Con questo messaggio dimostri alcune lacune:
1) Comprensione grammaticale: la frase che citi indicando “si da ragione a quelli che” spiega chiaramente che non è il mio pensiero, ma purtroppo di molti italiani che generalizzano e aggrediscono i meridionali in maniera che ritengo bieca, spesso sfruttando episodi, parole o fatti però che gli danno una mano. Se tu leggessi questo forum sapresti che non sono mai stato tenero con molti pseudo-giornalisti locali, cosi non lo sono con questa testata “giornalistica” sportiva irpina. Invece di difendere i propri conterranei supinamente, sarebbe il caso invece di condannarli quando offendono persino il ruolo stesso di giornalista, come in questo caso.
2) Analisi storica: Gli umbri esistono ben prima dei Romani, se non erro è uno dei tre popoli italici più antichi. Tanto per intenderci, gli umbri erano un popolo che si stanziò principalmente nella c.d. Valnerina e nella Valle umbra fino a Gubbio, ed oltre le montagne dell’Appenino Umbro-Marchigiano (I Perugini non sono umbri). Esistiamo da prima degli Etruschi, o dei Romani. Parlare di Chiese, conventi e quant’altro afferma una definizione del nostro antico popolo limitata. Chi ci conosce sa che siamo terra anche fortemente anticlericale, se conoscessi la storia della nostra città sapresti che Terni è stata da sempre in lotta col Papato (a differenza in verità di molti dei comuni umbri), e per questo punita nei secoli da esso. Infine, che tu non me ne voglia, ma non è stato grazie ai meridionali che ci siamo affrancati da questo giogo e da questa mentalità (anzi, i meridionali sono i più tradizionali in assoluto riguardo tali temi, seppure non guardi a ciò di per se con una accezione negativa, per carità).
Detto questo, assolutamente lecito si analizzi un campionato, ma se un giornalista di Terni, per avere qualche click in più dice una cazzata, io semplicemente e duramente lo condanno. Punto. Questa testata giornalistica ha detto una cazzata, molte altre in tutte le parti d’Italia, ahimè, lo fanno. Con evidenti risultati anche sul nostro livello di cultura e comprensione della realtà attuale, attualmente tra i più bassi nei paesi sviluppati, figuriamoci se parliamo di sport. Ma questo è problema più ampio che non vale la pena trattare qui.
La connivenza aprioristica o acritica mi da fastidio, e sinceramente ne vedo spesso troppa in ogni parte d’Italia, quando parliamo a livello locale solo perché appunto è proprio conterraneo o consaguineo. Cosi si tende a minimizzare o difendere, e questo è segno di inferiorità e stupidità culturale da parte di chi lo fa, oppure di omertosita’ legata ad interessi personali o di gruppo. Ma qui allargo troppo il tema ad uno dei mali atavici del nostro martoriato paese.
Ad ogni modo, grazie dei complimenti e in bocca al lupo per il proseguo del vostro campionato (ma dalla prossima settimana)