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David

Ternana vs Perugia LIVE Stadio “Libero Liberati” - Terni - Ore 15.00 (Supercoppa) ❤️💚

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1 ora fa, Palmiro ha scritto:

in veneto, o in alcune parti di esso, la chiamano anche testina. forse @INPS rossoverde potrebbe darci una mano, non so nella sua zona come la chiamano, mi sembra che viva verso il lago di Garda.

mi fido di te. sui nomi di salume veneto ammetto tutta la mia impreparazione

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6 minuti fa, Dado ha scritto:

mi fido di te. sui nomi di salume veneto ammetto tutta la mia impreparazione

no, no, non ne sono certo. ho chiesto conferma a INPS

 

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4 minuti fa, Palmiro ha scritto:

no, no, non ne sono certo. ho chiesto conferma a INPS

  

lanci la testina e nascondi la mano

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2 ore fa, Palmiro ha scritto:

in veneto, o in alcune parti di esso, la chiamano anche testina. forse @INPS rossoverde potrebbe darci una mano, non so nella sua zona come la chiamano, mi sembra che viva verso il lago di Garda.

Grazie per la citazione, non sono un esperto però qualche dubbio posso chiarirlo. Intanto io vivo a Verona, quello del lago (Riva del Garda) è Bellimbusto.

Allora quello che da noi si chiama "capocollo" anche in veneto, come in altre parti d'Italia, viene chiamato "coppa". Non ha lo stesso sapore della nostra coppa, saporita e abbastanza pepata, la coppa è piuttosto dolce e tendente ad un sapore "anonimo" anche se piacevole. Per intenderci è come mettere a confronto il prosciutto di Parma o il San Daniele (notoriamente dolci, e qui tagliati colpevolmente a fette molto sottili) con il nostro prosciutto saporito e tagliato al coltello. La "testina" invece è la testina di agnello (bollita) che è servita nel carrello dei bolliti insieme a carni rosse,  bianche e al cotechino. Normalmente questo carrello ha al suo interno almeno una ventina di specialità di carne. Generalmente i bolliti nel veronese si servono con la "Pearà" ( leggi pepata) una sorta di salsa povera a base di pane raffermato da grattugiare, midollo di bovino, brodo di manzo, olio di oliva, un po' di grana padano e possibilmente molto pepe. Un boccone di bollito "pocciato" nella pearà e ..............................dopo devi bere almeno un bicchiere di Valpolicella ripasso!!

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15 minuti fa, INPS rossoverde ha scritto:

Grazie per la citazione, non sono un esperto però qualche dubbio posso chiarirlo. Intanto io vivo a Verona, quello del lago (Riva del Garda) è Bellimbusto.

Allora quello che da noi si chiama "capocollo" anche in veneto, come in altre parti d'Italia, viene chiamato "coppa". Non ha lo stesso sapore della nostra coppa, saporita e abbastanza pepata, la coppa è piuttosto dolce e tendente ad un sapore "anonimo" anche se piacevole. Per intenderci è come mettere a confronto il prosciutto di Parma o il San Daniele (notoriamente dolci, e qui tagliati colpevolmente a fette molto sottili) con il nostro prosciutto saporito e tagliato al coltello. La "testina" invece è la testina di agnello (bollita) che è servita nel carrello dei bolliti insieme a carni rosse,  bianche e al cotechino. Normalmente questo carrello ha al suo interno almeno una ventina di specialità di carne. Generalmente i bolliti nel veronese si servono con la "Pearà" ( leggi pepata) una sorta di salsa povera a base di pane raffermato da grattugiare, midollo di bovino, brodo di manzo, olio di oliva, un po' di grana padano e possibilmente molto pepe. Un boccone di bollito "pocciato" nella pearà e ..............................dopo devi bere almeno un bicchiere di Valpolicella ripasso!!

Grazie per l'info, allora ricordavo male io.

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Da noi, ma non sul lago, bensì nelle valli (val di Non, in particolare) la coppa prende il nome di Mortandéla; non usa il budello, quindi non può definirsi un insaccato vero e proprio ed oltre al collo si usano anche altre parti pregiate (in passato si aggiungevano invece i tagli meno nobili). Si appallottola, si spezia e si affumica. Raramente la si trova stagionata.

Non è comunque l'unica versione, quasi ogni valle ne ha una. In un posto dove ho vissuto da bambino (zona Dolomiti di Brenta) si produce la Ciuìga, questo si un insaccato, che ha la particolarità di essere confezionato con sapiente e abbondante aggiunta di rape rosse: i tagli di carne usati oggi sono soprattutto il collo e la spalla (un tempo, cuore e polmoni).

 

In tutti i casi, la raccomandazione è di alzarla in faccia ai cosi.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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12 ore fa, INPS rossoverde ha scritto:

Grazie per la citazione, non sono un esperto però qualche dubbio posso chiarirlo. Intanto io vivo a Verona, quello del lago (Riva del Garda) è Bellimbusto.

Allora quello che da noi si chiama "capocollo" anche in veneto, come in altre parti d'Italia, viene chiamato "coppa". Non ha lo stesso sapore della nostra coppa, saporita e abbastanza pepata, la coppa è piuttosto dolce e tendente ad un sapore "anonimo" anche se piacevole. Per intenderci è come mettere a confronto il prosciutto di Parma o il San Daniele (notoriamente dolci, e qui tagliati colpevolmente a fette molto sottili) con il nostro prosciutto saporito e tagliato al coltello. La "testina" invece è la testina di agnello (bollita) che è servita nel carrello dei bolliti insieme a carni rosse,  bianche e al cotechino. Normalmente questo carrello ha al suo interno almeno una ventina di specialità di carne. Generalmente i bolliti nel veronese si servono con la "Pearà" ( leggi pepata) una sorta di salsa povera a base di pane raffermato da grattugiare, midollo di bovino, brodo di manzo, olio di oliva, un po' di grana padano e possibilmente molto pepe. Un boccone di bollito "pocciato" nella pearà e ..............................dopo devi bere almeno un bicchiere di Valpolicella ripasso!!

 

11 ore fa, Bellimbusto ha scritto:

Da noi, ma non sul lago, bensì nelle valli (val di Non, in particolare) la coppa prende il nome di Mortandéla; non usa il budello, quindi non può definirsi un insaccato vero e proprio ed oltre al collo si usano anche altre parti pregiate (in passato si aggiungevano invece i tagli meno nobili). Si appallottola, si spezia e si affumica. Raramente la si trova stagionata.

Non è comunque l'unica versione, quasi ogni valle ne ha una. In un posto dove ho vissuto da bambino (zona Dolomiti di Brenta) si produce la Ciuìga, questo si un insaccato, che ha la particolarità di essere confezionato con sapiente e abbondante aggiunta di rape rosse: i tagli di carne usati oggi sono soprattutto il collo e la spalla (un tempo, cuore e polmoni).

 

In tutti i casi, la raccomandazione è di alzarla in faccia ai cosi.

 

 

m'avete fatto venire fame

  • Haha 1

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Confermo, polenta e cunél, una delle (rare) specialità della mia zona, poverina dal punto di vista gastronomico. L'altra è la carne salada, da servirsi rigorosamente coi fasoi.

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36 minuti fa, grifo_merda ha scritto:

E anche oggi un tenero augurio ai nostri beneamati cuginetti:

 

MASTICONI COPPAINFACCIATI FATEVE DANCULO!

 

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2 ore fa, chetestraceki ha scritto:

Che disquisizioni culinarie @Bellimbusto e @INPS rossoverde! Slurp!

 

Invece il coniglio come si fa dalle vostre parti? 😀

A Terni il coniglio coppainfacciato si fa così : si mettono a rosolare le carote con la cipolla, si fa un pappone con carote,porcu di balanzano e una coppa di vino rosso, che sarà il ripieno del coniglio. Si adagia il roditore sopra al battuto. Cottura 90 minuti, ma al 45mo sicuramente è già pronto per essere fagocitato. Si conclude il tutto con un brindisi di buon vino rosso servito su coppia faccia. 

  • Grazie 1

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7 minuti fa, Apacchione ha scritto:

A Terni il coniglio coppainfacciato si fa così : si mettono a rosolare le carote con la cipolla, si fa un pappone con carote,porcu di balanzano e una coppa di vino rosso, che sarà il ripieno del coniglio. Si adagia il roditore sopra al battuto. Cottura 90 minuti, ma al 45mo sicuramente è già pronto per essere fagocitato. Si conclude il tutto con un brindisi di buon vino rosso servito su coppia faccia. 

Se non ricordo male al 64esimo minuto va farcito per bene dal culo così che S’ALZANO tutti i sapori, sbaglio?

  • Grazie 2

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12 minuti fa, Apacchione ha scritto:

A Terni il coniglio coppainfacciato si fa così : si mettono a rosolare le carote con la cipolla, si fa un pappone con carote,porcu di balanzano e una coppa di vino rosso, che sarà il ripieno del coniglio. Si adagia il roditore sopra al battuto. Cottura 90 minuti, ma al 45mo sicuramente è già pronto per essere fagocitato. Si conclude il tutto con un brindisi di buon vino rosso servito su coppia faccia. 

Ottima ricetta! Grazie! La segnalo anche a chef Academy 😄😄😄😄

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5 minuti fa, SuLeMano ha scritto:

Se non ricordo male al 64esimo minuto va farcito per bene dal culo così che S’ALZANO tutti i sapori, sbaglio?

Assolutamente, questo è un momento fondamentale della cottura!

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2 ore fa, Bellimbusto ha scritto:

La ricetta dei cuniji alla coppinfaccia è simile a quella dei Falletti amburghesi. Come la faceva Mammarella, insomma. Porre il roditore in un bel Laverone, sotto acqua corrente. Tritare una Raicevic piccante, ancora cruda, aggiungere radicchio Furlan (a meno che non vi sia Di Noia) e si metta il tutto in una casseruola capace. Si ponga il contenitore su un fuoco basso e si attenda che Rosi per bene. Quando il timer Sounas, Kontek altri tre minuti e afFerrante per le recchie la povera bestiola, aggiungete un Bocci di vino, dividete il tutto in Partipilo uguali e vedrete che così l'aroma si Defendi in tutta la cucina. Siate Onesti, anche se il pesce vi piace di più (io vado matto per il Paulmbo in umido), vedrete che lo sforzo non sarà Vano.
Ah, io sono solito servire con insalata Russo. Per frutta, Anguri bella fresca.

 

 

Mi socera ce mette anche du ravanelli  e du castagner acciaccate.

Se poi fai Arde pure Magni la ricetta è perfetta!!!

  • Haha 2

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19 minuti fa, mbriacu de viparo ha scritto:

Mi socera ce mette anche du ravanelli  e du castagner acciaccate.

Se poi fai Arde pure Magni la ricetta è perfetta!!!

😂😂

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