsiasi genere.

Da lunedì scorso Giancaspro è in giro per l’Italia. È stato a Milano, dove ha incontrato tra l’altro persone vicine alla proprietà della Cremonese. E, con quel contratto in mano, sta cercando una banca disponibile ad erogare un anticipo sufficiente a salvare la società biancorossa. Fino ad ora con le banche non gli è andata bene. Il tentativo di farsi finanziare dalla Banca Popolare di Bari, dove è stato introdotto dall’imprenditore edile Pino Ricci (padre di un suo giocatore delle giovanili), si è concluso con l’apertura di un fascicolo di indagine per ostacolo alla vigilanza: quel canale è evidentemente chiuso. Giancaspro ha buoni rapporti in Mps, con cui fino a qualche settimana fa aveva in piedi trattative relative ai debiti della fallita Finpower (a proposito: ieri nel sottobosco impazzito del calcio barese si era diffusa la notizia di un’istanza di fallimento presentata da Finpower nei confronti della Kreare, ma è una bufala trattandosi solo di un atto di citazione). Di certo la situazione complessiva, i riflettori che si sono accesi sulle operazioni di Giancaspro, certo non aiutano: quando si deve parlare di soldi il contesto migliore è il silenzio.

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14.03 - Valutazioni in corso per Andrea Radrizzani e il suo staff di legali. Sarebbe a buon punto lo studio della documentazione del Bari. Nelle prossime ore l'attuale patron del Leeds potrebbe far pervenire un'offerta ufficiale a Giancaspro per rilevare il 70% del club.

13.01 - Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, Giancaspro avrebbe bloccato qualsiasi imprenditore interessato. La sua intenzione è di trovare 3 milioni entro le 18 di domani per non perdere gli investimenti fatti negli ultimi due anni. Qualora non ci riuscisse, il Bari rischierebbe di affondare insieme a lui.

E' la giornata probabilmente decisiva. Il Bari domani dovrà chiudere in un senso o nell'altro la questione ricapitalizzazione. Non c'è più tempo, la situazione è delicatissima. Sarà una domenica di grande attesa, a caccia della svolta necessaria a salvare la categoria.

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23 minuti fa, Dvd ha scritto:

Ma soprattutto voi siete sicuri che la FIGC non riduca a 20 le squadre di B?

E siamo sicuri che il Siena e davanti a noi ? Quindi la Bari merda per noi potrebbe anche non fallire . Non si sa un cazzo . 

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27 minuti fa, Dvd ha scritto:

Ma soprattutto voi siete sicuri che la FIGC non riduca a 20 le squadre di B?

al 99% non lo possono fare (pare che Fabbricini abbia rassicurato Ranucci su questo punto)

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5 ore fa, Ferefere ha scritto:

"La domenica più buia, il Bari su un filo sottile", scrive questa mattina La Gazzetta del Mezzogiorno. È scattato il conto alla rovescia: entro domani alle 18 servono 3 milioni di euro per evitare il crac definitivo. Ora s'indaga per la bancarotta. C'è anche una "gola profonda" dietro le nuove accuse a Giancaspro. La somma impiegata per entrare nel calcio che conta coincide con il prelievo fatto dalla "Finpower" (gruppo Kreare impresa), poi fallita.

 

GENIO!

https://www.tuttomercatoweb.com/serie-b/gazzetta-del-mezzogiorno-la-domenica-pia-buia-per-il-bari-1134663

Così a occhio il diritto penale per sta cosa mi pare abbia un nome preciso.

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Basta che qualcuno presenti una offerta, o serve il perfezionamento della stessa con tanto di grano che passa da Raddrizzamelo a Giancazzo?

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20 minuti fa, Dado ha scritto:

Basta che qualcuno presenti una offerta, o serve il perfezionamento della stessa con tanto di grano che passa da Raddrizzamelo a Giancazzo?

Credo che poi, prima dell'offerta, ci siano anche i convenevoli che in Puglia durano 20 ore. 20 ore così.

 

Modificato da bartolelli

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#flashnews
A breve sono attese comunicazioni ufficiali del sindaco di Bari, Antonio Decaro, sulla procedura di ricapitalizzazione della società biancorossa. La pista più concreta, come detto nell’ultima nostra comunicazione, porta al nome dell’imprenditore lombardo, proprietario del club inglese di championship Leeds, Andrea Raddrizzani.

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3 ore fa, francesco ha scritto:

 

La situazione del Bari è talmente complicata che Francesco Biga, avvocato che stava assistendo il club pugliese, ha lasciato l’incarico.

"Qui te se strainculano" (cit.)

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4 minuti fa, primo ha scritto:

#flashnews
A breve sono attese comunicazioni ufficiali del sindaco di Bari, Antonio Decaro, sulla procedura di ricapitalizzazione della società biancorossa. La pista più concreta, come detto nell’ultima nostra comunicazione, porta al nome dell’imprenditore lombardo, proprietario del club inglese di championship Leeds, Andrea Raddrizzani.

Fonte?

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3 minuti fa, cascata rossoverde ha scritto:

ritorniamo a fa i calcoli col siena che e' meglio....quei baresi mafiosi ce lhanno fatta ancora una volta....

dici che il sindaco ce lo butta al culo? una roba tipo DJrolamo barese?

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