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Kabubi

Gli americani, che popolo meraviglioso!

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Solo in America succede che una pizza puo’ arrivarti a casa piu’ rapidamente di un’ambulanza oppure trovi dei parcheggi riservati agli handicappati davanti ad una pista di pattinaggio.  Nei drugstore i malati devono camminare fino in fondo al negozio per avere le proprie medicine mentre le persone sane trovano le sigarette all’ingresso; la gente ordina un doppio cheeseburger, un piattone di patatine fritte ed una diet coke; le banche lasciano tutte le porte aperte ed incatenano le penne agli sportelli; si lasciano macchine del valore di migliaia di dollari nel vialetto e si ripone nel garage un mucchio di robaccia inutile; si usano le segreterie telefoniche per filtrare le chiamate ma si usa l’attesa di chiamata per non perdere le telefonate di qualcuno al quale prima non si voleva rispondere; si comprano i wurstel per gli hot dog in pacchetti da dieci ed i panini in pacchetti da otto; si usa la parola “politics” per descrivere cosi’ bene il processo relativo alla politica: “Poli” in greco significa “molti” e “tics” significa “creature che succhiano il sangue” (zecche n.d.r.); ci sono bancomat accessibili direttamente dalle automobili con le scritte in Braille (il linguaggio per i ciechi ndr, noti guidatori…); puoi trovare il divieto di praticare certe posizioni sessuali (fellatio);

 

Non basta? Ecco alcune etichette bizzarre poste su alcuni prodotti:

 

Su un asciugacapelli in vendita presso la catena Sears: “Non usare durante il sonno” (Accidenti! E’ il solo momento nel quale posso occuparmi dei miei capelli)

 

Su un sacchetto di patatine: “Potresti essere un vincitore! Non e’ necessario acquistare. I dettagli all’interno. (Evidentemente un’offerta speciale per i taccheggiatori)

 

Su una saponetta Dial (comune sapone): “Istruzioni: usare come un normale sapone.” (oppure?)

 

Su alcuni pasti congelati Swanson: “Consigli per la fruizione: scongelare” (Ma e’ solo un consiglio…)

 

Sulla confezione del Tiramisu Tesco’s (stampata sotto la scatola): “Non capovolgere” (Oops… troppo tardi)

 

Sul pudding della Marks & Spencer: “Il prodotto sara’ bollente dopo essere scaldato (Certo come la notte che segue il giorno)

 

Sull’imballo di un ferro da stiro Rowenta: “Non stirare gli indumenti indossandoli” (Ma non si risparmierebbe tempo?)

 

Su una medicina per la tosse per bambini: “Non guidare autovetture nè condurre macchinari dopo aver assunto questa medicina” (Tenere lontani questi ragazzini di 5 anni con l’influenza dai trattori ridurrebbe di molto gli incidenti nel mondo del lavoro agricolo)

 

Sul sonnifero Nytlon: “Attenzione!: Puo’ causare sonnolenza”(Auspicabile)

 

Sulla maggior parte delle confezioni di luci di Natale: “Solo per uso interno ed esterno”. (Altrimenti…?)Su una di quelle macchine multiuso da cucina giapponese: “Da non usarsi per altri usi” (ah! ovviamente)

 

Sulle noccioline Sainsbury: “Avvertenza: contiene noccioline” (effettivamente non raccontano balle..)

 

Su un pacchetto di noccioline della American Airlines: “Istruzioni: aprire il pacchetto, mangiare le noccioline” (ecco perchè Bin Laden ha scelto questa compagnia…)

 

Su un costume da Superman per bambini: “Indossare questo indumento non abilita al volo” (ah no? io ci speravo).

 

:D

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L'associazione tra razzismo e americani è la cosa più stridente che mi sia capitato di contestare.

 

Vorrei proprio un esempio di un Paese che abbia lo stesso livello multietnico, multirazziale, multiculturale, di integrazione sociale e di pluralismo degli Stati Uniti.

 

Vorrei proprio un esempio di un altro paese al mondo in cui ci siano le stesse opportunità di integrazione per un immigrato, degli Stati Uniti.

 

Io sono sempre stato convinto che gli Stati Uniti siano il paese meno razzista del mondo.

 

Beninteso, il tasso di razzismo non si misura dagli episodi di razzismo.

E' ovvio che episodi di razzismo si possono manifestare maggiormente in un Paese dove c'è tanto contatto multietnico e tanta immigrazione.

Ma ciò non significa che il suo tasso di razzismo sia superiore a Paesi dove l'immigrazione è di gran lunga inferiore se non nulla.

 

Se gran parte degli emigranti cerca di andare in USA e non (per esempio) in Iran, ci sarà un motivo??

 

Non è solo un fatto di denaro... ma di libertà e di opportunità... che negli Stati Uniti sono superiori a qualsiasi altra parte del mondo.

 

Dimostrate il contrario!

 

E non è un caso che molti immigrati americani di nuovo o di vecchio corso, sono i primi a sentirsi orgogliosi di essere americani.

 

.Yep

 

.Ciaps

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qui stiamo imparando bene da questi soggetti "culturalmente" inferiori. ci sono certe pubblicità assolutamente inguardabili (mi vengono in mente quelle del gled-deospin... in cui c'è una sorta di classificazione di sassi, di cui uno profumato, presi in vari parti del mondo tra donne "desperate housewives").

 

e non dimentichiamoci che negli ultimi tempi la Rai manda in onda programmi in cui a minorenni vengono fatte cantare canzoni da da adulti (per la gioia degli italiani di mezza età e nonni/nonne che adorano questi programmi di merda il sabato sera). un figlio di 12 anni che canta "perché io da quella sera non ho fatto più l'amore senza te" è allucinante, con la gente che sorride intenerita in platea. facessero un vomito.

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L'associazione tra razzismo e americani è la cosa più stridente che mi sia capitato di contestare.

 

Vorrei proprio un esempio di un Paese che abbia lo stesso livello multietnico, multirazziale, multiculturale, di integrazione sociale e di pluralismo degli Stati Uniti.

 

Vorrei proprio un esempio di un altro paese al mondo in cui ci siano le stesse opportunità di integrazione per un immigrato, degli Stati Uniti.

 

Io sono sempre stato convinto che gli Stati Uniti siano il paese meno razzista del mondo.

 

Beninteso, il tasso di razzismo non si misura dagli episodi di razzismo. 

E' ovvio che episodi di razzismo si possono manifestare maggiormente in un Paese dove c'è tanto contatto multietnico e tanta immigrazione.

Ma ciò non significa che il suo tasso di razzismo sia superiore a Paesi dove l'immigrazione è di gran lunga inferiore se non nulla.

 

Se gran parte degli emigranti cerca di andare in USA e non (per esempio) in Iran, ci sarà un motivo??

 

Non è solo un fatto di denaro... ma di libertà e di opportunità... che negli Stati Uniti sono superiori a qualsiasi altra parte del mondo.

 

Dimostrate il contrario!

 

E non è un caso che molti immigrati americani di nuovo o di vecchio corso, sono i primi a sentirsi orgogliosi di essere americani.

 

.Yep

 

.Ciaps

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vallo a dire ai nativi...senti un pò quante storielle c'hanno da ditte...da retta callè te infili in un vicolo e poi no ne scappi più...

e aggiungo:

Il razzismo in America continua ad essere un pregiudizio diffuso. non mi riferisxco tanto a quelle sacche patologiche di KuKluxKlan residuo che continuano ad avvelenare qualche contea del Sud. semmai ad un modo d’essere quotidiano che ancora caratterizza le giornate di tante persone. Forse sui luoghi di lavoro il razzismo è stato superato, o comincia ad esserlo ma il sabato e la domenica quel Paese non vive, oggi, nell’anno del signore 2010, in modo poi così diverso da come viveva cinquant’anni fa”.

 

Fenomeni di razzismo bianco e di razzismo al contrario, cioè di razzismo neri nei confronti dei bianchi, sono all’ordine del giorno, quasi un modo d’essere esiste cioè una diffusa abitudine all’ ‘auto-segregazionè che riguarda tutti. E gli americani, piuttosto che affrontare la questione con franchezza, continuano a vivere come hanno sempre fatto.

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che sega co sto culto per la razza ( quale razza poi, so tutti bastardi ) americana!!!

 

ma gli extraterrestri kamikaze esistono???

 

pensavo ad un altro 11 settembre.... però co un'astronave :D :D

 

 

PS: CALLE' hai rotto il cazzo co sto apple.......................... ficcate in culo l'iphone, l'ipad, l'i-stocazzo e quella puttana della xxxxxxx.

1779470[/snapback]

:inchino::inchino::inchino::inchino::inchino::ola::giampa::clap4::clap3::cesenti:

onore a te Lu Biondo...te stimo sempre de piu...

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E' stato uno dei primi paesei veramente LIBERI, dove cioè ai cittadini è stata data piena libertà

di espressione e x molti versi anche di azione. Il cittadino al centro di tutto e padrone del

proprio destino. Questo ha rappresentato una grande opportunità, infatti la libertà è un arma

a doppio taglio, perchè credo che una buona parte del paese sia stata trascinata alla deriva

proprio da questà sconfinata possibilità. Vedi su tutto il diritto di possedere armi in casa

e di quante persone, bambini anche, hanno perso la vita un maniera assai stupida, come

anche vedi la pena di morte, che per carità può anche essere condivisa da qualcuno ma alcuni

stati nè hanno fatto una questione di principio e troppi casi sono stati liquidato troppo rapidamente.

Ora vengono rincoglioniti da molta tv spazzatura da molto più tempo di noi (che li stiamo raggiungendo

molto rapidamente) e come qualcuno ha già fatto notare molti di loro sono contrari alla

riforma sanitaria che ha dato una mano a milioni di persone che altrimenti sarebbero morte

nelle sale di attesa. Ma l'America è anche un paese che ha accolto milioni di immigrati

dando loro un opportunità, cosa che noi non siamo affatto in grado di fare perchè non siamo

neanche capace di governare bene noi stessi. Gli americani sono anche quelli hanno

combattuto per anni contro il razzismo che dilagava nel paese, sconfiggendolo e insegnando

al resto del mondo che siamo tutti uguali. L'America e gli americani rappresentano una così vasta

proporzione che non si possono classificare con uno stereotipo. Non si può. E non bastano

10 enciclopedie, i primi 10 dischi di Dylan nè Steinbeck o Scorsese per descriverla a fondo

perchè ognino nè ha rappresentata una parte.

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E' stato uno dei primi paesei veramente LIBERI, dove cioè ai cittadini è stata data piena libertà

di espressione e x molti versi anche di azione. Il cittadino al centro di tutto e padrone del

proprio destino. Questo ha rappresentato una grande opportunità, infatti la libertà è un arma

a doppio taglio, perchè credo che una buona parte del paese sia stata trascinata alla deriva

proprio da questà sconfinata possibilità. Vedi su tutto il diritto di possedere armi in casa

e di quante persone, bambini anche, hanno perso la vita un maniera assai stupida, come

anche vedi la pena di morte, che per carità può anche essere condivisa da qualcuno ma alcuni

stati nè hanno fatto una questione di principio e troppi casi sono stati liquidato troppo rapidamente.

Ora vengono rincoglioniti da molta tv spazzatura da molto più tempo di noi (che li stiamo raggiungendo

molto rapidamente) e come qualcuno ha già fatto notare molti di loro sono contrari alla

riforma sanitaria che ha dato una mano a milioni di persone che altrimenti sarebbero morte

nelle sale di attesa. Ma l'America è anche un paese che ha accolto milioni di immigrati

dando loro un opportunità, cosa che noi non siamo affatto in grado di fare perchè non siamo

neanche capace di governare bene noi stessi. Gli americani sono anche quelli hanno

combattuto per anni contro il razzismo che dilagava nel paese, sconfiggendolo e insegnando

al resto del mondo che siamo tutti uguali. L'America e gli americani rappresentano una così vasta

proporzione che non si possono classificare con uno stereotipo. Non si può. E non bastano

10 enciclopedie, i primi 10 dischi di Dylan nè Steinbeck o Scorsese per descriverla a fondo

perchè ognino nè ha rappresentata una parte.

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Scusa..se mi permetto..ma parliamo di AMERICA o di USA perchè le cose sono molto ma molto diverse...

 

RAZZISMO NELLE AMERICHE.

 

Le scoperte geografiche del XV e XVI secolo erano state seguite da conquiste territoriali e da sottomissioni di popoli. Gli indiani d’America erano considerati bottino privilegiato della conquista. Mentre gli anglosassoni dell’America del nord, privilegiando il loro intento colonizzatore, non si fusero mai con la popolazione indigena (mantenendo la purezza della razza) e furono in continuo conflitto con loro, minacciandone l’estinzione, i portoghesi e gli spagnoli agirono da conquistatori privilegiando l’arricchimento (ricerca dell’oro - Eldorado) e si fusero con la popolazione sottomessa che abitò sempre il loro territorio. Accomuna gli anglosassoni e portoghesi e spagnoli la vergognosa tratta degli schiavi neri che sradicati con violenza dalle loro tribù nell’Africa vennero portati in America per essere impegnati nelle piantagioni come animali da lavoro.

 

 

 

AMERICA MERIDIONALE E CENTRALE.

 

Le conquiste territoriali dei portoghesi e degli spagnoli erano finalizzate al ritrovamento dell’oro il famoso “Eldorado” (territorio in cui si raccontava dell’abbondanza dell’oro tale che gli uomini se ne vestivano). Le popolazioni amerinde, gli indios, furono sottomesse e convertite alla religione dei conquistatori, ciò rese facili e frequenti i matrimoni misti. Il forte razzismo iniziale si stemperò con l’aumento progressivo del numero degli abitanti a sangue misto. Gli indios non furono cacciati dal loro territorio naturale e ebbero perciò la possibilità di non interrompere i rapporti parentali con la società in cui erano abituati a vivere. I conquistatori oltre a distinzioni materiali portarono anche malattie (anche le più banali) che per gli indios furono letali provocando disastrose epidemie. La carenza di manodopera da utilizzare favorì l’importazione di schiavi negri dall’Africa. Lo schiavismo in sud America fu praticato più a lungo che negli altri stati. La presenza di negri importati come schiavi dall’Africa portò ad una più vasta varietà di individui “melting pot”. Nella popolazione attuale del sud America detta anche America latina per la prevalenza di abitanti di lingua latina, oltre ai bianchi europei prevalenti si distinguono:

 

Gli indios: amerindi originari

 

I meticci: figli di un bianco con un’amerinda e viceversa

 

I creoli: indigeni di puro sangue europeo discendenti dagli antichi coloni spagnoli e portoghesi

 

I mulatti: figli di un bianco con una negra

 

I zambos: figli di un negro con una bianca

 

Attualmente gli indios rivendicano il riconoscimento della loro storia e della loro cultura e un peso più importante nelle decisioni dello stato.

 

 

 

RAZZISMO NEGLI U.S.A.

 

A differenza dell’America del sud negli U.S.A. i primi colonizzatori (i padri pellegrini) e i successivi non cercavano di impossessarsi delle ricchezze delle popolazioni locali, ma intendevano costruirsi una società tutta loro (ciò che non erano riusciti ad ottenere nella loro patria l’Inghilterra). Per questo (i colonizzatori anglosassoni) a salvaguardia della propria identità culturale e intenti alla realizzazione della loro società ideale nella nuova terra non si integrarono mai con le popolazioni locali: i pellerossa. Anzi tra gli indigeni e gli anglosassoni sbarcati sul continente americano, ebbe subito inizio una lotta accanita. Essa non ebbe fine fino a che i pellerossa furono annientati dalle continue ondate di nuove genti bianche, assetate di terre da coltivare e dotati di armi ben più micidiali di quelle di qui disponevano gli indigeni Pellerossa. Questi che, prima della scoperta dell’America, erano sedentari e praticavano l’agricoltura mais, grano, fagioli, zucche, con l’addestramento e l’uso del cavallo importato dagli Spagnoli, ma ormai presente sul continente in numerosi branchi allo stato selvaggio, erano diventati grandi cacciatori di bisonti e della ricca selvaggina che popolava le praterie. Il territorio occupato dalle loro tribù era vastissimo comprendeva praticamente gran parte dell’America del nord. Respinti sempre più verso occidente, privati dei territori più ricchi di selvaggina, decimati dal vaiolo e da altre malattie, i cosiddetti pellerossa furono prima accolti nel territorio indiano (Kansas, Oklahoma, Nebraska, Dakota), ma i colonizzatori diretti nel far-west nella corsa all’oro, occuparono anche questi territori, e il territorio indiano si ridusse al solo Oklahoma.

 

I pellerossa si difesero come poterono: assalirono carovane dei coloni, treni, fattorie, fecero razzie di bestiame, vendette e stragi.

 

Per ridurre i pellerossa alla fame tra i 1872 1874 furono uccisi più di 3000 bisonti.

 

Con la creazione del nuovo Stato dell’Oklahoma il territorio indiano scompare. Le terre concesse in esclusivo dominio dei pellerossa si riducono alle sole riserve, costituite in gran parte in terreni sterili e aspri.

 

Oggi l’indiano é teoricamente libero di vivere nelle riserve o di emigrare nelle città. Qualunque sia la sua scelta resta, però, sempre un cittadino di seconda classe.

 

In America gli indiani sono stati definiti “la minoranza più disperata” di recente nella produzione cinematografica vi è stato un tentativo di rivalutazione dei pellerossa e della sua cultura con il film “balla con i lupi” solo un piccolo segno di ravvedimento.

 

I negri d’America mentre la legislazione spagnola divenne progressivamente favorevole agli indigeni, quella delle colonie anglosassoni del Nord America continuò a mostrarsi decisamente ostile.

 

Inizialmente furono gli indiani pellerossa considerati fin dagli primi coloni, se fatti prigionieri, come schiavi.

 

Ben presto alla schiavitù del indiani si sostituì quella dei neri, considerati di tempra più resistente.

 

Il traffico di schiavi “tratta dei neri” dall’Africa all’America si intensificò nel 600 per fornire manodopera alle piantagioni di zucchero, cotone, tabacco e fu praticato dai portoghesi, spagnoli e inglesi.

 

Sradicati con la violenza dalle loro terre gli africani, pur nella condizione di schiavi, espressero con il canto a danza, la musica, il loro dolore, la loro speranza, la loro rabbia in un modo tanto vero e originale da influenzarne la musica di tutto l’Occidente con la nascita del jazz.

Modificato da 68rossoverde

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Io non sto tra quelli che idolatrano gli americani, ed è uno degli ultimi posti in cui vorrei andare a vivere. Ma anche da noi in fatto di ignoranza non stiamo messi bene:

 

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Io non sto tra quelli che idolatrano gli americani, ed è uno degli ultimi posti in cui vorrei andare a vivere.  Ma anche da noi in fatto di ignoranza non stiamo messi bene:

 

1779549[/snapback]

 

Quoto, e ti dirò pure che i loro congressman state tranquilli che queste figure di merda non le farebbero

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penso che il loro difetto più grosso, il difetto che quasi solamente loro hanno, è il oro egocentrismo....

gli americani sono convinti che il mondo giri intorno a loro o peggio ancora, che non esista mondo all'infuori di loro....

per il resto penso abbiano grandi pregi e grossissimi difetti anche loro come qualunque popolo...

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E' stato uno dei primi paesei veramente LIBERI, dove cioè ai cittadini è stata data piena libertà

di espressione e x molti versi anche di azione. Il cittadino al centro di tutto e padrone del

proprio destino. Questo ha rappresentato una grande opportunità, infatti la libertà è un arma

a doppio taglio, perchè credo che una buona parte del paese sia stata trascinata alla deriva

proprio da questà sconfinata possibilità. Vedi su tutto il diritto di possedere armi in casa

e di quante persone, bambini anche, hanno perso la vita un maniera assai stupida, come

anche vedi la pena di morte, che per carità può anche essere condivisa da qualcuno ma alcuni

stati nè hanno fatto una questione di principio e troppi casi sono stati liquidato troppo rapidamente.

Ora vengono rincoglioniti da molta tv spazzatura da molto più tempo di noi (che li stiamo raggiungendo

molto rapidamente) e come qualcuno ha già fatto notare molti di loro sono contrari alla

riforma sanitaria che ha dato una mano a milioni di persone che altrimenti sarebbero morte

nelle sale di attesa. Ma l'America è anche un paese che ha accolto milioni di immigrati

dando loro un opportunità, cosa che noi non siamo affatto in grado di fare perchè non siamo

neanche capace di governare bene noi stessi. Gli americani sono anche quelli hanno

combattuto per anni contro il razzismo che dilagava nel paese, sconfiggendolo e insegnando

al resto del mondo che siamo tutti uguali. L'America e gli americani rappresentano una così vasta

proporzione che non si possono classificare con uno stereotipo. Non si può. E non bastano

10 enciclopedie, i primi 10 dischi di Dylan nè Steinbeck o Scorsese per descriverla a fondo

perchè ognino nè ha rappresentata una parte.

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Scusa..se mi permetto..ma parliamo di AMERICA o di USA perchè le cose sono molto ma molto diverse...

 

RAZZISMO NELLE AMERICHE.

 

Le scoperte geografiche del XV e XVI secolo erano state seguite da conquiste territoriali e da sottomissioni di popoli. Gli indiani d’America erano considerati bottino privilegiato della conquista. Mentre gli anglosassoni dell’America del nord, privilegiando il loro intento colonizzatore, non si fusero mai con la popolazione indigena (mantenendo la purezza della razza) e furono in continuo conflitto con loro, minacciandone l’estinzione, i portoghesi e gli spagnoli agirono da conquistatori privilegiando l’arricchimento (ricerca dell’oro - Eldorado) e si fusero con la popolazione sottomessa che abitò sempre il loro territorio. Accomuna gli anglosassoni e portoghesi e spagnoli la vergognosa tratta degli schiavi neri che sradicati con violenza dalle loro tribù nell’Africa vennero portati in America per essere impegnati nelle piantagioni come animali da lavoro.

 

 

 

AMERICA MERIDIONALE E CENTRALE.

 

Le conquiste territoriali dei portoghesi e degli spagnoli erano finalizzate al ritrovamento dell’oro il famoso “Eldorado” (territorio in cui si raccontava dell’abbondanza dell’oro tale che gli uomini se ne vestivano). Le popolazioni amerinde, gli indios, furono sottomesse e convertite alla religione dei conquistatori, ciò rese facili e frequenti i matrimoni misti. Il forte razzismo iniziale si stemperò con l’aumento progressivo del numero degli abitanti a sangue misto. Gli indios non furono cacciati dal loro territorio naturale e ebbero perciò la possibilità di non interrompere i rapporti parentali con la società in cui erano abituati a vivere. I conquistatori oltre a distinzioni materiali portarono anche malattie (anche le più banali) che per gli indios furono letali provocando disastrose epidemie. La carenza di manodopera da utilizzare favorì l’importazione di schiavi negri dall’Africa. Lo schiavismo in sud America fu praticato più a lungo che negli altri stati. La presenza di negri importati come schiavi dall’Africa portò ad una più vasta varietà di individui “melting pot”. Nella popolazione attuale del sud America detta anche America latina per la prevalenza di abitanti di lingua latina, oltre ai bianchi europei prevalenti si distinguono:

 

Gli indios: amerindi originari

 

I meticci: figli di un bianco con un’amerinda e viceversa

 

I creoli: indigeni di puro sangue europeo discendenti dagli antichi coloni spagnoli e portoghesi

 

I mulatti: figli di un bianco con una negra

 

I zambos: figli di un negro con una bianca

 

Attualmente gli indios rivendicano il riconoscimento della loro storia e della loro cultura e un peso più importante nelle decisioni dello stato.

 

 

 

RAZZISMO NEGLI U.S.A.

 

A differenza dell’America del sud negli U.S.A. i primi colonizzatori (i padri pellegrini) e i successivi non cercavano di impossessarsi delle ricchezze delle popolazioni locali, ma intendevano costruirsi una società tutta loro (ciò che non erano riusciti ad ottenere nella loro patria l’Inghilterra). Per questo (i colonizzatori anglosassoni) a salvaguardia della propria identità culturale e intenti alla realizzazione della loro società ideale nella nuova terra non si integrarono mai con le popolazioni locali: i pellerossa. Anzi tra gli indigeni e gli anglosassoni sbarcati sul continente americano, ebbe subito inizio una lotta accanita. Essa non ebbe fine fino a che i pellerossa furono annientati dalle continue ondate di nuove genti bianche, assetate di terre da coltivare e dotati di armi ben più micidiali di quelle di qui disponevano gli indigeni Pellerossa. Questi che, prima della scoperta dell’America, erano sedentari e praticavano l’agricoltura mais, grano, fagioli, zucche, con l’addestramento e l’uso del cavallo importato dagli Spagnoli, ma ormai presente sul continente in numerosi branchi allo stato selvaggio, erano diventati grandi cacciatori di bisonti e della ricca selvaggina che popolava le praterie. Il territorio occupato dalle loro tribù era vastissimo comprendeva praticamente gran parte dell’America del nord. Respinti sempre più verso occidente, privati dei territori più ricchi di selvaggina, decimati dal vaiolo e da altre malattie, i cosiddetti pellerossa furono prima accolti nel territorio indiano (Kansas, Oklahoma, Nebraska, Dakota), ma i colonizzatori diretti nel far-west nella corsa all’oro, occuparono anche questi territori, e il territorio indiano si ridusse al solo Oklahoma.

 

I pellerossa si difesero come poterono: assalirono carovane dei coloni, treni, fattorie, fecero razzie di bestiame, vendette e stragi.

 

Per ridurre i pellerossa alla fame tra i 1872 1874 furono uccisi più di 3000 bisonti.

 

Con la creazione del nuovo Stato dell’Oklahoma il territorio indiano scompare. Le terre concesse in esclusivo dominio dei pellerossa si riducono alle sole riserve, costituite in gran parte in terreni sterili e aspri.

 

Oggi l’indiano é teoricamente libero di vivere nelle riserve o di emigrare nelle città. Qualunque sia la sua scelta resta, però, sempre un cittadino di seconda classe.

 

In America gli indiani sono stati definiti “la minoranza più disperata” di recente nella produzione cinematografica vi è stato un tentativo di rivalutazione dei pellerossa e della sua cultura con il film “balla con i lupi” solo un piccolo segno di ravvedimento.

 

I negri d’America mentre la legislazione spagnola divenne progressivamente favorevole agli indigeni, quella delle colonie anglosassoni del Nord America continuò a mostrarsi decisamente ostile.

 

Inizialmente furono gli indiani pellerossa considerati fin dagli primi coloni, se fatti prigionieri, come schiavi.

 

Ben presto alla schiavitù del indiani si sostituì quella dei neri, considerati di tempra più resistente.

 

Il traffico di schiavi “tratta dei neri” dall’Africa all’America si intensificò nel 600 per fornire manodopera alle piantagioni di zucchero, cotone, tabacco e fu praticato dai portoghesi, spagnoli e inglesi.

 

Sradicati con la violenza dalle loro terre gli africani, pur nella condizione di schiavi, espressero con il canto a danza, la musica, il loro dolore, la loro speranza, la loro rabbia in un modo tanto vero e originale da influenzarne la musica di tutto l’Occidente con la nascita del jazz.

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Le lotte di cui parlo sono avvenute dopo, i fatti invece riguardanti gli indiani e la violenza che

hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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un francese a leggerti si incazzerebbe :D

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Le lotte di cui parlo sono avvenute dopo, i fatti invece riguardanti gli indiani e la violenza che

hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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un francese a leggerti si incazzerebbe :D

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Veramente me risulta che i francesi li hanno sfruttati nelle colonie

e li hanno emarginati quando se li sono trovati a casa (vedi la famose

rivolte che hanno infiammato Parigi un paio di anni fa) poi invece

li esaltano nello sport (quindi solo quando gli fa comodo), infatti non

mi pare di ricordare un esponente politico francese di colore... :huh:

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Le lotte di cui parlo sono avvenute dopo, i fatti invece riguardanti gli indiani e la violenza che

hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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un francese a leggerti si incazzerebbe :D

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Veramente me risulta che i francesi li hanno sfruttati nelle colonie

e li hanno emarginati quando se li sono trovati a casa (vedi la famose

rivolte che hanno infiammato Parigi un paio di anni fa) poi invece

li esaltano nello sport (quindi solo quando gli fa comodo), infatti non

mi pare di ricordare un esponente politico francese di colore... :huh:

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Bufera intendeva la rivoluzione francese...

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Le lotte di cui parlo sono avvenute dopo, i fatti invece riguardanti gli indiani e la violenza che

hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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un francese a leggerti si incazzerebbe :D

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Veramente me risulta che i francesi li hanno sfruttati nelle colonie

e li hanno emarginati quando se li sono trovati a casa (vedi la famose

rivolte che hanno infiammato Parigi un paio di anni fa) poi invece

li esaltano nello sport (quindi solo quando gli fa comodo), infatti non

mi pare di ricordare un esponente politico francese di colore... :huh:

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Bufera intendeva la rivoluzione francese...

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che niente non è... visto che ha fatto scuola alle rivolte sociali che le sono succedute, anche negli stati uniti. inoltre va detto che negli stati uniti ci sono dei paradossi riguardo la libertà concessa che fanno accapponare la pelle, a detta anche degli stessi statunitensi e di chi ha la possibilità di osservare quel paese.

 

un esempio banale è la pessima linea metropolitana di los angeles, sviluppata tralaltro non da molti anni, fatta in modo da favorire gli spostamenti su strada e quindi l'utilizzo di benzina/petrolio. in nome della libertà del commercio è stato inoltre il paese simbolo di quella sottomissione degli stati nazionali alle multinazionali e alle grandi compagnie, che a scapito nostro e degli stessi statunitensi è al momento il modello di libertà che va per la maggiore.

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Le lotte di cui parlo sono avvenute dopo, i fatti invece riguardanti gli indiani e la violenza che

hanno subito mi pare risalire a quando gli europei decisero che gli stati uniti erano loro.

 

Le rivolte per la parità che hanno poi avuto luogo li non credo che abbiano eguali proporzioni altrove

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un francese a leggerti si incazzerebbe :D

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Veramente me risulta che i francesi li hanno sfruttati nelle colonie

e li hanno emarginati quando se li sono trovati a casa (vedi la famose

rivolte che hanno infiammato Parigi un paio di anni fa) poi invece

li esaltano nello sport (quindi solo quando gli fa comodo), infatti non

mi pare di ricordare un esponente politico francese di colore... :huh:

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Bufera intendeva la rivoluzione francese...

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che niente non è... visto che ha fatto scuola alle rivolte sociali che le sono succedute, anche negli stati uniti. inoltre va detto che negli stati uniti ci sono dei paradossi riguardo la libertà concessa che fanno accapponare la pelle, a detta anche degli stessi statunitensi e di chi ha la possibilità di osservare quel paese.

 

un esempio banale è la pessima linea metropolitana di los angeles, sviluppata tralaltro non da molti anni, fatta in modo da favorire gli spostamenti su strada e quindi l'utilizzo di benzina/petrolio. in nome della libertà del commercio è stato inoltre il paese simbolo di quella sottomissione degli stati nazionali alle multinazionali e alle grandi compagnie, che a scapito nostro e degli stessi statunitensi è al momento il modello di libertà che va per la maggiore.

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Infatti ho detto che la libertà totale concessa in quel paese gli si è spesso ritorta contro.

 

 

(senti un pò ma te s'è mica rotto Skype o ci ignori deliberatamente? :P )

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