Jump to content
otap

SINNER-MUSETTI-BERRETTO

Recommended Posts

VOTI 2024 E PROSPETTIVE 2025

SINNER 10 e lode

Già l'anno scorso ha fatto un'annata da 9. Quest'anno 2 Slam, le Finals ATP, 3 Masters 1000, il n. 1 del mondo, 8 tornei vinti complessivamente e ha trascinato l'Italia alla seconda Coppa Davis consecutiva. Cosa chiedergli di più? Ok... Wimbledon...e il Grande Slam. Ma se lo facesse andrebbe oltre la lode, meriterebbe il bacio accademico.

BERRETTINI 8

L'anno della rinascita, 3 tornei vinti e il ruolo di co-protagonista in Coppa Davis. Bentornato Matteo. Per l'anno prossimo gli si chiede di andare più avanti nei tornei dello Slam. In fondo è un finalista di Wimbledon e semifinalista di Australian Open e Us Open. Se migliora un po' la sua classifica in modo da entrare nelle teste di serie, può farcela.

VAVASSORI 7

Abbiamo scoperto un grande doppista. Due finali Slam in coppia con Bolelli e la vittoria Slam agli Us Open in doppio misto con Sara Errani. Per la specialità del doppio è ancora giovane (28-29 anni), se trova un compagno più giovane di Bolelli può dire la sua per molti anni nella specialità. Suggerirei Sonego.

BOLELLI 7- Come Vavassori, annata sorprendente per uno della sua età (38 anni). Il meno è perché nel finale di stagione è stato un po' sottotono. Prospettive? Fare ancora un anno, nel doppio è possibile... Se riesce a stare agli stessi livelli, chissà...

COBOLLI 7- Non ha vinto tornei ma ha fatto la finale nel 500 di Washington. Scusate se è poco al primo anno di professionismo vero e proprio. Ha avuto anche il ruolo inaspettato di n. 1 nella fase a gironi di Settembre di Coppa Davis. Anche in questo caso, scusate se è poco. Per l'anno prossimo gli si chiede di cominciare a vincere qualche torneo.

MUSETTI 6,5 È bravo ma non si applica. Annata più che sufficiente, impreziosita dal bronzo alle Olimpiadi dietro Djokovic e Alcaraz. Ottima la finale al Queen's sull'erba. E la semifinale a Wimbledon, sempre sull'erba, una superficie che potrebbe dargli inaspettate soddisfazioni. Poi però una serie molto lunga di finali perse che infastidisce. Poi la Coppa Davis negativa. Diciamo che la superficie cemento indoor non lo favorisce, però da lui ci si aspetta di più. Deve (ri)cominciare a vincere.

DARDERI 6+ Anche lui vince un torneo, il 250 di Cordoba. Sulla terra rossa può dire la sua, sulle altre superfici sembra che non gli interessi neanche tanto migliorare. Per me è un buon colpitore, tira forte. Per il 2025 gli chiederei di vincere almeno un altro torneo. Sarebbe comunque tanta roba.

SONEGO 6+ Annata un po' in declino, con il cambio dello storico allenatore, però ha vinto il torneo di Winston Salem strapazzando in finale la grande speranza americana Michelsen. Gli consiglio di specializzarsi nel doppio (con Vavassori) per avere una seconda carriera come Sara Errani.

PASSARO 6- Non gode delle mie simpatie a causa della sua provenienza. Però ha fatto una annata migliore del 2023 (ok, ci voleva poco...). Nel 2025 dovrebbe abbandonare i tornei Challenger e passare stabilmente al circuito maggiore ATP. Sta a lui riuscirci.

ARNALDI 5,5 Quest'anno mi ha deluso. Secondo me ha meno mezzi di Cobolli. Gran fisico atletico ma troppi alti e bassi. Per il 2025 mi aspetto che torni sui livelli del 2023. 

NARDI 5+ Compie la più grossa sorpresa del 2024 battendo Djokovic a Indian Wells ma poi una serie infinita di sconfitte. Deve avere più convinzione nei suoi mezzi, potenzialmente notevolissimi.

 

Edited by altoforno

Share this post


Link to post
Share on other sites

Concordo totalmente a metà con i voti assegnati da @altoforno, condivido invece le sue considerazioni.

Lascio passare un po' di tempo poi butterò giù anche io uno straccio di analisi. Vi spoilero che sono un po' più generoso con Musetti e Arnaldi, ma soprattutto verso Darderi. Uno che è pur sempre passato dalla posizione 128 alla 44, con un best ranking di 32.

 

 

Share this post


Link to post
Share on other sites
56 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Concordo totalmente a metà con i voti assegnati da @altoforno, condivido invece le sue considerazioni.

Lascio passare un po' di tempo poi butterò giù anche io uno straccio di analisi. Vi spoilero che sono un po' più generoso con Musetti e Arnaldi, ma soprattutto verso Darderi. Uno che è pur sempre passato dalla posizione 128 alla 44, con un best ranking di 32.

 

 

lo sapevo che amavi Musetti.

Ma il ragazzo va spronato, non coccolato.

A me piacciono i combattenti.

Share this post


Link to post
Share on other sites
1 ora fa, altoforno ha scritto:

lo sapevo che amavi Musetti.

Ma il ragazzo va spronato, non coccolato.

A me piacciono i combattenti.

Sei il Bollettieri del forum 😂😂

Share this post


Link to post
Share on other sites

Non vorrei sembrare un disco rotto, ma non è perché l'abbiamo vinta due volte che il formato della pseudo-Davis cominci a piacermi davvero. A scanso di ogni equivoco, abbiamo vinto a mani basse, con merito totale e se si fosse giocato con la vecchia formula avremmo vinto ancora in modo più netto e clamoroso: una serie 2 su 3 qualche spiraglio alle abilità estemporanee lo lascia, il 3 su 5 molto meno.

 

Vecchia formula che è ormai improponibile, non sono così babbeo da puntare i piedi e rivolere a tutti i costi quel giocattolo. E' anacronistico per come si è sviluppato il tennis negli ultimi decenni. Però qualcosa va sistemato, perché quello che permetteva alla vecchia Davis di reggere il cartellone era proprio l'aspetto itinerante, il famigerato fattore casa. Questo oggi manca e dunque ci si trova nudi davanti al fatto che gli sponsor e l'audience televisiva internazionale snobbino bellamente gli eventi, finali incluse. La Davis, come la sua figlioccia, sono sempre un blob di portata troppo ristretta:

- riguardano un numero ristretto di nazioni, quelle che possono mettere assieme squadre competitive (lasciamo stare la Russia, out per altri motivi, ma giocatori come Rune, Ruud, Tsitsi, Dimitrov, per citare alcuni esempi, restano fuori, mancando comprimari degni da poter presentare in squadra). 

- la singola sfida, poi, al 99% interessa davvero giusto quelle due nazioni.

Risultato, chi organizza gli eventi va sistematicamente in perdita ed oggi è grandissimo il rischio che - oltre a piccole e non sostanziose modifiche della formula - cambi anche la sede delle finali, migrando dove i soldi ci sono: le varie declinazioni dell'Arabia e l'Estremo Oriente.

Ecco uno dei motivi per i quali parrebbe che Sinner (ma non solo lui, fra i big) potrebbe disertare le prossime edizioni.

 

 

 

 

  • Thanks 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
16 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Non vorrei sembrare un disco rotto, ma non è perché l'abbiamo vinta due volte che il formato della pseudo-Davis cominci a piacermi davvero. A scanso di ogni equivoco, abbiamo vinto a mani basse, con merito totale e se si fosse giocato con la vecchia formula avremmo vinto ancora in modo più netto e clamoroso: una serie 2 su 3 qualche spiraglio alle abilità estemporanee lo lascia, il 3 su 5 molto meno.

 

Vecchia formula che è ormai improponibile, non sono così babbeo da puntare i piedi e rivolere a tutti i costi quel giocattolo. E' anacronistico per come si è sviluppato il tennis negli ultimi decenni. Però qualcosa va sistemato, perché quello che permetteva alla vecchia Davis di reggere il cartellone era proprio l'aspetto itinerante, il famigerato fattore casa. Questo oggi manca e dunque ci si trova nudi davanti al fatto che gli sponsor e l'audience televisiva internazionale snobbino bellamente gli eventi, finali incluse. La Davis, come la sua figlioccia, sono sempre un blob di portata troppo ristretta:

- riguardano un numero ristretto di nazioni, quelle che possono mettere assieme squadre competitive (lasciamo stare la Russia, out per altri motivi, ma giocatori come Rune, Ruud, Tsitsi, Dimitrov, per citare alcuni esempi, restano fuori, mancando comprimari degni da poter presentare in squadra). 

- la singola sfida, poi, al 99% interessa davvero giusto quelle due nazioni.

Risultato, chi organizza gli eventi va sistematicamente in perdita ed oggi è grandissimo il rischio che - oltre a piccole e non sostanziose modifiche della formula - cambi anche la sede delle finali, migrando dove i soldi ci sono: le varie declinazioni dell'Arabia e l'Estremo Oriente.

Ecco uno dei motivi per i quali parrebbe che Sinner (ma non solo lui, fra i big) potrebbe disertare le prossime edizioni.

 

 

 

 

Forse si potrebbe ipotizzare un torneo spalmato su più anni, tornando alla formula antica. Questa, obiettivamente, ha poco senso: al di là del fatto che attualmente rompiamo il culo a tutti con qualsiasi formula, adesso, se hai il numero uno del mondo in forma, sei praticamente imbattibile.

Edited by NINNI

Share this post


Link to post
Share on other sites
5 ore fa, FURIOUS ha scritto:

La questione della WADA è solo politica, e’ estranea a discussioni di rilievo scientifico. 
La tesi di Camporese mi pare faccia un po’ acqua: con chi se la dovrebbe prendere alla WADA se loro stessi non hanno fatto ricorso contro i cinesi ( poi andati a medaglie)?

 

A mio modesto parere invece spero e penso che potrà esserci un duro scontro fra WADA vs Sponsor tennis.

Andare a colpire il numero 1 del tennis maschile nonché miglior giocatore del circuito facendogli saltare gli Slam potrebbe rappresentare un danno economico importante, proprio nel momento in cui l’ultimo dei Fab T. sta avvicinandonsi al ritiro per motivi anagrafici. Rivalità come quella Sinner - Alcaraz sono il succo degli Slam.

Chiudere la questione Sinner dopo aver dimostrato di aver fatto indagini a 360• gradi sarebbe il male minore.

 

 

Share this post


Link to post
Share on other sites
3 ore fa, NINNI ha scritto:

Forse si potrebbe ipotizzare un torneo spalmato su più anni, tornando alla formula antica. Questa, obiettivamente, ha poco senso: al di là del fatto che attualmente rompiamo il culo a tutti con qualsiasi formula, adesso, se hai il numero uno del mondo in forma, sei praticamente imbattibile.

3 partite su 5 per vincere spalmate su minimo 2 giorni e massimo 3 giorni non sono gestibili per i ritmi attuali: si rischierebbe solo di perdere i big, non solo Zverev alle Maldive…

Share this post


Link to post
Share on other sites
9 ore fa, Gagarin ha scritto:

Alziamo l'asticella: per il 2025 vogliamo una finale slam tutta italiana!

Oggi in un’intervista Barazzutti ha messo in guardia dalle troppe aspettative per il 2025. O meglio: ha sottolineato l’ormai altissimo livello dei tennisti italiani riportandoci però sulla terra ossia la grande variabilità dei fattori nei tornei di tennis, dagli Slam a scendere. 
Pensare che il movimento azzurro possa essere una curva destinata a crescere all’infinito effettivamente può essere irreale. Sicuramente c’ha messo del suo lo spirito piemontese ( non proprio romagnoli) però bisogna riflettere pure su questo anche se potrebbe non piacere molto.

 

Detto questo non è che i risultati sono piovuti dal cielo ma sono stati frutto di un lavoro di anni.

Non so però ho sentito un po’ di rosicamento…

Share this post


Link to post
Share on other sites
49 minuti fa, fogueres ha scritto:

3 partite su 5 per vincere spalmate su minimo 2 giorni e massimo 3 giorni non sono gestibili per i ritmi attuali: si rischierebbe solo di perdere i big, non solo Zverev alle Maldive…

Dipende anche dall'interesse che suscita nei tifosi e, soprattutto, negli sponsor. Se vi partecipassero tutti i migliori, sarebbe un grande spettacolo. Grande spettacolo, grande interesse, tanti soldi. Ovvio che alcuni tornei ne risentirebbero, bisogna vedere se ne vale la pena.

Share this post


Link to post
Share on other sites
6 ore fa, fogueres ha scritto:

Oggi in un’intervista Barazzutti ha messo in guardia dalle troppe aspettative per il 2025. O meglio: ha sottolineato l’ormai altissimo livello dei tennisti italiani riportandoci però sulla terra ossia la grande variabilità dei fattori nei tornei di tennis, dagli Slam a scendere. 
Pensare che il movimento azzurro possa essere una curva destinata a crescere all’infinito effettivamente può essere irreale. Sicuramente c’ha messo del suo lo spirito piemontese ( non proprio romagnoli) però bisogna riflettere pure su questo anche se potrebbe non piacere molto.

 

Detto questo non è che i risultati sono piovuti dal cielo ma sono stati frutto di un lavoro di anni.

Non so però ho sentito un po’ di rosicamento…

Niente cresce per sempre. Neanche l'economia, come ci spiegano gli economisti, sempre DOPO che sono avvenute le crisi finanziarie. 

Quando ero piccolo c'era il fenomeno Svezia che dalla fine degli anni Settanta (Borg) fino alla fine degli anni Novanta (ultima Coppa Davis vinta a Milano contro l'Italia nel 1998) ha dominato il circuito tennistico. Dopo Borg, Wilander ed Edberg sono stati al massimo livello, ma c'erano in quegli anni decine di giocatori top10 svedesi. Letteralmente decine. Poi ha preso il testimone la Spagna, dominando più o meno allo stesso modo, fino all'arrivo degli anni d'oro del tennis italiano. Dapprima Cecchinato, nel 2018 ha guadagnato la semifinale del Roland Garros battendo nei quarti un certo Djokovic...qualcuno sa chi era il suo allenatore?

Un certo Vagnozzi... Poi Fognini che ha vinto il Masters1000 di Montecarlo e il suo numero 9 al.mondo, anche se per poche settimane. Poi Berrettini, poi...il Paradiso azzurro che stiamo vivendo. E che vivremo ancora. Ripeto...per me siamo.in grado di competere al massimo livello in Davis anche senza Sinner...certo in quel caso non partiremmo più da 1-0 per noi, però possiamo lottare con chiunque.

Dove e quando potrà arrestarsi il dominio azzurro? Già più volte l'ho detto, quest'anno, per la prima volta dalla vittoria di Sinner alle Next Gen 2019, non avremo neanche un giocatore italiano alle Next Gen, mentre nelle ultime edizioni ne avevamo addirittura due. Occhio a questo aspetto. Per il resto ci aspettano 10 anni di dominio. Magari non incontrastato, ma di dominio.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Apprendo ora che la ex n. 1 al mondo Iga Swiatek è stata squalificata per 1 mese (pena già in gran parte scontata) per l'assunzione VOLONTARIA di un farmaco liberamente venduto in Polonia ma vietato dalle normative antidoping.

La squalifica è scattata perché la tennista ha assunto un integratore per dormire a base di melatonina che conteneva la sostanza proibita.

La ITIA ha riconosciuto la colpevolezza della Swiatek ma al livello più basso di colpa.

Nel caso di Sinner l'assunzione è stata involontaria e ampiamente spiegata.

Facendo le debite proporzioni, la non colpevolezza di Sinner appare sempre più lampante.

 

Edited by altoforno

Share this post


Link to post
Share on other sites

Visto che @Bellimbusto ancora si trastulla in Estremo Oriente, aggiorno io le notizie sul tennis.

Notizie non da poco, in effetti....

Le finali della Coppa Davis, dalla prossima edizione del 2025 e fino al 2027 compreso (quindi tre stagioni) si disputeranno in Italia.

Non è ancora dato sapere la località. Escluderei Roma che ha già il Masters1000, escluderei Torino che ha (ancora almeno per un anno e forse anche qualcosa di più) le Finals ATP, resterebbe Milano ma ancora non ha il palazzetto adeguato, motivo per il quale dopo il 2025 si crede che le Finals ATP resteranno ancora a Torino almeno per un anno.

A me come sede alternativa viene in mente Bologna, che già da tre anni ospita i gironi di Settembre, ai quali però quest'anno l'Italia non parteciperà...come Paese ospitante (oltre che Campione in carica ma questo non conta) è direttamente qualificata ai quarti di finale di Novembre.

E questo farà tornare la voglia a Sinner di giocare ancora per l'Italia e vincere la terza Davis consecutiva?

Oppure dovremo affrontare la sfida (affascinante ma certo più complicata) di provare a vincere la terza Davis consecutiva senza il n. 1 al mondo?

Certo, senza Jannik la Davis sarebbe più equilibrata...con lui è quasi scontata, soprattutto se le altre possibili sfidanti continuano a suicidarsi da sole...

Share this post


Link to post
Share on other sites

Altro argomento interessante, anche se quest'anno purtroppo non ci riguarda direttamente, è la qualificazione alle Next Gen ATP Finals che si giocheranno ancora in Arabia (dove non le guarderà nessuno).

Sono finalmente ufficiali gli 8 finalisti.

Non ci sono state grosse sorprese, anche il 18enne fenomeno brasiliano Fonseca è riuscito in extremis a qualificarsi.

I qualificati sono:

Fils

Michelsen

Mensik

Shang

Tien

Van Assche 

Basavareddy

Fonseca

L'unica sorpresa è che l'americano (penso di origine indiana o pakistana) Basavareddy ha estromesso l'altro presunto predestinato spagnolo Landaluce.

Più indietro il belga Blockx che abbiamo visto a settembre impegnare Berrettini a fondo in Davis.

 

Share this post


Link to post
Share on other sites
2 ore fa, altoforno ha scritto:

Visto che @Bellimbusto ancora si trastulla in Estremo Oriente, aggiorno io le notizie sul tennis.

Notizie non da poco, in effetti....

Le finali della Coppa Davis, dalla prossima edizione del 2025 e fino al 2027 compreso (quindi tre stagioni) si disputeranno in Italia.

Non è ancora dato sapere la località. Escluderei Roma che ha già il Masters1000, escluderei Torino che ha (ancora almeno per un anno e forse anche qualcosa di più) le Finals ATP, resterebbe Milano ma ancora non ha il palazzetto adeguato, motivo per il quale dopo il 2025 si crede che le Finals ATP resteranno ancora a Torino almeno per un anno.

A me come sede alternativa viene in mente Bologna, che già da tre anni ospita i gironi di Settembre, ai quali però quest'anno l'Italia non parteciperà...come Paese ospitante (oltre che Campione in carica ma questo non conta) è direttamente qualificata ai quarti di finale di Novembre.

E questo farà tornare la voglia a Sinner di giocare ancora per l'Italia e vincere la terza Davis consecutiva?

Oppure dovremo affrontare la sfida (affascinante ma certo più complicata) di provare a vincere la terza Davis consecutiva senza il n. 1 al mondo?

Certo, senza Jannik la Davis sarebbe più equilibrata...con lui è quasi scontata, soprattutto se le altre possibili sfidanti continuano a suicidarsi da sole...

È Bologna 

Share this post


Link to post
Share on other sites
6 minuti fa, adriatico ha scritto:

È Bologna 

Perfetto. In effetti era la scelta più logica. Anche un po' più facile da raggiungere rispetto alla decentrata Torino. E leggermente meno lontana dal Sud rispetto a Milano.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Off season piuttosto movimentata questa, tra squalifiche, rivoluzioni negli staff, dichiarazioni e cazzi vari.

 

Noi ce ne impippiamo, abbiamo il numero uno e le squadre più forti, al netto delle restrizioni. Dunque ci godiamo il momento in attesa di gennaio. In realtà  il dibattimento in appello che coinvolge Sinner ancora non è dato sapere quando si farà e sarebbe già un segno di rispetto verso chi dovrà passarci attraverso comunicare, almeno in linea di massima, le tempistiche.

 

Però è anche il momento di mettere assieme una valutazione dell'annata alla quale abbiamo assistito. Il primo, il più importante ed anche unico voto che darò riguarda il premio di Fanatico dell'Anno: il voto è non siamo proprio nessuno! Mai nessuno ha perso il sonno in stagione per qualcuno al di sopra della posizione 50, Sinner e gli altri vicini ai Top non contano, dunque... nisba.

 

Un'occhiata adesso ai protagonisti del 2024, in ordine di classifica. Cito ovviamente quello che ho trovato di più significativo, anche e soprattutto in prospettiva 2025.

1. Sinner. In un anno è salito dalla quarta alla prima posizione. Vedo che quasi nessuno tra gli analisti aveva previsto una cosa del genere, la stragrande maggioranza aveva optato per la continuazione del duello Nole/Infante, nonostante i chiari segnali dell'autunno '23. Bilancio vicino ai record di sempre, 70W e 6L. Ha vinto 8 tornei, dunque le sei sconfitte le ha rimediate negli unici tornei che non ha potuto vincere (2 eliminazioni ai quarti, 3 in semi, una in finale). Il che significa che Jannik ha vinto il 57% dei tornei nei quali ha giocato: mantenendo questa andatura, avrebbe il 10% di probabilità di fare suo il grande slam. Che dunque è e resta un'impresa megagalattica anche per uno che sta mangiando sulla testa di tutti, specie quelli che non si chiamano Carlitos. Il fatto che non sia riuscita nemmeno a Djokovic è esemplificativo.

Diciamo che Carotone è stato bravino: se non sarà castigato troppo duramente (oltre i due mesi intendo, ma credo zero alla fine) dal Tribunale svizzero, lo vedo riconfermare la prima posizione in classifica e la vittoria alle Finals. Sarei totalmente soddisfatto di una stagione in cui ci sia in bacheca la coppa di Wimbledon.

2. Zverev. Salito di cinque posizioni, pur vincendo i soli Mille di Roma e Bercy. Che non è poco, ma se il paragone è coi due ragazzini impertinenti... Ha spinto tanto per rientrare al meglio e c'è riuscito, gioca il suo miglior tennis di sempre. Con Perricard, statistiche alla mano (ma anche occhi... negli occhi), è il battitore che gestisce meglio quel fondamentale. Ma va in affanno ogni tanto, e non è colpa degli sbalzi dell'insulina: svalvola e butta via occasioni, questione di pochi attimi e si ritrova fuori dai tornei che contano, magari dopo aver iniziato le partite meglio dell'avversario. Sta cosa penso non la rimetterà a posto ed alla fine subirà l'attacco di Alcaraz che gli soffierà la seconda posizione. Niente slam neanche nel '25, per me.

3. Alcaraz. Ha questi finali di stagione in cui decide proprio di staccare la spina, un po' perché l'attitudine di sgobbare sistematicamente per tenere il picco di forma lungo 300 giorni, invece di 60, non ce l'ha. Un po' per la sua testolina ancora da bocia un po' immaturo, che lo porta a ritenere non idonei alle sue caratteristiche i campi veloci di posti come Bercy e Torino. Ma ha portato a casa il Garros e Wimbledon, quindi che gli vuoi dire a questo? A dire la verità i momenti di vuoto pneumatico li ha anche in partita, ma quando è in forma riesce a rimediare con accelerazioni inumane e recuperi sbalorditivi. Quindi sempre pericolosamente vicine alla soglia della sicurezza. Girare tutta la stagione, a 21 anni, con una fasciatura all'avambraccio, non è un segnale meraviglioso per chi desidera una sua carriera lunga e ricca. Si prenderà almeno uno slam (Roland Garros? Roland Garros, ok.) e tornerà al secondo posto.

4. Fritz. Anche lui è al top di carriera. Seconda parte di stagione straordinaria, finale agli UsOpen ed a Torino, ma in saccoccia mette solo i 250 di Salem ed Eastbourne. Berrettini, per dire, ne ha vinti 3. Atleta della Madonna, potenza, tecnica. Ma il top di gamma resta ancora là davanti, apparentemente vicino ma praticamente inafferrabile. 

5. Medvedev. Paga ovviamente la situazione alla spalla, che toglie pericolosità al suo servizio. Ma sconta anche una certa riluttanza, scarsa propensione magari, a modificare i piani di gioco. Ora decisamente prevedibili. Sceso dal terzo posto, nel '24 non ha vinto nulla. Finali agli AO e ad Indian Wells, poi la semi di Wimbledon in occasione dell'unico, fra gli ultimi 8 incontri, acuto contro un peraltro malandatissimo Carotone. Mi sembra già in fase di declino, magari lungo e lentissimo e forse con qualche successo minore raccolto per strada. Ha preso belle mazzate dai due emergenti (2 vinte,14 perse), è quello che sta pagando di più.

6. Ruud. Due vittorie (Barcellona e Ginevra), tre finali, una semi al Garros. Fa sempre tanta legna, quindi alle soglie dell'inverno trova sempre il modo di presentarsi a Torino. Ma gli acuti vanno cercati altrove.

7. Djokovic. Anno senza titoli Atp! Ma nel diario c'era scritto: voglio il titolo olimpico, quindi ok, obiettivo raggiunto. In realtà ci sono state anche la finale di Wimbledon e la semi degli AO, ma con Nole i conteggi si fanno solo con le W. Con Andy Murray nel box avremo momenti di avanspettacolo, nessuno le manderà a dire all'altro. Dice che giocherà di più, la risposta vera la darà il suo fisico da 38enne. Onestamente, temo esca dalla Top 10.

I comprimari. Sono i vari Rublev, de Minaur, Dimitrov, Tsitsipas, che seguono nell'ordine in classifica. Gente che mi sorprenderebbe parecchio se migliorasse il proprio livello attuale, e dunque anche il proprio status. De Minaur, ad esempio, s'è sbattuto tantissimo per esserci alle Finals: è ai sui massimi, ma ha visto chiaramente che non basta, è tanto lontano dal meglio del circuito. La racchetta distrutta dopo la sconfitta di Davis contro Sinner dice più di ogni considerazione. Rublev deve mettere a posto... se stesso, Tsitsi trovare uno che lo rovesci come un calzino (ma se non è bastato papi...), Dimy è ai titoli di coda.

12. Paul. L'ho tenuto fuori dalla piccola lista postata sopra, perché lui lo vedo in grado di dire ancora qualcosa. Un 500 (Queens, su Musetti) e due 250 sono un buon bottino, con le semi di Indian Wells e Roma. Ha frecce da sparare, ci proverà perché potrebbe essere l'ultima seria occasione.

 

Quelli che aspettiamo. Menziono adesso quei giocatori dai quali aspettarci progressi importanti e magari, in qualche caso, l'inserimento fra i Top 10. Rune è in cima alla lista e non da questa stagione. Ma un talento così, fisico, colpi, aggressività, sfacciataggine, dovrà pure esplodere prima o poi, no? La maturazione non arriva, va bene che è giovane, ma sta perdendo treni su treni e ne va l'autostima. Per me farà bene e finirà vicino alla 5^-6^ posizione. Poi Draper, che in quanto a colpi e visione di gioco è all'altezza del Sirenetto. Il suo limite è la tenuta fisica, la distanza, ma anche la difficoltà a reggere certe pressioni. In questa lista ci sta a fagiolo pure Musetti, che dopo la finale del Queens e la semi di Wimbledon aspetto ad una stagione sull'erba non importante, di più. Altroché la comfort zone dell'argilla rossa. Ma deve mettersi in testa che può dare molto anche sul veloce, va solo trovato quello che lo sta convincendo che non è così. E poi dai, tocca mettere insieme un paio di titoli, dopo lo 0 su cinque nelle finali del 2024, challenger inclusi (Queens, Umago, Chengdu, Cagliari, Torino)!

Fils, Shelton, Machac e Lehecka sono gli altri giovani emergenti, almeno per citare quelli dentro i 30 che hanno serie possibilità di avvicinare la Top15. Ed a sto punto, direte, caccia dentro pure Cobolli e Arnaldi. Il primo direi decisamente di si, dopo una scalata dal 101 al 32 come non immaginare altri progressi. Il fatto è che - e Arnaldi ne è una dimostrazione - dopo una salita così rapida spesso c'è l'assestamento, le dinamiche cambiano, come pure le responsabilità. C'è un aspetto gestionale da considerare, assolutamente non banale ma spesso sottovalutato. E ciò che temo per Coby, dipenderà molto da come e dove sarà guidato. Arny sto step l'ha già fatto, è il momento di riprendere a salire e magari a provare anche a vincere un titolino.

 

Berretto. Merita un capitolo a parte. E' tornato su tanto (a dicembre era 92.mo, ora 34, alle soglie delle teste di serie del prossimo slam), l'ha fatto portando a casa 3 titoli e pochissimi hanno fatto meglio. Tennis soave, anche se il rovescio in top è un regalo agli avversari (il back invece un'arma fantastica). Sente che è il momento buono, dopo le fantastiche vibrations di Davis, per riprovare un altro attacco alle posizioni prestigiose. Ma stavolta servirà battere anche quelli forti forti. Ripartirà, come Djokovic, Arnaldi, Rune, Kyrgios (Kyrgios !!!) il 29 dicembre dal 250 di Brisbane.

 

Ho già scritto troppo, scusate. Riserverò spazio una prossima volta ad approfondire le cose italiane. 

 

Edited by Bellimbusto

Share this post


Link to post
Share on other sites

Secondo me sanno che anche in appello non gli possono fare un cazzo, si divertono a tenerlo a bagnomaria.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Concluso a Riyadh il meeting Wada, durante il quale l'agenzia internazionale antidoping ha varato nuove linee guida da applicarsi a partire dal 2027. Sono passati due princìpi nuovi, che dovranno essere opportunamente formalizzati.

Il primo riguarda l'accantonamento del concetto di prodotto contaminato, per fare posto a quello di fonte di contaminazione. Voce, quest'ultima, che includerà medicinali con sostanze proibite non indicate in etichetta, cibi e bevande contaminate, contaminazione ambientale e l'esposizione di sostanze non ammesse tramite terze persone.

Il secondo è relativo all'introduzione di valori di soglia, ossia le concentrazioni di prodotti proibiti al di sotto delle quali non è configurabile la positività. Attualmente le soglie non esistono, o meglio, sono semplicemente i limiti di rilevabilità che la tecnologia offre nell'analisi delle varie sostanze.

 

Novità che direttamente non possono influire sull'atteso dibattimento in appello del caso Sinner, visto che saranno in vigore fra poco più di due anni, ma che indicano chiaramente quale sia l'orientamento della Wada. Ed è evidente che con quei presupposti né la positività di Carotone né quella di Iga Swiatek sarebbero mai state oggetto di indagini e di sanzioni.

 

Qualcosa s'è mosso, insomma. Che basti a garantire una sentenza benevola a Sinner non è dato sapere, dipenderà dall'accanimento dei giudici, o dal loro buon senso.

 

 

Edited by Bellimbusto

Share this post


Link to post
Share on other sites

Intanto premiati Bolelli Vavassori coppia favorita dai fans, Errani Paolini come miglior coppia, e Sinner come favorito dai fans (come nel 2023).

Faccio presente che questo era l'unico premio che potesse ricevere Sinner in quando scandalosamente escluso dall'ATP da ogni categoria per paura di ripercussioni con il caso doping.

Dimenticando che al momento è stato assolto. E soprattutto che chiunque al mondo sa che non è colpevole.

WADA affanculo anche l'ATP..

Ma soprattutto Kyrgios.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use. This site uses cookies to enhance the users' browsing experience and collect infomation about the site utilization. We use both technical cookies and third party cookies. If you continue browsing the site you accept the use of cookies; otherwise you can just leave the site.