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Ebola un altro affare?

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Just now, wild.duck said:

dovrebbe suggerirti perché c'è la necessità di un cartello del genere, no?

Perche' lavora in una zona del Bronx dove ci sono molti Latino americani e molti illegali e semplicemente questa e' gente che vive solo casa-lavoro e molti di loro emigrano qua pensando le stesse cose che pensano la maggior parte degli Europei che non hanno mai vissuto qua. 

E torno a ripetere, non sono io che dico che qua va tutto bene perche' a me la mentalita' e la forma di vita Americana disgusta, ma bisogna anche essere realisti e raccontare la realta' delle cose e sottolineare anche quello che loro fanno e ti offrono, cosa che a casa mia non mi e' stata offerta. 

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Adesso, A Sotto ha scritto:

Perche' lavora in una zona del Bronx dove ci sono molti Latino americani e molti illegali e semplicemente questa e' gente che vive solo casa-lavoro e molti di loro emigrano qua pensando le stesse cose che pensano la maggior parte degli Europei che non hanno mai vissuto qua. 

E torno a ripetere, non sono io che dico che qua va tutto bene perche' a me la mentalita' e la forma di vita Americana disgusta, ma bisogna anche essere realisti e raccontare la realta' delle cose e sottolineare anche quello che loro fanno e ti offrono, cosa che a casa mia non mi e' stata offerta. 

si ma tu continui a mescolare la questione medica con la questione economica. Porca miseria, è l'unico paese occidentale/ricco/quello che te pare privo di una assistenza medica universale garantita. Un mio amico fa la guida turistica e un medico qui in vacanza gli spiegava che in teoria manco il pronto soccorso dovrebbe essere obbligatorio (anche se di norma si fa comunque). E comunque siamo il paese messo peggio del mondo occidentale al momento, facile vincere confronti con noi se si parla di occasioni lavorative.

Il principale motivo di bancarotta familiare è medico, se ti becchi certe malattie poi devi pregare che non ti ribecchi la stessa malattia, i farmaci costano un moltiplicatore a casaccio di quello che costano da noi (e mica solo i ritrovati moderni), per fare tamponi per una epidemia devono distrarre fondi in teoria per le catastrofi, pare (d'altra parte, se un tampone costa 60x quello che costa da noi...)

Poi io a dire il vero non ho capito cosa ti hanno fatto loro di medico e cosa ti è mancato da noi. Io sono 4 anni che mi mettono per dentro di fuori, e mi sono trovato bene, sia come tempi che come tutto. Certo, la colazione in ospedale fa cacà, ma a parte quello...

 

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Visto che si parla di sanità USA (che per carita è una merda) , vorrei spendere due parole su quello che personalmente penso da tempo e con questa emergenza sta venendo fuori in maniera lampante, in Italia ormai da più di cinque anni l'agenda politica come le campagne elettorali e un pò tutti i dibattiti sono incentrati su due temi: l'immigrazione e la sicurezza, una roba che ha portato un partito come la lega dal 7/8 %, in poco tempo a quasi il 35%.

Ovviamente sono stati indirizzati un pò dalla situazione contingente, con le varie guerre che hanno accentuato il fenomeno, e in larga parte per un tornacono politico che ha permesso a questi sciacalli di ottenere un risultato impensabile, il problema è che tutto questo è andato a discapito delle cose veramente importanti su cui discutere e sulle quali migliorare: la sanità e l'istruzione, che invece sono state completamente ignorate dal dibattito politico e anzi viste come un fardello da allegerire per poter poi attuare le "mirabolanti" manovre promesse di taglio delle tasse (quando? quali?) grazie al taglio della spesa pubblica.

Il risultato di questo lassismo generalizzato è che gli ospedali ad oggi sono diventati sempre più posti decadenti, con falle strutturali , disponibilità sempre minore di posti letto e personale qualificato, letti in corsia (esperienza personale a terni) , sporcizia, e sempre più frequenti casi di malasanità.

Questa è la situazione in un'italia che deve affrontare un'emergenza mai avuta prima e che per anni è stata a scannarsi per i barconi che arrivavano dall'africa, come se nella vita di una comunità non ci fosse altro di ben più importante.

Bravi!

Modificato da Romairone
  • Grazie 1

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1 ora fa, A Sotto ha scritto:

La cosa meravigliosa poi e' che quando senti parlare del sistema di salute Americano leggi sempre le stesse cose, stessi luoghi comuni... 

Ma nessuno mai afferma per esempio che e' il paese #1 per la prevenzione del cancro.

Che ha la % piu' alta al mondo di cancer survival 

Che ha i sistemi e gli strumenti piu' avanzati per la cura 

Che tutti coloro che lavorano nella difesa(Army, Polizia etc) hanno assicurazione completamente gratuita per loro e le loro famiglie. 

E tanti altri benefits... 

Sempre a dire se non hai i soldi in America muori... daltronde in Italia specialmentese al sud e se non hai una lira vivi delle condizioni mediche di grandissimo livello... pero' parlare merda degli altri e' piu' facile

Si, è anche tra i primi paesi per iniquità e disparità sociale. 

Ha i primati che tu dici, e poi ne ha altri inaccettabili. 

E questa coesistenza non fa rabbia, de più! 

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1 ora fa, callea ha scritto:

 

Il cancro uccide ogni anno più persone di quante potrà fare in totale il coronavirus.

Quindi il coronavirus non è una crisi che potrà cambiare l'opinione pubblica americana.

Se il loro sistema è fallace se ne sarebbero già accorti prima del coronavirus.

Ripeto: per me l'errore di fondo è di voler giudicare quel sistema con i nostri parametri.

Sono parametri di umanità...i diritti (come il diritto alle cure) sono valori universali. 

Le cose vanno male quando i diritti diventano privilegi. 

E lo vedi nella salute, nella giustizia, nell'istruzione, nel lavoro, ecc. 

Ma purtroppo queste cose si capiscono solo quando questi ptoblemi ci toccano personalmente. 

Per questo spero che sto coronavirus e la crisi ambientale facciano accendere il cervello a tanti, soprattutto a chi decide. 

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15 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Si, è anche tra i primi paesi per iniquità e disparità sociale. 

Ha i primati che tu dici, e poi ne ha altri inaccettabili. 

E questa coesistenza non fa rabbia, de più! 

In certi casi quella che tu chiami disparità è semplicemente giustizia. 

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13 minuti fa, Porcino ha scritto:

In certi casi quella che tu chiami disparità è semplicemente giustizia. 

Ah...illuminami! 😀

Modificato da Lu Generale

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E Trump ovviamente afferma che i dati dell'Oms sono falsi. 

Da quale pulpito...intanto oggi il dow jones ha perso il 3,5%...iniziano a capire che hanno una bomba fra le chiappe...e sta per esplodere... 

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10 ore fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Che poi, io posso anche capire chi, seppur italiano, vive in altri paesi europei e ha una visuale più spostata verso la sua attuale situazione di vita, ma in giro si vede gente, che al massimo è arrivata a Poscargano, eiaculare in modo incontrollato quando nomini parole come Germania, Merkel, Macron. 
E' un meccanismo che mi sfugge.

Capisco l'eccesso di nazionalismo, anche se sbagliato, perchè si tende ad esaltare, casa propria, il proprio Paese, il proprio territorio, non riesco a  a capire quali strani cromosomi, portino ad esaltare posti dove manco si è mai stati con cui non si ha quasi niente in comune e dove ci sono governi che te se inculano un giorno sì e l'altro pure.
Mistero.

d'accordissimo, però lo stesso discorso si può fare a parti invertite. personalmente ho ammesso (dal primo messaggio sull'argomento) di avere un'altra percezione e sicuramente è una percezione più tedesca (vivo in germania da quasi vent'anni, ce mancherebbe quasi che non fosse così), però credo vi possiate fidare se vi dico che in germania non c'è la caccia alle streghe che c'è in italia. qua dentro in buona sostanza si sta giudicando tutto il mondo con gli occhi ed i parametri italiani.

 

posso guardare diversi canali italiani, e il corona virus viene messo in qualsiasi notizia: si parla di politica, corona virus; si parla di inquinamento, corona virus; si parla di sport, corona virus; si parla di economia, corona virus... dopo due ore di televisione italiana ho un'ansia che m'andrebbe a chiude in cantina... per forza di cose gli italiani stessi reagiscono in maniera più emozionale quando viene affrontato questo tema. in germania se ne parla abbastanza, ma con molta meno smania e soprattutto senza caccia al paese untore e senza parlare continuamente di città focolaio o di paziente zero.

 

questi giorni abbiamo in visita colleghi statunitensi, irlandesi e diversi polacchi. stasera sono uscito con un polacco e un tedesco e il polacco ha l'impressione che i tedeschi stiano esagerando con il corona virus. in poche parole, da loro se ne parla ma chiaramente meno pure rispetto a qua.

 

non è questione di essere ultranazionalisti o meno. è proprio che ogni paese affronta l'emergenza in maniera più o meno diversa e non c'è uno standard comune.

Modificato da BuFERA

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A sotto,per come ti esprimi sul calcio pensavo che vivevi qui in città,mai avrei pensato che vivi in America,che come si dice.....ogni mondo è paese..con le sue leggi..le sue bellezze..la sua politica ecc....

Ma come segui la ternana?e tutte le sue dinamiche. 

 

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2 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Ah...illuminami! 😀

Semplice, non vedo il motivo per cui chi se gratta le palle tutto il giorno deve accedere agli stessi servizi de chi lavora e guadagna.

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2 hours ago, ternano_84 said:

A sotto,per come ti esprimi sul calcio pensavo che vivevi qui in città,mai avrei pensato che vivi in America,che come si dice.....ogni mondo è paese..con le sue leggi..le sue bellezze..la sua politica ecc....

Ma come segui la ternana?e tutte le sue dinamiche. 

 

Mi trovi completamente d’accordo, per questo trovo che gettare merda su un paese che ti ospita o un paese che non e’ il tuo e ne vivi... mi pare parlare del nulla e gli Americani(persone, non media) a cambio parlano solo della bellezza e della cultura dell’Italia.

 

Riguardo la Ternana, in quanto fortunatamente il calcio non e’ scienza... basta avere un abbonamento ad elevensports e si puo’ parlare di quello che si vede, ovvio e’ che dallo stadio si ha una totale percezione tattica che il piccolo schermo non ti offre, ma tant’e’... 

 

@il professore vive ancora piu’ ad ovest di me Ed ha una visione totalmente differente, il bello del calcio... tutti hanno la verita’ assoluta ma pochi riescono a provarla 

 

Modificato da A Sotto

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41 minutes ago, Porcino said:

Semplice, non vedo il motivo per cui chi se gratta le palle tutto il giorno deve accedere agli stessi servizi de chi lavora e guadagna.

In questo mi trovi totalmente d’accordo.

Aiuterei di piu’ I malati, I diversamente abili, ma lavativi e delinquenti non meritano lo stesso tratto di una persona che fa qualcosa per la sua famiglia e per il paese 

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8 ore fa, BuFERA ha scritto:

d'accordissimo, però lo stesso discorso si può fare a parti invertite. personalmente ho ammesso (dal primo messaggio sull'argomento) di avere un'altra percezione e sicuramente è una percezione più tedesca (vivo in germania da quasi vent'anni, ce mancherebbe quasi che non fosse così), però credo vi possiate fidare se vi dico che in germania non c'è la caccia alle streghe che c'è in italia. qua dentro in buona sostanza si sta giudicando tutto il mondo con gli occhi ed i parametri italiani.

 

posso guardare diversi canali italiani, e il corona virus viene messo in qualsiasi notizia: si parla di politica, corona virus; si parla di inquinamento, corona virus; si parla di sport, corona virus; si parla di economia, corona virus... dopo due ore di televisione italiana ho un'ansia che m'andrebbe a chiude in cantina... per forza di cose gli italiani stessi reagiscono in maniera più emozionale quando viene affrontato questo tema. in germania se ne parla abbastanza, ma con molta meno smania e soprattutto senza caccia al paese untore e senza parlare continuamente di città focolaio o di paziente zero.

 

questi giorni abbiamo in visita colleghi statunitensi, irlandesi e diversi polacchi. stasera sono uscito con un polacco e un tedesco e il polacco ha l'impressione che i tedeschi stiano esagerando con il corona virus. in poche parole, da loro se ne parla ma chiaramente meno pure rispetto a qua.

 

non è questione di essere ultranazionalisti o meno. è proprio che ogni paese affronta l'emergenza in maniera più o meno diversa e non c'è uno standard comune.

Ma questo tuo discorso è antropologico e si può solo essere d'accordo, anche perchè citi dati di fatto, per giunta coincidenti con le notizie e le sensazioni che ho io quando mi sposto dall'Italia.
Il mio era un dubbio che mi assale quando vedo gente che parte in modo pregiudiziale contro il proprio Paese e abbraccia subito la tesi dello straniero. Una specie di rigetto per le proprie origini, non lo so, non so da cosa derivi. Però mentre la difesa della propria casa seppur irrazionale, è fisiologica, quella della casa altrui la trovo poco naturale. Ecco, per esempio tutti i tedeschi che conosco si guardano bene dall'attaccare pregiudizialmente la Germania a favore della Francia, dell'UK o dell'Italia.

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6 ore fa, Porcino ha scritto:

Semplice, non vedo il motivo per cui chi se gratta le palle tutto il giorno deve accedere agli stessi servizi de chi lavora e guadagna.

Ancora con queste favole? Ma in quale contesto vivi? Io ste platee di gente che non fa un cazzo ed è felice non le vedo. 

Con la crisi e la penuria di lavoro mi sembra anzi che ci sia il problema opposto: tanti vorrebbero lavorare, ma non trovano. E infatti emigrano. 

Mi pare un argomento vecchio e demodè, che era ed è un falso argomento per aizzare i poracci contro altri poracci. 

Sarà che invece il problema sono i grandi evasori o chi guadagna miliardi sfruttando centinaia di poveri cristi? 

Comunque, per tornare al tema, i diritti e i servizi devono essere universali, non vanno in base al reddito o a chi ha più o meno voglia di lavorare.  

Io lavoro e mi impegno molto in quel che faccio (anche perché ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace), ma chi vive per lavorare mi fa tanta pena. E malgrado mi impegni nel mio lavoro, vorrei che tutti avessero i diritti (anche un reddito di base), compresi quelli che non hanno voglia di fare nulla, che sono pochi ma ci sono, e sempre ci saranno. Ma il problema del mondo non sono certo questi lavativi. 

Modificato da Lu Generale

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9 ore fa, BuFERA ha scritto:

d'accordissimo, però lo stesso discorso si può fare a parti invertite. personalmente ho ammesso (dal primo messaggio sull'argomento) di avere un'altra percezione e sicuramente è una percezione più tedesca (vivo in germania da quasi vent'anni, ce mancherebbe quasi che non fosse così), però credo vi possiate fidare se vi dico che in germania non c'è la caccia alle streghe che c'è in italia. qua dentro in buona sostanza si sta giudicando tutto il mondo con gli occhi ed i parametri italiani.

posso guardare diversi canali italiani, e il corona virus viene messo in qualsiasi notizia: si parla di politica, corona virus; si parla di inquinamento, corona virus; si parla di sport, corona virus; si parla di economia, corona virus... dopo due ore di televisione italiana ho un'ansia che m'andrebbe a chiude in cantina... per forza di cose gli italiani stessi reagiscono in maniera più emozionale quando viene affrontato questo tema. in germania se ne parla abbastanza, ma con molta meno smania e soprattutto senza caccia al paese untore e senza parlare continuamente di città focolaio o di paziente zero.

questi giorni abbiamo in visita colleghi statunitensi, irlandesi e diversi polacchi. stasera sono uscito con un polacco e un tedesco e il polacco ha l'impressione che i tedeschi stiano esagerando con il corona virus. in poche parole, da loro se ne parla ma chiaramente meno pure rispetto a qua.

non è questione di essere ultranazionalisti o meno. è proprio che ogni paese affronta l'emergenza in maniera più o meno diversa e non c'è uno standard comune.

E ci credo, l'untore è un tedesco!  😀

In Francia, comunque, la caccia all'untore un pò l'hanno fatta...e alla fine pare che si fossero sbagliati.

Pessimi e indecenti, ma hanno fatto la stessa cosa fatta da tanti italiani verso cinesi e altri stranieri.  

Si, ogni paese la affronta in maniera diversa...in Italia siamo fatti così, emotivi e psicolabili, con la politica che soffia sul fuoco (ma sono italiani anche i politici).

Come te, neanche io condivido la psicosi italiana e la sovraesposizione mediatica di questa vicenda, ma il problema c'è ed è serio, e trovo che il nostro paese lo abbia affrontato in maniera migliore di altri, con misure forti ma necessarie, e abbastanza tempestive.

Gli altri paesi rispetto a noi sembrano quasi fottersene (almeno, per quel che possiamo capire tramite i loro organi di stampa e le notizie ufficiali), ma penso che se tanto mi da tanto, fra poco una grossa bomba esploderà nella chiappe di altri paesi, in primis Usa, Inghilterra, Germania e Francia. 

Spero di sbagliare, ma il mondo è ultra globalizzato, è di fatto impossibile che il contagio non arrivi in maniera forte nei paesi più sviluppati e connessi col mondo. 

Modificato da Lu Generale

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Permettimi A Sotto ma se anche Trump accusa i democratici perche a suo dire starebbero fomentando il disagio significa che la situazione è drammaticamente peggiore che in Italia

In USA hanno kit difettosi, se non sei coperto da assicurazione medicare e mediaid e parliamo di milioni di persone, ti attacchi al cazzo e il tamponi lo paghi migliaia di dollari

in USA c'è ricchezza ma anche disagio con baraccopoli e senzatetto nelle periferie delle metropoli; quindi si pone pure un problema di tarcciabilità

In Italia non abbiamo kit scaduti, il tampone è gratuito, non ci sono baraccopoli e senzatetto come in USa

Esiste una sanità pubblica che malgrado i tagli funziona per l'impegno degli operatori e perchè ci sono delle vere e proprie eccellenze mondiali che anche in USA se le sognano

In utalia la sanità pubblica funziona malgrado sia stata nei decenni oggetto di taglia

mancano 50 mila medici, 50 mila infermieri e nel tempo sono stati aboliti quasi mille reparti

la ricerca scientifica pari al 0,3% del pil

se c'è una cosa positiva che sto virus ci ha insegnato è che sulla sanità pubblica bisogna solo investire e non tagliare

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1 ora fa, Lu Generale ha scritto:

Ancora con queste favole? Ma in quale contesto vivi? Io ste platee di gente che non fa un cazzo ed è felice non le vedo. 

Con la crisi e la penuria di lavoro mi sembra anzi che ci sia il problema opposto: tanti vorrebbero lavorare, ma non trovano. E infatti emigrano. 

Mi pare un argomento vecchio e demodè, che era ed è un falso argomento per aizzare i poracci contro altri poracci. 

Sarà che invece il problema sono i grandi evasori o chi guadagna miliardi sfruttando centinaia di poveri cristi? 

Comunque, per tornare al tema, i diritti e i servizi devono essere universali, non vanno in base al reddito o a chi ha più o meno voglia di lavorare.  

Io lavoro e mi impegno molto in quel che faccio (anche perché ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace), ma chi vive per lavorare mi fa tanta pena. E malgrado mi impegni nel mio lavoro, vorrei che tutti avessero i diritti (anche un reddito di base), compresi quelli che non hanno voglia di fare nulla, che sono pochi ma ci sono, e sempre ci saranno. Ma il problema del mondo non sono certo questi lavativi. 

Reddito di base? Io toglierei subito anche il reddito di cittadinanza, vedi tu. Vuoi i soldi? Vai a lavorare.

Di contro ad una sanità a mie spese, ad eccezione di un discorso di pronto soccorso ovviamente, mi faccio si l'assicurazione ma mi togli le tasse. Non è che me pago la sanità e contemporaneamente tasse x te è in piedi un baraccone.

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1 ora fa, Lu Generale ha scritto:

Come te, neanche io condivido la psicosi italiana e la sovraesposizione mediatica di questa vicenda, ma il problema c'è ed è serio, e trovo che il nostro paese lo abbia affrontato in maniera migliore di altri, con misure forti ma necessarie, e abbastanza tempestive.

Gli altri paesi rispetto a noi sembrano quasi fottersene (almeno, per quel che possiamo capire tramite i loro organi di stampa e le notizie ufficiali), ma penso che se tanto mi da tanto, fra poco una grossa bomba esploderà nella chiappe di altri paesi, in primis Usa, Inghilterra, Germania e Francia. 

Spero di sbagliare, ma il mondo è ultra globalizzato, è di fatto impossibile che il contagio non arrivi in maniera forte nei paesi più sviluppati e connessi col mondo. 

per tutte le epidemie degli ultimi decenni (ricordo tra le altre: peste in India, colera a Bari, Sars in Cina, Ebola in Africa un paio di volte e l'ultima è arrivato pure in Italia, Europa e USA) non mi sono mai preoccupato più di tanto (anche se specialmente l'Ebola faceva davvero paura), le ho considerate solo occasioni di bieche speculazioni come i non so quanti milioni di vaccini contro la Sars comprati da Storace quando era presidente della Regione Lazio e poi praticamente inutilizzati.

Questa volta mi sembra diversa: fino a un paio di settimane fa mi sembrava il solito cliché ma l'escalation fino ad arrivare all'emergenza nazionale e a mettere in quarantene tutta l'Italia mi ha fatto riflettere.

I casi gravi, e anche qualcuno mortale, non riguardano solo gli anziani malati ma anche le persone giovani.

E poi perché le persone anziane dovrebbero morire?

Per esempio, mia madre sta bene ma ha ben più di 70 anni e se morisse per il Coronavirus sarei un bel po' incazzato, anche se lei stessa sa di rientrare teoricamente nelle categorie a rischio.

Poi, per carità, di qualcosa tutti dobbiamo morire ma non mi sembra un argomento valido.

Chi mette la testa sotto la sabbia come sembrano fare Trump e molti Paesi europei (per ragioni di costi sanitari o per ragioni legate all'economia o per cercare di buttare la responsabilità come al solito sugli Italiani lazzaroni) temo che avrà una brutta sorpresa.

Sarà una magra consolazione, purtroppo.

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1 ora fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Ma questo tuo discorso è antropologico e si può solo essere d'accordo, anche perchè citi dati di fatto, per giunta coincidenti con le notizie e le sensazioni che ho io quando mi sposto dall'Italia.
Il mio era un dubbio che mi assale quando vedo gente che parte in modo pregiudiziale contro il proprio Paese e abbraccia subito la tesi dello straniero. Una specie di rigetto per le proprie origini, non lo so, non so da cosa derivi. Però mentre la difesa della propria casa seppur irrazionale, è fisiologica, quella della casa altrui la trovo poco naturale. Ecco, per esempio tutti i tedeschi che conosco si guardano bene dall'attaccare pregiudizialmente la Germania a favore della Francia, dell'UK o dell'Italia.

sul nazionalismo tedesco si rischia di aprire un tema che non finisce più... :D diciamo che dopo il nazionalsocialismo è stata fatta un'opera di educazione civile tesa ad evitare derive ultranazionaliste fin dalla scuola, ad esemaio con testi come the wave e animal farm.

 

il mondiale in casa del 2006 ha avuto uno strano effetto, in buona parte direi positivo. molti tedeschi hanno cominciato a sventolare le proprie bandiere senza sentirsi in colpa (questo a detta di alcune persone con cui ho parlato... vivo qui solo dal 2002 e non ho abbastanza elementi per farmi un'idea).

 

le derive tuttavia stanno cominciando con l'afd e con un'ex germania est, che non ha avuto i vaccini anti-ultranazionalismo che ci sono stati nell'ovest. inoltre con la globalizzazione c'è molta migrazione da paesi i cui cittadini sfociano a volte nel proprio ultranazionalismo (argomento antropologiamente complesso) e ciò provoca in alcuni casi una certa reazione che, diciamo, va nella direzione sbagliata.

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48 minuti fa, paolo71 ha scritto:

Permettimi A Sotto ma se anche Trump accusa i democratici perche a suo dire starebbero fomentando il disagio significa che la situazione è drammaticamente peggiore che in Italia

In USA hanno kit difettosi, se non sei coperto da assicurazione medicare e mediaid e parliamo di milioni di persone, ti attacchi al cazzo e il tamponi lo paghi migliaia di dollari

in USA c'è ricchezza ma anche disagio con baraccopoli e senzatetto nelle periferie delle metropoli; quindi si pone pure un problema di tarcciabilità

In Italia non abbiamo kit scaduti, il tampone è gratuito, non ci sono baraccopoli e senzatetto come in USa

Esiste una sanità pubblica che malgrado i tagli funziona per l'impegno degli operatori e perchè ci sono delle vere e proprie eccellenze mondiali che anche in USA se le sognano

In utalia la sanità pubblica funziona malgrado sia stata nei decenni oggetto di taglia

mancano 50 mila medici, 50 mila infermieri e nel tempo sono stati aboliti quasi mille reparti

la ricerca scientifica pari al 0,3% del pil

se c'è una cosa positiva che sto virus ci ha insegnato è che sulla sanità pubblica bisogna solo investire e non tagliare

purtroppo il trend sembra andare nella direzione opposta anche in italia. la privatizzazione ormai è all'ordine del giorno, dall'acqua, alla gestione dei rifiuti, alla scuola, alla stessa sanità ed ho sentito parlare anche di forze dell'ordine. le istutuzioni pubbliche ricevono sempre meno soldi e la gestione dei servizi passa sempre più ai privati.

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40 minuti fa, Porcino ha scritto:

Reddito di base? Io toglierei subito anche il reddito di cittadinanza, vedi tu. Vuoi i soldi? Vai a lavorare.

Di contro ad una sanità a mie spese, ad eccezione di un discorso di pronto soccorso ovviamente, mi faccio si l'assicurazione ma mi togli le tasse. Non è che me pago la sanità e contemporaneamente tasse x te è in piedi un baraccone.

Ti vorrei vedere negli Usa, che perdi il buon lavoro che avevi, e ti ritrovi di colpo con le pezze al culo, sommerso dai debiti per i prestiti facili a cui hai avuto accesso, e per il buon stile di vita cui eri abituato. Non puoi più pagare la tua buona assicurazione sanitaria, l'affitto, l'avvocato per avere giustizia, il buon college per i tuoi figli (già, perché negli Usa anche la buona istruzione è un privilegio).

Poi vediamo a chi ti affidi, e se fai ancora lo smargiasso di ultradestra...

Perdonami, ma chi ragiona come te proprio non lo capisco. Egoismo e cinismo allo stato puro. 

Modificato da Lu Generale

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Alle Molinette due anziani ricoverati, il figlio lavora a Lodi
Una coppia di ottantenni, da alcuni giorni ricoverata nel reparto di Medicina generale diretto dal dottor Luca Scaglione delle Molinette di Torino, è risultata positiva al Coronavirus. Erano arrivati in ospedale per quella che sembrava influenza, non dichiarando che era venuto a fare loro visita proprio in quei giorni il figlio, che lavora nella 'zona rossa' di Lodi. Lo si apprende da fonti sanitarie regionali

 

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14 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Ti vorrei vedere negli Usa, che perdi il buon lavoro che avevi, e ti ritrovi di colpo con le pezze al culo, sommerso dai debiti per i prestiti facili a cui hai avuto accesso, e per il buon stile di vita cui eri abituato. Non puoi più pagare la tua buona assicurazione sanitaria, l'affitto, l'avvocato per avere giustizia, il buon college per i tuoi figli (già, perché negli Usa anche la buona istruzione è un privilegio).

Poi vediamo a chi ti affidi, e se fai ancora lo smargiasso di ultradestra...

Perdonami, ma chi ragiona come te proprio non lo capisco. Egoismo e cinismo allo stato puro. 

Non so in America, ma la situazione che hai descritto l'ho vissuta qui in Italia. Mi sono rimboccato le mani e ora guadagno molto più di prima. 

Nella vita bisogna fare per avere e sarò sempre contro chi vuole senza fare. Il lavoro che non se trova è una scusa.

Modificato da Porcino

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2 ore fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Ma questo tuo discorso è antropologico e si può solo essere d'accordo, anche perchè citi dati di fatto, per giunta coincidenti con le notizie e le sensazioni che ho io quando mi sposto dall'Italia.
Il mio era un dubbio che mi assale quando vedo gente che parte in modo pregiudiziale contro il proprio Paese e abbraccia subito la tesi dello straniero. Una specie di rigetto per le proprie origini, non lo so, non so da cosa derivi. Però mentre la difesa della propria casa seppur irrazionale, è fisiologica, quella della casa altrui la trovo poco naturale. Ecco, per esempio tutti i tedeschi che conosco si guardano bene dall'attaccare pregiudizialmente la Germania a favore della Francia, dell'UK o dell'Italia.

nel messaggio precedente so partito per la tangente e non ho risposto alla prima parte del messaggio...

 

il tema per me è comunque complesso, credo che chi soffre dei disagi nel proprio paese osserva quello che succede in altri paesi e assimila più o meno acriticamente (a seconda dei disagi) quello che vede. è un processo naturale che porta a migliorarci, credo che lo facciamo anche a livello individuale, di comunità, di città ("lu presepe de viterbo ce magna su la capoccia") e così via.

se ci si mettono in mezzo i nazionalismi però si finisce per spostare il problema su un falso binario.

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52 minuti fa, BuFERA ha scritto:

sul nazionalismo tedesco si rischia di aprire un tema che non finisce più... :D diciamo che dopo il nazionalsocialismo è stata fatta un'opera di educazione civile tesa ad evitare derive ultranazionaliste fin dalla scuola, ad esemaio con testi come the wave e animal farm.

 

il mondiale in casa del 2006 ha avuto uno strano effetto, in buona parte direi positivo. molti tedeschi hanno cominciato a sventolare le proprie bandiere senza sentirsi in colpa (questo a detta di alcune persone con cui ho parlato... vivo qui solo dal 2002 e non ho abbastanza elementi per farmi un'idea).

 

le derive tuttavia stanno cominciando con l'afd e con un'ex germania est, che non ha avuto i vaccini anti-ultranazionalismo che ci sono stati nell'ovest. inoltre con la globalizzazione c'è molta migrazione da paesi i cui cittadini sfociano a volte nel proprio ultranazionalismo (argomento antropologiamente complesso) e ciò provoca in alcuni casi una certa reazione che, diciamo, va nella direzione sbagliata.

Le nuove generazioni di tedeschi, dagli anni 80 in poi, non hanno più memoria dell’Olocausto e dei crimini nazisti. Un millennial poi ancora di meno. EAD ogni generazione futura il ricordo sarà sempre più diluito. Sarà un discorso razzista ma la storia ci insegna che i tedeschi hanno una mentalità nazionalista e imperialista dai tempi dei tempi. 

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3 minuti fa, Cacafocu ha scritto:

Le nuove generazioni di tedeschi, dagli anni 80 in poi, non hanno più memoria dell’Olocausto e dei crimini nazisti. Un millennial poi ancora di meno. EAD ogni generazione futura il ricordo sarà sempre più diluito. Sarà un discorso razzista ma la storia ci insegna che i tedeschi hanno una mentalità nazionalista e imperialista dai tempi dei tempi. 

e gli italiani una mentalità scordarella... :D

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https://www.lastampa.it/cronaca/2020/03/06/news/l-oms-si-prepara-alla-pandemia-il-virus-non-si-puo-piu-bloccare-1.38555483

 

Si preparano alla pandemia... 

 

ROMA. L’Organizzazione mondiale della sanità è pronta a pronunciare la parola fino ad oggi impronunciabile: pandemia. Che significa dire ai singoli Stati di fare un passo indietro ed eseguire i piani dell’Oms per impedire che il virus dilaghi. Misure che possono andare dallo stop alle attività produttive ai limiti alla circolazione anche via terra e che potrebbero essere applicate in primis nel nostro Paese, che ha il maggior numero di casi dopo Cina e Corea del Sud.

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