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SINNER-MUSETTI-BERRETTO

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La seconda semifinale di partita ne ha regalata tanta, e pure bella. Alla fine Dimitrov ha completato l'opera iniziata con Urka, proseguita con l'Infante e risolta con Zverev. Tanto equilibrio in verità, spezzato da un paio di passaggi a vuoto (gli unici) al servizio di Zverev, al 10° gioco del primo ed al 7° del terzo set. In realtà la differenza l'ha fatta proprio la risposta del bulgaro, o meglio l'inconsistenza di quella del russotedesco.

 

Domenica sera, alle 21, Jannik troverà un avversario tosto. L'avversario tosto, invece, troverà un Carotone quasi insuperabile, in queste situazioni.

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Deve essere stata una bella partita. Io sono riuscito a vedere solo 3 o 4 games qua e là quando aprivo gli occhi steso sul divano 🤣

Comunque ho continuato per tutto il torneo a non prendere in considerazione il circense bulgaro ma ha giocato alla grande. Onore a lui. A questo punto, visto che su Dimitrov non ho azzeccato un pronostico, dico che il bulgaro è favorito per la finale.

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12 ore fa, fogueres ha scritto:

 

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Chissà se gli ha detto: "Ecco, mo' sbadiglia su 'sto cazzo!"? 

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Il Miami Open è alla resa dei conti. Oggi le finali del doppio maschile (17:30) e del singolo femminile (20:00), domani il doppio femminile (18:30 o giù di lì) e del singolare maschile (non prima delle 21).

Stanotte Errani/Paolini hanno avuto la loro chance contro due quotate avversarie, ma pur giocando bene sono crollate nel super-tiebreak, perso 10-1.

 

Ovviamente per noi e per la maggior parte del pianeta, le attenzioni sono sulla sfida tra Dimitrov e Sinner, la quarta della loro storia personale: il bulgaro vinse sulla terra del Foro Italico nel 2020, Jannik la spuntò l'anno scorso sia a Miami sia a Pechino, rispettivamente nei 16.mi e nei quarti di finale. Tutta roba vecchissima, se paragonata a quello che sono diventati  oggi i due contendenti. E se per Carotone la cosa non sorprende, vista l'età e la naturale curva di crescita, per Grigor non può che sorprendere il clamoroso salto di qualità degli ultimi mesi, che l'ha portato dopo anni di attesa a confermare premesse e promesse mai mantenute dagli albori della sua carriera. Lui ammette che non si è mai allenato così bene come nell'ultimo anno ed ora sta semplicemente raccogliendo i frutti. Poi ha anche stabilizzato una vita privata sempre abbastanza movimentata, ed anche questo può avere un peso.

Questo nuovo Dimitrov può realmente costituire una seria minaccia a uno Jannik spietato nelle occasioni che contano? Se lo si chiede a Urka, a Carlitos e a Zverev già immaginate la risposta. Se si analizza il suo gioco e lo si proietta dall'altra parte del campo, di fronte a Sinner, si scopre che le difficoltà maggior dovrebbero arrivare su un terreno solitamente congeniale al roscio, la diagonale di rovescio. Perché? Perché il bulgaro gioca prevalentemente lo slice, conferendo alla palla rimbalzi lunghi e bassi. Lo gioca più spesso e meglio di quanto fatto da O'Connell, contro il quale Sinner andò parzialmente fuori giri (nel primo set, almeno). Però il nostro golden boy ha una grande dote, quella di imparare dagli errori e di lavorare sodo sulle difficoltà: c'è appena passato, quindi sa cosa aspettarsi e come comportarsi. Sorpreso Alcaraz sull'anticipo e sul ritmo, beccato Zverev inconsistente in risposta, Dimitrov dovrà cercare altrove il modo di mettere a novanta Carotone.

Tutti e due hanno faticato nei primi turni: Dimitrov addirittura è stato ad un amen dall'eliminazione contro Tabilo, sotto di un set e 2-5 nei tiebreak del secondo. Ma, grazie all'odierna giornata di riposo, immagino che entrambi arriveranno freschi all'appuntamento. 

Pronostico una vittoria di Sinner in due set, probabilmente molto sostenuti e battagliati: uno dei fattori che fanno propendere la bilancia a favore del nostro è la maggiore freddezza già mostrata in queste occasioni, la capacità di risolvere problemi in corso d'opera. Grigor è abbastanza emotivo, sa che tantissimo dipenderà dai bioritmi del proprio avversario. Che però sembrano belli stabili, in fase positiva.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Nardi ha vinto il Challenger di Napoli, battendo in rimonta il francese Herbert: brutta partenza, errori assortiti, pessima risposta. Poi il pesarese-napoletano rimette le cose a posto, complice anche il sostegno caliente del pubblico. C'era da scommetterlo...

Grazie ai 125 punti intascati, Nardi ottiene il best ranking, salendo al 76.mo posto. Importante, per potersi assicurare una presenza stabile nei vari tornei, senza passare continuamente dalle qualificazioni.


La settimana entrante popone tre tornei sulla terra, tutti di rango 250: Estoril, Houston e Marrakesh. Il solito preludio di Montecarlo.

 

In Marocco la gerarchia parla di Djere, Ofner, Evans e Sonego prime teste di serie, esentate dal primo turno. Il bandanato avrà Moutet o l'indiano Nagal. Ci sono anche Cobolli e Berrettini. Coby esordirà col giordano Shelybah, una wild card; Berretto (in tabellone grazie al ranking protetto) avrà il kazako Shevchenko. Dalle qualificazioni potrebbe poi arrivare anche Fognini, dovrà battere l'ultimo avversario, l'austriaco Miedler.

 

Sull'argilla grigioverde texana è Shelton l'uomo da battere: ci sono poi Cerundolo, Tiafoe ed Etcheverry. Little Italy è rappresentata da Darderi, che partirà con Denis Kudla.

 

In Portogallo, infine, Ruud, Urka, Musetti e Fokina sono i quattro da battere. Il Muso (bye)  aspetta N.Borges o un qualificato. Non ci sono altri azzurri.

 

 

Stasera godetevi la finale di Miami che chiude il Sunshine Double più piovoso degli ultimi anni. Ho prove e non ho rinviato a domani, visto che giocano le Fere. Spero che Jannik non ne risenta troppo.

 

 

Modificato da Bellimbusto
  • Grazie 1

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Grazie Bellimbusto dei tuoi "articoli" sul tennis, sono particolarmente tecnici, comprensivi e interessantissimi. La Gazzetta se li sogna articoli così, infatti non  la  leggo più e per informarmi vengo nel forum. Anche se in ritardo Buona Pasqua a te e a tutto gli amici ternani

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Vittoria in un torneo Masters1000. Ordinaria amministrazione.

N.2 al mondo, primo italiano di sempre, computer o non computer. Ora Pietrangeli è definitivamente zittito. E questa non è ordinaria amministrazione.

Che altro dire?

Ah, la partita...ok, Jannik ha giocato bene. Tanto. Ma lui sul cemento veloce è il più forte di tutti. Sulla terra rossa vedremo. Tra Montecarlo e il Roland Garros (passando per Madrid e Roma) credo che si possa giocare il n. 1 perché ha pochissimi punti da difendere e tanti da guadagnare. Però la terra rossa è la superficie che Jannik gradisce di meno. Questo rende i prossimi due mesi particolarmente interessanti.

  • Voto Positivo 1

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Per provare ad insidiare un Sinner in queste condizioni serviva una partita di Dimitrov fuori scala, ci ha provato con variazioni e forzando le giocate ma di fronte aveva davvero un muro inscalfibile stasera.

Contento che uno dei giocatori più belli da vedere del circuito sia tornato ad altissimi livelli, spero continui così.

Per quanto riguarda Jannik non ci sono molte parole da spendere, gioca da numero 1 da ottobre senza mezza pausa e mostra una serenità assoluta…ora si apre la stagione della terra e qualcosa negli equilibri sicuramente cambierà (non lo vedremo sicuramente dominare Roma e Parigi come ha dominato Miami e Melbourne) ma la solidità di gioco che ha raggiunto è davvero impressionante e per i suoi avversari non c’è in ogni caso molto da sorridere

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Mostruoso, hanno fatto entrambi dei punti molto belli. Bel rovescio Dimitrov, ha fatto un punto a 95 miglia/h. Solidissimo Sinner, non vedo l'ora del prossimo torneo che mi sembra sarà Monaco per lui

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Questa la nuova classifica Atp, che sarà ufficializzata domani:

 

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E questa è invece la Olimpic Race, che tiene conto dei risultati dallo scorso giugno: servirà per gestire i tabelloni del torneo olimpico di PArigi 2024:

 

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E questa infine è la Race to Turin, dove Jannik ha accumulato un vantaggio impressionante, frutto dei pazzeschi risultati di questo primo trimestre del 2024:

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I numeri parlano, anzi urlano a squarciagola. La superficie prediletta ha detto che Sinner è il migliore al mondo. Punto e a capo.

Ci sono in circolazione altri bei talenti tennistici, uno di questi, Carlitos, è persino migliore di Carotone. Ma per nostra fortuna il tennis non è fatto di sola tecnica, di colpi, di eleganza: esistono altri requisiti che Jannik possiede in abbondanza e che gli permettono di colmare il gap tecnico con quei pochissimi individui del circuito che partono da basi più consolidate.

Ora tutti lo attendono al varco sulla terra, ipotizzando (o forse invocando) possibili disagi nel suo tennis. Sinner sull'argilla ci ha giocato sempre, sin da bambino: semplicemente le sue caratteristiche sono esaltate sulle superfici veloci, dove la sua palla viaggia come nessun'altra. Credo invece che ci divertiremo un bel po', perché la forza mentale e fisica mostrata negli ultimi 7-8 mesi sarà il motore che lo guiderà anche nella imminente nuova campagna. 

Sehr gut gemacht, Jan.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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@Bellimbusto la mia opinione è diversa. Carlitos non è migliore di Jannik. Come Federer non era migliore di Djokovic o come MC Enroe non era migliore di Lendl.

Sono talenti diversi ma equivalenti. 

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Buona giornata per gli italiani nel primo turno dei tornei di Marrakesh e Washington. Ad Estoril invece Musetti entrerà in scena dopodomani, contro Nuno Borges.

In Marocco hanno vinto Berrettini, Cobolli e Fognini, mentre s'è fermato Matteo Gigante, ritiratosi suk (devo indagare col mio neuropsichiatra su questo errore di battitura...) 4/6 0/2 contro Carballes Baena.

Berretto ha giocato una buonissima partita, anche se il neo-kazako Shevchenko ha giocato in modo quasi imbarazzante, come spesso gli capita in questa fase della stagione: 6/2 6/1. Matteo avrà Munar (domani alle 16), che ha eliminato Luchino van Assche. Domani esordirà anche Sonego (alle 13) e con una vittoria a testa i due italiani potranno ritrovarsi contro dopo Wimbledon 2023.

Nessun problema oggi per Cobolli, il giordano Shelbayh ha fatto quello che ha potuto, 6/1 6/4. Per il romano domani ci sarà Kotov (14:30).

Fognini ha vinto in rimonta un bel duello contro Gaston, finito 6/4 al terzo. Domani gli tocca il numero 1 del tabellone, Djere (17:30).

 

In Texas è tornato in campo Darderi, che ha dato ancora una prova di temperamento, recuperando una partenza morbida contro l'americano Kudla: 3/6 7/6 6/2. Domani ecco Cerundolo, in orario da stabilire.

 

Gira in rete un questionario sui prossimi tornei su terra, si tratta di indovinare i vincitori di Montecarlo, Madrid, Roma e Parigi. 

Sapendo di non beccarne uno, ho scelto nell'ordine: Rune, Alcaraz, Djokovic e Alcaraz.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Non ho visto le partite di ieri, ma i risultati sono stati incoraggianti. Vediamo cosa combinano oggi.

Capitolo n. 1 al mondo.

I più affermano che l'attacco di Big Carrot alla vetta del mondo arriverà al Roland Garros, dove Jannik deve difendere solo 45 punti mentre Djokovic 2000 e Alcaraz alcune centinaia.

E' uno scenario verosimile. 

I più ottimisti sperano (ma secondo me scherzano...) che Jannik possa diventare n. 1 dopo Montecarlo e Madrid, vincendo entrambi i tornei e confidando in una serie di disgrazie degli altri due contendenti (tipo dovrebbero essere eliminati subito ovunque...).

Questo scenario mi pare altamente improbabile, per non dire impossibile.

Sarebbe bello, invece, che Jannik arrivasse al Foro Italico avendo la concreta possibilità di battersi per il n. 1 proprio a Roma. Chissà?

Carotone intanto continua a farmi morire dalle risate. A una domanda (idota): "Lo sai che in Italia i ragazzi chiedono al barbiere di fare i capelli come i tuoi?", ha risposto con la sua solita aria un po' stupita: "Rossi?"

Il giornalista ( o la giornalista), immagino con un certo imbarazzo ha risposto: "No...con il ciuffo!"

Jannik: "Ah!"

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40 minutes ago, altoforno said:

...

Capitolo n. 1 al mondo.

...

Tutto bene, tutto bello, ma non hai dato i tuoi pronostici.

Che poi le vittorie nei tornei sono le cose che fanno davvero la grandezza di un giocatore, meglio se queste arrivano in condizioni differenti. In questo senso, sto con Sinner, lui è probabilmente il meno incline a farsi condizionare dalle classifiche. Fregauntubo se arriverà al primo posto a giugno, a settembre o nel 2027. Magari a causa del forfait di qualche big, come accadde ad esempio all'Infante la prima volta. Difatti, Alcaraz legittimò la posizione raggiunta proprio sul campo, battendo Djokovic a Wimbledon: e credo che anche a lui, se qualcuno gli chiedesse di barattare il Nr.1 per uno slam, opterebbe per il secondo.

 

E anch'io preferirei che Jannik vincesse le Olimpiadi o un secondo slam, da qui a fine anno, piuttosto di vederlo al numero 1 però perdendo finali o semifinali a ripetizione.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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corollario

 

E' il discorso di sempre. Conta vincere le gare o accumulare piazzamenti e vincere le classifiche? La risposta banale, vincere tutto e ovunque, non vale.

Io un'idea me la sono fatta nel 1988, quando Pirmin Zurbriggen soffiò per una manciata di punti la Coppa del Mondo generale a Tomba: lo svizzero vinse una sola gara, una libera (più una combinata), Albertone ben 9. Due cadute nelle ultime due gare e la mamma che gli impedì di fare qualche discesa o super-G gli tolsero ogni possibilità di successo. Ma ditemi chi, fra i due, fece realmente la storia, quell'anno...

 

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22 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Tutto bene, tutto bello, ma non hai dato i tuoi pronostici.

Che poi le vittorie nei tornei sono le cose che fanno davvero la grandezza di un giocatore, meglio se queste arrivano in condizioni differenti. In questo senso, sto con Sinner, lui è probabilmente il meno incline a farsi condizionare dalle classifiche. Fregauntubo se arriverà al primo posto a giugno, a settembre o nel 2027. Magari a causa del forfait di qualche big, come accadde ad esempio all'Infante la prima volta. Difatti, Alcaraz legittimò la posizione raggiunta proprio sul campo, battendo Djokovic a Wimbledon: e credo che anche a lui, se qualcuno gli chiedesse di barattare il Nr.1 per uno slam, opterebbe per il secondo.

 

E anch'io preferirei che Jannik vincesse le Olimpiadi o un secondo slam, da qui a fine anno, piuttosto di vederlo al numero 1 però perdendo finali o semifinali a ripetizione.

 

 

 

5 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

corollario

 

E' il discorso di sempre. Conta vincere le gare o accumulare piazzamenti e vincere le classifiche? La risposta banale, vincere tutto e ovunque, non vale.

Io un'idea me la sono fatta nel 1988, quando Pirmin Zurbriggen soffiò per una manciata di punti la Coppa del Mondo generale a Tomba: lo svizzero vinse una sola gara, una libera (più una combinata), Albertone ben 9. Due cadute nelle ultime due gare e la mamma che gli impedì di fare qualche discesa o super-G gli tolsero ogni possibilità di successo. Ma ditemi chi, fra i due, fece realmente la storia, quell'anno...

 

Bravo, mi piace questo piglio sfrontato!

Però che risposta posso darti?

Ovvio che se vinci sempre, scali la classifica.

Provo a dare una risposta più articolata, tanto per parlare.

Su una cosa sono d'accordo con quello che scrivi: anche io ABORRO le situazioni simil-Ruud.

Questo immane Pippone è arrivato addirittura al n. 2 mondiale (roba da matti!), sfruttando una serie di circostanze del tutto fortuite (potremmo dire "a culo"): Alcaraz e Sinner non erano ancora completamente esplosi, le condizioni fisiche di Nadal erano precarie, c'era il rifiuto di vaccinarsi contro il covid di Djokovic e la sua conseguente esclusione da diversi tornei di primaria importanza, c'è stato l'azzeramento dei punti del Torneo per eccellenza Wimbledon, c'era già stata l'esclusione dei giocatori russi dal suddetto torneo ....e ci mancava solo l'invasione delle locuste.

Come dici tu, anche Alcaraz ha legittimato il suo essere n. 1 del mondo battendo Djokovic a Wimbledon 2023...quella è la sua più grande e vera vittoria di uno Slam. Poi le statistiche tra venti anni diranno che vinto anche lo Us Open 2022, però noi sappiamo che al giocatore più forte in quel momento (Djoker) è stato impedito di partecipare per una scelta politico-sanitaria piuttosto discutibile.

Anche Thiem ha vinto uno Slam, ma quando praticamente Us Open valeva come il Masters1000 di Madrid... è da considerare un campione Slam o no?

Quale può essere la conclusione di questo ragionamento improvvisato?

Direi che sia il n. 1 al mondo sia la vittoria nei tornei più prestigiosi sono obiettivi di fondamentale importanza... ma - escludendo la possibilità di ripetersi di situazioni paradossali come quelle del 2020/2022 - n. 1 al mondo non ci diventi se non vinci i Tornei più importanti. E i Tornei più importanti non li vinci se non batti ALMENO DUE tra i primi 4-5 giocatori del mondo. Quindi non vedo una reale contrapposizione tra le due situazioni. 

Poi non è pensabile vincere sempre, quindi qualche finale o semifinale Jannik la perderà, come è successo a Indian Wells.

Però se perde una partita ogni 20 mi sta bene...

Infine mi chiedi i pronostici per i prossimi tornei...qui non so cosa dire, sinceramente.

Dato lo stato di forma che ha mostrato, mi sembra impossibile non considerare Jannik come principale favorito ogni volta che mette piede in campo.

D'altra parte non posso non tener conto che l'anno scorso la stagione sulla terra rossa è stata disastrosa, con la parziale eccezione della semifinale di Montecarlo, persa però contro Rune quando sembrava averla saldamente in pungo (molto simile alla semifinale di due settimane fa a Indian Wells contro Alcaraz).

L'aspetto positivo è che Jannik dice (e credo abbia ragione) che quest'anno è un giocatore diverso rispetto all'anno scorso, quindi non penso che ripeterà gli errori commessi. Immagino che anche sulla terra rossa avrà un rendimento migliore, però forse anche i suoi avversari avranno qualche possibilità in più contro di lui.

Ma chi può realmente batterlo sulla superficie a lui meno gradita?

I soliti.

Djoker, ma bisogna vedere in quali condizioni, fisiche e psicologiche, lo ritroveremo. Se ha ancora la ferocia di lottare per conservare il n. 1 sarà un avversario temibile. Però è un'incognita.

Alcaraz, certamente. E' lui il rivale principale di Jannik, e sinora ha dimostrato di avere maggior feeling con la terra battuta rispetto a Carotone.

Poi?

Zverev, forse. Sta rientrando in forma ed è uno che sulla terra rossa va quasi altrettanto bene che sul cemento, quindi è da prendere in considerazione.

Ancora?

Rune? Anche lui è un'incognita, ma certo teoricamente è insidioso.

Diciamo che al momento vedo Sinner, anche sulla terra battuta, favorito con tutti. Tranne Alcaraz che lo metto alla pari.

 

 

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Aggiungo anche io un corollario per stimolare la tua riflessione ( @Bellimbusto): la storia l'ha fatta Tomba nel 1988, però nessuno di noi considerava la sua carriera completa fino a quando non è riuscito a vincere la Coppa del Mondo generale nel 1995, verso la fine della sua carriera. E aveva già vinto le Olimpiadi e i Mondiali.

 

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1 minute ago, altoforno said:

Aggiungo anche io un corollario per stimolare la tua riflessione ( @Bellimbusto😞 la storia l'ha fatta Tomba nel 1988, però nessuno di noi considerava la sua carriera completa fino a quando non è riuscito a vincere la Coppa del Mondo generale nel 1995, verso la fine della sua carriera. E aveva già vinto le Olimpiadi e i Mondiali.

 

Viviamo con addosso la solitudine dei numeri primi, quindi vicini nel pensiero ma mai abbastanza. Resto dell'idea che la grandezza la ottieni vincendo gli slam. La classifica la puoi fare anche facendo man bassa di 500, qualche mille, più ottimi piazzamenti negli AO, UsOpen, Wimbledon e R.Garros. Per come eravamo messi anni fa, quando per gioire bastava una finale a Gstaad, capisco che stiamo sezionando il capello in quattro, ma nel tennis c'è una gerarchia di tornei. La classifica è un aspetto numerico che mi appassiona meno, è il risultato di una codifica: un giorno cambiano le regole, il 500 diventa 450 e le classifiche possono essere stravolte. 

 

 

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Beccatevi allora il corollario del corollario.

Preferisco una classifica tipo Elo, il sistema di punteggio degli scacchi: lì se batti uno più forte di te guadagni molto, se batti uno più scarso avanzi di poco. Oggi troviamo 250, 500 o anche 1000 molto differenti fra loro, a pari rango: a volte te li ritrovi pieni di big, altre volte no, però pagano tutti allo stesso modo. C'è arbitrarietà. Viceversa, tutti fanno in modo di esserci ai tornei santificati, vincerli ha un peso specifico maggiore proprio per quello.

 

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11 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Beccatevi allora il corollario del corollario.

Preferisco una classifica tipo Elo, il sistema di punteggio degli scacchi: lì se batti uno più forte di te guadagni molto, se batti uno più scarso avanzi di poco. Oggi troviamo 250, 500 o anche 1000 molto differenti fra loro, a pari rango: a volte te li ritrovi pieni di big, altre volte no, però pagano tutti allo stesso modo. C'è arbitrarietà. Viceversa, tutti fanno in modo di esserci ai tornei santificati, vincerli ha un peso specifico maggiore proprio per quello.

 

Vero.

In effetti nella ATP Cup (defunta) e nella United Cup (moribonda) i punti erano assegnati più o meno con il sistema che dici tu.

Però applicare questo sistema a tutti i tornei è complicato

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1 ora fa, Bellimbusto ha scritto:

Beccatevi allora il corollario del corollario.

Preferisco una classifica tipo Elo, il sistema di punteggio degli scacchi: lì se batti uno più forte di te guadagni molto, se batti uno più scarso avanzi di poco. Oggi troviamo 250, 500 o anche 1000 molto differenti fra loro, a pari rango: a volte te li ritrovi pieni di big, altre volte no, però pagano tutti allo stesso modo. C'è arbitrarietà. Viceversa, tutti fanno in modo di esserci ai tornei santificati, vincerli ha un peso specifico maggiore proprio per quello.

Ho la sensazione però che questo sistema con punti che si guadagnano in modo prevedibile e non si perdono in nessun caso, solo a scadenza, ci sia anche per "incoraggiare" i top a fare i tornei minori, magari anche quando non sono al meglio. 

Se faccio un 250 o un 500 invece di stare a casa e perdo al primo o secondo turno amen, comunque faccio più punti che se sto a casa, se vado da acciaccato con un sistema di ranking molto legato al livello dell'avversario facile che mi tocca arrivare in fondo o giù di li per non perdere tanti punti. 

Modificato da wild.duck

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