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Orzino

grave Pietro Taricone

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TERNI (29 giugno) - Pietro Taricone è morto poco dopo le 2,30 nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Maria di Terni, dove era stato trasferito dopo un'operazione durata oltre nove ore eseguita per arrestare le gravi emorragie e ridurre le numerose fratture riportate ieri nelle fasi finali di un lancio col paracadute. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni. Aveva 35 anni (era nato a Frosinone il 4 febbraio 1975, la famiglia è originaria di Trasacco, in provincia de L'Aquila), lascia la compagna Kasia Smutniak e una figlia di 6 anni, Sophie.

 

Ieri pomeriggio Taricone era rimasto gravemente ferito nelle fasi finali di un lancio presso l'aviosuperficie di Terni, sotto gli occhi di Kasia Smutniak. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato trasferito in ospedale dove gli sono riscontrate diverse fratture alle gambe e al bacino e copiose emorragie alla testa e all'addome. Era stato quindi operato per oltre nove ore dalle equipe di chirurgia generale e vascolare, con il supporto di diversi specialisti, e l'intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Poi la morte senza che avesse mai ripreso conoscenza. Con l'attore è sempre rimasta in ospedale Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro i parenti più stretti della coppia.

 

L'incidente. Taricone, alcune centinaia di lanci già sulle spalle, era a Terni per partecipare a un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti. Al corso, denominato Vela, partecipavano otto paracadutisti. Come gli altri, Taricone aveva seguito due ore di teoria. Quindi un primo lancio senza problemi. L'attore è poi nuovamente salito su un Cessna che ha raggiunto una quota di 1.500-2.000 metri. Taricone si è lanciato per primo dal velivolo e il suo paracadute ad ala si è aperto regolarmente a 1.200 metri dal suolo. A circa 50 metri da terra doveva eseguire una manovra di frenata ma l'ha ritardata ai 20 metri, finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista e causandosi le gravi lesioni che poi ne hanno provocato la morte.

 

Taricone aveva raggiunto la fama con la prima edizione del Grande Fratello, nella quale si era guadagnato il soprannome 'o guerriero per la sua prestanza e i suoi modi. Una facile fama, che sfrutto al Costanzo Show con Uno contro tutti, ma alla quale aveva rinunciato per dedicarsi anima e corpo alla sua passione, la recitazione. Firmò un contratto di due anni con la Titanus per interpretare alcune fiction televisive. Alternò cinema e tv, da Distretto di Polizia 3 (2002), a Ricordati di me di Gabriele Muccino e Radio West di Alessandro Valori (2003), sul set del quale conobbe Kasia Smutniak e nel 2007 a Maradona, La mano de Dios di Marco Risi, nel ruolo del pusher del Pibe de oro. Nel 2006 fu un vigile del fuoco nella serie tv Codice rosso, nel 2008 tornò con La nuova squadra e con Tutti pazzi per amore, esperienza ripetuta nel 2010. Nel 2009 recitò in Feisbum! Il film, ispirato a Facebook. Un anno fa è stato opinionista su La7 con una rubrica intitolata Pietro la notizia.

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Comunque la state facendo troppo lunga...

Rispetto per il dolore, per la morte, per la famiglia... tutto sacrosanto...

Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

1789894[/snapback]

guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

1789898[/snapback]

Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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mi permetto di intervenire, la critica alla copertura mediatica di questa tragedia e al coinvolgimento di qualunque autorità ci può stare ma sicuramente non in questo topic in cui, giustamente, tante persone entravano per avere notizie di questo dramma umano, indipendentemente che fosse Taricone, Mick Jagger o un pinco pallino qualsiasi...

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Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

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Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

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Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

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Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

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Rispetto per il dolore, per la morte, per la famiglia... tutto sacrosanto...

Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

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Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

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uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno.

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sempre?

 

anche se ha la responsabilità di altre persone?

 

ho appena scritto che non mi sembra questo il momento, ma negare e negarmi che ci sia da riflettere su queste domande lo trovo molto poco tollerante e di non grande apertura mentale, signore.

Modificato da passaparola

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mi permetto di intervenire, la critica alla copertura mediatica di questa tragedia e al coinvolgimento di qualunque autorità ci può stare ma sicuramente non in questo topic in cui, giustamente, tante persone entravano per avere notizie di questo dramma umano, indipendentemente che fosse Taricone, Mick Jagger o un pinco pallino qualsiasi...

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Sarebbe anche il caso di finirla con cazzate tipo: "Con tutti i problemi che ce stanno, stamo a parla' de Taricone..!" Questo è un forum in cui si parla di tutto, dalle cacate più belle ai video della Gemma del sud. Quando un topic non vi interessa, evitatelo e non rompete il cazzo.

Per tornare a Taricone, devo dire che la sua scomparsa mi ha molto addolorato, anche perché lo stimavo. Fra i cazzoni del GF è stato l'unico ad avere il coraggio di mandare in culo Costanzo & c., di rinunciare ai facili guadagni delle comparsate in TV e disco, di mettersi a studiare, di fare cinema sperimentale.

Riposa in pace.

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Rispetto per il dolore, per la morte, per la famiglia... tutto sacrosanto...

Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

1789898[/snapback]

Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

1789935[/snapback]

Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

1789938[/snapback]

 

uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno.

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sempre?

 

anche se ha la responsabilità di altre persone?

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quando fai certe scelte di vita, e nel caso mi riferisco allo sport (nel lavoro è diverso, l'esigenza che ti spinge non è la passione li non ci sono scuse o agevolazioni), ci metti in conto tutto... che sia un maledetto dio che non ti vuole più sulla terra, che sia un fenomeno improvviso, che sia una tua disattenzione, che sia quella di altri.

 

nella situazioni specifica quale è la resposnabilità di altre persone? l'aviosuperfice di Terni non è sicura? penso proprio di si, forse oggi se ne renderanno conto ancora di più... però è pur vero che come tanti anche taricone sapeva informarsi, sapeva capire i rischi che correva, perchè se c'erano statia ltri incidenti magari qualcosa di strano c'era....

qualè questa responsabilità?

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

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Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, sulle conseguenze che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

Modificato da P1PP0Z

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Ma a parte il fatto che nessuno della famiglia di Taricone leggerà o meno gli insulti o la vicinanza degli utenti di questo forum, io mi chiedo solo una cosa, e me la chiedo ogni volta succeda una cosa del genere, ovunque nel mondo ed in qualsiasi circostanza: "io ce penso alla figlia e alla moglie... ma lui ce pensava quando si buttava PER SPORT col paracadute?"

 

E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

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Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

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uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno.

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sempre?

 

anche se ha la responsabilità di altre persone?

 

ho appena scritto che non mi sembra questo il momento, ma negare e negarmi che ci sia da riflettere su queste domande lo trovo molto poco tollerante e di non grande apertura mentale, signore.

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rispondendo solo alla seconda parte (la prima è sopra!)

non dico non ci sia da riflettere. dico solo che morire per uno sport, per una passione, per quanto possa essere duro e difficile, lo capisco di più di morire sul lavoro o perchè si coglioneggia in macchina o si è vittime di un'omicido.

faccio quello che mi piace, e ne conosco i rischi. non penso che taricone, e gli altri paracadutisti come lui, abbiano mai detto che il loro è uno sport senza rischi. che sia siano mai stupiti di un'incidente occorso a qualcuno, o addirittura della morte di qualcuno, per quanto stupido e brutto sia.

cose cè di poco tollerante?

 

sono stato uno dei primi a scrivere sul topic, sono stato uno di quelli che ha sfanculato senza tanti problemi vati, potei e coglioni che hanno pensato di fare l'ingresso nel topic da "intellettuali e superiori"... trovo osceno offendere la memoria e il rispetto per una persona come lui (E come mille altre). non dico sia giusto nulla.

 

non ho nemmeno detto che è giusto morire per una passione. quello che non capisco è la responsabilità delle altre persone... quali in questo caso?

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E mò giù con le paraculate ed il finto perbenismo.

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guarda che è un pensiero che posso avere avuto anche io e suppongo anche molti altri.

 

però "buongusto" (non perbenismo) secondo me vorrebbe che di questo si parlasse magari in un altro momento, magari più felice, se possibile.

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Passa,

spiegare ad una rapa concetti da esseri pensanti è tempo perso. Lascia i poeti e gli idioti scrivere di argomenti e situazioni che non immaginano nemmeno esistano: il buon senso, il saper tacere, l'astenersi dal dare giudizi leggeri sulle tragedie umane, pratica che presuppone un minimo di sensibilità, invece che costamtemente la merda nel cervello. Che ci vuoi fare? Esiste un tipo di protagonismo becero che fa intervenire persone su ogni argomento, non conoscendolo, e senza nemmeno quel dubitativo che prudenza vorrebbe.

Pietro è morto, ce lo si aspettava. Ma si è mai preparati a questo? E per una passione?

Era una persona perbene, un ragazzo di grande buon senso, semplice e scanzonato. Una bella giovane famiglia nel dramma. Le passioni possono portare a questo, lo sappiamo tutti, io stesso sono stato al di qua di quel filo sottile due anni fa per il motociclismo.

Ma questo non autorizza a qualunquismi e scadimenti in politica, addirittura che fanno orrore. Le passioni sono la vita stessa, anche se pericolose. Sono il legante dell'impegno lavorativo e civile con la vita. C'è chi ha bisogno di adrenalina e chi di stuzzicadenti da trasformare in modellini in bottiglia.

Spero riposi in pace, Pietro, e con lui tutti i caduti per le loro passioni e gli sport. E alla famiglia la speranza di trovare quella forza che fa in parte razionalizzare gli eventi.

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Sì Pessimo sono d'accordo su tutta la sostanza ma mi domando: è giusto cadere per una passione, uno sport, un hobby? E se ne ha il diritto? Sempre?

 

Ora è il momento della tristezza e del rispetto del dolore altrui, ma prima o poi bisognerà forse anche riflettere su questo, non credi?

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uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno.

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sempre?

 

anche se ha la responsabilità di altre persone?

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quando fai certe scelte di vita, e nel caso mi riferisco allo sport (nel lavoro è diverso, l'esigenza che ti spinge non è la passione li non ci sono scuse o agevolazioni), ci metti in conto tutto... che sia un maledetto dio che non ti vuole più sulla terra, che sia un fenomeno improvviso, che sia una tua disattenzione, che sia quella di altri.

 

nella situazioni specifica quale è la resposnabilità di altre persone? l'aviosuperfice di Terni non è sicura? penso proprio di si, forse oggi se ne renderanno conto ancora di più... però è pur vero che come tanti anche taricone sapeva informarsi, sapeva capire i rischi che correva, perchè se c'erano statia ltri incidenti magari qualcosa di strano c'era....

qualè questa responsabilità?

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.........................

Modificato da passaparola

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

1789940[/snapback]

Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, alle cose che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

1789947[/snapback]

 

chiaro tutto. e anche d'accordo, anche se con toni meno aspri nei confronti di chi pratica attività analoghe. ripeto, l'incidenza degli incidenti mortali o gravi, nel paracadutismo (esclusa terni a questo punto...) penso sia nettamente minore di quelle che sono le morti in strada... piaga sociale o meno... lasciano tanti orfani cmq e spesso è sempre e cmq per l'incoscienza del genitore... è migliore questo genitore? che si schianta in auto e non pensa ad andare piano per continuare a vivere la famiglia e i figli?

 

ma cosa c'entra la mia poca tollerenza che peraltro non vedo proprio nei miei discorsi.

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2 considerazioni a margine:

 

3 morti in 3 mesi sono dovuti al fatto che ci sono correnti d'aria non adatte a praticare questo sport nella conca oppure si buttano talmente in tanti da considerare la "statistica" normale?

 

 

come forum abbiamo fatto una gran figura di merda con questo topic

 

fine O.T.

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

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Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, alle cose che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

1789947[/snapback]

 

chiaro tutto. e anche d'accordo, anche se con toni meno aspri nei confronti di chi pratica attività analoghe. ripeto, l'incidenza degli incidenti mortali o gravi, nel paracadutismo (esclusa terni a questo punto...) penso sia nettamente minore di quelle che sono le morti in strada... piaga sociale o meno... lasciano tanti orfani cmq e spesso è sempre e cmq per l'incoscienza del genitore... è migliore questo genitore? che si schianta in auto e non pensa ad andare piano per continuare a vivere la famiglia e i figli?

 

ma cosa c'entra la mia poca tollerenza che peraltro non vedo proprio nei miei discorsi.

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Mai detto che sia migliore, sicuramente è anche peggiore. Di persone irresponsabili purtroppo ne è pieno il mondo; morire per un incidente causato dagli altri è un'incredibile disgrazia che ti fa bestemmiare, ma contro cui purtroppo poco si può fare. Morire per divertimento in uno sport rischioso è invece qualcosa che si può evitare e che mi fa molto più incazzare, per chi rimane.

Ti ho detto che sei poco tollerante? :huh:

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Tante condoglianze a questo ragazzo.

E' morto tragicamente, nel topic mi sembra che si sia partiti per la tangente sull'argomento... :(

 

 

Quello che trovo molto incomprensibile è :

1) L'atteggiamento dei mass media/ autorità.La notizia ha avuto la cassa di risonanza della morte di un Sordi, Mastroianni,Fellini ecc. Quando non si parla di mostri sacri di un settore (come quelli citati) secondo me si scade nel voler riempire le prime pagine con qualunque notizia legata a personaggi del gossip per non parlare d'altro.

 

2)Le autorità. Sinceramente fatico a pensare allo stesso evento che accade a Roma e Alemanno che si presenta in ospedale. Lo considero un fatto privato per quanto detto sopra.

 

3)Il richiamo alla politica, vedi Istinti Rapaci ecc. C'ha avuto un incidente, che rappresenta sindacare sul colore politico?Secondo me niente nel caso specifico. Stava praticando uno sport estremo (condivisibile o meno ma cmq uno sport).

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2 considerazioni a margine:

 

3 morti in 3 mesi sono dovuti al fatto che ci sono correnti d'aria non adatte a praticare questo sport nella conca oppure si buttano talmente in tanti da considerare la "statistica" normale?

 

 

come forum abbiamo fatto una gran figura di merda con questo topic

 

fine O.T.

1789955[/snapback]

 

alla prima considerazione.

credo che la statistica sia totalmente assurda. mai sentito di cosi tanti morti, anche in aviosuperfici dove avvengono molti molti più lanci.

 

alla seconda..

l'ho detto... la piccolezza di certi utenti ha portato a questo...

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

1789940[/snapback]

Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, alle cose che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

1789947[/snapback]

 

chiaro tutto. e anche d'accordo, anche se con toni meno aspri nei confronti di chi pratica attività analoghe. ripeto, l'incidenza degli incidenti mortali o gravi, nel paracadutismo (esclusa terni a questo punto...) penso sia nettamente minore di quelle che sono le morti in strada... piaga sociale o meno... lasciano tanti orfani cmq e spesso è sempre e cmq per l'incoscienza del genitore... è migliore questo genitore? che si schianta in auto e non pensa ad andare piano per continuare a vivere la famiglia e i figli?

 

ma cosa c'entra la mia poca tollerenza che peraltro non vedo proprio nei miei discorsi.

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Mai detto che sia migliore, sicuramente è anche peggiore. Di persone irresponsabili purtroppo ne è pieno il mondo; morire per un incidente causato dagli altri è un'incredibile disgrazia che ti fa bestemmiare, ma contro cui purtroppo poco si può fare. Morire per divertimento in uno sport rischioso è invece qualcosa che si può evitare e che mi fa molto più incazzare, per chi rimane.

Ti ho detto che sei poco tollerante? :huh:

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si... l'hai scritto sopra... controlla ;)

Modificato da Signore dei draghi

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

1789940[/snapback]

Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, alle cose che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

1789947[/snapback]

 

chiaro tutto. e anche d'accordo, anche se con toni meno aspri nei confronti di chi pratica attività analoghe. ripeto, l'incidenza degli incidenti mortali o gravi, nel paracadutismo (esclusa terni a questo punto...) penso sia nettamente minore di quelle che sono le morti in strada... piaga sociale o meno... lasciano tanti orfani cmq e spesso è sempre e cmq per l'incoscienza del genitore... è migliore questo genitore? che si schianta in auto e non pensa ad andare piano per continuare a vivere la famiglia e i figli?

 

ma cosa c'entra la mia poca tollerenza che peraltro non vedo proprio nei miei discorsi.

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Mai detto che sia migliore, sicuramente è anche peggiore. Di persone irresponsabili purtroppo ne è pieno il mondo; morire per un incidente causato dagli altri è un'incredibile disgrazia che ti fa bestemmiare, ma contro cui purtroppo poco si può fare. Morire per divertimento in uno sport rischioso è invece qualcosa che si può evitare e che mi fa molto più incazzare, per chi rimane.

Ti ho detto che sei poco tollerante? :huh:

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si... l'hai scritto sopra... controlla ;)

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Controlla meglio, l'ha scritto passaparola! ;)

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io penso ci sia poco da dire. lo sport, le passioni, gli hobby... sono tali perchè ci fanno stare bene. e tutti ci mettono in conto, con le dovute proporzioni, i rischi che si corrono.

chi gioca a pallone può pensare di fare i conti con infortuni di lieve entità, un ginocchio capriccioso, qualche lesione ai tendini. io nel rugby metto in conto qualcosa di più, una frattura, qualche punto si sutura. chi pratica arti marziali o pugilato magari anche qualche colpo proibito pericoloso. uno che pratica paracadutismo o altri sport estremi analoghi, ci mette in conto anche il caso limite di morire.

ne ha il diritto? secondo me si. ne ha il diritto come tutti, perchè ha deciso di vivere la sua vita cosi, non forza nessuno a seguirlo, e lui a sua volta non è forzato da nessuno. come un motociclista (lo sono anche io) che rischia sempre, anche per colpa degli altri, quando esce in sella al suo amore.

io penso ci sia poco da riflettere su questo. ognuno, nei limiti e nel rispetto altrui, è libero di fare ciò che vuole.

trovo più scandaloso chi muore perchè al volante ubriaco, perchè si droga, o per stupide risse che a volte sfociano in tragedia. ecco... io rifletterei su questi.

 

Circa le parole di qualcuno qui dentro... non ho più nemmeno parole per etichettarli. la famiglia di Taricone non leggerà mai queste pagine, sicuro, ma leggere persone che si lamentano perchè si parla di lui... beh non è cmq giusto od onorevole... lo trovo molto misero.. un commento fatto da persone infinitamente piccole che vogliono apparire assai grandi...

1789940[/snapback]

Il discorso in neretto è un pò più grande degli spunti di riflessione che nascono da questa triste vicenda, sono piaghe della società che andrebbero debellate, ma non è questo il posto per parlarne.

 

Tutti hanno il diritto di impegnare la propria vita, di metterla a repentaglio e di rovinarsela come credono, ma a mio parere (si, sono una rapa perchè non sto qui a scrivere "condoglianze", ma esprimo pareri che molti pensano e non dicono) ci sono dei momenti della vita in cui le tue passioni DEVONO andare in secondo piano. Il paracadutismo comporta dei gravi rischi, che tutti conoscono bene, e sinceramente, se nonostante si abbia la responsabilità di un figlio ci si continua a buttare ripetutamente solo per diletto, beh, credo che quantomeno un giudizio sull'irresponsabilità di tali persone possa essere legittimo.

Non si discute il dispiacere per la scomparsa di una persona giovane, ci mancherebbe.

Si dice solo che le persone che compiono tali "manovre" dovrebbero quantomeno riflettere, più di altri, alle cose che comportano; ora Taricone è morto, pace all'anima sua, ma la figlia è orfana, e sinceramente il mio pensiero vola a lei che si trova senza padre per una cazzata enorme compiuta dallo stesso per divertimento. E questo non dovrebbe accadere, chi ha figli qua dentro penso che stia molto più attento di quando non li aveva a qualsiasi cosa faccia.

1789947[/snapback]

 

chiaro tutto. e anche d'accordo, anche se con toni meno aspri nei confronti di chi pratica attività analoghe. ripeto, l'incidenza degli incidenti mortali o gravi, nel paracadutismo (esclusa terni a questo punto...) penso sia nettamente minore di quelle che sono le morti in strada... piaga sociale o meno... lasciano tanti orfani cmq e spesso è sempre e cmq per l'incoscienza del genitore... è migliore questo genitore? che si schianta in auto e non pensa ad andare piano per continuare a vivere la famiglia e i figli?

 

ma cosa c'entra la mia poca tollerenza che peraltro non vedo proprio nei miei discorsi.

1789954[/snapback]

Mai detto che sia migliore, sicuramente è anche peggiore. Di persone irresponsabili purtroppo ne è pieno il mondo; morire per un incidente causato dagli altri è un'incredibile disgrazia che ti fa bestemmiare, ma contro cui purtroppo poco si può fare. Morire per divertimento in uno sport rischioso è invece qualcosa che si può evitare e che mi fa molto più incazzare, per chi rimane.

Ti ho detto che sei poco tollerante? :huh:

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si... l'hai scritto sopra... controlla ;)

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Controlla meglio, l'ha scritto passaparola! ;)

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azz c'hai ragione. sorry.

e chè avete l'avatar nero tutti e due e si vede che nel premere citazione me so confuso...

Sorry!!!

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Muore istruttore in volo.

 

Se leggete l'ultima riga, riassume il mio pensiero: la famiglia chiede di non lanciarsi più per non incorrere in incidenti, lui capisce la responsabilità che deve nutrire nei confronti della famiglia e decide di non lanciarsi più.

Poi che c'entra, qualcuno pensa che sia un discorso da rapa e non da essere senziente, ma tant'è.

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