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pure Robin mesà che ce le portava.

Comunque, callea o non callea, la spiegazione ce la sò io..

Batman e la maggior parte dei super eroi, c'avevano lu picchio piccolo (infatti mai una volta che pensavano alla picchia sulle loro storie) e per "nascondere" questo piccolo problema s'infagottavano parecchio pè cercà de fa più pacco..

Spesso tra la calzamaglia e le mutanne ce mettevano pure una bottiglietta de succo di frutta..

Me sò informato.

1203657[/snapback]

 

 

te sbaji mì....batman s'è dato na mezza magnata co cat-woman

robin hood annava pacio pè lady marian

 

superman...boh, me sfugge, x superman mesà che c'hai ragione te, se metteva l'ovatta tra li slip e la carzamaja

1203659[/snapback]

si ma mai una scopata.... erano innamorati e basta... si dice che hanno dovuto smettere a fare i supereroi perchè erano diventati ciechi dalle seghe. Pare (fonte attendibile...il tg4) che Batman sia stato visto con il bastone e il pastore tedesco che scriveva la finanziaria con Padoa Schioppa.

Cmq la spiegazione è solo una ed è certa Batman è sponsorizzato da Dolce e Gabbana (conosciuti da Robin ad un gay pride) e deve per forza far vedere la scritta D&G che ha sull'elastico delle mutande.

1254255[/snapback]

 

penso che co ste 3 risposte callea ha risolto tutti i suoi problemi :lol:

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perchè quando sento il bisogno di emettere una flatulenza,nel mentre di una conversazione più o meno impegnativa,non posso fare altro che interrompere per un momento il dialogo?

 

in altri termini,perchè non si può scoreggiare e parlare nello stesso momento?

1298938[/snapback]

guarda succede solo a te.

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:o

 

non è possibile e posso portare,a supporto della tesi,testimonianze importanti...d'altro canto,parlo di un piccolo,lussurioso,e soddisfacente istante...

fammi capire,tu non ti fermi nemmeno per emetere il fatidico "hmnmmmh" accompagnato da un'espressione del viso soddisfatta?

Modificato da meglio papa che sergino

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Ho notato una sorta di "involuzione" del linguaggio di callea negli ultimi temi (vedi ATTERNI AVVARSAVIA ma ce ne sarebbero molti altri di esempi). Il suo vocabolario sempre ponderato e forbito ultimamente si è colorito con note di ternitudine nonchè con qualche sprazzo di "scacchionate"......come si spiega tutto cio'?

Che abbia iniziato una frequentazione con cocomero e cazzarola?

Callea, illuminaci

.adieuz

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Ho notato una sorta di "involuzione" del linguaggio di callea negli ultimi temi (vedi ATTERNI AVVARSAVIA ma ce ne sarebbero molti altri di esempi). Il suo vocabolario sempre ponderato e forbito ultimamente si è colorito con note di ternitudine nonchè con qualche sprazzo di "scacchionate"......come si spiega tutto cio'?

Che abbia iniziato una frequentazione con cocomero e cazzarola?

Callea, illuminaci

.adieuz

1300582[/snapback]

 

"Atterni", "accasa" o "avvarsavia", non sono esempi di linguaggio ternano.

Sono semplicemente delle piccole licenze che mi prendo da buon cultore della lingua italiana.

 

Io non sono per l'immobilismo della lingua, ma mi piace sperimentare nuove modalità espressive che in genere prendono piede e si diffondono velocemente.

 

Non è un caso che mi considero il padre fondatore dello ".Ciauz" introdotto da me medesimo nella metà degli anni 90, termine che divenne di gran moda tra i giovani all'inizio del nuovo millennio... :P

 

.Ciauz

Modificato da callea

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Ho notato una sorta di "involuzione" del linguaggio di callea negli ultimi temi (vedi ATTERNI AVVARSAVIA ma ce ne sarebbero molti altri di esempi). Il suo vocabolario sempre ponderato e forbito ultimamente si è colorito con note di ternitudine nonchè con qualche sprazzo di "scacchionate"......come si spiega tutto cio'?

Che abbia iniziato una frequentazione con cocomero e cazzarola?

Callea, illuminaci

.adieuz

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"Atterni", "accasa" o "avvarsavia", non sono esempi di linguaggio ternano.

Sono semplicemente delle piccole licenze che mi prendo da buon cultore della lingua italiana.

 

Io non sono per l'immobilismo della lingua, ma mi piace sperimentare nuove modalità espressive che in genere prendono piede e si diffondono velocemente.

 

Non è un caso che mi considero il padre fondatore dello ".Ciauz" introdotto da me medesimo nella metà degli anni 90, termine che divenne di gran moda tra i giovani all'inizio del nuovo millennio... :P

 

.Ciauz

1300668[/snapback]

 

 

mecojoni!

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Ho notato una sorta di "involuzione" del linguaggio di callea negli ultimi temi (vedi ATTERNI AVVARSAVIA ma ce ne sarebbero molti altri di esempi). Il suo vocabolario sempre ponderato e forbito ultimamente si è colorito con note di ternitudine nonchè con qualche sprazzo di "scacchionate"......come si spiega tutto cio'?

Che abbia iniziato una frequentazione con cocomero e cazzarola?

Callea, illuminaci

.adieuz

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"Atterni", "accasa" o "avvarsavia", non sono esempi di linguaggio ternano.

Sono semplicemente delle piccole licenze che mi prendo da buon cultore della lingua italiana.

 

Io non sono per l'immobilismo della lingua, ma mi piace sperimentare nuove modalità espressive che in genere prendono piede e si diffondono velocemente.

 

Non è un caso che mi considero il padre fondatore dello ".Ciauz" introdotto da me medesimo nella metà degli anni 90, termine che divenne di gran moda tra i giovani all'inizio del nuovo millennio... :P

 

.Ciauz

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mecojoni!

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Raga',

 

ve lo dico francamente: non capite una ceppa. Del resto, le menti superiori come la sua spesso non vengono apprezzate nel contesto in cui si esprimono.

 

Callea lascia perde 'sti carrozzi. Qui te volemo tutti bene.

Modificato da Nerbo

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Ho notato una sorta di "involuzione" del linguaggio di callea negli ultimi temi (vedi ATTERNI AVVARSAVIA ma ce ne sarebbero molti altri di esempi). Il suo vocabolario sempre ponderato e forbito ultimamente si è colorito con note di ternitudine nonchè con qualche sprazzo di "scacchionate"......come si spiega tutto cio'?

Che abbia iniziato una frequentazione con cocomero e cazzarola?

Callea, illuminaci

.adieuz

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"Atterni", "accasa" o "avvarsavia", non sono esempi di linguaggio ternano.

Sono semplicemente delle piccole licenze che mi prendo da buon cultore della lingua italiana.

 

Io non sono per l'immobilismo della lingua, ma mi piace sperimentare nuove modalità espressive che in genere prendono piede e si diffondono velocemente.

 

Non è un caso che mi considero il padre fondatore dello ".Ciauz" introdotto da me medesimo nella metà degli anni 90, termine che divenne di gran moda tra i giovani all'inizio del nuovo millennio... :P

 

.Ciauz

1300668[/snapback]

 

quindi l'inventore dell'ormaientratonell'usocomune .ciauz è ternano? e scrive sul nostro forum?

che spettacolo!!!!!!!

.chespettacoluz (.chespettacoluz l'ho inventato io. non te inventassi cazzate callè!)

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Alla Ualla epstein barr!

 

 

Ci è un saludos a tutti e tutti e tutte o tutto che viene dal cuore ala quale un minghione come gallea non ci ha invendando un cazzo che quando che io ero picolo la dicevo alla ualla ciuaz e ero picolo capito?

 

 

gallea tu non sarai mai come ci volete voi!

 

Ho visto un g

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Caro Callea,

mi sai dire le motivazioni delle 3 spartizioni della Polonia,le studiai al liceo ma non me le ricordo più....

 

Grazie,anzi :denkuje

1662250[/snapback]

 

Eccoti accontentato.

Tutto scritto di mio pugno secondo le mie memorie scolastiche...

Ci ho messo un po' ma per rinfrescare la mente di un amico smemorato ne è valsa la pena.

 

 

Prima spartizione

 

La prima spartizione (1772)

Il 19 febbraio 1772 fu firmato a Vienna un accordo sulla spartizione; il 6 febbraio 1772 si era già concluso un accordo a San Pietroburgo tra Prussia e Russia. Nell'agosto le truppe prussiane, russe e austriache entrarono insieme nella Confederazione e occuparono le province che si erano spartite. Il 5 agosto 1772 fu emesso il manifesto dell'occupazione; il paese era troppo esausto a causa degli sforzi della Confederazione di Bar per offrire ulteriore resistenza.

I reggimenti della Confederazione non lasciarono tuttavia le armi. Ogni fortezza posta sotto il loro comando cercò di resistere il più a lungo possibile: famosa fu la difesa di Tyniec, che durò fino alla fine di marzo 1773, e anche quella di Czestochowa, diretta da Pulaski. Cracovia cadde il 28 aprile, presa dal generale russo Suvorov che esiliò le guarnigioni in Siberia. Né la Francia né la Gran Bretagna, su cui si basavano le speranze, aiutarono in misura sufficiente la Polonia o si opposero alla spartizione; in questo modo morì quasi subito il tentativo della Confederazione di respingere l'aggressione. La battaglia costò la vita a circa 100.000 uomini e portò il paese alla rovina, anche se costituì la prima dimostrazione della rinascita di una coscienza nazionale.

Il trattato di spartizione fu ratificato il 2 settembre 1772. Federico II di Prussia fu elogiato per il suo successo e si prese gran cura del nuovo stato polacco sottomesso alla Prussia, importando un gran numero di insegnanti cattolici (specialmente gesuiti) e rendendo obbligatorio per i principi della corona prussiani imparare la lingua polacca; Kaunitz d'Austria fu orgoglioso di essersi impossessato delle ricche miniere di sale di Bochnia e di Wieliczka e Caterina di Russia fu anche molto soddisfatta della nuova conquista. Con questo "documento diplomatico", la Russia venne in possesso di quella porzione della Livonia che ancora era rimasta nelle mani polacche e della Bielorussia, con le sue contee di Vitebsk, Polotsk e Mstislavl; la Prussia prese la Ermland (Varmia) e la Prussia Reale (Prusy Królewskie, che divenne in seguito la Prussia Occidentale), la contea della Pomerania, ma senza la città di Danzica, le contee di Marienburg (Malbork), Kulm (Chełmno), senza però la città di Toruń, e alcuni distretti nella Grande Polonia. L'Austria si impossessò di Zator e Auschwitz (Oswiecim), parte della Piccola Polonia, con le contee di Cracovia e Sandomir oltre all'intera Galizia. Con questa spartizione, la Confederazione Polacco-Lituana perse circa il 30% del suo territorio con 4 milioni di abitanti.

 

Federico II ha scritto in merito alla partecipazione della (cattolica) imperatrice Maria Teresa nella prima divisione della Polonia in una lettera: "L'imperatrice Caterina e mi sono semplici ladri. Mi piacerebbe sapere come l'imperatrice calmata suo padre confessore? Ella Pianto, quando ha preso; più ha gridato, ha preso più!? "

Dopo aver occupato i loro rispettivi territori, le tre potenze spartitrici pretesero che il re Stanislao II di Polonia e il Parlamento approvassero la loro azione. Il Re si appellò alle nazioni dell'Europa occidentale in cerca di aiuto, ma vedendo che nessuna nazione estera aveva offerto il suo aiuto e che le potenze avevano occupato Varsavia per forzare la convocazione dell'assemblea, non ci fu alcuna alternativa che la tacita sottomissione. I senatori che si pronunciarono contro l'invasione furono arrestati ed esiliati in Siberia dai rappresentanti di Caterina II di Russia.

Seconda spartizione

 

 

La seconda spartizione (1793)

Dal 1790, la Prima Repubblica Polacca si era disfatta ad un punto talmente disastroso che fu costretta ad un'alleanza del tutto innaturale (ed anche fatale) con la nemica Prussia. Il Patto polacco-prussiano del 1790 fu firmato e le condizioni da esso imposte furono tale da rendere inevitabili le ultime due spartizioni della Polonia. La Costituzione del 1791 affrancò la borghesia, stabilì la separazione dei tre rami del governo ed eliminò gli abusi della costituzione russa. Ancora una volta la Polonia cercò di riformarsi e migliorarsi senza il permesso della Russia: questo causò un ulteriore irrigidimento dei rapporti con l'oriente e l'Imperatrice invase di nuovo la Polonia nel 1792.

L'adozione da parte della Confederazione Polacco-Lituana della Costituzione di maggio fu il preludio di una serie di azioni aggressive da parte degli stati confinanti, che temevano una rinascita della Polonia. Nella guerra in difesa della costituzione, i magnati polacchi filo-russi, la Confederazione di Targowica, con il supporto neutrale dell'Austria, combatterono contro le forze polacche, sostenendo la costituzione. Tradite dagli alleati prussiani, le forze pro-costituzionali furono sconfitte e negli anni successivi avvennero la seconda e la terza spartizione, che posero fine all'esistenza della Confederazione. Nella seconda spartizione, la Russia e la Prussia si divisero le terre in modo tale che solo un terzo della popolazione nel 1772 rimase in territorio polacco.

Terza spartizione

 

 

Le tre spartizioni della Polonia

Con la terza spartizione, la parte russa comprendeva 120.000 km² e 1,2 milioni di persone, insieme a Vilnius; la Prussia possedeva 55.000 km² e 1 milione di abitanti, insieme a Varsavia, e l'Austria 47.000 km² con 1,2 milioni di persone, incluse le città di Lublino e Cracovia.

Conseguenze

Napoleone instaurò il Ducato di Varsavia in una piccola area della Polonia, ma dopo la sua sconfitta, con il Congresso di Vienna, la situazione volse a sfavore dei polacchi. La Russia si riprese gran parte della Polonia e, dopo aver sedato un'insurrezione nel 1831, fu abolita l'autonomia del Regno del Congresso (denominazione che assunse il nuovo stato polacco); i polacchi dovettero subire la confisca delle proprietà, la deportazione, i servizi militari forzati e la chiusura delle università. Dopo la rivolta del 1863 fu imposta la russificazione delle scuole superiori polacche ed il tasso di alfabetizzazione crollò drammaticamente. Nella zona austriaca i polacchi divennero la seconda minoranza nazionale e furono autorizzati ad avere una rappresentanza in Parlamento ed a sviluppare le loro università. Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca. Nella porzione prussiana, invece, l'intero sistema scolastico fu germanizzato e i conquistatori non ebbero rispetto per la cultura e le istituzioni polacche, cosa che la Russia almeno aveva mantenuto. Per ristabilire l'indipendenza della Polonia ci vorranno 123 anni: lo stato tornerà ai polacchi dopo la Grande Guerra, dopo che gli Imperi Centrali si saranno arresi agli Alleati, dopo che sarà avvenuta la Rivoluzione russa e dopo che sarà stato stipulato il Trattato di Versailles.

Bilancio

Secondo alcuni storici, la spartizione della Confederazione Polacco-Lituana sarebbe avvenuta a causa della degenerazione dello stato e dell'incapacità dei polacchi di governarsi. Nonostante ciò, il periodo più scuro della storia polacca e il nadir della degenerazione dello stato avvenne nella prima metà del XVIII secolo, quando la Polonia stava mostrando i primi segni di un lento recupero. Molti storici vedono le due ultime spartizioni come una risposta alle riforme che avrebbero rafforzato la Confederazione ed alla paura che le riforme stesse suscitavano negli stati vicini.

Come conseguenza delle spartizioni, i polacchi, la cui cultura li spingeva ad evitare di intromettersi negli affari degli altri stati europei, furono obbligati a cercare di cambiare lo status quo dell'Europa. I poeti, politici, nobili, scrittori ed artisti polacchi divennero i principali rivoluzionari del XIX secolo. In ogni Paese in cui il popolo cercava di rovesciare un regime tirannico imposto dalla Santa Alleanza fra Prussia, Austria e Russia, i rivoluzionari polacchi sarebbero giunti a sostenere la battaglia per la libertà contro la tirannia. Fu durante questo periodo che nacque il motto polacco "Za wolność waszą i naszą" ("Per la vostra e la nostra libertà"). La credenza che la missione della Polonia nel mondo sia quella di liberare gli altri paesi da regimi tirannici persiste ancora oggi nella psiche dei suoi abitanti.[1]

Quarta spartizione

Il termine Quarta spartizione della Polonia può essere utilizzato per riferirsi alle seguenti divisioni delle terre polacche, nello specifico:

dopo l'Era napoleonica, la divisione nel 1815 del Ducato di Varsavia al Congresso di Vienna;

l'incorporazione nel 1832 del Regno del Congresso nella Russia e l'incorporazione della Repubblica di Cracovia nell'Austria;

la spartizione nel 1939 della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica con la Campagna di Polonia.

 

.Ciaps

Modificato da callea

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  Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca. Nella porzione prussiana, invece, l'intero sistema scolastico fu germanizzato e i conquistatori non ebbero rispetto per la cultura e le istituzioni polacche, cosa che la Russia almeno aveva mantenuto. Per ristabilire l'indipendenza della Polonia ci vorranno 123 anni: lo stato tornerà ai polacchi dopo la Grande Guerra,

1662284[/snapback]

 

Quindi i polacchi so' rimasti pe'123 anni senza campionato§?porelli---

Modificato da Imbattibile Beota

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Caro Callea,

mi sai dire le motivazioni delle 3 spartizioni della Polonia,le studiai al liceo ma non me le ricordo più....

 

Grazie,anzi :denkuje

1662250[/snapback]

 

Eccoti accontentato.

Tutto scritto di mio pugno secondo le mie memorie scolastiche...

Ci ho messo un po' ma per rinfrescare la mente di un amico smemorato ne è valsa la pena.

 

 

Prima spartizione

 

La prima spartizione (1772)

Il 19 febbraio 1772 fu firmato a Vienna un accordo sulla spartizione; il 6 febbraio 1772 si era già concluso un accordo a San Pietroburgo tra Prussia e Russia. Nell'agosto le truppe prussiane, russe e austriache entrarono insieme nella Confederazione e occuparono le province che si erano spartite. Il 5 agosto 1772 fu emesso il manifesto dell'occupazione; il paese era troppo esausto a causa degli sforzi della Confederazione di Bar per offrire ulteriore resistenza.

I reggimenti della Confederazione non lasciarono tuttavia le armi. Ogni fortezza posta sotto il loro comando cercò di resistere il più a lungo possibile: famosa fu la difesa di Tyniec, che durò fino alla fine di marzo 1773, e anche quella di Czestochowa, diretta da Pulaski. Cracovia cadde il 28 aprile, presa dal generale russo Suvorov che esiliò le guarnigioni in Siberia. Né la Francia né la Gran Bretagna, su cui si basavano le speranze, aiutarono in misura sufficiente la Polonia o si opposero alla spartizione; in questo modo morì quasi subito il tentativo della Confederazione di respingere l'aggressione. La battaglia costò la vita a circa 100.000 uomini e portò il paese alla rovina, anche se costituì la prima dimostrazione della rinascita di una coscienza nazionale.

Il trattato di spartizione fu ratificato il 2 settembre 1772. Federico II di Prussia fu elogiato per il suo successo e si prese gran cura del nuovo stato polacco sottomesso alla Prussia, importando un gran numero di insegnanti cattolici (specialmente gesuiti) e rendendo obbligatorio per i principi della corona prussiani imparare la lingua polacca; Kaunitz d'Austria fu orgoglioso di essersi impossessato delle ricche miniere di sale di Bochnia e di Wieliczka e Caterina di Russia fu anche molto soddisfatta della nuova conquista. Con questo "documento diplomatico", la Russia venne in possesso di quella porzione della Livonia che ancora era rimasta nelle mani polacche e della Bielorussia, con le sue contee di Vitebsk, Polotsk e Mstislavl; la Prussia prese la Ermland (Varmia) e la Prussia Reale (Prusy Królewskie, che divenne in seguito la Prussia Occidentale), la contea della Pomerania, ma senza la città di Danzica, le contee di Marienburg (Malbork), Kulm (Chełmno), senza però la città di Toruń, e alcuni distretti nella Grande Polonia. L'Austria si impossessò di Zator e Auschwitz (Oswiecim), parte della Piccola Polonia, con le contee di Cracovia e Sandomir oltre all'intera Galizia. Con questa spartizione, la Confederazione Polacco-Lituana perse circa il 30% del suo territorio con 4 milioni di abitanti.

 

Federico II ha scritto in merito alla partecipazione della (cattolica) imperatrice Maria Teresa nella prima divisione della Polonia in una lettera: "L'imperatrice Caterina e mi sono semplici ladri. Mi piacerebbe sapere come l'imperatrice calmata suo padre confessore? Ella Pianto, quando ha preso; più ha gridato, ha preso più!? "

Dopo aver occupato i loro rispettivi territori, le tre potenze spartitrici pretesero che il re Stanislao II di Polonia e il Parlamento approvassero la loro azione. Il Re si appellò alle nazioni dell'Europa occidentale in cerca di aiuto, ma vedendo che nessuna nazione estera aveva offerto il suo aiuto e che le potenze avevano occupato Varsavia per forzare la convocazione dell'assemblea, non ci fu alcuna alternativa che la tacita sottomissione. I senatori che si pronunciarono contro l'invasione furono arrestati ed esiliati in Siberia dai rappresentanti di Caterina II di Russia.

Seconda spartizione

 

 

La seconda spartizione (1793)

Dal 1790, la Prima Repubblica Polacca si era disfatta ad un punto talmente disastroso che fu costretta ad un'alleanza del tutto innaturale (ed anche fatale) con la nemica Prussia. Il Patto polacco-prussiano del 1790 fu firmato e le condizioni da esso imposte furono tale da rendere inevitabili le ultime due spartizioni della Polonia. La Costituzione del 1791 affrancò la borghesia, stabilì la separazione dei tre rami del governo ed eliminò gli abusi della costituzione russa. Ancora una volta la Polonia cercò di riformarsi e migliorarsi senza il permesso della Russia: questo causò un ulteriore irrigidimento dei rapporti con l'oriente e l'Imperatrice invase di nuovo la Polonia nel 1792.

L'adozione da parte della Confederazione Polacco-Lituana della Costituzione di maggio fu il preludio di una serie di azioni aggressive da parte degli stati confinanti, che temevano una rinascita della Polonia. Nella guerra in difesa della costituzione, i magnati polacchi filo-russi, la Confederazione di Targowica, con il supporto neutrale dell'Austria, combatterono contro le forze polacche, sostenendo la costituzione. Tradite dagli alleati prussiani, le forze pro-costituzionali furono sconfitte e negli anni successivi avvennero la seconda e la terza spartizione, che posero fine all'esistenza della Confederazione. Nella seconda spartizione, la Russia e la Prussia si divisero le terre in modo tale che solo un terzo della popolazione nel 1772 rimase in territorio polacco.

Terza spartizione

 

 

Le tre spartizioni della Polonia

Con la terza spartizione, la parte russa comprendeva 120.000 km² e 1,2 milioni di persone, insieme a Vilnius; la Prussia possedeva 55.000 km² e 1 milione di abitanti, insieme a Varsavia, e l'Austria 47.000 km² con 1,2 milioni di persone, incluse le città di Lublino e Cracovia.

Conseguenze

Napoleone instaurò il Ducato di Varsavia in una piccola area della Polonia, ma dopo la sua sconfitta, con il Congresso di Vienna, la situazione volse a sfavore dei polacchi. La Russia si riprese gran parte della Polonia e, dopo aver sedato un'insurrezione nel 1831, fu abolita l'autonomia del Regno del Congresso (denominazione che assunse il nuovo stato polacco); i polacchi dovettero subire la confisca delle proprietà, la deportazione, i servizi militari forzati e la chiusura delle università. Dopo la rivolta del 1863 fu imposta la russificazione delle scuole superiori polacche ed il tasso di alfabetizzazione crollò drammaticamente. Nella zona austriaca i polacchi divennero la seconda minoranza nazionale e furono autorizzati ad avere una rappresentanza in Parlamento ed a sviluppare le loro università. Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca. Nella porzione prussiana, invece, l'intero sistema scolastico fu germanizzato e i conquistatori non ebbero rispetto per la cultura e le istituzioni polacche, cosa che la Russia almeno aveva mantenuto. Per ristabilire l'indipendenza della Polonia ci vorranno 123 anni: lo stato tornerà ai polacchi dopo la Grande Guerra, dopo che gli Imperi Centrali si saranno arresi agli Alleati, dopo che sarà avvenuta la Rivoluzione russa e dopo che sarà stato stipulato il Trattato di Versailles.

Bilancio

Secondo alcuni storici, la spartizione della Confederazione Polacco-Lituana sarebbe avvenuta a causa della degenerazione dello stato e dell'incapacità dei polacchi di governarsi. Nonostante ciò, il periodo più scuro della storia polacca e il nadir della degenerazione dello stato avvenne nella prima metà del XVIII secolo, quando la Polonia stava mostrando i primi segni di un lento recupero. Molti storici vedono le due ultime spartizioni come una risposta alle riforme che avrebbero rafforzato la Confederazione ed alla paura che le riforme stesse suscitavano negli stati vicini.

Come conseguenza delle spartizioni, i polacchi, la cui cultura li spingeva ad evitare di intromettersi negli affari degli altri stati europei, furono obbligati a cercare di cambiare lo status quo dell'Europa. I poeti, politici, nobili, scrittori ed artisti polacchi divennero i principali rivoluzionari del XIX secolo. In ogni Paese in cui il popolo cercava di rovesciare un regime tirannico imposto dalla Santa Alleanza fra Prussia, Austria e Russia, i rivoluzionari polacchi sarebbero giunti a sostenere la battaglia per la libertà contro la tirannia. Fu durante questo periodo che nacque il motto polacco "Za wolność waszą i naszą" ("Per la vostra e la nostra libertà"). La credenza che la missione della Polonia nel mondo sia quella di liberare gli altri paesi da regimi tirannici persiste ancora oggi nella psiche dei suoi abitanti.[1]

Quarta spartizione

Il termine Quarta spartizione della Polonia può essere utilizzato per riferirsi alle seguenti divisioni delle terre polacche, nello specifico:

dopo l'Era napoleonica, la divisione nel 1815 del Ducato di Varsavia al Congresso di Vienna;

l'incorporazione nel 1832 del Regno del Congresso nella Russia e l'incorporazione della Repubblica di Cracovia nell'Austria;

la spartizione nel 1939 della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica con la Campagna di Polonia.

 

.Ciaps

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io comunque rimango dell'idea ,caro callea,di come cavolo fai a rimanere a perder tempo qui!SEI SPRECATO A STARE QUI DENTRO,MA COME CAZZO FAI A SAPERE TUTTO DI TUTTO?CALLEA UNA MENTE GENIALE E PERFETTA!!!! :lol::lol:

Modificato da orvietorossoverde

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Caro Callea,

mi sai dire le motivazioni delle 3 spartizioni della Polonia,le studiai al liceo ma non me le ricordo più....

 

Grazie,anzi :denkuje

1662250[/snapback]

 

Eccoti accontentato.

Tutto scritto di mio pugno secondo le mie memorie scolastiche...

Ci ho messo un po' ma per rinfrescare la mente di un amico smemorato ne è valsa la pena.

 

 

Prima spartizione

 

La prima spartizione (1772)

Il 19 febbraio 1772 fu firmato a Vienna un accordo sulla spartizione; il 6 febbraio 1772 si era già concluso un accordo a San Pietroburgo tra Prussia e Russia. Nell'agosto le truppe prussiane, russe e austriache entrarono insieme nella Confederazione e occuparono le province che si erano spartite. Il 5 agosto 1772 fu emesso il manifesto dell'occupazione; il paese era troppo esausto a causa degli sforzi della Confederazione di Bar per offrire ulteriore resistenza.

I reggimenti della Confederazione non lasciarono tuttavia le armi. Ogni fortezza posta sotto il loro comando cercò di resistere il più a lungo possibile: famosa fu la difesa di Tyniec, che durò fino alla fine di marzo 1773, e anche quella di Czestochowa, diretta da Pulaski. Cracovia cadde il 28 aprile, presa dal generale russo Suvorov che esiliò le guarnigioni in Siberia. Né la Francia né la Gran Bretagna, su cui si basavano le speranze, aiutarono in misura sufficiente la Polonia o si opposero alla spartizione; in questo modo morì quasi subito il tentativo della Confederazione di respingere l'aggressione. La battaglia costò la vita a circa 100.000 uomini e portò il paese alla rovina, anche se costituì la prima dimostrazione della rinascita di una coscienza nazionale.

Il trattato di spartizione fu ratificato il 2 settembre 1772. Federico II di Prussia fu elogiato per il suo successo e si prese gran cura del nuovo stato polacco sottomesso alla Prussia, importando un gran numero di insegnanti cattolici (specialmente gesuiti) e rendendo obbligatorio per i principi della corona prussiani imparare la lingua polacca; Kaunitz d'Austria fu orgoglioso di essersi impossessato delle ricche miniere di sale di Bochnia e di Wieliczka e Caterina di Russia fu anche molto soddisfatta della nuova conquista. Con questo "documento diplomatico", la Russia venne in possesso di quella porzione della Livonia che ancora era rimasta nelle mani polacche e della Bielorussia, con le sue contee di Vitebsk, Polotsk e Mstislavl; la Prussia prese la Ermland (Varmia) e la Prussia Reale (Prusy Królewskie, che divenne in seguito la Prussia Occidentale), la contea della Pomerania, ma senza la città di Danzica, le contee di Marienburg (Malbork), Kulm (Chełmno), senza però la città di Toruń, e alcuni distretti nella Grande Polonia. L'Austria si impossessò di Zator e Auschwitz (Oswiecim), parte della Piccola Polonia, con le contee di Cracovia e Sandomir oltre all'intera Galizia. Con questa spartizione, la Confederazione Polacco-Lituana perse circa il 30% del suo territorio con 4 milioni di abitanti.

 

Federico II ha scritto in merito alla partecipazione della (cattolica) imperatrice Maria Teresa nella prima divisione della Polonia in una lettera: "L'imperatrice Caterina e mi sono semplici ladri. Mi piacerebbe sapere come l'imperatrice calmata suo padre confessore? Ella Pianto, quando ha preso; più ha gridato, ha preso più!? "

Dopo aver occupato i loro rispettivi territori, le tre potenze spartitrici pretesero che il re Stanislao II di Polonia e il Parlamento approvassero la loro azione. Il Re si appellò alle nazioni dell'Europa occidentale in cerca di aiuto, ma vedendo che nessuna nazione estera aveva offerto il suo aiuto e che le potenze avevano occupato Varsavia per forzare la convocazione dell'assemblea, non ci fu alcuna alternativa che la tacita sottomissione. I senatori che si pronunciarono contro l'invasione furono arrestati ed esiliati in Siberia dai rappresentanti di Caterina II di Russia.

Seconda spartizione

 

 

La seconda spartizione (1793)

Dal 1790, la Prima Repubblica Polacca si era disfatta ad un punto talmente disastroso che fu costretta ad un'alleanza del tutto innaturale (ed anche fatale) con la nemica Prussia. Il Patto polacco-prussiano del 1790 fu firmato e le condizioni da esso imposte furono tale da rendere inevitabili le ultime due spartizioni della Polonia. La Costituzione del 1791 affrancò la borghesia, stabilì la separazione dei tre rami del governo ed eliminò gli abusi della costituzione russa. Ancora una volta la Polonia cercò di riformarsi e migliorarsi senza il permesso della Russia: questo causò un ulteriore irrigidimento dei rapporti con l'oriente e l'Imperatrice invase di nuovo la Polonia nel 1792.

L'adozione da parte della Confederazione Polacco-Lituana della Costituzione di maggio fu il preludio di una serie di azioni aggressive da parte degli stati confinanti, che temevano una rinascita della Polonia. Nella guerra in difesa della costituzione, i magnati polacchi filo-russi, la Confederazione di Targowica, con il supporto neutrale dell'Austria, combatterono contro le forze polacche, sostenendo la costituzione. Tradite dagli alleati prussiani, le forze pro-costituzionali furono sconfitte e negli anni successivi avvennero la seconda e la terza spartizione, che posero fine all'esistenza della Confederazione. Nella seconda spartizione, la Russia e la Prussia si divisero le terre in modo tale che solo un terzo della popolazione nel 1772 rimase in territorio polacco.

Terza spartizione

 

 

Le tre spartizioni della Polonia

Con la terza spartizione, la parte russa comprendeva 120.000 km² e 1,2 milioni di persone, insieme a Vilnius; la Prussia possedeva 55.000 km² e 1 milione di abitanti, insieme a Varsavia, e l'Austria 47.000 km² con 1,2 milioni di persone, incluse le città di Lublino e Cracovia.

Conseguenze

Napoleone instaurò il Ducato di Varsavia in una piccola area della Polonia, ma dopo la sua sconfitta, con il Congresso di Vienna, la situazione volse a sfavore dei polacchi. La Russia si riprese gran parte della Polonia e, dopo aver sedato un'insurrezione nel 1831, fu abolita l'autonomia del Regno del Congresso (denominazione che assunse il nuovo stato polacco); i polacchi dovettero subire la confisca delle proprietà, la deportazione, i servizi militari forzati e la chiusura delle università. Dopo la rivolta del 1863 fu imposta la russificazione delle scuole superiori polacche ed il tasso di alfabetizzazione crollò drammaticamente. Nella zona austriaca i polacchi divennero la seconda minoranza nazionale e furono autorizzati ad avere una rappresentanza in Parlamento ed a sviluppare le loro università. Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca. Nella porzione prussiana, invece, l'intero sistema scolastico fu germanizzato e i conquistatori non ebbero rispetto per la cultura e le istituzioni polacche, cosa che la Russia almeno aveva mantenuto. Per ristabilire l'indipendenza della Polonia ci vorranno 123 anni: lo stato tornerà ai polacchi dopo la Grande Guerra, dopo che gli Imperi Centrali si saranno arresi agli Alleati, dopo che sarà avvenuta la Rivoluzione russa e dopo che sarà stato stipulato il Trattato di Versailles.

Bilancio

Secondo alcuni storici, la spartizione della Confederazione Polacco-Lituana sarebbe avvenuta a causa della degenerazione dello stato e dell'incapacità dei polacchi di governarsi. Nonostante ciò, il periodo più scuro della storia polacca e il nadir della degenerazione dello stato avvenne nella prima metà del XVIII secolo, quando la Polonia stava mostrando i primi segni di un lento recupero. Molti storici vedono le due ultime spartizioni come una risposta alle riforme che avrebbero rafforzato la Confederazione ed alla paura che le riforme stesse suscitavano negli stati vicini.

Come conseguenza delle spartizioni, i polacchi, la cui cultura li spingeva ad evitare di intromettersi negli affari degli altri stati europei, furono obbligati a cercare di cambiare lo status quo dell'Europa. I poeti, politici, nobili, scrittori ed artisti polacchi divennero i principali rivoluzionari del XIX secolo. In ogni Paese in cui il popolo cercava di rovesciare un regime tirannico imposto dalla Santa Alleanza fra Prussia, Austria e Russia, i rivoluzionari polacchi sarebbero giunti a sostenere la battaglia per la libertà contro la tirannia. Fu durante questo periodo che nacque il motto polacco "Za wolność waszą i naszą" ("Per la vostra e la nostra libertà"). La credenza che la missione della Polonia nel mondo sia quella di liberare gli altri paesi da regimi tirannici persiste ancora oggi nella psiche dei suoi abitanti.[1]

Quarta spartizione

Il termine Quarta spartizione della Polonia può essere utilizzato per riferirsi alle seguenti divisioni delle terre polacche, nello specifico:

dopo l'Era napoleonica, la divisione nel 1815 del Ducato di Varsavia al Congresso di Vienna;

l'incorporazione nel 1832 del Regno del Congresso nella Russia e l'incorporazione della Repubblica di Cracovia nell'Austria;

la spartizione nel 1939 della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica con la Campagna di Polonia.

 

.Ciaps

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io comunque rimango dell'idea ,caro callea,di come cavolo fai a rimanere a perder tempo qui!SEI SPRECATO A STARE QUI DENTRO,MA COME CAZZO FAI A SAPERE TUTTO DI TUTTO?CALLEA UNA MENTE GENIALE E PERFETTA!!!! :lol::lol:

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E' tutta farina del mio sacco... :lol:

 

.Ciaps

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  Cracovia e Leopoli divennero i centri dell'istruzione polacca. Nella porzione prussiana, invece, l'intero sistema scolastico fu germanizzato e i conquistatori non ebbero rispetto per la cultura e le istituzioni polacche, cosa che la Russia almeno aveva mantenuto. Per ristabilire l'indipendenza della Polonia ci vorranno 123 anni: lo stato tornerà ai polacchi dopo la Grande Guerra,

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Quindi i polacchi so' rimasti pe'123 anni senza campionato§?porelli---

1662369[/snapback]

 

 

:lol::lol::lol::lol::lol:

 

sei già un idolo per me

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Caro Callea,

approfitto della tua preparazione a 365 gradi per avere una risposta al seguente quesito che da anni m'arrovella:

 

chi è il doppiatore di BeepBeep, il personaggio dei cartoni animati?

grazie

 

(se tanto che ci sei puoi anche spiegarmi perchè il successo di tavernello invita a riflettere, doppie grazie)

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Caro Callea,

approfitto della tua preparazione a 365 gradi per avere una risposta al seguente quesito che da anni m'arrovella:

 

chi è il doppiatore di BeepBeep, il personaggio dei cartoni animati?

grazie

 

(se tanto che ci sei puoi anche spiegarmi perchè il successo di tavernello invita a riflettere, doppie grazie)

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e pure se c'hai tempo perchè lu vino in brick lu mettono in cantina?

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ragazzi,

non ci approfittiamo troppo dell'onniscienza di Callea.Cerchiamo di centellinare le nostre richieste,anzi propongo di condividere fra noi tutte le nostre domande ,senza disturbarlo,per poi comporre insieme una domanda globale finale (che presumibilmente sarà sul senso della vita o sugli orari di trenitalia) .Una volta concordata la domanda non avremo altro che attendere la "verità" dal nostro caro amico.

 

Ah callea,mi propongo come tuo "catoblepa".

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me lo domando da quando sono piccolo.

 

è la puzza dei piedi che ricorda quella del formaggio, o la puzza del formaggio che ricorda quella dei piedi?

1663165[/snapback]

 

 

:rotfl:

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stasera mi è tornato un dubbio che per anni era rimasto sopito, come un fuoco sotto la cenere...

ma in street fighter 2 Ryu cosa cavolo diceva quando faceva l'elicottero... il colpo si chiamava Tetsumaki senpu kiaku, ma quando lo faceva urlava tipo "atta-ttach-splughen"

 

vi prego di inserire questa mia richiesta nella domanda globale finale, è importante

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stasera mi è tornato un dubbio che per anni era rimasto sopito, come un fuoco sotto la cenere...

ma in street fighter 2 Ryu cosa cavolo diceva quando faceva l'elicottero... il colpo si chiamava Tetsumaki senpu kiaku, ma quando lo faceva urlava tipo "atta-ttach-splughen"

 

vi prego di inserire questa mia richiesta nella domanda globale finale, è importante

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:grev::grev::grev::nono::nono::nono::nono::nono::nono::grr:

 

Si chiamava: Tatsumakisenpuukiaku

Se nun si preciso callea nn capisce...

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