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ziofranko

V.I.P. - Celebrità morte nel 2023

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Eravamo Io, Fidel, Paco Pena, Teofilo Stevenson, Compay Segundo, Juantorena, Sotomayor, Maradona, Cassius Clay, Mario e Pippo Santonastaso, Simeoni, Mennea, Mats Wilander, Roscoe Tanner, Dino Meneghin............... 

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6 ore fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

Eravamo Io, Fidel, Paco Pena, Teofilo Stevenson, Compay Segundo, Juantorena, Sotomayor, Maradona, Cassius Clay, Mario e Pippo Santonastaso, Simeoni, Mennea, Mats Wilander, Roscoe Tanner, Dino Meneghin............... 

Grandissimo! 

Gianni Minà sul giornalismo: Questa professione in occidente è totalmente morta. Io sono da anni che non lavoro più. Ma l'ho accettato e non mi lamento. È il prezzo che si esercita per la libertà

E cito un pezzo di Ascanio Celestini che racchiude Minà, la sua grandezza:  

E anche tutti quei racconti di Gianni sembravano incontri con gente qualsiasi.
Castro è uno conosciuto in vacanza.
De Niro è l’attore del teatro parrocchale.
Muhammad Ali è il pugile della palestra popolare.
Tutta gente di casa.
Tutto il mondo un condominio.
Tutta la vita un viaggio.
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6 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Grandissimo! 

Gianni Minà sul giornalismo: Questa professione in occidente è totalmente morta. Io sono da anni che non lavoro più. Ma l'ho accettato e non mi lamento. È il prezzo che si esercita per la libertà

E cito un pezzo di Ascanio Celestini che racchiude Minà, la sua grandezza:  

E anche tutti quei racconti di Gianni sembravano incontri con gente qualsiasi.
Castro è uno conosciuto in vacanza.
De Niro è l’attore del teatro parrocchale.
Muhammad Ali è il pugile della palestra popolare.
Tutta gente di casa.
Tutto il mondo un condominio.
Tutta la vita un viaggio.

il prezzo che si esercita per la libertà

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1 ora fa, Lu Generale ha scritto:

Grandissimo! 

Gianni Minà sul giornalismo: Questa professione in occidente è totalmente morta. Io sono da anni che non lavoro più. Ma l'ho accettato e non mi lamento. È il prezzo che si esercita per la libertà

E cito un pezzo di Ascanio Celestini che racchiude Minà, la sua grandezza:  

E anche tutti quei racconti di Gianni sembravano incontri con gente qualsiasi.
Castro è uno conosciuto in vacanza.
De Niro è l’attore del teatro parrocchale.
Muhammad Ali è il pugile della palestra popolare.
Tutta gente di casa.
Tutto il mondo un condominio.
Tutta la vita un viaggio.

L’aneddoto del pranzo a 5 con Ali, De Niro , Leone e Garcia Marquez fa capire perfettamente la persona Minà al di là della professione 

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1 ora fa, BuFERA ha scritto:

il prezzo che si esercita per la libertà

È tutto in questa frase, che i più non capiranno mai. 

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10 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Grandissimo! 

Gianni Minà sul giornalismo: Questa professione in occidente è totalmente morta. Io sono da anni che non lavoro più. Ma l'ho accettato e non mi lamento. È il prezzo che si esercita per la libertà

E cito un pezzo di Ascanio Celestini che racchiude Minà, la sua grandezza:  

E anche tutti quei racconti di Gianni sembravano incontri con gente qualsiasi.
Castro è uno conosciuto in vacanza.
De Niro è l’attore del teatro parrocchale.
Muhammad Ali è il pugile della palestra popolare.
Tutta gente di casa.
Tutto il mondo un condominio.
Tutta la vita un viaggio.

👏👏👏👏

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“All’epoca frequentavo Robert De Niro, che era a Roma per girare “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone, ed una sera mi chiamò. Mi chiese:

-“Gianni, come va? Che hai da fare oggi?”.

– Io gli risposi: “Sono con Muhammad Ali stasera, stiamo per andare a cena”.

– De Niro sobbalzò e disse: “Con chi è che stai? Cioè, stai andando a cena con Muhammad Ali e non me lo dici? Cioè è il mio idolo di sempre. Io vengo a cena con te stasera Gianni”.

Dopo un po’ ricevetti una telefonata di Sergio Leone, per la verità un po’ arrabbiato, e mi disse che De Niro non sarebbe potuto venire perché quella sera avevano un importante incontro per definire alcune scene del film, quindi non si poteva fare nulla.

Io gli dissi che in realtà non c’entravo niente, stavo solo andando a cena con Muhammad Alì e Robert si era voluto aggiungere. A quelle parole, Leone disse:

– “Cosa??? Cioè tu e Robert state andando a cena con Muhammad Ali e non mi avete detto nulla?”.

Volle a tutti i costi accodarsi anche Sergio Leone. A quel punto mi preparai e, una volta pronto, stavo quasi per uscire, ma suonò di nuovo il telefono. Era il premio Nobel Gabriel García Márquez che era a Roma per cenare anche lui con Sergio Leone e De Niro, ma aveva appena appreso che l’incontro era saltato perché c’era una cena con Muhammad Ali.

Morale della favola?

Ci ritrovammo tutti a cena da “Checco il Carettiere” e mi ricordo che mettemmo tutte le donne da una parte del tavolo e noi dall’altra, perché non volevamo assolutamente farci disturbare; e passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match. Ci raccontò tutto. Io, De Niro, Marquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini”.

Gianni Minà

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2 ore fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

“All’epoca frequentavo Robert De Niro, che era a Roma per girare “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone, ed una sera mi chiamò. Mi chiese:

-“Gianni, come va? Che hai da fare oggi?”.

– Io gli risposi: “Sono con Muhammad Ali stasera, stiamo per andare a cena”.

– De Niro sobbalzò e disse: “Con chi è che stai? Cioè, stai andando a cena con Muhammad Ali e non me lo dici? Cioè è il mio idolo di sempre. Io vengo a cena con te stasera Gianni”.

Dopo un po’ ricevetti una telefonata di Sergio Leone, per la verità un po’ arrabbiato, e mi disse che De Niro non sarebbe potuto venire perché quella sera avevano un importante incontro per definire alcune scene del film, quindi non si poteva fare nulla.

Io gli dissi che in realtà non c’entravo niente, stavo solo andando a cena con Muhammad Alì e Robert si era voluto aggiungere. A quelle parole, Leone disse:

– “Cosa??? Cioè tu e Robert state andando a cena con Muhammad Ali e non mi avete detto nulla?”.

Volle a tutti i costi accodarsi anche Sergio Leone. A quel punto mi preparai e, una volta pronto, stavo quasi per uscire, ma suonò di nuovo il telefono. Era il premio Nobel Gabriel García Márquez che era a Roma per cenare anche lui con Sergio Leone e De Niro, ma aveva appena appreso che l’incontro era saltato perché c’era una cena con Muhammad Ali.

Morale della favola?

Ci ritrovammo tutti a cena da “Checco il Carettiere” e mi ricordo che mettemmo tutte le donne da una parte del tavolo e noi dall’altra, perché non volevamo assolutamente farci disturbare; e passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match. Ci raccontò tutto. Io, De Niro, Marquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini”.

Gianni Minà

Che spettacolo! Personaggi e dinamiche di un'altra epoca...

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2 ore fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

“All’epoca frequentavo Robert De Niro, che era a Roma per girare “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone, ed una sera mi chiamò. Mi chiese:

-“Gianni, come va? Che hai da fare oggi?”.

– Io gli risposi: “Sono con Muhammad Ali stasera, stiamo per andare a cena”.

– De Niro sobbalzò e disse: “Con chi è che stai? Cioè, stai andando a cena con Muhammad Ali e non me lo dici? Cioè è il mio idolo di sempre. Io vengo a cena con te stasera Gianni”.

Dopo un po’ ricevetti una telefonata di Sergio Leone, per la verità un po’ arrabbiato, e mi disse che De Niro non sarebbe potuto venire perché quella sera avevano un importante incontro per definire alcune scene del film, quindi non si poteva fare nulla.

Io gli dissi che in realtà non c’entravo niente, stavo solo andando a cena con Muhammad Alì e Robert si era voluto aggiungere. A quelle parole, Leone disse:

– “Cosa??? Cioè tu e Robert state andando a cena con Muhammad Ali e non mi avete detto nulla?”.

Volle a tutti i costi accodarsi anche Sergio Leone. A quel punto mi preparai e, una volta pronto, stavo quasi per uscire, ma suonò di nuovo il telefono. Era il premio Nobel Gabriel García Márquez che era a Roma per cenare anche lui con Sergio Leone e De Niro, ma aveva appena appreso che l’incontro era saltato perché c’era una cena con Muhammad Ali.

Morale della favola?

Ci ritrovammo tutti a cena da “Checco il Carettiere” e mi ricordo che mettemmo tutte le donne da una parte del tavolo e noi dall’altra, perché non volevamo assolutamente farci disturbare; e passammo l’intera serata a fare domande a Muhammad sulla sua carriera e sui suoi match. Ci raccontò tutto. Io, De Niro, Marquez e Sergio Leone ascoltavamo: eravamo tornati tutti bambini”.

Gianni Minà

Era l’aneddoto che nominavo sopra , grazie che lo hai trovato!

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23 ore fa, chico ha scritto:

È tutto in questa frase, che i più non capiranno mai. 

Semplicemente perchè la libertà non è più una necessità primaria.

Per soldi e celebrità sono disposti a giocarsela senza batter ciglio...

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16 minuti fa, CAPPUCCINO KID ha scritto:

Ruychi Sakamoto 

 

Visto a villalago nel 2005 o 2006

Quando vedo i tuoi post su questo topic impallidisco…..sempre di grandi artisti, musicisti etc.

RIP

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