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oscarwilde64

Per tutti i non ternani

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

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Oscar da applausi come sempre, ma purtroppo i destinatari del messaggio non riusciranno mai a capire finchè non ce sbattono lu muso.

Solo chi sà...sà...

 

Giù il cappello :)

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Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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DA PREMIO OSCAR. COMPLIMENTI.

 

questi con noi avranno oramai TERRA BRUCIATA PER SEMPRE.

 

CHI MORTIFICA LE FERE, MORTIFICA LA COMUNITA'. VIA TUTTI.

 

LE FERE SIAMO NOI.

 

VOI SARETE SEMPRE UN CORPO ESTRANEO A QUESTA COMUNITA'.

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OSCARE SI UN GRANDE...SEMO TERNANI E CE NE VANTAMO.....SEMO COSI' SEMO STRANI PERCHE' SEMO COSI'....AMAMO STA' CITTA' CHE NON C'HA NIENTE STA' MAGLIA CHE E' LA NOSTRA STORIA.....TORNEREMO GRANDI PRIMA O POI CE LIBEREREMO DE VOI E SARA' FESTA.............CARI TERNANI "COLLUSI" CO STA' SOCIETA' QUEL GIORNO FAREMO LI CONTI....NON CE DIMENTICAMO NESSUNO....TRANQUILLI!!!

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Tanto di cappello .

 

Chi è ternano vero sa di cosa si parla

Essere ternano vero non necessariamente deve essere di terni città , ma sicuramente sentirsi parte della città

 

Chi non lo capisce , non lo capirà mai

 

Per me , tali personaggi sono solo spazzatura

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Da ternano vero a ternano vero te dico solo

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

 

svegliamoce e tiramola fori sempre più spesso sta ternanità TUTTI B-)

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Ciao a tutti, mi ha fatto un sacco piacere leggere questo topic...io vivo a Bologna ma sono tifosissimo della Ternana e cmq non ho mai smesso di seguirla, quando posso vado anche a farmi qualche trasferta tranquilla qui vicina ma devo ammettere che purtroppo qui (Bologna) non c'è nessuno che condivide la mia stessa passione e in questo momento ho meno occasioni per venire a Terni. Il forum lo seguo sempre, e anche se non scrivo però mi fa piacere leggere tutte le cose che vengono scritte.

Un saluto a tutti voi...

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semplicemente fantastico!pensa io abito a Orvieto e ho imparato ad amare la ternana a 7 anni la prima volta allo Stadio quei colori ROSSO E VERDE insieme uniti e quel Drago simbolo di forza e potenza è stato subito amore a prima vista! Io posso capire che tifare Ternana è una fede,una passione e una realta' in mezzo a tanti problemi e qualche soddisfazione!quindi... non posso dire altro che i Tifosi della Ternana sono speciali in tutto!

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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io sono ospite ormai da un po (spero di essere gradito) non ho mai offeso le vostre proteste ma le ho solo rispettate perchè la squadra a cui ho regalato il cuore ha passato gli stessi vostri problemi conclusi fortunatamente o sfortunatamente dipende dai punti di vista con un fallimento. Vi capisco davvero so che da fuori, se non provi certi sentimenti che siano delusioni o gioie, sia difficile da capire so che certe lotte vanno aldilà di ogni cosa e che l'amore per la vostra squadra non è finito ma soltanto chiuso per protesta ma pronto a riaprire con orario continuato.

Non è una sviolinata questa non fa parte del mio carattere l'unico consiglio che vi posso dare è quello di continuare ostinatamente nella vostra battaglia e se qualcuno vi da dei disertori o altro fregatevene non bisogna dimostrare niente a nessuno il valore di una tifoseria si vede anche e soprattutto nella coerenza a sostegno di una lotta...

 

Aldilà di ogni rivalità non mollate ragazzi... dopo una guerra c'è sempre una ricostruzione

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Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

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Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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:sigh::sigh::sigh::sigh::sigh::sigh:

 

 

VI AMO!! :wub::wub:

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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Bravo Oscar!

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Anche io scrivo da un pò ma prima di iniziare mi fermavo a leggere ciò che scrivevate.

Devo dire molto sinceramente che fino a 3 anni fà ero il primo ad insultare i ternani allo stadio. Questo perchè le nostre tifoserie non sono mai andate d'accordo (certi scontri....ma sempre leali......mi fermo qui perchè dobbiamo parlare di altro).

Ora invece, da tre anni, ho conosciuto l'amore per una ragazza ternana.

Logicamente spessissimi weekend li ho passati in questa città (quando l'Ancona giocava fuori :D ) e in questo arco di tempo ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscere parecchi ragazzi.

Sono sempre stato trattato benissimo. Soprattutto mi sono sentito sempre a mio agio.

Vedo Terni come una città abitata da persone piene di valori e di sani principi. Una di quelle città dove l'umiltà la fà da padrone e l'imborghesimento ancora non si sà che cosa sia.

E' normale che io da Anconetano spesso mi capita di fare delle riflessioni e paragoni. Per me Ancona è la città più bella del mondo. E soprattutto abbiamo il mare oltre che posti incantevoli (sempre grazie alla presenza del mare). Però devo ammettere che non c'è la mentalità che esiste a Terni. O meglio, Ancona una volta era così.....poi un pò per il commercio, un pò per l'importanza della città a livello commerciale-portuale si è purtroppo imborghesita. Qui spesso si può incontrare una persona che ti dice: LEI NON SA' CHI SONO IO! mamma mia.....da sotterrarla. Però anche se in pochi, ancora resistiamo. E di questo và dato merito. Qui esiste il PRIMA PENSO A ME....POI SE POSSO E HO VOGLIA PENSO PURE A TE.

Io sinceramente mi sento provinciale ma nel senso più buono della parola. Orgoglioso di quello che ho.

Riguardo il calcio. Bè...credo che nessun altro come me vi possa capire. Abbiamo vissuto anche noi quello che ora state vivendo voi...nonostante siamo andati in serie A con questi signori. Ma vi garantisco che nonostante tutto era ogni giorno una contestazione.

Probabilmente avete fatto pure troppo con contestazioni su contestazioni. Troppe risate mi avete fatto fare con i vostri striscioni appesi sui cavalcavia : TE POTESSE PETTINA' BRUSCHINI?(non ricordo il nome :P ) oppure....TE POZZINO GUARDA' E PIAGNE :lol: . Fantastico. Ma più di questo difficilmente si potrà fare.

Ho sempre pensato (come credo tutti) che il calcio sia una ruota che gira. Son sicuro che presto si farà da parte e finalmente potrò rivedervi all'opera guardandovi sicuramente con occhi diversi.

Spero che presto tutto questo passerà perchè non è giusto che una città per colpa di gente senza scrupoli perda la soddisfazione domenicale di poter tifare (e non solamente dentro il cuore subendo umiliazioni) la propria squadra.

 

Onore a voi che ancora resistete. Onore a tutti quelli che hanno la squadra della propria città come unica fede.

Soltando lottando potrete tornare ai livelli che meritate.

Con rispetto.

 

 

 

NON MOLLATE RAGAZZI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Modificato da AnconDoricaCivitasFidei

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non mi dilungo per evitare di scrivere qualcosa che possa essere intesa -fraintendendo- come una sviolinata,ma ne ho già parlato con altri ragazzi del forum...non sono ternano,però ho avuto modo di conoscere diverse persone della vostra città ed ho potuto apprezzarne la genuinità e sopratutto la simpatia;in ambito sportivo,in particolare,trovo incredibile come riusciate a conservare intatta l'ironia dopo una tale sequela di sfighe/brutte figure...ed in questo senso,il coro "l'importante è la salute" credo sia esplicativo.

 

bravi tutti

Modificato da meglio papa che sergino

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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ECCO. QUESTO SIAMO NOI TERNANI. E NON CE LO LEVERETE MAI.

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