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CHIUSO IL MAGNETICO!

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fare un discorso politico mi sembra assurdo, perchè, come è ovvio, nè Ciaurro nè Melasecche avrebbero impedito ai tedeschi di chiudere il Magnetico.

Semmai, questo dimostra la follia delle privatizzazioni selvagge, ed il considerare (cosa che andava tanto di moda negli anni 80) la vendita ai privati come panacea di tutti i mali.

Questa particolare  privatizzazione è stata condotta in modo disastroso, perchè la vendita abrebbe potuto essere subordinata alla garanzia del mantenimento di un dato livello occupazionale, come dovrebbe avvenire di regola, oppure lo stato avrebbe dovuto mantenere delle quote ed un potere statutario di veto contro  le iniziative piu' rilevanti sulla politica economica aziendale eventualmente intraprese in danno dei lavoratori.

Ecco, questo è il punto di grossa responsabilità politica.

:hail::hail::hail::hail::hail::hail::hail:

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non d'accordo

 

quei stessi lavoratori trombati dal comune e dai sindacati sono gli stessi che (al 90%) hanno permesso che quella gente occupi il posto a Palazzo spada e alle organizzazioni a "difesa" degli operai

chi è causa del suo mal pianga se stesso...

Ti appoggio al 100%- Ho aspettato che lo dicesse qualcun altro perché se lo avessi detto non contava un cazzo!!!!! Grande Kazzubi!!!!

COME SEMPRE IL TUO CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE E FONDAMENTALE!!!!

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un altro problema poi è che non abbiamo rappresentanti autorevoli in parlamento.

Fosse successo in altre zone, probabilmente si sarebbe fatto qualcosa per impedire questo dramma.

Ma è anche vero che noi ternani votiamo a destra quando governa la sinistra, e a sinistra quando governa la destra.

ma questo è un altro discorso.

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non d'accordo

 

quei stessi lavoratori trombati dal comune e dai sindacati sono gli stessi che (al 90%) hanno permesso che quella gente occupi il posto a Palazzo spada e alle organizzazioni a "difesa" degli operai

chi è causa del suo mal pianga se stesso...

Ti appoggio al 100%- Ho aspettato che lo dicesse qualcun altro perché se lo avessi detto non contava un cazzo!!!!! Grande Kazzubi!!!!

COME SEMPRE IL TUO CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE E FONDAMENTALE!!!!

Mejo de te sicuro.

 

Chi ce le ha fatte veni' le multinazionali in Umbria, mi nonno forse?

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nessuno può fare nulla. Con le multinazionali l'unica cosa da fare è creare in un territorio le condizioni perchè vengano ad investire, non quelle che se ne vadano. Purtroppo siamo da sempre (meno una piccola felice pausa di Ciaurro) amministrati da gente piccola piccola che non ha la capacità nè politica, nè morale, nè tecnica per fare questo. Chiacchieroni di quinta categoria incompetenti. Manco gli imbrogli sanno fare bene (vedi città dello sport).

Se lu sindaco si incatena lo deve fare pure con quell'altri campioni che je stanno attorno. Ma poi buttate via le chiavi!!!

:hail::hail:

 

e c'ha ragione pure Kabubi!!!!

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che cosa vuole dire "solidarietà" ai lavoratori? Ho letto tutti i post e concludo che un numero preoccupante degli utenti che vi ha scritto qualcosa, o è cerebreolesa o ritardata mentale. Avete rotto i coglioni, con questo modo di fare della serie "armiamoci e partite". Predicate di fare casino, sperate di ottenere visibilità nazionale, ma siete stati tutti davanti al vostro pc a scrivere messaggi, mentre con un minimo di coerenza, avreste dovuto alzare il culo e andare accanto agli operai. Oppure, tacere. Mi trovo in accordo con L.P. (e la cosa non è una novità). Chi sostiene che la colpa di quanto accaduto sia della giunta comunale, è solo in malafede. Invece di pensare alla politica, fareste bene ad andare accanto agli operai, e sciacquateve la bocca prima di cagare sentenze quando ci sono famiglie che vivono un dramma come questo. Siete solo CAGASENTENZE.

 

Ovviamente non ce l'ho con tutti. Certe volte invece di sparare cazzate, sarebbe meglio tacere. Se proprio non ve la sentite di stare accanto (fisicamente) agli operai puzzoni, state zitti e non riempite le pagine del forum di immondizia con le vostre parole da bambinetti viziati. Qui ci sono famiglie che ora sono nella merda, capito?

 

Vi stupisce il fatto che io parli in questo modo? Mio padre lavorava alla Bosco e so cosa significa vivere una situazione come questa, quando cioè l'unico introito in grado di sostenere una famiglia viene meneo. Conosco perfettamente lo sciacallaggio politico del quale ora le famiglie saranno preda. Ma la cosa peggiore, è che conosco alla grande le sentenze cagate dalla gente comune, mentre queste famiglie faticheranno ad arrivare a fine mese. E conosco fin troppo bene il dramma che mio padre ha vissuto, quanto soffriva per il comportamento della gente, che sostanzialemente si riempiva la bocca di belle parole, per poi vedere gli operai della Bosco come quei "rompi palle che bloccano le ferrovie". Voglio vedere se fra un mese , quando i blocchi del traffico e altre iniziative continueranno, tutti continuerete a pensarla così.

Allora, le cose sono due: o alzate il culetto e andate accanto agli operai o state zitti.

 

Adesso, paraculateme pure, io non rispondo più, perchè oggi pomeriggio sarò lì accanto a loro.

 

Scusate lo sfogo, ma io questo dramma l'ho vissuto e quando stavamo cominciando a rialzarci ho perso mio padre.

Modificato da Ussaro

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la giunta ciaurro, per quasi tutta la sua durata (se si eccettua qualche mese di governo berlusconi, nel 94,prima del ribaltone, ha amministrato mentre era in carica il centro sinistra:Amato, Ciampi, Dini, Prodi, D'Alema).

Ma questo è un discorso che non c'entra niente, era solo per dire che ricavi vantaggi dallo scegliere politici (sia alle politiche che alle amministrative) della stessa area di chi governa.

Cioè noi non abbiamo nè uno Storace, nè un La Russa, Nè un Mastella, nè un De Mita a tutelare i lavoratori ternani.

Questo da un lato, non avrebbe certo impedito i vergognosi licenziamenti dei tedeschi, dall'altro lato però avrebbe determinato probabilmente la sopravvivenza (obblighi di assunzione, sovvenzioni dello stato ecc.) di quelle 900 famiglie che ora si trovano per strada.

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Comunque stavolta non la passano liscia. E mi riferisco a tutti i soggetti coinvolti in qualunque modo...

 

FACCIAMOCI SENTIRE, SCENDIAMO IN STRADA!

 

QUESTO E' IL MOMENTO DELLA SOLIDARIETA',NON DELLE POLEMICHE E DELLE DIVISIONI!!

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da www.ansa.it

 

Terni: proteste e blocchi stradali contro chiusura Tk-Ast

 

(ANSAweb) - PERUGIA, 29 GEN - Blocchi stradali e presidi

sindacali a Terni per protestare contro la chiusura del

reparto magnetico di Ast (Acciai speciali Terni). Questa

mattina i rappresentanti della Thyssen Krupp, che gestisce

l'impianto, hanno incontrato il sindaco, Raffaelli. 'Stiamo

decidendo - ha detto il sindaco - lo sciopero' generale

cittadino, probabilmente,sara' fissato per martedi' o

mercoledi''.La situazione occupazionale della Ast sara'

oggetto di un incontro con le parti sociali domani al

ministero Industria. (ANSAweb).

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Chi mi sa dire dove stanno manifestando gli operai? Al Garden o in Viale Brin?

 

Io vado adesso, spero che vengano tanti altri... è l'ora di muovere il culo.

 

Massima solidarietà ai lavoratori.

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Acciaierie: silenzio assordante sul raccordo Terni-Orte

Un silenzio assordante sul raccordo Terni-Orte. I lavoratori dell’acciaieria, dopo aver manifestato al Garden, hanno occupato le carreggiate nord e sud all’altezza dell’uscita Terni nord. Disagi alla circolazione. La polizia stradale sta cercando di deviare il traffico sulle altre uscite.

 

 

(1/29/2004 12:25:52 PM)

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Pomeriggio di passione per il traffico cittadino,oltre alla sacrosanta protesta dei lavoratori del magnetico si sta delineando la possibilita' di forti rovesci nevosi per tutto il pomeriggio con stime sui 10cm,capirai per come si e' pronti in queste circostanze.... :blink:

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Scioccante la denuncia di uno dei lavoratori a RadioGalileo....

 

Sembra che una volante della polizia abbia forzato a tutta velocità il blocco dei manifestanti intorno al Garden rischiando di travolgere e uccidere persone che erano lì pacificamente... tutto questo per andare a prendere e scortare i dirigenti tedeschi fuori dal casino!

C'erano decine e decine di testimoni... ma ho come la certezza che i signori in divisa la passeranno liscia... sempre al servizio dei potenti, mai dalla parte dei cittadini.

 

Meditate gente, meditate...

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Apparte tutte le parole belle e brutte, azzeccate o meno, scritte qui da tutti credo che sia importante invece decidere una cosa: MANIFESTARE E PROTESTARE!!!

 

Non serve che siano le istituzioni a dirci quando dobbiamo scioperare o mnifestare, alziamo tutti il culo dalla seggiola e andiamo a fare il NOSTRO DOVERE di cittadini ternani: andiamo a schierarci insieme a quei 900 ragazzi che oggi hanno perso il posto di lavoro!

 

In italia non si parla di TERNI e dei problemi dei Ternani? Facciamo in modo, civilmente, che se ne parli!!!

 

E attenti bene ad una cosa, la crisi non passa solo da quelle 900 persone che perderanno il lavoro, la crisi è per tutta la città: 900 disoccupati in più significa minore potere di acquisto per almeno 2000 persone e di questo ne risentiranno pure i commercianti, significa meno introiti per tutte quelle aziende che lavorano nell'indotto delle acciaierire, significa CRISI NERA per tutta la città!!!

Non fate finta di dispiacervi e preoccuparvi perchè tanto state in una botte di ferro perchè dipendenti di qualche altra azienda del settore commerciale: QUESTA CRISI TOCCA PURE VOI!!!

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La Thyssen Krupp annuncia la dismissione dell'impianto

Rivolta in città, il sindaco attacca il governo

Terni, acciaierie verso la chiusura

Blocchi e proteste dei lavoratori

 

TERNI - Blocchi stradali, un albergo asediato dai lavoratori, ore di tensione e una situazione che rischia di divenatre sempre più esplosiva. E' rivolta a Terni davanti all'ipotesi di chiusura dell chiusura del reparto magnetico della Acciaierie, che interessa, indotto compreso, 900 persone. Stamattina i dirigenti della Thyssen Krupp, proprietaria dell'impianto, hanno annunciato alle istituzioni locali l'intenzione di chiudere il reparto magnetico. Appena la notizia si è diffusa l'hotel dove si teneva l'incontro è stato circondato da decine di lavoratori. Impossibile uscire per la delegazione tedesca, guidata dal presidente del comitato esecutivo Tk Electrical Steel, Wolfang Trommer. Alcuni lavoratori sono anche entrati nella sala in cui si stava svolgendo l'incontro ed hanno pesantemente contestato la delegazione tedesca. Poi sono stati convinti ad uscire dai rappresentanti delle istituzioni locali e dai sindacalisti. Nel frattempo i manifestanti bloccavano tutte le vie di accesso e di uscita alla città.

 

La delegazione è riuscita a lasciare l'albergo verso le 14 tra le proteste dei lavoratori. Contemporaneamente venivano rimossi i blocchi stradali. Ma la protesta è solo all'inizio. Domani la situazione sarà oggetto di un incontro con le parti sociali domani alle 14.00 al ministero delle Attività produttive. Ma il sindaco di Terni, attacca: "Da 15 giorni sollecitiamo un intervento del governo, solo ieri è arrivata una convocazione, da parte di un impiegato ministeriale, che giudichiamo assolutamente priva del necessario spessore per fronteggiare la situazione"

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L' Ast è uno dei principali produttori europei di acciai speciali costituito a seguito della ristrutturazione industriale e societaria del gruppo Ilva. Dal 1994 è un' azienda di Thyssen Krupp Stainless, il più grande fornitore mondiale di acciaio inossidabile piano.

 

Fonte: www.repubblica.it

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Come già ho scritto all'inizio non c'è tanto da polemizzare.

Questa decisione non riguarda solo 900 persone, ma bens' tutta la citta'. TUTTA dal primo all'ultimo dei cittadini, sia di dx che di sx che di centro.

 

L'acciaieria che piaccia o meno è un patrimonio su cui la nostra città si fonda da sempre da cui non può prescindere.

 

 

LA MIA SOLIDARIETA' E' TOTALE e riferendomi anche a quanto detto da Ussaro cercherò per quanto mi è possibile di manifestarla anche in maniera tangibile fuori dalle pagine di questo forum.

 

E' in gioco l'economia e la dignità di una città intera, non dimentichiamocelo

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. Ma il sindaco di Terni, attacca: "Da 15 giorni sollecitiamo un intervento del governo, solo ieri è arrivata una convocazione, da parte di un impiegato ministeriale, che giudichiamo assolutamente priva del necessario spessore per fronteggiare la situazione"

 

 

 

che centra il governo con il fatto che un'azienda privata decide di chiudere..???!!! il fatto è che fare l'imprenditore in Italia è sempre più dura...e quindi si tende a vendere a grossi colossi stranieri che fanno quello che vogliono. Credo si possa fare ben poco contro queste multinazionali...che decidono il bello e il cattivo tempo..!! forse bisognava cercare alternative prima della chiusura..! o la chiusura è stata decisa in pochi giorni?

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che cosa vuole dire "solidarietà" ai lavoratori? Ho letto tutti i post e concludo che un numero preoccupante degli utenti che vi ha scritto qualcosa, o è cerebreolesa o ritardata mentale. Avete rotto i coglioni, con questo modo di fare della serie "armiamoci e partite". Predicate di fare casino, sperate di ottenere visibilità nazionale, ma siete stati tutti davanti al vostro pc a scrivere messaggi, mentre con un minimo di coerenza, avreste dovuto alzare il culo e andare accanto agli operai. Oppure, tacere. Mi trovo in accordo con L.P. (e la  cosa non è una novità). Chi sostiene che la colpa di quanto accaduto sia della giunta comunale, è solo in malafede. Invece di pensare alla politica, fareste bene ad andare accanto agli operai, e sciacquateve la bocca prima di cagare sentenze quando ci sono famiglie che vivono un dramma come questo. Siete solo CAGASENTENZE.

 

Ovviamente non ce l'ho con tutti. Certe volte invece di sparare cazzate, sarebbe meglio tacere. Se proprio non ve la sentite di stare accanto (fisicamente) agli operai puzzoni, state zitti e non riempite le pagine del forum di immondizia con le vostre parole da bambinetti viziati. Qui ci sono famiglie che ora sono nella merda, capito?

 

Vi stupisce il fatto che io parli in questo modo? Mio padre lavorava alla Bosco e so cosa significa vivere una situazione come questa, quando cioè l'unico introito in grado di sostenere una famiglia viene meneo. Conosco perfettamente lo sciacallaggio politico del quale ora le famiglie saranno preda. Ma la cosa peggiore, è che conosco alla grande le sentenze cagate dalla gente comune, mentre queste famiglie faticheranno ad arrivare a fine mese. E conosco fin troppo bene il dramma che mio padre ha vissuto, quanto soffriva per il comportamento della gente, che sostanzialemente si riempiva la bocca di belle parole, per poi vedere gli operai della Bosco come quei "rompi palle che bloccano le ferrovie". Voglio vedere  se fra un mese , quando i blocchi del traffico e altre iniziative continueranno, tutti continuerete a pensarla così.

Allora, le cose sono due: o alzate il culetto e andate accanto agli operai o state zitti.

POSSO SAPERE A CHI TI RIFERISCI?????

 

PERCHE ANCHE IO HO ESPRESSO LA MIA SOLIDARIETA'!!!!

MA PIU' DI QUELLO NON POSSO FARE!!!!

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Terni, 29 gen 2004 - 15:31

 

 

'Qualcuno mi sente? Così uccidono la mia città'

 

 

 

"Buongiorno, Sono una ragazza di 22anni e vi sto scrivendo perché oggi 29 gennaio 2004 sta iniziando la fine delle mia città". Comincia così il disperato appello di una ragazza di 22 anni da Terni. In poche righe di una email scritta di getto la storia della chiusura di un'acciaieria e il conseguente taglio di 900 posti di lavoro. Il tutto deciso dai tedeschi della Thyssen Krupp. Succede in queste ore tra proteste e blocchi stradali.

 

Vi chiederete cosa significa - prosegue la lettera inviata a Kataweb - vero? Beh iniziamo con il dire che io sono di Terni (Umbria). Dovete sapere che a Terni è sita la più grande, anche perché unica, produzione siderurgica Italiana. Ast, Acciai Speciali Terni: questa azienda che ormai da tempo non è più di proprietà pubblica è stata, dopo varie vicessitudini, venduta a un colosso, una multinazionale tedesca dell'acciaio, la Thyssen Krupp.

 

Mi trovo a scrivervi oggi perché signori, dopo pochi anni della loro amministrazione (come era a mio avviso ampiamente prevedibile), è arrivata pressoché ufficiale la comunicazione della chiusura di un intero reparto, esattamente il reparto Magnetico, con la conseguente sospensione di un'intera lavorazione di acciaio.

 

Ora ci sarebbero da dire un fiume di parole, cioè che quella dell'Ast è l'unica produzione di acciaio magnetico in Italia e se la sospendono "noi" (Italia) lo dovremmo comprare fuori con costi sicuramente maggiori; che sono state scritte lettere alle istituzioni da cui nessuno ha mai ricevuto risposta; che questo fatto probabilmente non apparirà neanche nel Tg regionale e nella stampa locale...

 

Ma questi, signori... sono problemi che di certo noi piccoli italiani che contiamo in questo mondo un nonnulla non abbiamo facoltà di comprendere. Ma la cosa che realmente mi interessa è che si parla di una perdita di circa 900 posti di lavoro!

 

Avete capito? Vi parlo di ben 900 posti di lavoro, che significa 900 famiglie senza uno stipendio, che non investiranno più perché, nel peggiore dei casi, non ce la faranno neanche a mandare i loro figli a scuola; l'economia di un'intera città totalmente in ginocchio, una città che sta vivendo ore terribili, una città sotto l'assedio della gente che agisce soltato per rabbia, quella gente che non riesce a farsi una ragione del perché il loro dramma non compaia da nessuna parte, del perché nessuno li stia ascoltando; e significa infine una perdita per l'intero paese, per l'economia nazionale.

 

Per loro io sto scrivendo! Perché io ingenua ventiduenne non posso e non voglio credere che tutto questo possa realmente passare inosservato! Vi ringrazio per aver letto le mie parole scritte di getto e dettate dalla coscienza.

Carla

 

LA CRONACA

Chiude il reparto Magnetico, blocchi in città

Il presidente della Provincia: "Scenario drammatico

 

Su Kataweb l'ho preso.

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fare un discorso politico mi sembra assurdo, perchè, come è ovvio, nè Ciaurro nè Melasecche avrebbero impedito ai tedeschi di chiudere il Magnetico.

Semmai, questo dimostra la follia delle privatizzazioni selvagge, ed il considerare (cosa che andava tanto di moda negli anni 80) la vendita ai privati come panacea di tutti i mali.

Questa particolare   privatizzazione è stata condotta in modo disastroso, perchè la vendita abrebbe potuto essere subordinata alla garanzia del mantenimento di un dato livello occupazionale, come dovrebbe avvenire di regola, oppure lo stato avrebbe dovuto mantenere delle quote ed un potere statutario di veto contro  le iniziative piu' rilevanti sulla politica economica aziendale eventualmente intraprese in danno dei lavoratori.

Ecco, questo è il punto di grossa responsabilità politica.

Hai ragione Bartolelli, ma non è tutto...

 

Questi sono argomenti molto delicati ed i ragionamenti che come cittadini dobbiamo fare devono essere assolutamente oggettivi.

 

Per favore, lasciamo perdere le responsabilità degli amministatori locali (rossi, azzurri, a righe o a pallini...): in questa vicenda non hanno responsabilità, non perchè abbiano agito bene o male, ma perchè la loro influenza in materia è assolutamente risibile: caso mai qualche appunto può essere rivolto al governo.

 

Quello attuale lo assolvo a priori, in quanto privo di una qualsiasi forma di politica industriale (ricordo che il presidente del consiglio per risollevare le sorti della Fiat voleva ribattezzare la Panda "Ferrari Small"...) e peraltro non interpellabile, visto che la chiusura del Magnetico non è dovuta ad una crisi aziendale, ma ad una scelta manageriale, ed un governo conservatore - democraticamente eletto da una maggioranza di cittadini che hanno appoggiato una politica economica liberista (meno stato, più mercato) - per propria natura non deve intervenire sulle autonome scelte di un imprenditore.

 

Il governo che scelse la via della privatizzazione dell'AST (mi pare il Governo Amato) non sbagliò nella scelta della privatizzazione, necessaria per risollevare le pessime condizioni in cui languevano i conti pubblici. Sbagliò piuttosto nel riservare eccessiva fiducia negli imprenditori acquirenti e nel non prendere le dovute tutele su quei comportamenti irresponsabili, poi puntualmente realizzati.

 

E qui veniamo al dunque.

Lo stato non vendette le acciaierie direttamente a Tyssen Krupp: non sarebbe stato logico, visto che TK non era interessata a nuovi impianti ma alle quote di mercato del potenziale nuovo concorrente.

Le vendette ad un gruppo composto per il 75% dai principali gruppi siderurgici italiani e per il restante 25% dalla Krupp. La maggioranza era composta da Falck, Agarini ed un terzo (Riva). Falck e l'altro socio vendettero dopo sei mesi le loro intere quote ai tedeschi, mentre Agarini mantenne una quota ridotta, evidentemente perchè glielo imponevano le altre strategie di investimento condott sul territorio ternano. Tuttavia anche il buon Gigi ha provveduto a disfarsi delle proprie quote l'anno scorso, in tempo per non essere travolto anche lui dalle scelte aziendali della TK.

 

Con questo voglio dire che il problema dell'economia di Terni e dell'Italia intera è la generale mediocrità della classe imprenditoriale italiana.

La Terni è stata vittima delle speculazioni - badate bene, non chiamatele scelte di investimento - dei pricipali imprenditori della siderurgia italiana, che hanno preferito mettersi italianamente "a disposizione" del concorrente e lucrare subito sulla differenza fra prezzo di vendita e prezzo di acquisto delle proprie quote nella società ternana, piuttosto che investire concretamente su Terni e competere con le altre multinazionali dell'acciaio.

 

I manager TK prendono decisioni coerenti con le richeste dei propri azionisti: aumentare i profitti e ottimizzare la gestione. Chiudono Terni per produrre di più in Germania e Francia, in un futuro prossimo in Cina. Almeno loro fanno il mestiere di imprenditori dell'acciaio, e non altro. Solo in tutto questo di mezzo ci vanno mio zio, il mio vicino di casa, alcuni amici, persone che vengono allo stadio insieme a me e a voi, i clienti del negozio di abbigliamento o del bar sotto casa.

 

Adesso ci vuole realismo (da parte nostra) e responsabilità (anche da parte di TK). I tedeschi devono assumersi le responsabilità delle loro scelte, offerndo alternative ai dipendenti del magnetico e nuove prospettive di investimento (e di impiego) nei settori ritenuti più centrali del sito produttivo ternano.

 

Lo devono fare, se non altro per distinguersi dai loro colleghi italiani (Bosco, Linkweld...).

Modificato da il_gabibbo

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Voglio dire che in questo caso destra o sinistra non c'entrano un cazzo.

ME DISPIACE CHE LO CAPISCONO SOLO IN POCHI.

Terni è un puntino qualsiasi della mappa mondiale Thyssen-Krupp.

So tedeschi.

Non c'hanno legami politici a livello europeo su terni

Non c'hanno motivi sociali che je interessano su sto territorio (tantomeno storici)

Non c'hanno bisogno de trattà co nessuno: li sordi so li mia e ce faccio quello ke me pare

Ve avevamo avvertito st'estate: o la diversificazione su la centrale de Narni o ce ne annamo (pensavate che stavamo a skerzà???)

Vespasiani, ve lo sete scordato ke l'avemo allontanato dalla sera a la matina?

L'avemo allontanato pe sbaraccà (mica se sbaracca in 4 e quattr'otto)

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PER UNA VOLTA LASCIAMO PERDERE LE NOSTRE DIVISIONI POLITICHE E STRINGIAMOCI TUTTI INSIEME ATTORNO A QUESTA VICENDA, OGNUNO DI NOI DANDO QUELLO CHE PUO', FACENDO SENTIRE LA NOSTRA VOCE, LA NOSTRA RABBIA!

UN'UNICA VOCE, UN SOLO GRIDO PIU' FORTE DI TANTE SINGOLE VOCI.

PER FAVORE

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IL SINDACO CHE PUO' FARE???

 

INCREDIBILE!!!!!!!

Ma incredibile cosa?

Non convieni che potrebbe fare qualcosa di più e di meglio la presidenza del consiglio piuttosto che un'istituzione locale che ha poteri assolutamente limitati in tale contesto?

Credo che quel cazzone del cavaliere oltre ai cazzi suoi che ha fatto in maniera impeccabile dovrebbe fare qualcosa anche per la gente cosi da giustificare il suo ruolo

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fare un discorso politico mi sembra assurdo, perchè, come è ovvio, nè Ciaurro nè Melasecche avrebbero impedito ai tedeschi di chiudere il Magnetico.

Semmai, questo dimostra la follia delle privatizzazioni selvagge, ed il considerare (cosa che andava tanto di moda negli anni 80) la vendita ai privati come panacea di tutti i mali.

Questa particolare   privatizzazione è stata condotta in modo disastroso, perchè la vendita abrebbe potuto essere subordinata alla garanzia del mantenimento di un dato livello occupazionale, come dovrebbe avvenire di regola, oppure lo stato avrebbe dovuto mantenere delle quote ed un potere statutario di veto contro  le iniziative piu' rilevanti sulla politica economica aziendale eventualmente intraprese in danno dei lavoratori.

Ecco, questo è il punto di grossa responsabilità politica.

Hai ragione Bartolelli, ma non è tutto...

 

Questi sono argomenti molto delicati ed i ragionamenti che come cittadini dobbiamo fare devono essere assolutamente oggettivi.

 

Per favore, lasciamo perdere le responsabilità degli amministatori locali (rossi, azzurri, a righe o a pallini...): in questa vicenda non hanno responsabilità, non perchè abbiano agito bene o male, ma perchè la loro influenza in materia è assolutamente risibile: caso mai qualche appunto può essere rivolto al governo.

 

Quello attuale lo assolvo a priori, in quanto privo di una qualsiasi forma di politica industriale (ricordo che il presidente del consiglio per risollevare le sorti della Fiat voleva ribattezzare la Panda "Ferrari Small"...) e peraltro non interpellabile, visto che la chiusura del Magnetico non è dovuta ad una crisi aziendale, ma ad una scelta manageriale, ed un governo conservatore - democraticamente eletto da una maggioranza di cittadini che hanno appoggiato una politica economica liberista (meno stato, più mercato) - per propria natura non deve intervenire sulle autonome scelte di un imprenditore.

 

Il governo che scelse la via della privatizzazione dell'AST (mi pare il Governo Amato) non sbagliò nella scelta della privatizzazione, necessaria per risollevare le pessime condizioni in cui languevano i conti pubblici. Sbagliò piuttosto nel riservare eccessiva fiducia negli imprenditori acquirenti e nel non prendere le dovute tutele su quei comportamenti irresponsabili, poi puntualmente realizzati.

 

E qui veniamo al dunque.

Lo stato non vendette le acciaierie direttamente a Tyssen Krupp: non sarebbe stato logico, visto che TK non era interessata a nuovi impianti ma alle quote di mercato del potenziale nuovo concorrente.

Le vendette ad un gruppo composto per il 75% dai principali gruppi siderurgici italiani e per il restante 25% dalla Krupp. La maggioranza era composta da Falck, Agarini ed un terzo (mi pare proprio Marcegaglia). Falck e l'altro socio vendettero dopo sei mesi le loro intere quote ai tedeschi, mentre Agarini mantenne una quota ridotta, evidentemente perchè glielo imponevano le altre strategie di investimento condott sul territorio ternano. Tuttavia anche il buon Gigi ha provveduto a disfarsi delle proprie quote l'anno scorso, in tempo per non essere travolto anche lui dalle scelte aziendali della TK.

 

Con questo voglio dire che il problema dell'economia di Terni e dell'Italia intera è la generale mediocrità della classe imprenditoriale italiana.

La Terni è stata vittima delle speculazioni - badate bene, non chiamatele scelte di investimento - dei pricipali imprenditori della siderurgia italiana, che hanno preferito mettersi italianamente "a disposizione" del concorrente e lucrare subito sulla differenza fra prezzo di vendita e prezzo di acquisto delle proprie quote nella società ternana, piuttosto che investire concretamente su Terni e competere con le altre multinazionali dell'acciaio.

 

I manager TK prendono decisioni coerenti con le richeste dei propri azionisti: aumentare i profitti e ottimizzare la gestione. Chiudono Terni per produrre di più in Germania e Francia, in un futuro prossimo in Cina. Almeno loro fanno il mestiere di imprenditori dell'acciaio, e non altro. Solo in tutto questo di mezzo ci vanno mio zio, il mio vicino di casa, alcuni amici, persone che vengono allo stadio insieme a me e a voi, i clienti del negozio di abbigliamento o del bar sotto casa.

 

Adesso ci vuole realismo (da parte nostra) e responsabilità (anche da parte di TK). I tedeschi devono assumersi le responsabilità delle loro scelte, offerndo alternative ai dipendenti del magnetico e nuove prospettive di investimento (e di impiego) nei settori ritenuti più centrali del sito produttivo ternano.

 

Lo devono fare, se non altro per distinguersi dai loro colleghi italiani (Bosco, Linkweld...).

Concordo in pieno la tua disanima sul perchè di questo "inevitabile" processo e per quanto sia inutile rivangare il passato aggiungerei che in un articolo sulle cronache locali di un paio di anni fa (mi pare il messaggiero) Agarini solennizzava che mai avrebbe lasciato le acciaierie completamente in mano ai tedeschi e che le sue quote erano garanzia di continuità della tradizione siderurgica ternana e nazionale.

 

Comunque tutto ciò è perfettamente inutile, bisogna solo manifestare nell'interesse collettivo, affinchè il male sia minore possibile, questo realisticamente, a meno di clamorose sorprese, pressioni e/o ripensamenti è tutto ciò che si può e si deve fare.

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i lavoratori non sn stato trombati dai sindacati ve lo dico xkè ho 1 zio ke lavora in quel settore. se nn sbaglio domani andranno a roma x discuterne e se non si trovera una soluzione dovrebbero bloccare l'autostrada ad orte appena so qulcosa in piu vi farò sapere

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