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Ebola un altro affare?

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4 minuti fa, Dado ha scritto:

La Lombardia é oggettivamente più difficile da gestire dell'Umbria, per caritá questo é pacifico. La lombardia l'hai chiusa col coronavirus che impazzava giá, bene o male l'Umbria l'hai chiusa prima che i buoi scappassero dalla stalla, pacifico pure questo.

 

Per me il discrimine non é il colore, fermo restando ovviamente che chi ha fatto meglio fino ad oggi, ha ancora tempo per fare un bordello domani. Ogni riferimento ai deliri di riaperture a cazzo che leggo é voluto.

 

Il discrimine é aver fatto o non fatto le cose, averle fatte bene o male. La lombardia non ha davvero fermato quanto andava fermato, con aggravante della presa per il culo televisiva quotidiana. Per me basta questo, come avessero estratto il cartoncino del monopoli: in galera senza passare dal via.

 

La sottomissione alla confindustria regionale lombarda è stato un abominio, e non basta lo spot con le scuse della stessa confindustria, fatto dopo l'ecatombe, a sistemare le cose.

 

E chi oggi chiama in causa più che Gallera e Fontana i loro sottoposti che li avrebbero mal consigliati, se dovrebbe vergognà, perché dopo più di un ventennio ad amministrazione LEGA, nei punti nodali delle strutture regionali ci sono tutti LEGHISTI, tutta gente voluta ed inserita da Maroni e compagnia cantante.

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18 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Però seguendo in modo conseguenziale il tuo ragionamento, che peraltro condivido, forse i cattivi risultati sono dovuti non tanto al colore politico ma ad una oggettiva difficoltà a gestire un'area densamente urbanizzata e con una mobilità spaventosa come è la Lombardia. Poi per carità può essere pure che sia Sala che Fontana siano 2 imbecilli, ma c'è da dire che a macchia di leopardo la Lombardia ha sindaci di dx e di sx e tutti hanno toppato.

Questo è vero ma la devastazione della sanità pubblica lombarda ha responsabili precisi, gente che in galera purtroppo c'è stata troppo poco.

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Comunque il discorso è che chiunque ci stava in Lombardia, sarebbe stata una strage (perché comunque anche il Veneto "nasce" dal focolaio lombardo e i casi erano molti di più, oltre a una maggiore densità di popolazione), e chiunque ci stava in Umbria (o in Molise, in Basilicata...) probabilmente non sarebbe successo granché.

Ma in Lombardia la regione (perché alla fine chi aveva potere decisionale, anche sulla sanità, erano loro), ha inanellato una serie di scelte tra lo scellerato e il semplicemente discutibile non indifferente.

Ancora ieri fontana difendeva la scelta di puntare sulle RSA, nonostante i posti ottenuti fossero pochissimi (appunto, dice 141) e oltretutto estremamente aleatori (su 700 RSA hanno accettato solo 15 - e se erano 5, o zero?). Quindi se viene una seconda ondata si rifà uguale, non si usano alberghi, non si risistemano con tutti i crismi ali di ospedali in disuso...?

Oh, qui non è una questione di tuttologia, è proprio che suona stupido

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1 minuto fa, wild.duck ha scritto:

Oh, qui non è una questione di tuttologia, è proprio che suona stupido

Di cazzate ne sentirai dire tante su quella questione. Li sentirai arzigogolare teorie complicate, secondo me stanno solo cercando di arrivare in tribunale  con capi d'accusa meno pesanti.

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33 minuti fa, torquemada ha scritto:

Lungi da me difendere Fontana o Gallera, va anche detto che un conto è presidiare e difendersi in un territorio come il nostro con poca mobilità pubblica e (in questo caso fortunatamente) tanta mobilità dei singoli, un conto è tenere a bada chi (ed a Milano succede e di che tinta) deve utilizzare treni, Bus e Metropolitana (molto spesso tutti e tre) per andare a lavoro da Lodi Vecchio o dai comuni della cintura metropolitana, come purtroppo faceva il mio caro amico che purtroppo è deceduto.

Sono d’accordo, ma valutiamo allora anche la gestione Romana. Io mi aspettavo una catastrofe. Roma è 3 volte Milano ed i romani, beh, non sono certo i milanesi. Anche romani stessi, tra clienti, collaboratori ed amici sono rimasti incredibilmente sorpresi a) dal loro stesso comportamento e b) di come stiano contenendo con (abbastanza) successo. 

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8 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Comunque il discorso è che chiunque ci stava in Lombardia, sarebbe stata una strage (perché comunque anche il Veneto "nasce" dal focolaio lombardo e i casi erano molti di più, oltre a una maggiore densità di popolazione), e chiunque ci stava in Umbria (o in Molise, in Basilicata...) probabilmente non sarebbe successo granché.

Ma in Lombardia la regione (perché alla fine chi aveva potere decisionale, anche sulla sanità, erano loro), ha inanellato una serie di scelte tra lo scellerato e il semplicemente discutibile non indifferente.

Ancora ieri fontana difendeva la scelta di puntare sulle RSA, nonostante i posti ottenuti fossero pochissimi (appunto, dice 141) e oltretutto estremamente aleatori (su 700 RSA hanno accettato solo 15 - e se erano 5, o zero?). Quindi se viene una seconda ondata si rifà uguale, non si usano alberghi, non si risistemano con tutti i crismi ali di ospedali in disuso...?

Oh, qui non è una questione di tuttologia, è proprio che suona stupido

Checchè ne dicano quelli che difendono Fontana e Gallera, se hai una sanità nella quale i grandi ospedali privati (come il S. Raffaele dove guarda caso hanno mandato Bertolaso) fino ad un certo momento facevano orecchie da mercante e poi hanno "preteso" di essere comunque retribuite, nonostante il dramma, è chiaro che te butti su quelle pubbliche come il Trivulzio o quelle più piccole, dove è solo lo scrupolo di coscienza di chi le amministra che fa la differenza.

Modificato da torquemada

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2 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Sono d’accordo, ma valutiamo allora anche la gestione Romana. Io mi aspettavo una catastrofe. Roma è 3 volte Milano ed i romani, beh, non sono certo i milanesi. Anche romani stessi, tra clienti, collaboratori ed amici sono rimasti incredibilmente sorpresi a) dal loro stesso comportamento e b) di come stiano contenendo con (abbastanza) successo. 

Questa è una cosa che si dovrebbe chiedere ai virologi. Magari c'entrano la scarsa circolazione iniziale del virus a roma e una marea di altre concause.

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2 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Sono d’accordo, ma valutiamo allora anche la gestione Romana. Io mi aspettavo una catastrofe. Roma è 3 volte Milano ed i romani, beh, non sono certo i milanesi. Anche romani stessi, tra clienti, collaboratori ed amici sono rimasti incredibilmente sorpresi a) dal loro stesso comportamento e b) di come stiano contenendo con (abbastanza) successo. 

Non c'è dubbio, ma così a lume di naso, avendo fortunatamente poche occasioni per andare a Roma, mi sembra che comunque (a giudicare del traffico che vedo sul GRA) le persone che a Roma usano la macchina per andare al lavoro sono tante, poi è pure vero che c'è un traffico alla stazione e nella metro elevato anche li.

In ogni modo voglio augurarmi che qui da noi stante le grandi differenze su questo aspetto, si riesca bene ad assorbire eventuali nuove impennate, ma vorrei che si scandagliasse per bene la reale portata del contagio, cioè si facessero tamponi e/o analisi, che ci rendessero bene lo stato delle cose.

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16 minuti fa, torquemada ha scritto:

La sottomissione alla confindustria regionale lombarda è stato un abominio, e non basta lo spot con le scuse della stessa confindustria, fatto dopo l'ecatombe, a sistemare le cose.

 

E chi oggi chiama in causa più che Gallera e Fontana i loro sottoposti che li avrebbero mal consigliati, se dovrebbe vergognà, perché dopo più di un ventennio ad amministrazione LEGA, nei punti nodali delle strutture regionali ci sono tutti LEGHISTI, tutta gente voluta ed inserita da Maroni e compagnia cantante.

Hai ragione è tutta colpa della Lega. Immagino invece che in Veneto o in Umbria sia tutto merito della fortuna. Mica siete di parte, nooooooooooo. :lol:

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Adesso, FURIOUS ha scritto:

Sono d’accordo, ma valutiamo allora anche la gestione Romana. Io mi aspettavo una catastrofe. Roma è 3 volte Milano ed i romani, beh, non sono certo i milanesi. Anche romani stessi, tra clienti, collaboratori ed amici sono rimasti incredibilmente sorpresi a) dal loro stesso comportamento e b) di come stiano contenendo con (abbastanza) successo. 

Premessa: mi aspettavo la catstrofe pure io, bravissimo loro che mi hanno smentitissimo.

 

Ma la situazione non é del tutto uguale: Roma non é cittá di fabbriche ma di pubblico impiego. Dici lockdown? si legge vacanza, stipendio che continua ad arrivare senza fare una piega, zero rischio di perdere il posto. Stanno tutti serenamente a casa e nessuno si piglia rischi.

 

La lombardia é terra di fabbriche e cmq impresa privata. Oggi sono ferie forzate, domani CIG, ma se ti fermi alla lunga arrivano i licenzialmenti, le persone accettano di prendersi il rischio sanitario per prevenire quello professionale.

 

La lombardia (con tutti i limiti e le incazzature dei pendolari) ha buoni trasporti pubblici. Pigli la macchina alla mattina, fai mattinata in tangenziale ovest. Tutti metro ad immerdarsi. A roma non va una minchia da sempre, tutti in in macchina  (ma in questo caso era una ottima idea).

 

E cmq mi hai fatto venire la curiositá di guardare i dati: Roma al momento é la ottava provincia per contagi (in valore assoluto, in rapporto agli abitanti ancora ottima), ieri ha fatto +3.2% oltre un punto percentuale sopra a Milano.

 

 

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1 minuto fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Hai ragione è tutta colpa della Lega. Immagino invece che in Veneto o in Umbria sia tutto merito della fortuna. Mica siete di parte, nooooooooooo. :lol:

No in Veneto Zaia ha dimostrato di avere le idee chiare, lui è chi lo ha consigliato, da noi si sono fatte le scelte a mio avviso giuste, che vanno implementate organizzando il medio periodo, attrezzandosi, a fronteggiare eventuali nuove difficoltà, ma a mio avviso siamo anche una regione ma soprattutto una provincia, che non ha tutte le variabili e le "strade" di contagio che ha una città come Milano o una regione come la Lombardia.

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8 minuti fa, torquemada ha scritto:

No in Veneto Zaia ha dimostrato di avere le idee chiare, lui è chi lo ha consigliato, da noi si sono fatte le scelte a mio avviso giuste, che vanno implementate organizzando il medio periodo, attrezzandosi, a fronteggiare eventuali nuove difficoltà, ma a mio avviso siamo anche una regione ma soprattutto una provincia, che non ha tutte le variabili e le "strade" di contagio che ha una città come Milano o una regione come la Lombardia.

Ma il veneto ce l'ha. Io provo a dire sommessamente e senza pretendere di avere la verità che forse i fattori sono 2.
1) L'imbecillità dei singoli, perchè poi i partiti li fanno le persone, come le amministrazioni, la burocrazia e la politica. Fontana non è Zaia.
2) una oggettiva difficoltà che la Lombardia, terra di partite IVA che se non lavorano non magnano, ha rispetto ad altre Regioni (ma per il Veneto non vale tanto).
L'errore più grosso fatto dagli amministratori lombardi, non lo dico io, lo dicono i tecnici, è stato quello di affidarsi ad una sanità che è la migliore d'Italia. Si sono eccessivamente fidati delle loro capacità non capendo che un'epidemia non si combatte come il resto delle malattie ma paradossalmente è meglio non utilizzare gli ospedali. Anche la gestione degli anziani ha giocato un ruolo importante, in Lombardia l'uso delle badanti che qui da noi è diffuso in modo capillare è sostituito dagli ospizi, che si sono dimostrati delle fabbriche di morte. Io penso che se ci fosse stata un'amministrazione di sx poco sarebbe cambiato, così come penso che se in Umbria ci fosse stata un'amministrazione di sx i buoni risultati si sarebbero avuti lo stesso.
Sono stato troppo equilibrato?

Modificato da ruber-viridis draco

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5 minuti fa, torquemada ha scritto:

No in Veneto Zaia ha dimostrato di avere le idee chiare, lui è chi lo ha consigliato, da noi si sono fatte le scelte a mio avviso giuste, che vanno implementate organizzando il medio periodo, attrezzandosi, a fronteggiare eventuali nuove difficoltà, ma a mio avviso siamo anche una regione ma soprattutto una provincia, che non ha tutte le variabili e le "strade" di contagio che ha una città come Milano o una regione come la Lombardia.

L'altro giorno c'era uno studio che mostrava come il virus abbia seguito tendenzialmente delle strade di grande spostamento (autostrade, le coste etc.). Da noi se non esplode a Roma per via dei tanti pendolari o se non ti dicono botte di sfiga difficile succeda chissà che, se mantieni un buon monitoraggio. Che poi vale immagino per altri posti appenninici/sfigatelli, come posizione (tipo Basilicata)

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1 minuto fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Ma il veneto ce l'ha. Io provo a dire sommessamente e senza pretendere di avere la verità che forse i fattori sono 2.
1) L'imbecillità dei singoli, perchè poi i partiti li fanno le persone, come le amministrazioni, la burocrazia e la politica. Fontana non è Zaia.
2) una oggettiva difficoltà che la Lombardia, terra di partite IVA che se non lavorano non magnano, ha rispetto ad altre Regioni (ma per il Veneto non vale tanto).
L'errore più grosso fatto dagli amministratori lombardi, non lo dico io, lo dicono i tecnici, è stato quello di affidarsi ad una sanità che è la migliore d'Italia. Si sono eccessivamente fidati delle loro capacità non capendo che un'epidemia non si combatte come il resto delle malattie ma paradossalmente è meglio non utilizzare gli ospedali. Anche la gestione degli anziani ha giocato un ruolo importante, in Lombardia l'uso delle badanti che qui da noi è diffuso in modo capillare è sostituito dagli ospizi, che si sono dimostrati delle fabbriche di morte. Io penso che se ci fosse stata un'amministrazione di sx poco sarebbe cambiato, così come penso che se in Umbria ci fosse stata un'amministrazione di sx i buoni risultati si sarebbero avuti lo stesso.
Sono stato troppo equilibrato?

Non lo so se con la sinistra sarebbe successo lo stesso, ma capisci che quello che scrivi, per un amministratore, è gravissimo? Significa non capire un cacchio di come funziona e di cosa è in grado di fare, o non fare, il principale oggetto dell'amministrazione regionale. Ti pare poco?

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Adesso, wild.duck ha scritto:

 

L'altro giorno c'era uno studio che mostrava come il virus abbia seguito tendenzialmente delle strade di grande spostamento (autostrade, le coste etc.). Da noi se non esplode a Roma per via dei tanti pendolari o se non ti dicono botte di sfiga difficile succeda chissà che, se mantieni un buon monitoraggio. Che poi vale immagino per altri posti appenninici/sfigatelli, come posizione (tipo Basilicata)

Vero ma solo in parte. Il grande successo dell'Umbria non sta tanto nel numero di contagi che alla fine non sono stati pochissimi, quanto nel tasso di mortalità.

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Adesso, wild.duck ha scritto:

Non lo so se con la sinistra sarebbe successo lo stesso, ma capisci che quello che scrivi, per un amministratore, è gravissimo? Significa non capire un cacchio di come funziona e di cosa è in grado di fare, o non fare, il principale oggetto dell'amministrazione regionale. Ti pare poco?

Una domanda: ma tu leggi gli interventi degli altri o ti fai prima una convinzione e rispondi a prescindere?

Dove hai letto che ho difeso Fontana? Gli ho dato dell'imbecille. Perchè non ve levate sti paraocchi di appartenenza politica? La discussione ne trarrebbe giovamento.

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Adesso, ruber-viridis draco ha scritto:

Vero ma solo in parte. Il grande successo dell'Umbria non sta tanto nel numero di contagi che alla fine non sono stati pochissimi, quanto nel tasso di mortalità.

Dovresti vedere la distribuzione di età dei malati, sotto i 70 è raro morire a prescindere dalle cure.

Io ho la sensazione che se riesci a non fare esplodere il virus nelle comunità , soprattutto di anziani, ovviamente, la mortalità resti bassissima quasi a prescindere da tutto il resto.

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3 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Ma il veneto ce l'ha. Io provo a dire sommessamente e senza pretendere di avere la verità che forse i fattori sono 2.
1) L'imbecillità dei singoli, perchè poi i partiti li fanno le persone, come le amministrazioni, la burocrazia e la politica. Fontana non è Zaia.
2) una oggettiva difficoltà che la Lombardia, terra di partite IVA che se non lavorano non magnano, ha rispetto ad altre Regioni (ma per il Veneto non vale tanto).
L'errore più grosso fatto dagli amministratori lombardi, non lo dico io, lo dicono i tecnici, è stato quello di affidarsi ad una sanità che è la migliore d'Italia. Si sono eccessivamente fidati delle loro capacità non capendo che un'epidemia non si combatte come il resto delle malattie ma paradossalmente è meglio non utilizzare gli ospedali. Anche la gestione degli anziani ha giocato un ruolo importante, in Lombardia l'uso delle badanti che qui da noi è diffuso in modo capillare è sostituito dagli ospizi, che si sono dimostrati delle fabbriche di morte. Io penso che se ci fosse stata un'amministrazione di sx poco sarebbe cambiato, così come penso che se in Umbria ci fosse stata un'amministrazione di sx i buoni risultati si sarebbero avuti lo stesso.
Sono stato troppo equilibrato?

E ti pare una cosa da poco ??' considerando che a Milano c'è l'istituto Sacco diretto da uno tra i più grandi virologi italiani (Galli) al quale avrebbero dovuto chiedere immediatamente consiglio....ma stamo a scherzà o che ?

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Adesso, wild.duck ha scritto:

Dovresti vedere la distribuzione di età dei malati, sotto i 70 è raro morire a prescindere dalle cure.

Io ho la sensazione che se riesci a non fare esplodere il virus nelle comunità , soprattutto di anziani, ovviamente, la mortalità resti bassissima quasi a prescindere da tutto il resto.

esatto, infatti all'Umbria è andata bene perchè l'uso delle badanti è molto diffuso a scapito delle strutture per anziani.

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Adesso, torquemada ha scritto:

E ti pare una cosa da poco ??' considerando che a Milano c'è l'istituto Sacco diretto da uno tra i più grandi virologi italiani (Galli) al quale avrebbero dovuto chiedere immediatamente consiglio....ma stamo a scherzà o che ?

Dove ho scritto che è cosa da poco?

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1 minuto fa, ruber-viridis draco ha scritto:

esatto, infatti all'Umbria è andata bene perchè l'uso delle badanti è molto diffuso a scapito delle strutture per anziani.

Ma non te crede eh, in un raggio di trecento metri da casa mia (via Mola di Bernardo, strada S. Maria Maddalena, via Campomicciolo) ce ne stanno 3....tutte piene.

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1 minuto fa, ruber-viridis draco ha scritto:

esatto, infatti all'Umbria è andata bene perchè l'uso delle badanti è molto diffuso a scapito delle strutture per anziani.

Io infatti spero che una eventuale seconda ondata faccia esattamente come la prima, cioè ci risparmi. Non penso che da qui a tre anni diventeremo il centro dei traffici mondiali. Il problema soprattutto per noi penso sia se prima o poi il virus prenderà a Roma. Però pure lì, boh, effettivamente a sto giro le premesse per esplodere anche lì c'erano tutte, eppure...

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Comunque regà, la sezione è diventata politica, e credo che sia ormai poco produttiva. Si finisce sempre così, ognuno insulta quelli della fazione opposta, galera per tutti, non si cerca di dare spiegazioni razionali ma la si butta solo sull'ideologico, arzigogoli di tutti i tipi per dimostrare che l'appartenenza ad una parte è sinonimo di stupidità mentre l'altra dà patenti di onestà e capacità a prescindere (magari si potessero riconoscere le persone da come votano!!! saremmo a cavallo). Voi mi risponderete che si chiama "politica" proprio per questo. però così com'è non mi stimola più di tanto, l'altra sezione è politica e infatti non si cava un ragno dal buco.
Mi ritiro in buon ordine.

Modificato da ruber-viridis draco
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5 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Dove ho scritto che è cosa da poco?

Infatti....tu hai scritto che "il più grande errore"......invece è una cosa molto ma molto più grande di un semplice "errore"......è inettitudine.

 

Ma so d'accordo con te l'inettitudine non ha colore.

Modificato da torquemada

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Adesso, torquemada ha scritto:

Ma non te crede eh, in un raggio di trecento metri da casa mia (via Mola di Bernardo, strada S. Maria Maddalena, via Campomicciolo) ce ne stanno 3....tutte piene.

Tanto con le RSA è una questione di culo, quando i numeri sono bassi come da noi. Se trovi la nipote che torna da Milano e visita il nonno se la beccano quasi tutti, o l'infermiera che se l'è buscato in settimana bianca... Ma se non entra non se lo piglia nessuno. In quelle situazioni la via di mezzo pare non esserci o esserci raramente

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Adesso, torquemada ha scritto:

Infatti....tu hai scritto che "il più grande errore"......invece è una cosa molto ma molto più grande di un semplice "errore"......è inettitudine.

🙄 pensavo che l'inettitudine facesse commettere errori. Boh.

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4 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

🙄 pensavo che l'inettitudine facesse commettere errori. Boh.

Un errore po esse sbagliare un calcolo in un equazione a N incognite, l'inettitudine è essere incapaci anche di porselo il problema.

 

Ovviamente a mio avviso.

Modificato da torquemada

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6 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

🙄 pensavo che l'inettitudine facesse commettere errori. Boh.

Certo. Ma il punto è che se sei inetto, per me, te ne vai a casa. E qualche testa a scelta tra tecnici, gallera e fontana per me dovrebbe cadere alla fine di questa storia. Che poi non metto in mezzo la galera, non è quello il punto.

Inetto significa "non idoneo", appunto

Modificato da wild.duck
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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

Certo. Ma il punto è che se sei inetto, per me, te ne vai a casa. E qualche testa a scelta tra tecnici, gallera e fontana per me dovrebbe cadere alla fine di questa storia. Che poi non metto in mezzo la galera, non è quello il punto.

Inetto significa "non idoneo", appunto

Ma infatti. E' un po' lo stesso discorso che vale per Bertolaso: il fatto che tu non abbia compiuto reati penali dimostrabili in tribunale non significa che sei adatto a ricoprire certi incarichi. A parte le massaggiatrici, anche Bertolaso di cose discutibili ne ha fatte parecchie.

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10 minuti fa, NINNI ha scritto:

Ma infatti. E' un po' lo stesso discorso che vale per Bertolaso: il fatto che tu non abbia compiuto reati penali dimostrabili in tribunale non significa che sei adatto a ricoprire certi incarichi. A parte le massaggiatrici, anche Bertolaso di cose discutibili ne ha fatte parecchie.

che comunque io la storia di Bertolaso l'ho abbastanza persa di vista, oltre che si parla di cose successe ormai anni fa e non è che ho la memoria fotografica di tutto quello che è successo, figuriamoci di tutta la gestione Bertolaso. Quello che mi lascia perplesso è che, se hai una fretta devastante di tirare su posti letto un po' di tutti i tipi oltre che di terapia intensiva (perché la "scusa" principale per chiedere posto alle rsa, per dire, questa era), vai a chiedere di coordinare a uno che sulla carta è fuori dai giochi da dieci anni, sta fisicamente chissà dove (stava tirando su ospedali in sierra leone, pare), e oltretutto ha un profilo di rischio molto alto per covid (perché ha 70 anni). A me sembra la classica scelta dettata dal poter dire "ho richiamato il meglio sulla piazza" (con tutte le questioni politiche che ne conseguono per la storia della vicenda Bertolaso) piuttosto che da considerazioni veramente razionali. E pure nelle Marche non credo sia poi così diverso.

Comunque lui dice così

(ANSA) - CIVITANOVA MARCHE (MACERATA)- "Il centro realizzato nella Fiera di Milano e questo di Civitanova Marche tra alcuni mesi verranno visitati dalle istituzioni di tutto il mondo per capire come si organizza una struttura per la lotta al Covid-19". A dirlo è Guido Bertolaso, oggi pomeriggio a Civitanova per fare un punto, assieme al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e al sindaco Fabrizio Ciarapica sullo stato dei lavori per la riconversione della Fiera in un ospedale per la terapia intensiva da 90 posti letto. "A questo progetto apportiamo alcune modifiche sulla scorta dell'esperienza di Milano e del mio essere stato anche paziente, dato che sono stato contagiato dal virus" ha aggiunto Bertolaso.
    "Questa, come quella di Milano - ha detto ancora - sarà una struttura talmente innovativa che adesso qualcuno fa fatica ad apprezzare e quindi è soggetta a facili critiche, ma che verranno smontate dal tempo".

 

se verranno smontate dal tempo meglio così.

 

leggevo questa critica del dott.Giuseppe Bruschi del Niguarda che non pare proprio campata per aria, anche nell'ottica della futuribilità di queste strutture

“L’idea di realizzare una terapia intensiva in fiera non sta né in cielo né in terra… Una terapia intensiva non può vivere separata da tutto il resto dell’Ospedale. Una terapia intensiva funziona solo se integrata con tutte le altre Strutture Complesse che costituiscono la fitta ragnatela di un Ospedale (dai laboratori alla radiologia, della farmacia agli approvvigionamenti, della microbiologia all’anatomia patologica);  perché i pazienti ricoverati in terapia intensiva necessitano della continua valutazione integrata di diverse figure professionali”, ha aggiunto.

“L’idea quindi di creare dei posti letti slegati da questa realtà (senza entrare nel merito di quanti… 600 – 500 – 400 – 250 – 100 – 12!) mi sembra assurda. Sarebbe stato più logico spendere le energie e le donazioni raccolte per ristrutturare o riportare in vita alcuni dei tanti padiglioni “abbandonati” degli Ospedali Lombardi (Niguarda, Sacco, Varese…)”, ha concluso Bruschi confutando in questo modo la tesi di chi non riconosce futuro alla struttura di Milano City. 

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