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SINNER-MUSETTI-BERRETTO

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1 ora fa, Bellimbusto ha scritto:

Alla luce dei fatti oggi può sembrare una previsione strampalata, ma tre giorni fa le premesse erano differenti. Non potevo immaginare gli effetti da sindrome premestruale di de Minaur, con Zverev ha dato il peggio di sé, dopo due mesi di ottimo tennis.

 

 

Anche io, se può consolarti, ero convinto che De Minaur avrebbe vinto facile.

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Ancora pioggia a Phoenix. Berrettini - Cazaux dovrebbe riprendere dopo le 23:30.

 

Intanto Musetti oggi è diventato papà. 

 

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A Berrettini piacciono tanto le partite sospese più volte per pioggia. Rimonta e vince contro Cazaux e va agli ottavi del Challenger 175 di Phoenix. Risultato non banale.

Dopo essersi assicurato 6-1 il secondo set, va sotto 3/5 nel terzo, ma trova la forza per risalire ancora e spuntarla 7/5. Avrà un altro giovane francese, il 22.enne Atmane, un altro che ha attraversato periodi bui, simili ai suoi.

 

 

Edited by Bellimbusto

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Bravo Berretto, non ci speravo.

Congratulazioni a Muso, ma ora non è che perderà sonno a cambiare i pannolini di notte, eh?

Si deve allenare!

In tutto questo stasera c'è appena appena una partita che potrebbe segnare la storia del tennis italiano (una volta di più...) perché nessun italiano, né uomo né donna, né nell'era open né in tempi antichi, si è mai arrampicato fino al posto d'onore del ranking mondiale, il n. 2.

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I due si ritrovano ad Indian Wells un anno dopo: quella fu l'ultima vittoria dell'Infante su Carotone. Da allora la sfida si è arricchita di due slam ( uno a testa), una Davis, un paio di Mille e due Cinquecento, quasi tutti vinti da Jannik.

La stampa, specializzata e non, di tutto il mondo presenta questa sfida come il duello più avvincente del panorama tennistico. Garantendo che sarà così per anni. El Fuego contro il Ghiaccio, due tipologie di giocatori quasi opposte, ma anche di personalità molto diverse. Unite però se non proprio da amicizia, da totale rispetto.

La caccia al secondo posto dà gloria effimera ed estemporanea: penso che entrambi stasera penseranno solo a vincere perché la cosa basta e avanza. 

 

Berrettini - Atmane su. Super tennis dopo le 19.30.

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

Bravo Berretto, non ci speravo.

Congratulazioni a Muso, ma ora non è che perderà sonno a cambiare i pannolini di notte, eh?

Si deve allenare!

In tutto questo stasera c'è appena appena una partita che potrebbe segnare la storia del tennis italiano (una volta di più...) perché nessun italiano, né uomo né donna, né nell'era open né in tempi antichi, si è mai arrampicato fino al posto d'onore del ranking mondiale, il n. 2.

Un n.2 che sarebbe quasi un n.1

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Berrettini la macchina imperfetta... però vince anche contro Atmane, che non è male.

Adesso, se ho capito bene già tra qualche ora, gli tocca Vukic in semifinale, che a Indian Wells ha strappato un set a Djoker.

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In attesa che spiova a Indian Wells, arrivano buone notizie da 300 miglia più ad est. A Phoenix infatti Berrettini ha appena conquistato l'accesso alla semifinale del 175 dell'Arizona, battendo anche in questo caso in rimonta l'aggressivo francese Atmane. In attesa di ritrovare i colpi migliori, a cominciare dal servizio, Berretto è sicuramente rientrato nel circuito con tanta voglia di sbucciarsi le ginocchia: requisito che gli è servito tantissimo per rimettere a posto le cose anche oggi, rientrando di un break nel secondo set e vincendo i tiebreak del secondo e del terzo set.

Visto che questo era un recupero, Matteo dovrà tornare in campo nella notte, per la semifinale con l'australiano Vukic (69), colui che aveva avuto qualche chance di stendere Djokovic prima che lo facesse Nardi, ad Indian Wells.

Prima di loro, Van Assche e N.Borges daranno vita alla prima semifinale.

 

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1 ora fa, Bellimbusto ha scritto:

In attesa che spiova a Indian Wells, arrivano buone notizie da 300 miglia più ad est. A Phoenix infatti Berrettini ha appena conquistato l'accesso alla semifinale del 175 dell'Arizona, battendo anche in questo caso in rimonta l'aggressivo francese Atmane. In attesa di ritrovare i colpi migliori, a cominciare dal servizio, Berretto è sicuramente rientrato nel circuito con tanta voglia di sbucciarsi le ginocchia: requisito che gli è servito tantissimo per rimettere a posto le cose anche oggi, rientrando di un break nel secondo set e vincendo i tiebreak del secondo e del terzo set.

Visto che questo era un recupero, Matteo dovrà tornare in campo nella notte, per la semifinale con l'australiano Vukic (69), colui che aveva avuto qualche chance di stendere Djokovic prima che lo facesse Nardi, ad Indian Wells.

Prima di loro, Van Assche e N.Borges daranno vita alla prima semifinale.

 

Berrettini reggerà fisicamente? Un quarto di finale di 3 ore circa, un breve riposo e poi semifinale, ho qualche dubbio sulla tenuta, contro il francese dopo qualche scambio lungo si appoggiava alla rete per recuperare e rifiatare. 

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6 minutes ago, CAPPUCCINO KID said:

Berrettini reggerà fisicamente? Un quarto di finale di 3 ore circa, un breve riposo e poi semifinale, ho qualche dubbio sulla tenuta, contro il francese dopo qualche scambio lungo si appoggiava alla rete per recuperare e rifiatare. 

Probabilmente no ma, tutto sommato, importa poco. Phoenix serviva da prova generale per saggiare la sua consistenza. E' vivo e combatte, tanto basta al momento. A Miami entrerà nel tabellone principale con il ranking protetto, speriamo non gli capiti subito un abbinamento proibitivo.

 

 

Edited by Bellimbusto

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Adesso, Bellimbusto ha scritto:

Probabilmente no ma, tutto sommato, importa poco. Phoenix serviva da prova generale per saggiare la sua consistenza. E' vivo e combatte, tanto basta al momento. A Miami entrerà nel tabellone principale con il ranking protetto, speriamo non gli capii subito un abbinamento proibitivo.

 

Preciso come sempre, che si dice in Friuli? Io manco da quasi 10 anni, trasferito in Canada ci sono tornato solo due volte

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1 minute ago, CAPPUCCINO KID said:

Preciso come sempre, che si dice in Friuli? Io manco da quasi 10 anni, trasferito in Canada ci sono tornato solo due volte

Sto in Trentino, in realtà  🏔️

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È andata male. Alcaraz inesistente nel primo set, dominante nel secondo e nel terzo. Dispiace (molto) ma prima o poi doveva succedere. È la legge di questo sport. Nessuna serie di vittorie è infinita e quella di Sinner è stata davvero notevole Per ora resta n. 2 Carlitos. Rivincita a Miami dalla prossima settimana. Grazie Jann per tutto quello che ci hai regalato da ottobre. 

Edited by altoforno

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Jannik perde e lo fa pure in modo molto doloroso. Gioca un primo set a livelli mai toccati prima, ma non gestisce il prevedibile ritorno di Alcaraz, che all'inizio del secondo set sembrava davvero sfiduciato. Invece è bastato che l'Infante abbassasse il numero dei gratuiti per girare l'inerzia della partita. Da lì in poi Sinner ha sofferto, perdendo certezze soprattutto dopo aver mancato le palle break che gli avrebbero permesso di giocarsi la frazione in volata.

Il terzo set è stato semplicemente uno strazio, con il roscio totalmente fuori fase, abbandonato da dritto e risposta. 

Bravo Alcaraz, e pure molto. Ma un crollo verticale di questo tipo da parte di un Sinner, padrone del match per un'ora, non s'era ancora visto.

 

Intanto Berrettini, costretto ad un tour de force, ha portato a casa il primo set al tiebreak contro Vukic. Però ora mi vado a riporre.

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Ho resistito io e ho visto Berrettini vincere anche il secondo tie-break contro Vukic (il quarto in un pomeriggio...) e approdare in finale contro Nuno Borges. 

Un sorriso me lo ha regalato vederlo così convinto.

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Nel secondo set Sinner sembrava come frenato dalla paura di sbagliare. Nel terzo invece ha proprio mollato, specialmente nel servizio. Peccato perché la partita, comunque giocata a livelli altissimi, meritava una conclusione migliore.

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Nel tennis, come in ogni sport, vince chi, a parità di capacità tecniche e di preparazione fisica, ha più fame. Più motivazioni. Ieri Jannik mi è sembrato arrivare a pancia piena, e giustamente perché da cinque mesi e mezzo non ha fatto altro che vincere e raccogliere (meritatissimi) allori. Invece Carlitos è arrivato con la voglia di riscattare le ultime due sconfitte contro Jann e di tornare a vincere un torneo importante. Questo ha fatto la differenza. Nel secondo set, dopo aver perso il servizio, Carotone ha vinto un bello scambio e sorrideva con Alcaraz. Djoker avrebbe reagito con ferocia al break subito.

Come dice Jann, o vinco o imparo. Ecco, questa è la lezione di ieri, secondo me.

Berretto invece mi è sembrato avere la giusta fame. Ha vinto due partite in un giorno, giocando complessivamente 5 set di cui 4 al tie break ( tutti vinti...), e alla fine ha urlato tutta la sua gioia e rabbia. 

Sarebbe importante per lui riuscire a vincere il torneo oggi.

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Per dire...anche Carlitos dopo Wimbledon è sembrato avere perso un po' di ferocia...ma ora l'ha ritrovata.

Sono giovani... può succedere.

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22 hours ago, adriatico said:

Comunque..la sconfitta di un italiano in una semifinale di un ATP 1000 e’ la notizia del giorno…impensabile fino a tre anni fa

Sacrosanto.

 

Alcaraz ha battuto anche Medvedev, riconquistando il titolo di Indian Wells. Finale risoltasi nel tiebreak del primo set, il secondo è poi filato via a senso unico, perché quando l'Infante è in fiducia nemmeno il numero 4 del mondo può fare qualcosa.

Chi dice che la vera finale sia stata quella di sabato notte, non sbaglia di molto. Occasione buttata da Jannik? Impresona di Alcaraz? L'uno e l'altro, ma la mia sensazione è che nel bilancio vada introdotto il contributo molto ma molto importante dell'angolo. Come era successo a Sinner nella finale di Melbourne, l'altra notte il murciano è riuscito a girare l'inerzia della partita anche grazie alle parole di Ferrero: era letteralmente a stracci, dopo il primo set, e non ho la certezza che in totale autonomia sarebbe riuscito a girarla. Ripeto, la sensazione l'ho avuta anche nella finale degli AO, sul finire del secondo set. E qui penso a come sarebbe potuta andare a IW se nell'angolo di Carotone ci fosse stato anche Vagnozzi (che a Miami ci sarà). Per dirla con Montalbano, mi sto facendo persuaso che sti ragazzotti (aggiungo alla lista tutta la batteria dei loro coetanei) stiano beneficiando a mani basse della legalizzazione del coaching, che - ribadisco - secondo me toglie qualcosa al gioco e alla loro formazione.

Tolto sto sassolino, archiviamo la tappa occidentale del Double Sunshine e prepariamoci ad assistere a quella orientale. A Miami Sinner troverà condizioni più gradite: soprattutto campo e palle più veloci, anche se per questo rischierà di perdere un po' più spesso il controllo delle sue fucilate, specie di dritto. Diciamo che ci si aspetta un aumento dei vincenti ma anche dei gratuiti.

Alle 18 di oggi ci sarà il sorteggio dei tabelloni principali, con Alcaraz e Sinner prime teste di serie, confinati sui lati opposti. Quindi la prospettiva sarà quella di un eventuale incrocio solo in finale.

Ci sono già gli abbinamenti del torneo di qualificazione (due turni, per entrare fra i big 96), con due dei nostri: Vavassori e Nardi. Purtroppo per il pesarese, gli effetti del balzo in classifica dopo Indian Wells (è proprio al 96.mo posto, oggi) non hanno modificato le Entry list stilate un mese fa, quindi dovrà passare per i turni preliminari. E qui ne becca subito uno tosto, il ceco Jakub Mensik (70), protagonista di un avvio di stagione importante. Match degno di un secondo-terzo turno: al vincitore spetterà poi uno tra il tranquillissimo Paire (so' ironico) e lo slovacco Klein. Wave saggerà le sue ambizioni di rimettersi in gioco anche fra i singolaristi partendo dal 23.enne croato Duje Ajdukovic (117), che ha al proprio attivo solo 7 incontri lontano dai Challenger. Poi potrebbe esserci Garin.

 

Resta da dire del Berretto, che a Miami entrerà tra i 96 grazie al ranking protetto. In Arizona ha giocato in modo superiore alle aspettative. Fisicamente è un po' indietro, ha avuto silhouette migliori: ciononostante s'è battuto con quella determinazione figlia di una voglia di tennis repressa per 6 mesi. La finale con Nuno Borges era forse il meno proibitivo degli impegni, ma la grande fatica accumulata nei quarti ed in semifinale (due turni affrontati sabato in meno di 5 ore l'uno dall'altro, 5 set e 4 tiebreak giocati), si è fatta sentire. Ottime sensazioni, comunque: deve e vuole giocare, capace che farà bene già nell'imminente stagione sulla terra.

 

 

 

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Il 17/3/2024 Alle 09:27, altoforno ha scritto:

Nel tennis, come in ogni sport, vince chi, a parità di capacità tecniche e di preparazione fisica, ha più fame. Più motivazioni. Ieri Jannik mi è sembrato arrivare a pancia piena, e giustamente perché da cinque mesi e mezzo non ha fatto altro che vincere e raccogliere (meritatissimi) allori.

Panatta ha avuto la mia stessa impressione e ha dichiarato che forse Jannik si era abituato troppo bene...

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Secondo me la realtà e' semplicemente çhe, se non intervengono fattori esterni al momento non immaginabili, siamo all'alba di una rivalità che potrebbe fare la storia del tennis almeno per i prossimi 5/6 anni. Allo stato attuale, Djokovic permettendo, gli altri possono puntare solo a qualche briciola lasciata qua e là da questi due fenomeni.

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Ecco il tabellone di Miami.

Parto subito dai potenziali ottavi di finale, giusto per un primo orientamento.

 

Sopra:

Alcaraz (1) - Shelton (16)

Dimitrov (11) - Hurkacz (8)

Zverev (4) - Khachanov (15)

Rune - (6) - De Minaur (9)

 

Sotto:

Ruud (7) - Fritz (12)

Medvedev (3) - Humbert (14)

Rublev (5) - Tsitsipas (10)

Sinner (2) - Paul (13)

 

Quindi, Carotone sul lato di Medvedev; Alcaraz su quello di Zverev (ma anche Rune...). Non male la prospettiva di verificare la tenuta del tiratore Shelton, su un campo moolto più veloce come quello della Florida, proprio contro l'Infante.

Sinner, dal canto suo, avrebbe al secondo turno (tutte le 32 teste di serie hanno un bye al primo) l'argentino Cachin o un qualificato., Proseguendo, Griekspoor al terzo, Paul (o Tiafoe) agli ottavi.

 

Rispetto ad Indian Wells, la presenza italiana si è impreziosita grazie a Berrettini e a Darderi, atteso alla verifica dopo l'ottima campagna sull'argilla sudamericana. Berretto (142), nell'ottavo di Rublev, ha pescato Andy Murray (62): i due non si beccano dall'Australian Open del '23, la drammatica sfida vinta dallo scozzese al tiebreak del quinto. Ma Matteo è avanti 3-2 nei testa a testa. Per chi vince c'è Etcheverry, testa di serie nr.28.

Darderi becca il più stralunato di tutti, Sciapo; poi ci sarebbe Tsitsi.

In zona anche Arnaldi (38), che deve esordire contro il più talentuoso dei francesini, Fils (37), battuto agli ultimi UsOpen, 6/4 al quinto. Ad attendere il vincitore c'è Bublik.

Nell'ottavo di Medvedev è finito Cobolli, che aspetta un qualificato per poi puntare dritto su Norrie.

Il neo-papà Musetti è nella parte alta, nell'ottavo di Alcaraz. Dopo il bye avrà Safiullin o un qualificato. Poi ci sarebbe Shelton.

Non facilissimo nemmeno il cammino di Sonego, che esordisce contro Evans, sul quale vanta però un bel 3-0, con la bella partita di Melbourne come recente ricordo: 3-1 in rimonta. Eubanks, per il vincitore.

 

Gli altri due italiani, Nardi e Vavassori, giocheranno stasera il loro primo incontro di qualificazione.

Vavassori dopo le 20 contro Ajdukovic, Nardi dopo le 21 contro Mensik.

 

 

Edited by Bellimbusto
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Passa solo Vavassori, facendo tra l'altro una fatica bestia: perso il primo set, rimedia vincendo due tiebreak. Decisivo il prossimo match, contro il franco-monegasco Vacherot (141), che ha superato a sorpresa Garin.

Niente da fare invece per Nardi. Mensik l'ha liquidato con facilità. Troppa.

 

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