Io non devo portare il mio stipendio in Comune per salvare la Ternana caro Sindaco. A me la Ternana non mi ha mai dato niente,se non la passione per i colori della mia città . Io almeno nella mia città ci posso girare senza scorta ,Lei ovunque vada?
Io non devo costruire cliniche né gestire società e non ho sicuramente i suoi soldi e non dormo sereno,perché penso a bollette da pagare e guerre nel mondo , di certo non ho gli incubi della guardia di finanza , al massimo posso averne per l'agenzia delle entrate ma questo vale per tutti gli operai che reggono in piedi questo Paese di balocchi con le Ferrari giallo panda.
Sarò anche fra i dementi come Lei asserisce o fra i coglioni e che Lei è un vero tifoso non io, però guardi le assicuro che prima di Lei ho visto la Ternana in ogni categoria ed ho visto passare presidenti che hanno fatto pagliacciate e hanno truffato noi tifosi e pensi che quello col nome generazionale più mafioso ,tal Gambino, è stato il migliore ed un vero signore .
Vede,Sindaco, a me hanno fatto scritte sui muri solo perché ho la mia testa e non mi genufletto a nessuno, col tempo sono diventate medaglie quelle scritte ,a Lei invece i suoi concittadini hanno scritto che il vento fischia ancora,forse anche per Lei sarà una medaglia col tempo, fatto sta che io nella mia città ci vivo, Lei perché vive a Roma ?
Concludo augurandole di risolvere questa situazione rossoverde e di salvare il titolo sportivo , perché senza di quello , la clinica dovrà sul serio costruirla da un altra parte con grande delusione di chi era già pronto a lavorarci .
A noi poco cambia, noi resteremo poveri Ternani schiavi di Perugia ma per lo meno noi non facciamo inchini alla presidente solo per colori politici.