Ovviamente quando una vita finisce è giusto avere il rispetto per un uomo che non può più rispondere e per il dolore dei familiari.
Tuttavia il rilievo di Agarini per questa comunità travalica di gran lunga l'aspetto sportivo.
Non si può parlare del solo agarini presidente, ma si deve ricordare anche dell'agarini imprenditore e, perché no, filantropo.
Da un punto di vista sportivo un paio di campionati esaltanti in 6 anni, una promozione e un fallimento. Come imprenditore il sacco dell'ast (che non era piena di debiti e guadagnava soldi), l'inceneritore, sicuramente beneficenza, ma anche il fallimento del CMM e tanti progetti mai decollati.
I danni fatti da agarini (ovviamente non da solo) ancora li paghiamo sia sul lato sportivo che su quello economico sociale.
Sarà per l'età ma la "mia" ternana è stata quella di Tobia, Gambino, claguna e gelfusa. Mi ricordo Taddei presidente ma la serie A l'ho vista a 5 anni, troppo presto per capire.
Dell'era agarini una delle cose più fastidiose è stata il totale asservimento della "stampa" locale (sportiva e non) verso quest'uomo e I tanti "non detti" per "non turbare l'ambiente". Le scie di bava ad ogni intervista, la costante sottolineatura dello stile e dell'educazione del presidente. Non una parola sui tanti soldi buttati via nella ternana, lo scempio dell'ast, il fallimento del cmm. E, infine, non una parola sullo stato comatoso di tad conosciuto da TUTTI in quel periodo. Figuriamoci di fare qualche domanda a zampagna poi. Neppure 20 anni dopo. Anche di questo atteggiamento ne paghiamo ancora le conseguenze.
Detto ciò con oggi finisce la cronaca e comincia la storia. Che prima o poi dovrà essere scritta per intero.
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