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LUCIO BATTISTI, 9/9/1998 - 9/9/2007

Messaggi raccomandati

Cosa ti dicevo mai? A che punto ero?

Ho quasi l'impressione che - io con te - perdo il sentiero.

Forse la psicologia può spiegare questi strani vuoti della mente mia.

Ora mi ricordo che parlavo di follia e del grande amore, grande bugia.

Che ne pensi dimmi, di un uomo tanto stupido da crederti "sua"?

Anima, alzati, apriti

abbracciala, abbracciali, abbracciati

Che ora è? E' tardi ormai.

Mia cara, cara amica, che ne dici se noi

portiamo a termine la nostra dolcissima fatica.

Allontaniamoci verso il centro dell'universo.

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Una giornata uggiosa

 

 

Sogno un cimitero di campagna e io là

all'ombra di un ciliegio in fiore senza età

per riposare un poco 2 o 300 anni

giusto per capir di più e placar gli affanni

Sogno al mio risveglio di trovarti accanto

intatta con le stesse mutandine rosa

non più bandiera di un vivissimo tormento

ma solo l'ornamento di una bella sposa

Ma che colore ha una giornata uggiosa

ma che sapore ha una vita mal spesa

Ma che colore ha una giornata uggiosa

ma che sapore ha una vita mal spesa

Sogno di abbracciare un amico vero

che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro

e gente giusta che rifiuti d'esser preda

di facili entusiasmi e ideologie alla moda

Ma che colore ha una giornata uggiosa

ma che sapore ha una vita mal spesa

Ma che colore ha una giornata uggiosa

ma che sapore ha una vita mal spesa

Sogno il mio paese infine dignitoso

e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa

di non sognare la Nuovissima Zelanda

Per fuggire via da te Brianza velenosa

Ma che colore ha una giornata uggiosa

ma che sapore ha una vita mal spesa

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Dove vai quando poi resti sola

il ricordo come sai non consola

Quando lei se ne andò per esempio

Trasformai la mia casa in tempio

E da allora solo oggi non farnetico più

a guarirmi chi fu

ho paura a dirti che sei tu

Ora noi siamo già più vicini

Io vorrei non vorrei ma se vuoi

Come può uno scoglio

arginare il mare

anche se non voglio

torno già a volare

Le distese azzurre

e le verdi terre

Le discese ardite

e le risalite

su nel cielo aperto

e poi giù il deserto

e poi ancora in alto

con un grande salto

Dove vai quando poi resti sola

senza ali tu lo sai non si vola

Io quel dì mi trovai per esempio

quasi sperso in quel letto così ampio

Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei

io la morte abbracciai

ho paura a dirti che per te

mi svegliai

Oramai fra di noi solo un passo

Io vorrei non vorrei ma se vuoi

Come può uno scoglio

arginare il mare

anche se non voglio

torno già a volare

Le distese azzurre

e le verdi terre

le discese ardite

e le risalite

su nel cielo aperto

e poi giù il deserto

e poi ancora in alto

con un grande salto

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Lo so che non si possono fare paragoni, ma almeno qui in Italia lui è entrato nella vita delle persone molto più di Pavarotti (con rispetto parlando)

 

questo è un pezzo di "Rapput" di Bisio e Rocco Tanica che la dice lunga...

 

eravamo solamente io e Giovanna sopra un’isola deserta tipo c’hai presente due chilometri di spiaggia vuota, dormivamo in un capanno in riva al mare e alla sera i pescatori ci portavano del pesce, facevamo le grigliate sulla spiaggia e cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti fino all’alba

 

credo che sia capitato a tantissime persone da 40 anni a questa parte...

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Ciao Lucio, grazie di tutto....

Ricordo la domenica dopo quel 9 settembre, allo stadio un Ternana-Torino (tra l'altro vinto da noi al 94') preceduto da un'ora di tue canzoni...nella tristezza per la tua morte, fu comunque un momento bello e suggestivo...

 

In nessun luogo andai

per niente ti pensai

e nulla ti mandai

per mio ricordo

Sul bordo m'affacciai

d'abissi belli assai

Su un dolce tedio a sdraio

amore ti ignorai

invece costeggiai

i lungomai

M'estasiai. ti spensierai

m'estasiai, e si spostò

la tua testa estranea

che rotolò

Cadere la guardai

riflessa tra ghiacciai

sessanta volte che

cacciava fuori

la lingua e t'abbracciai

Di sangue m'inguaiai

Tu quindi come stai

Se è lecito che fai

in quell'attualità

che pare vera

Come stai, ti smemorai

ti stemperai e come sta

la straniera, lei come sta

Son le cose

che pensano ed hanno di te

sentimento. esse t'amano e non io

come assente rimpiangono te

Son le cose prolungano te

La vista l'angolai

di modo che tu mai

entrassi col viavai

di quando sei

dolcezza e liturgia

orgetta e leccornia

La prima volta che

ti vidi non guardai

da allora non t'amai

tu come stai (ah come stai)

Rimpiangono te

son le cose, prolungano te

certe cose

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Ciao Lucio, grazie di tutto....

Ricordo la domenica dopo quel 9 settembre, allo stadio un Ternana-Torino (tra l'altro vinto da noi al 94') preceduto da un'ora di tue canzoni...nella tristezza per la tua morte, fu comunque un momento bello e suggestivo...

 

In nessun luogo andai

per niente ti pensai

e nulla ti mandai

per mio ricordo

Sul bordo m'affacciai

d'abissi belli assai

Su un dolce tedio a sdraio

amore ti ignorai

invece costeggiai

i lungomai

M'estasiai. ti spensierai

m'estasiai, e si spostò

la tua testa estranea

che rotolò

Cadere la guardai

riflessa tra ghiacciai

sessanta volte che

cacciava fuori

la lingua e t'abbracciai

Di sangue m'inguaiai

Tu quindi come stai

Se è lecito che fai

in quell'attualità

che pare vera

Come stai, ti smemorai

ti stemperai e come sta

la straniera, lei come sta

Son le cose

che pensano ed hanno di te

sentimento. esse t'amano e non io

come assente rimpiangono te

Son le cose prolungano te

La vista l'angolai

di modo che tu mai

entrassi col viavai

di quando sei

dolcezza e liturgia

orgetta e leccornia

La prima volta che

ti vidi non guardai

da allora non t'amai

tu come stai (ah come stai)

Rimpiangono te

son le cose, prolungano te

certe cose

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é una canzone che mi emoziona molto avrei scelto anche io questa per ricordarlo. Tutta la sua produzione e le sue collaborazioni sono state importanti e rimarranno sempre nella nostra memoria.

Ciao di nuovo Lucio :)

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Felicitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaà aaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

ti ho persa ieri ma oggi ti ritrovo giàààààààààààààààààà

 

Tristezza vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

una canzone il tuo posto prenderàààààààààààààààààààà

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Sono un Fan di De Andrè cioè lo stile contario che aveva Lucio Battisti ma devo riconoscere che è stato un grande cantnte

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anche io sono un grande fan di de andrè ma anche lucio sapeva darti delle grandi emozioni...

 

A te che sei il mio presente

a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri

per lasciar solo posto al tuo viso

che come un sole rosso acceso arde per me. .

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Sono un Fan di De Andrè cioè lo stile contario che aveva Lucio Battisti ma devo riconoscere che è stato un grande cantnte

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anche io sono un grande fan di de andrè ma anche lucio sapeva darti delle grandi emozioni...

 

A te che sei il mio presente

a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri

per lasciar solo posto al tuo viso

che come un sole rosso acceso arde per me. .

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Battisti e De André sono gli unici due cantanti di cui non mi viene in mente nessuna canzone brutta.

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ieri ho visto uno speciale su tg 2...DA BRIVIDI...

 

CIAO LUCIO!!!

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se non ricordo male, mercoledì su canale 5 c'è uno speciale la sera

 

 

ciao lucio

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Io credo che la grandezza della musica in generale, e di grandi artisti nel particolare come Lucio sia nel far si che ognuno possa entrare in una canzone, e viverla con le proprie idee, con la propria interpretazione....per questo si avvicinano più alle poesie. Cosa che non può succedere in canzoni come ti raserò l' aiuola oppure con canzoni di questi gruppettini di oggi.

Il problema di fondo è che al di là del fattore politico una volta la musica era espressione di ciò che avevi dentro. oggi no.

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...a me, quando ascolto oppure si nomina Lucio Battsti....me vene in mente quanno mi padre

 

me portava a scià a 10 anni a Terminillo...quanno che a Greccio già incontravi un pò de'

 

neve...e se passava pe' la strada vecchia pe annà a Rieti....che passavi su quella collinetta

 

in mezzo alle case e poco dopo facevi lu ponte co' gli archi....e i campi intorno erano

 

bianchi de' neve...co' quell'atmosfera ovattata e quasi irreale che veramente sembrava de

 

sta nella brughiera...decantata spesso dal grande Lucio....e sullo sfondo...ovviamente...

 

Poggio BUstone.....

 

..oppure quanno me portava a scià anche a Campo Felice...accennevi la radio e sentivi spesso

 

Lucio...

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LA COLLINA DEI CILIEGI

 

E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante

cancella col coraggio quella supplica dagli occhi

troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante

e quasi sempre dietro la collina è il sole

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente

ma perché tu non vuoi spaziare con me

volando contro la tradizione

come un colombo intorno a un pallone frenato

e con un colpo di becco

bene aggiustato forato e lui giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

se chiudi gli occhi un istante

ora figli dell'immensità

Se segui la mia mente se segui la mia mente

abbandoni facilmente le antiche gelosie

ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso né sono mie

Non non temere tu non sarai preda dei venti

ma perché non mi dai la tua mano perché

potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è

E dando un calcio ad un sasso

residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

ora figli dell'immensità

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LA COLLINA DEI CILIEGI

 

E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante

cancella col coraggio quella supplica dagli occhi

troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante

e quasi sempre dietro la collina è il sole

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente

ma perché tu non vuoi spaziare con me

volando contro la tradizione

come un colombo intorno a un pallone frenato

e con un colpo di becco

bene aggiustato forato e lui giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

se chiudi gli occhi un istante

ora figli dell'immensità

Se segui la mia mente se segui la mia mente

abbandoni facilmente le antiche gelosie

ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso né sono mie

Non non temere tu non sarai preda dei venti

ma perché non mi dai la tua mano perché

potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è

E dando un calcio ad un sasso

residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

ora figli dell'immensità

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probabilmente la più bella insieme alla luce dell'est

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LA COLLINA DEI CILIEGI

 

E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante

cancella col coraggio quella supplica dagli occhi

troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante

e quasi sempre dietro la collina è il sole

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente

ma perché tu non vuoi spaziare con me

volando contro la tradizione

come un colombo intorno a un pallone frenato

e con un colpo di becco

bene aggiustato forato e lui giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

se chiudi gli occhi un istante

ora figli dell'immensità

Se segui la mia mente se segui la mia mente

abbandoni facilmente le antiche gelosie

ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso né sono mie

Non non temere tu non sarai preda dei venti

ma perché non mi dai la tua mano perché

potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è

E dando un calcio ad un sasso

residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

ora figli dell'immensità

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volevo metterla io.... :fiore:

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LA COLLINA DEI CILIEGI

 

E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante

cancella col coraggio quella supplica dagli occhi

troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante

e quasi sempre dietro la collina è il sole

Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente

ma perché tu non vuoi spaziare con me

volando contro la tradizione

come un colombo intorno a un pallone frenato

e con un colpo di becco

bene aggiustato forato e lui giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

se chiudi gli occhi un istante

ora figli dell'immensità

Se segui la mia mente se segui la mia mente

abbandoni facilmente le antiche gelosie

ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso né sono mie

Non non temere tu non sarai preda dei venti

ma perché non mi dai la tua mano perché

potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina che giorno è

E dando un calcio ad un sasso

residuo d'inferno e farlo rotolar giù giù giù

e noi ancora ancor più su

planando sopra boschi di braccia tese

un sorriso che non ha

né più un volto né più un'età

e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini

ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini

e più in alto e più in là

ora figli dell'immensità

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volevo metterla io.... :fiore:

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:fiore:

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