Vai al contenuto
Dvd

Per chi sente bisogno di parlare d'altro (Pochesci)

Messaggi raccomandati

Che cazzo de discorsi...

 

Come se gli stranieri ce l'avessimo solo in Italia...

 

Gli farei fare un giro per Parigi, per Londra, per Madrid, per Lisbona, per Stoccolma...

 

Se facesse una cultura che vada al di là de Frascati-Terni poi ne riparliamo.

Sta gente che non ha visto mai niente e si permettere di dare lezioni al mondo come Salvini, che gente povera!

Bravo quoto tutto

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma numero di stranieri a parte (che comunque secondo me incidono) nessuno scrive di cultura, organizzazione e struttura dei settori giovanili e addetti ai lavori?

Esempio, se ai bambini delle scuole calcio non insegnano la cultura del sacrificio e della prestazione a prescindere dal risultato, del piacere di giocare e nessuno lavora più con insistenza sui fondamentali, movimenti, marcature e quantalTro. Se non esistono centri federali delocalizzati che aiutino a vigilino e in cui fare corsi e stage per addetti ai lavori e bambini/ragazzi. Senza tutto questo e anche altro, difficilmente la situazione migliorerà

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma numero di stranieri a parte (che comunque secondo me incidono) nessuno scrive di cultura, organizzazione e struttura dei settori giovanili e addetti ai lavori?

Esempio, se ai bambini delle scuole calcio non insegnano la cultura del sacrificio e della prestazione a prescindere dal risultato, del piacere di giocare e nessuno lavora più con insistenza sui fondamentali, movimenti, marcature e quantalTro. Se non esistono centri federali delocalizzati che aiutino a vigilino e in cui fare corsi e stage per addetti ai lavori e bambini/ragazzi. Senza tutto questo e anche altro, difficilmente la situazione migliorerà

 

Se in Italia i soldi continuano a magnasseli invece che spendeli come fanno ovunque altrove nel mondo, non potremo mai essere competitivi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Secondo i dati di Transfermarkt, un grande e affidabile database sul calcio, i calciatori stranieri nel campionato italiano sono il 53,3 per cento del totale, mentre nel campionato tedesco sono il 52,7 per cento del totale.

Se fosse vero che troppi calciatori stranieri in un campionato abbassano il livello della nazionale, la squadra della Germania dovrebbe trovarsi in un periodo di crisi come quella italiana: la nazionale di calcio tedesca però è fortissima, è campione del mondo in carica ed è stabilmente in testa al ranking FIFA delle nazionali più forti del mondo.

Al terzo posto di quella classifica – in cui l’Italia è al 15esimo posto – c’è invece il Portogallo campione d’Europa in carica e già qualificato ai Mondiali: nel campionato portoghese, la Primeira Liga, i calciatori stranieri sono il 57,6 per cento del totale, più che in Serie A.

 

Altri esempi: in Spagna i calciatori stranieri sono il 42,8 per cento del totale (meno di quelli in Italia ma non radicalmente meno) e la nazionale spagnola è stata una delle più forti e vincenti degli ultimi quindici anni; in Francia gli stranieri nel campionato di calcio sono il 49,7 per cento e la nazionale è all’ottavo posto del ranking FIFA, e andrà ai Mondiali; in Inghilterra gli stranieri sono addirittura il 67,2 per cento e la nazionale – seppur storicamente non fortissima – si è qualificata facilmente ai Mondiali ed è davanti all’Italia nel ranking FIFA; in Olanda gli stranieri sono intorno al 40 per cento del totale (un numero simile a quello del campionato spagnolo) e la nazionale non si è però qualificata ai Mondiali.

 

Se – al contrario – si provano a guardare le nazionali dei campionati con un numero molto più basso di stranieri rispetto a quelli che giocano in Italia, non si trovano esempi di grandissimo successo. Ci sono per esempio pochi stranieri nel campionato ucraino (20 per cento), in quello ceco (27 per cento) e in quello serbo (25 per cento) senza che quelle stesse nazionali siano considerate particolarmente forti (sono tutte sotto l’Italia nel ranking FIFA).

 

Questo non dovrebbe suggerire che non esiste alcun legame tra il numero di stranieri che giocano in un campionato e i risultati della squadra nazionale. I contro esempi con i campionati con pochi stranieri, per esempio, potrebbero essere poco significativi perché relativi a paesi meno popolosi e più poveri dell’Italia.

Sembra evidente però l’impossibilità di stabilire un rapporto di causalità diretta tra le due cose; e anzi i dati sembrano suggerire che le nazioni che esprimono le nazionali più forti hanno un consistente numero di calciatori stranieri nel proprio campionato (e spesso anche un significativo numero di calciatori che giocano in un campionato diverso da quello della propria nazione, cosa che in Italia invece è piuttosto rara).

si ma poi ci sono anche i cicli che fanno la differenza....l'inghilterra come l'olanda negli anni ha fallito delle qualificazioni. la germania ha una generazione di fenomeni, come ce l'ha avuta la spagna. noi stiamo pagando la fine del calcio italiano fatta di fenomeni....baggio totti del piero buffon pirlo...ma siamo pieni di buoni giocatori che nelle nostre squadre maggiori sono cootitolari. pochesci che ha detto di sbagliato???? dobbiamo tornare ad investire sui vivai...è vero....i nostri giovani non trovano spazio nelle squadre maggiori, sono pochi quelli che li rischiano, vedi atalanta e lazio. in un calcio italiano mangiallenatori che non perdona niente non ci sono più allenatori disposti a prendersi responsabilità. le tv non pagano per vedere i murgia o i locatelli, gli orsolini o i favilli, i palombi...e potrei continuare ancora. è un discorso qualunquista???? forse....ma a volte sono i discorsi più semplici e lineari quelli che servono.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma numero di stranieri a parte (che comunque secondo me incidono) nessuno scrive di cultura, organizzazione e struttura dei settori giovanili e addetti ai lavori?

Esempio, se ai bambini delle scuole calcio non insegnano la cultura del sacrificio e della prestazione a prescindere dal risultato, del piacere di giocare e nessuno lavora più con insistenza sui fondamentali, movimenti, marcature e quantalTro. Se non esistono centri federali delocalizzati che aiutino a vigilino e in cui fare corsi e stage per addetti ai lavori e bambini/ragazzi. Senza tutto questo e anche altro, difficilmente la situazione migliorerà

 

 

Se in Italia i soldi continuano a magnasseli invece che spendeli come fanno ovunque altrove nel mondo, non potremo mai essere competitivi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bufera il profughi di Pochesci era chiaramente riferito alla scarsezza della squadra svedese, poi ha toccato il discorso stranieri. Sono due cose separato senza sfondi razzisti.

Parliamo di calcio giocato che è più costruttivo secondo me

perfetto, se mi dici che pochesci non ce l'aveva con gli stranieri che vengono naturalizzati ti credo. il fatto è che le sue parole sono talmente confuse e poco chiare che chiunque se l'è interpretate alla bell'e meglio... facile essere pro o contro pochesci se non si capisce :lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

 

complimenti per l'analisi, è esattamente quello che penso io. Non ho una conoscenza così ravvicinata del calcio giovanile da poter esprimere giudizi ma penso che il problema sia quello che tu hai centrato perfettamente.

 

Tutto il resto, compreso l'utilizzo spesso eccessivo degli stranieri nelle giovanili di cui parlava Pochesci, è figlio secondo me non di esterofilia o cazzate varie da della volontà di privilegiare risultati a brevissimo termine ad una programmazione per far crescere di qualità tecnica i ragazzi

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

perfetto, se mi dici che pochesci non ce l'aveva con gli stranieri che vengono naturalizzati ti credo. il fatto è che le sue parole sono talmente confuse e poco chiare che chiunque se l'è interpretate alla bell'e meglio... facile essere pro o contro pochesci se non si capisce :lol:

:D

No con i naturalizzati tipo Jorginho e Eder ce laveva

:D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Se in Italia i soldi continuano a magnasseli invece che spendeli come fanno ovunque altrove nel mondo, non potremo mai essere competitivi.

Esatto

Comunque in Spagna in modo particolare e in tutti gli sport e in Germania sul calcio, federazioni e governo hanno investito un bel po nelle strutture e nellorg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

Stesse cose che ho scritto io. E che scriverebbe chiunque vedesse molte partite di ragazzi e bambini.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

Esattamente

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

Anche io la penso cosi. Ho sempre ritentuto che l obiettivo delle varie giovanili ê sfornare giocatori. Non vincere il campionatuccio.

Ê impossibile che non crescano piu piedi buoni visto che in Italia ci sono sempre stati

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Stesse cose che ho scritto io. E che scriverebbe chiunque vedesse molte partite di ragazzi e bambini.

Ma infatti. E poi di alcune scuole calcio gestite senza medici dello sport seri, ne vogliamo parlare? Del nessun controllo sulle integrità fisico psichiche? Di ragazzi davvero promettenti ce ne sono eccome Cacafò

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

 

 

Ma infatti. E poi di alcune scuole calcio gestite senza medici dello sport seri, ne vogliamo parlare? Del nessun controllo sulle integrità fisico psichiche? Di ragazzi davvero promettenti ce ne sono eccome Cacafò

Senza medici dello sport, senza allenatori della parte di coordinamento motorio, si prendono i ragazzini 7/8 anni e li si allena come se fossero dei 17/18 enni, senza considerare che per il coordinamento motorio e quindi per l'equilibrio psicofisico non si può andare oltre i 12/13 anni.

Passata quell'età ciò che sei sei, non migliorerai più.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Secondo i dati di Transfermarkt, un grande e affidabile database sul calcio, i calciatori stranieri nel campionato italiano sono il 53,3 per cento del totale, mentre nel campionato tedesco sono il 52,7 per cento del totale.

Se fosse vero che troppi calciatori stranieri in un campionato abbassano il livello della nazionale, la squadra della Germania dovrebbe trovarsi in un periodo di crisi come quella italiana: la nazionale di calcio tedesca però è fortissima, è campione del mondo in carica ed è stabilmente in testa al ranking FIFA delle nazionali più forti del mondo.

Al terzo posto di quella classifica – in cui l’Italia è al 15esimo posto – c’è invece il Portogallo campione d’Europa in carica e già qualificato ai Mondiali: nel campionato portoghese, la Primeira Liga, i calciatori stranieri sono il 57,6 per cento del totale, più che in Serie A.

 

Altri esempi: in Spagna i calciatori stranieri sono il 42,8 per cento del totale (meno di quelli in Italia ma non radicalmente meno) e la nazionale spagnola è stata una delle più forti e vincenti degli ultimi quindici anni; in Francia gli stranieri nel campionato di calcio sono il 49,7 per cento e la nazionale è all’ottavo posto del ranking FIFA, e andrà ai Mondiali; in Inghilterra gli stranieri sono addirittura il 67,2 per cento e la nazionale – seppur storicamente non fortissima – si è qualificata facilmente ai Mondiali ed è davanti all’Italia nel ranking FIFA; in Olanda gli stranieri sono intorno al 40 per cento del totale (un numero simile a quello del campionato spagnolo) e la nazionale non si è però qualificata ai Mondiali.

 

Se – al contrario – si provano a guardare le nazionali dei campionati con un numero molto più basso di stranieri rispetto a quelli che giocano in Italia, non si trovano esempi di grandissimo successo. Ci sono per esempio pochi stranieri nel campionato ucraino (20 per cento), in quello ceco (27 per cento) e in quello serbo (25 per cento) senza che quelle stesse nazionali siano considerate particolarmente forti (sono tutte sotto l’Italia nel ranking FIFA).

 

Questo non dovrebbe suggerire che non esiste alcun legame tra il numero di stranieri che giocano in un campionato e i risultati della squadra nazionale. I contro esempi con i campionati con pochi stranieri, per esempio, potrebbero essere poco significativi perché relativi a paesi meno popolosi e più poveri dell’Italia.

Sembra evidente però l’impossibilità di stabilire un rapporto di causalità diretta tra le due cose; e anzi i dati sembrano suggerire che le nazioni che esprimono le nazionali più forti hanno un consistente numero di calciatori stranieri nel proprio campionato (e spesso anche un significativo numero di calciatori che giocano in un campionato diverso da quello della propria nazione, cosa che in Italia invece è piuttosto rara).

E' ma tu hai letto i numeri e i dati di fatto su Transfermarkt. Cosi' e' troppo semplice capi' le cose.

Da retta a me, fa come Pochezza e come milioni de italiani, va giu' lu bar e pontifica su tutto e tutti. Da sempre la corpa a quell'andri. E se qualcuno te da torto, arza la voce e inzurda.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

?

 

Di che si tratta?

Credo si possa scrivere tranquillamente, sta girando sui gruppi uozzap un video di pochesci (a onor del vero risalente a 2-3 anni fa) da far impallidire tutti gli altri video con le sbroccate varie... tanto a breve qualche stronzo sicuro lo mette su fb... :lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi ê arrivato ieri sera il video. Ê da brividi. Non credo che Del neri (per limitarci alla nostra storia) abbia mai fatto una roba del genere. Infatti ê arrivato in A vincendo campionati minori

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Credo si possa scrivere tranquillamente, sta girando sui gruppi uozzap un video di pochesci (a onor del vero risalente a 2-3 anni fa) da far impallidire tutti gli altri video con le sbroccate varie... tanto a breve qualche stronzo sicuro lo mette su fb... :lol:

Dimme che porta una parrucca e non caveva quei capelli

:D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se posso permettermi, vorrei farvi riflettere su un punto. Anni fa sono stato per circa un anno e mezzo collaboratore di una grande societò italiana, la più scudettata. Sono andato per una miriade di campetti di calcio di tutta la Toscana a visionare, in incognito o quasi, tanti tanti ragazzini promettenti, riempendo schede e poi parlandone con i preposti in sede. Conosco quindi discretamente quello che è il più grande problema, oltre a quello organizzativo, del nostro calcio di ragazzi e futuri calciatori: i fondamentali, i piedi, la qualità. Non perchè molti non ce l'abbiano, ma perchè vengono sviati sia da ginnastiche ed esercizi troppo precoci volti a rafforzamenti inidonei alla loro età, sia perchè, e la cosa è collegata, i tecnici si interessano solo dei risultati a breve (che ottengono con la forza fisica e la cattiveria). Non vi dico quanti ragazzi dalle grosse possibilità ho visto, poi sprecati. Quanti allenatori sconosciuti e "fabbri" supportati da genitori ottusi (e da mamme...beh lasciamo perdere). La fretta è figlia però della mancanza di soldi e della necessità di avere piccole società prestigiose, con i risultati, che portano iscrizioni. Se solo impiegassero tempo a perfezionare i talenti in erba, avremmo un rifiorire. Se solo facessero divertire chi ha la stoffa a fare calcio di qualità invece della sola corsa e della sola fortificazione fisica, vedremmo ragazzi più bravi. La finisco qui, non voglio rompere con i pistolotti, però il calcio va cambiato da queste basi qui, a mio parere.

4 anni fa ero ad Abano Terme per il trofeo internazionale dedicato alla categoria esordienti.

Uno dei tornei più prestigiosi in Italia per la categoria.

Giocava NOVARA-A JAX

Vinse il Novara 4-1

Vinse con il 6-3-1

L'Ajax giocava a calcio,il Novara aveva un piccolo Bolt di 1.80m. davanti che ha fatto tutti i goal alla stessa maniera.

Palla alta lunga a lui che seminava i difensori in contropiede.

L'allenatore olandese che rassicurava la squadra di continuare a fare calcio sbattendosene di prendere sempre il solito contropiede da un ragazzo più pronto fisicamente degli altri.

Ricordo la gioia dei genitori del Novara per l'impresa.

Non serve aggiungere altro

Modificato da mbriacu de viparo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

4 anni fa ero ad Abano Terme per il trofeo internazionale dedicato alla categoria esordienti.

Uno dei tornei più prestigiosi in Italia per la categoria.

Giocava NOVARA-A JAX

Vinse il Novara 4-1

Vinse con il 6-3-1

L'Ajax giocava a calcio,il Novara aveva un piccolo Bolt di 1.80m. davanti che ha fatto tutti i goal alla stessa maniera.

Palla alta lunga a lui che seminava i difensori in contropiede.

L'allenatore olandese che rassicurava la squadra di continuare a fare calcio sbattendosene di prendere sempre il solito contropiede da un ragazzo più pronto fisicamente degli altri.

Ricordo la gioia dei genitori del Novara per l'impresa.

Non serve aggiungere altro

Ê quello che ho scritto prima e ne parlavo con un mio amico che allena gli allievi. L obiettivo di questi allenatori ê formare i giocatori non vincere i tornei piu o meno importanti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Credo si possa scrivere tranquillamente, sta girando sui gruppi uozzap un video di pochesci (a onor del vero risalente a 2-3 anni fa) da far impallidire tutti gli altri video con le sbroccate varie... tanto a breve qualche stronzo sicuro lo mette su fb... :lol:

è finito su serie b ignorante...se po scrive tranquillamente :D:D:D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.