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Me pizzica me mozzica

dopo il Rendez Vous chi chiuderà?

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Mi dispiace ritornare sempre sullo stesso discorso, ma insisto nel dire, fino alla morte, che se non avessero adottato la regola 1.000 Lire = 1 Euro non ci sarebbe stata la, a dir poco, drammatica situazione di oggi. Un conto è avecce in tasca 100 mila Lire ed un altro conto che 'ste 100 mila Lire te l'honno fatte diventa' 50 mila. Aivoja se conta. Po' ovviamente ci sta l'inflazione, lu mercato globale e tuttu quillu che ve pare e piace, so' d'accordo con voi, ma straripeto che se non avessero adottato quella regola maledetta staremmo tutti meglio, compresi quei delinquenti che l'honno messa in pratica.

Se volete rispondere bene, ma senza insultare per favore. Io non ho insultato nessuno tranne i delinquenti che hanno adottato la regola (spero che questo sia consentito almeno)!!!

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vero ma Terni sta peggio di altre realtà dal punto di vista del commercio

va detto che qui c'è una concentrazione di centri commerciali che manco a New York

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Vero anche questo certo.

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ve vojo bene, ma ve contesto a tutti e due.

a Borgo perchè la regola 1000 lire=1 euro non può addebitarsi ai commercianti e/o professionisti, comunque i "venditori" dei prodotti finali, ma da tutta una serie di fattori che nasce dal cambio lira / euro, senz'altro sfavorevole all'italia (grazie a li soliti e non solo...), dall'aumento del prezzo del petrolio, delle materie prime, delle tasse, dell'inflazione, dei cazzi e dell'ammazzi che hanno portato all'attuale insostenibilità dei costi.

è davvero riduttivo pensare che l'aumento a dismisura dei prezzi possa essere dipeso solo, o anche prevalentemente, per colpa dei commercianti o dei liberi professionisti, perchè se così fosse la soluzione allo stato attuale delle cose sarebbe talmente semplice che tutti la applicherebbero (ritorno ai prezzi ante euro), quando invece ciò porterebbe al fallimento di tutti i commercianti ed al lavoro sottocosto dei lib. professionisti.

 

a Mepizzica, perchè se volgi lo sguardo verso altre città di analoga grandezza e bacino di utenza di Terni (lasciamo perdere quelle più grandi...), ci sono ancora più centri commerciali che da noi (salvo alcune zone del sud, comunque ormai poche, dove sembra di stare nel medioevo).

 

La crisi ormai investe tutti e tutto, non risparmia nessun settore e/o attività (commerciali e/o professionali), ed aggiungo CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE...altro che prospettive di crescita!

Il 2013 sarà un disastro totale, in ogni ambito, e bisogna solo riuscire "a tenere botta", sperando in un inversione di tendenza che potrà, a mio modesto avviso, fondarsi su un'unica speranza:

che questa merda di politici che governano l'italia, si degnino di mettere in moto al più presto i lavori pubblici, le grandi opere, che non solo ridanno moto al lavoro e all'economia - quindi ai consumi - ma, nel contempo, modernizzano il paese e lo rendono più fruibile ai cittadini ed appetibile ad investimenti privati, nazionali e stranieri.

se non avviene questo a stretto giro (e francamente non mi pare aria), si può anche iniziare a pensare di emigrare all'estero, in paesi dove si può ancora vivere meglio.

qui sarà sempre più una merda :(

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Senza alcuna polemica con te Longa, :) te vojo bene pure io e te stimo, lungi da me avere il minimo contrasto con te, mi dispiacerebbe troppo. :(:(:):):)

Questo è un argomento di cui già abbiamo parlato una volta se non erro nel topic degli affanculaggi spinti. Già mi avevi fatto notare queste cose che hai scritto adesso.:)

Io però mi riferivo al primo periodo 2002 quando di botto c'è stato un arrotondamento "sballato" da parte di molti. Purtroppo l'ho visto con i miei occhi. Tutte le altre dinamiche si sono innescate dopo nel corso degli anni fino ad oggi, ma il fatto gravissimo è accaduto nel 2002. Il mio solito es.: dicembre 2001 bar stazione Orte gettone per giochetto 500 Lire. Gennaio 2002, un mese dopo quindi, costava 50 centesimi. Li non c'è stato nessun petrolio, nessuna inflazione né niente di niente. Altro es.: Ristorante molo Riccione Agosto 2002 piatto di spaghetti al non so che 12 Euro quando un anno prima cotava 12 mila Lire. Sresso discorso quindi del bar di prima. Questi fatti gravissimi, di una gravità inaudita sono accaduti, nel primo anno. Poi si sono susseguite tutta una serie di altre concause alcune delle quali citate da te. Il ritorno che dici tu è ovvio che non si potrebbe più fare adesso, occorreva farlo subito allora, ripeto nel 2002. Allora avrebbero dovuto costringere quei mascalzoni a rimettere i prezzi come stavano prima. Purtroppo non hanno preso provvedimenti, la gente inoltre, no so perché (quando poi fanno a botte pe' una precedenza non data bò... in questo caso che è si una gravità di miliardi di volte superiri sono stati zitti tutti!!! Aribo') non ha reagito. Gli anziani forse non se ne sono resi conto, ma tuti gli altri? Perché non hanno reagito? Mistero dei misteri. Non credo che siano tutti come me che non hanno coraggio di prendere un disonesto pe' lu corvattino e dije: "Adesso bello mio armetti lu prezzo come stea un giorno fa!!!". Ripeto, fanno a botte pe' le scemenze e per questa cosa catastrofica tutti zitti!!! Mah.... veramente non so spiegarmelo...- :(

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Ma quale mille lire - un euro borgobe' !!!

La verità è che da quanno te sei fatto la mercedes pe anna e veni agggevolmende dalla Dacia tua a Novosibirsk, pianno le multe perchè la Kiev - stalingrado è piena de autovelox, ha perso la capoccia!

Giri co la bandana de cazzovara.

capitu chi?

cazzovara.

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Ma quale mille lire - un euro borgobe' !!!

La verità è che da quanno te sei  fatto la mercedes pe anna e veni agggevolmende dalla Dacia tua a Novosibirsk, pianno le multe perchè la Kiev - stalingrado è piena de autovelox, ha perso la capoccia!

Giri co la bandana de cazzovara.

capitu chi?

cazzovara.

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Tu si contento che a lu barre de la stazione de Orte lu gettone che costava 500 Lire a dicembre 2001 è passato a 50 centesimi nel gennaio 2002? :o:blink::blink::o Io no, però se era una battuta pe' ride allora rido pure io fiju!!! :lol::lol::lol::lol::lol:

 

PS.: Quello è solo un esempio dei centinaia di migliaia verificatisi nel 2002!!! Non c'era stato ancora tempo per inflazione, aumento petrolio, materie prime, tasse ecc., ecc. ancora.

Modificato da Borgobellooooo!!!

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solo per la cronaca.

quello che sta succedendo a Terni succede già da tempo nel resto d'italia

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In effetti hanno chiuso locali ben più storici del Rendez Vous...

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Me so accorto solo ieri sera che ha chiuso anche VideoCity sotto casa a Piazza Dalmazia.

Avrò avuto non so quante tessere in giro pe casa :lol:

Ha chiuso anche il negozio di scarpe di seguito, che una volta era Acqua e Sapone. Ora le vetrine son coperte da giornali cinesi.

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Me so accorto solo ieri sera che ha chiuso anche VideoCity sotto casa a Piazza Dalmazia.

Avrò avuto non so quante tessere in giro pe casa  :lol:

Ha chiuso anche il negozio di scarpe di seguito, che una volta era Acqua e Sapone. Ora le vetrine son coperte da giornali cinesi.

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video city credo che so un paio d'anni che è chiuso.

il negozio de scarpe s'è spostato da un'altra parte, mi sembra in via oberdan...

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Me so accorto solo ieri sera che ha chiuso anche VideoCity sotto casa a Piazza Dalmazia.

Avrò avuto non so quante tessere in giro pe casa  :lol:

Ha chiuso anche il negozio di scarpe di seguito, che una volta era Acqua e Sapone. Ora le vetrine son coperte da giornali cinesi.

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video city credo che so un paio d'anni che è chiuso.

il negozio de scarpe s'è spostato da un'altra parte, mi sembra in via oberdan...

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Me sta a venì lu dubbio su quand'è l'ultima volta che so uscito a sto punto :lol::lol::lol:

Non avevo mai notato che non ci fossero più le locandine ed il cartello appeso affittasi locale.. :unsure:

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Me so accorto solo ieri sera che ha chiuso anche VideoCity sotto casa a Piazza Dalmazia.

Avrò avuto non so quante tessere in giro pe casa  :lol:

Ha chiuso anche il negozio di scarpe di seguito, che una volta era Acqua e Sapone. Ora le vetrine son coperte da giornali cinesi.

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video city credo che so un paio d'anni che è chiuso.

il negozio de scarpe s'è spostato da un'altra parte, mi sembra in via oberdan...

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Me sta a venì lu dubbio su quand'è l'ultima volta che so uscito a sto punto :lol::lol::lol:

Non avevo mai notato che non ci fossero più le locandine ed il cartello appeso affittasi locale.. :unsure:

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me sa che de videoteca c'è rimasta solo quella in viale della stazione

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Me so accorto solo ieri sera che ha chiuso anche VideoCity sotto casa a Piazza Dalmazia.

Avrò avuto non so quante tessere in giro pe casa  :lol:

Ha chiuso anche il negozio di scarpe di seguito, che una volta era Acqua e Sapone. Ora le vetrine son coperte da giornali cinesi.

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Solo ieri te ne si accortuuuuu????!!!!! :o:blink::blink::o Ma da mò che ha chiusu VideoCity? Ma che te droghi? :lol::lol::lol::lol::lol:

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Mc donald?

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Stanno costruendo il Mc Drive sulla variante di Borgo Rivo

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e al pianeta2 apriranno il burger king

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Mc donald?

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Stanno costruendo il Mc Drive sulla variante di Borgo Rivo

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e al pianeta2 apriranno il burger king

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Che roba è il pianeta2?

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Mc donald?

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Stanno costruendo il Mc Drive sulla variante di Borgo Rivo

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e al pianeta2 apriranno il burger king

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Che roba è il pianeta2?

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stanno a costruire di fronte al pianeta un altro centro commerciale della stessa società, collegato al'altro da un ponte sospeso

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Secondo me se tolgono la ztl e gli autovelox, il commercio riprende subito.

Vedrai che bello il centro cittadino con tutti che sfrecciano a 70 km/h, sarà sicuramente più appetibile per tutti.

 

E a chi dice che il problema sono i centri commerciali, chiedo gentilmente di elencare questi centri commerciali i cui negozianti navigano nell'oro.

 

Solo al Pianeta aprono e chiudono in continuazione i negozietti... e non mi sembra proprio che a Terni ci sia qualche centro commerciale propriamente detto, al massimo ci sta qualche supermercato medio-grande con annessi negozi.

Semmai chi soffre può essere l'alimentari medio-piccolo che non offre prodotti particolari di altissima qualità (Galli et similia non credo ne risentano poi così tanto). Certamente non soffre il bar che sa seguire o lanciare le mode, nè il negozio di abbigliamento a target medio-alto. O perlomeno non soffre per la ZTL nè per le politiche locali, semmai soffre per la crisi globale diffusa.

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Secondo me se tolgono la ztl e gli autovelox, il commercio riprende subito.

Vedrai che bello il centro cittadino con tutti che sfrecciano a 70 km/h, sarà sicuramente più appetibile per tutti.

 

E a chi dice che il problema sono i centri commerciali, chiedo gentilmente di elencare questi centri commerciali i cui negozianti navigano nell'oro.

 

Solo al Pianeta aprono e chiudono in continuazione i negozietti... e non mi sembra proprio che a Terni ci sia qualche centro commerciale propriamente detto, al massimo ci sta qualche supermercato medio-grande con annessi negozi.

Semmai chi soffre può essere l'alimentari medio-piccolo che non offre prodotti particolari di altissima qualità (Galli et similia non credo ne risentano poi così tanto). Certamente non soffre il bar che sa seguire o lanciare le mode, nè il negozio di abbigliamento a target medio-alto. O perlomeno non soffre per la ZTL nè per le politiche locali, semmai soffre per la crisi globale diffusa.

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Grazie al cazzo, ce stanno più centri commerciali che Cristiani!!!

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Ma dove li vedi? Ma hai mai visto un centro commerciale vero?

 

Il Pianeta è un mini-centro commerciale, poi sinceramente non ne vedo altri degni di questo nome.

 

A meno che per voi il Polo e la IperCoop non siano centri commerciali; se è così, ci sono seri problemi di semantica.

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veramente, ma me spiegate do stanno li centri commerciali a Terni?

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Non esistono, vero.

E' tutto verde e pieno di parchi, non ci sono supermercati nè centri commerciali (piccoli), la popolazione a Terni è salita a 200.000 persone e c'è bisogno di altri palazzi perchè non ci sta più posto per metteli.

Per questo le attività commerciali a Terni so tutte fiorentissime.

 

Inoltre eliminerei la ZTL e metterei un distributore all'altezza di Alterocca che è de passaggio sul rettilineo del traguardo del nuovo circuito dell'acciaio.

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Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114

Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59

(G.U. n. 95 del 24 aprile 1998, s.o. 80/L)

 

(si vedano anche gli articoli da 65 a 70 del decreto legislativo n. 59 del 2010)

 

Titolo I - Principi generali

 

Art. 1 Oggetto e finalità

 

1. Il presente decreto stabilisce i principi e le norme generali sull’esercizio dell’attività commerciale.

 

2. Le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano provvedono a quanto disposto dal presente decreto secondo le previsioni dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione.

 

3. La disciplina in materia di commercio persegue le seguenti finalità:

 

a) la trasparenza del mercato, la concorrenza, la libertà di impresa e la libera circolazione delle merci;

b) la tutela del consumatore, con particolare riguardo all’informazione, alla possibilità di approvvigionamento, al servizio di prossimità, all’assortimento e alla sicurezza dei prodotti;

c) l’efficienza, la modernizzazione e lo sviluppo della rete distributiva, nonché l’evoluzione tecnologica dell’offerta, anche al fine del contenimento dei prezzi;

d) il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse tipologie delle strutture distributive e le diverse forme di vendita, con particolare riguardo al riconoscimento e alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese;

e) la valorizzazione e la salvaguardia del servizio commerciale nelle aree urbane, rurali, montane, insulari.

 

Art. 2 Libertà di impresa e libera circolazione delle merci

 

1. L’attività commerciale si fonda sul principio della libertà di iniziativa economica privata ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione ed è esercitata nel rispetto dei principi contenuti nella legge 10 ottobre 1990, n. 287, recante norme per la tutela della concorrenza e del mercato.

 

Art. 3 Obbligo di vendita

 

1. In conformità a quanto stabilito dall’articolo 1336 del Codice civile, il titolare dell’attività commerciale al dettaglio procede alla vendita al richiedente nel rispetto dell’ordine temporale della richiesta.

 

Art. 4 Definizioni e ambito di applicazione del decreto

 

1. Ai fini del presente decreto si intendono:

 

a) per commercio all’ingrosso, l’attività svolta da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende ad altri commercianti, all’ingrosso o al dettaglio, o ad utilizzatori professionali, o ad altri utilizzatori in grande. Tale attività può assumere la forma di commercio interno, di importazione o di esportazione;

b) per commercio al dettaglio, l’attività svolta da chiunque professionalmente acquista merci a nome e per conto proprio e le rivende, su aree private in sede fissa o mediante altre forme di distribuzione, direttamente al consumatore finale;

c) per superficie di vendita di un esercizio commerciale, l’area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili. Non costituisce superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi;

d) per esercizi di vicinato quelli aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;

e) per medie strutture di vendita gli esercizi aventi superficie superiore ai limiti di cui al punto d) e fino a 1.500 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 2.500 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;

f) per grandi strutture di vendita gli esercizi aventi superficie superiore ai limiti di cui al punto e);

g) per centro commerciale, una media o una grande struttura di vendita nella quale più esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente.

Ai fini del presente decreto per superficie di vendita di un centro commerciale si intende quella risultante dalla somma della superficie di vendita degli esercizi al dettaglio in esso presenti;

h) per forme speciali di vendita al dettaglio:

 

- la vendita a favore di dipendenti da parte di enti o imprese, pubblici o privati, di soci di cooperative di consumo, di aderenti a circoli privati nonché la vendita nelle scuole, negli ospedali e nelle strutture militari esclusivamente a favore di coloro che hanno titolo ad accedervi;

- la vendita per mezzo di apparecchi automatici;

- la vendita per corrispondenza o tramite televisione, o altri sistemi di comunicazione;

- la vendita presso il domicilio dei consumatori o in altra sede diversa dalle aree pubbliche.

 

 

 

 

 

ergo

a Terni i centri commerciali ci sono eccome

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Un centro commerciale è un posto dove ci stanno più negozi. Quindi il Pianeta, Il centro cesure, il Polo, le Fontane, quello a Borgo Bovio sono tutti centri commerciali. Tutti insieme fanno la metà di Porte di Roma, ma tecnicamente sono sempre centri commerciali. Come il perugia c'ha li giocatori, lo stadio, la sede. Tecnicamente è una squadra de calcio.

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Un centro commerciale è un posto dove ci stanno più negozi. Quindi il Pianeta, Il centro cesure, il Polo, le Fontane, quello a Borgo Bovio sono tutti centri commerciali. Tutti insieme fanno la metà di Porte di Roma, ma tecnicamente sono sempre centri commerciali. Come il perugia c'ha li giocatori, lo stadio, la sede. Tecnicamente è una squadra de calcio.

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Esatto.

 

Se vogliamo dar retta alla definizione di Me pizzica, siamo pieni di centri commerciali.

 

Se poi pensate che tali centri commerciali siano appetibili, fonte di guadagni e tolgano lavoro ai NEGOZI del centro (e non intendo agli alimentari), allora mi sa che siete completamente fuori strada.

 

Il problema non è nè la ZTL, nè i centri commerciali, nè il traffico, nè il governo ladro.

 

Il problema è che la gente comune non ha soldi da spendere, nè al centro, nè a Cospea, nè a Borgo Rivo.

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Un centro commerciale è un posto dove ci stanno più negozi. Quindi il Pianeta, Il centro cesure, il Polo, le Fontane, quello a Borgo Bovio sono tutti centri commerciali. Tutti insieme fanno la metà di Porte di Roma, ma tecnicamente sono sempre centri commerciali. Come il perugia c'ha li giocatori, lo stadio, la sede. Tecnicamente è una squadra de calcio.

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Esatto.

 

Se vogliamo dar retta alla definizione di Me pizzica, siamo pieni di centri commerciali.

 

Se poi pensate che tali centri commerciali siano appetibili, fonte di guadagni e tolgano lavoro ai NEGOZI del centro (e non intendo agli alimentari), allora mi sa che siete completamente fuori strada.

 

Il problema non è nè la ZTL, nè i centri commerciali, nè il traffico, nè il governo ladro.

 

Il problema è che la gente comune non ha soldi da spendere, nè al centro, nè a Cospea, nè a Borgo Rivo.

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occhio quella non è la mia definizione è la definizione che dà la legge di cosa è centro commerciale

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Un centro commerciale è un posto dove ci stanno più negozi. Quindi il Pianeta, Il centro cesure, il Polo, le Fontane, quello a Borgo Bovio sono tutti centri commerciali. Tutti insieme fanno la metà di Porte di Roma, ma tecnicamente sono sempre centri commerciali. Come il perugia c'ha li giocatori, lo stadio, la sede. Tecnicamente è una squadra de calcio.

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Esatto.

 

Se vogliamo dar retta alla definizione di Me pizzica, siamo pieni di centri commerciali.

 

Se poi pensate che tali centri commerciali siano appetibili, fonte di guadagni e tolgano lavoro ai NEGOZI del centro (e non intendo agli alimentari), allora mi sa che siete completamente fuori strada.

 

Il problema non è nè la ZTL, nè i centri commerciali, nè il traffico, nè il governo ladro.

 

Il problema è che la gente comune non ha soldi da spendere, nè al centro, nè a Cospea, nè a Borgo Rivo.

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occhio quella non è la mia definizione è la definizione che dà la legge di cosa è centro commerciale

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Si, certo, non pensavo che ti eri messo a scrivere una legge! :D

 

In ogni caso una definizione di una legge non crea un mercato. Se un coniglio lo chiami leone, non è che improvvisamente si mette a ruggire.

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