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tomasso

INCIDENTI E CONTRADDIZIONI

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Cmq resta il fatto che anche la polizia ha avuto le sue colpe...gente che entra allo stadio con razzi bombe tronchesine e taglierini non sta ne in cielo ne in terra....potevano controllarli prima appena usciti da li pullman e non mi venite a raccontare che non lo sapevano che arrivavano sti soggetti. A perugia anche io sono entrato senza perquisizione, ma vi invito a guardare le facce dei serbi...non erano certo come le nostre e si vedeva che era tutta gente pronta e addestrata per la guerrigli. Basti pensare che dice che tra loro ce stavano almeno 100 paramilitari arruolati ra le tigri di arkan...e dai cazzo la polizia non lo sapeva...però che li bambini entravano con il tè si...hanno perquisito anche mazzocchi ha detto lui

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Cmq resta il fatto che anche la polizia ha avuto le sue colpe...gente che entra allo stadio con razzi bombe  tronchesine e taglierini non sta ne in cielo ne in terra....potevano controllarli prima appena usciti da li pullman e non mi venite a raccontare che non lo sapevano che arrivavano sti soggetti. A perugia anche io sono entrato senza perquisizione, ma vi invito a guardare le facce dei serbi...non erano certo come le nostre e si vedeva che era tutta gente pronta e addestrata per la guerrigli. Basti pensare che dice che tra loro ce stavano almeno 100 paramilitari arruolati ra le tigri di arkan...e dai cazzo la polizia non lo sapeva...però che li bambini entravano con il tè si...hanno perquisito anche mazzocchi ha detto lui

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purtroppo errori ci sono stati eccome nella gestione dell'ordine pubblico. Ma sono stati commessi prima della partita, quello che è stato fatto dentro allo stadio e poi dopo invece ha permesso che la situazione degenerasse visto che ultras italiani s'erano radunati sotto il settore ospiti per il comitato di accoglienza ai serbi. In curva è entrato di tutto perché dopo gli incidenti del pomeriggio, i serbi hanno fatto casino al momento del prefiltraggio. E siccome era meglio chiuderli dentro lo stadio che rischiare che se ne andassero in giro, hanno aperto i cancelli e ce li hanno spinti a forza dentro (caricando) senza fare alcuna perquisizione. L'errore è stato nel non bloccare prima quelle due o trecento merde naziste, per di più segnalate. Dopo era troppo tardi e restava soltanto il piano B: isolare i violenti dagli altri tifosi serbi (cosa fatta e pure bene garantendo il deflusso) e poi manganellare e fermare tutti gli altri. In questo la polizia italiana s'è dimostrata all'altezza, purtroppo l'errore era stato fatto prima. Ma un conto è analizzare adesso la situazione, un conto è trovarcisi dentro senza aver preisto le cose. Giusto incidivuare gli errori, perché non si ripetano più, ma giusto anche sottolineare che con le cariche e gli arresti è stato evitato molto di peggio, visto che la guerriglia stava per uscire dal settore ospiti e trasferirsi in strada.

 

E per favore, lasciamo perdere la tessera del tifoso che nn c'entra un cazzo. La trovo inutile, stupida e pericolosa, ma stavolta non c'entra un cazzo.

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io non so per quale motivo i serbi non siano stati controllati dagli addetti all'entrata...certamente avevano con sè oggetti che non potevano assolutamente entrare nello stadio. Di sicuro c'è stata leggerezza laddove verso i tifosi italiani c'è molto rigore, ma io non penso che questo giustifichi un attacco come è stato fatto agli agenti italiani.

per come la vedo io proprio perchè c'è gente del genere (e non solo in serbia ma anche in italia e in ogni paese) è bene che i controlli siano sempre più rigorosi e i provvedimenti utili e seri. per questo vedo contraddizione verso coloro che prima scrivono che i serbi dovevano essere perquisiti e poi contestano ogni provvedimento che il governo italiano prende. io non sono un fan nè della tessera del tifoso, nè dei tornelli e robe varie...magari non funzionano e non vanno bene, ma è anche vero che gli stadi si stanno svuotando e sempre meno gente va a vedere la partita...e il motivo non è la tessera o robe varie, ma è la violenza che sempre più spesso viene sfogata nello stadio da persone (leggasi delinquenti) che con il tifo non hanno proprio nulla a che vedere. ieri sera c'erano anche dei bambini...e io penso che nessuno porterebbe più a vedere le partite (lasciamo stare la nostra piccola realtà) la propria famiglia se dovesse ragionare di logica. quindi io dico, se la tessera non va troviamo altro, ma non diciamo che andava bene come era prima, perchè non è vero. questa è la morte del calcio...e la morte non è venuta con la tessera, ma ben prima. la tessera è stata solo un provvedimento sbagliato.

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mò se uno manifesta un'idea che và diametralmente in senso contrario alla massa NON ESISTE che debba subire un processo mediatico o essere preso a paraculate così tanto per passà dù ore.

I serbi erano spinti da motivazioni ideologiche proprie che possono o non possono essere condivise...(ed il link dell'utente scuretto ne è in parte la prova)....il problema e la responsabilità è di chi sapendo a cosa si andava incontro ha permesso tutto questo....ergo visti i precedenti non li dovevi far venire.............inoltre chi ha permesso il caos pomeridiano a genova come se nulla fosse dà per premio ai responsabili l'accesso allo stadio senza perquisizione....e non dimo cazzate che ai tornelli non potevi....il prefiltraggio se volevi lo facevi in maniera diversa.

...poi basta essese mossi che volta dalla conca per aver visto come anche un temibile tappo di plastica è considerata un'arma di distruzione di massa e te la levano....è bastato uscì che volta da terni per vedè come se te vojono perquisì entri 15 minuti oltre l'inizio della partita ;);)

in conclusione quanto visto ieri sera i lungimiranti strateghi dell'ordine tesserato potevano anche gestirlo in maniera oculata a monte dell'evento.......poi sulle motivazioni serbe si possono dire tutte le storie e fasse i cinema che ce pare ....ma tanto se uno non se trova co qualcuno che je sgancia le bombe in testa avoja a chiacchierà.

E' un'opinione mia e tale rimane....se a qualcuno nun je stà bene chiccosa me lo pò tranquillamente dire senza problemi ;);)

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mò se uno manifesta un'idea che và diametralmente in senso contrario alla massa NON ESISTE che debba subire un processo mediatico o essere preso a paraculate così tanto per passà dù ore.

I serbi erano spinti da motivazioni ideologiche proprie che possono o non possono essere condivise...(ed il link dell'utente scuretto ne è in parte la prova)....il problema e la responsabilità è di chi sapendo a cosa si andava incontro ha permesso tutto questo....ergo visti  i precedenti non li dovevi far venire.............inoltre chi ha permesso il caos pomeridiano a genova come se nulla fosse dà per premio ai responsabili l'accesso allo stadio senza perquisizione....e non dimo cazzate che ai tornelli non potevi....il prefiltraggio se volevi lo facevi in maniera diversa.

...poi basta essese mossi che volta dalla conca per aver visto come anche un temibile tappo di plastica è considerata un'arma di distruzione di massa e te la levano....è bastato uscì che volta da terni per vedè come se te vojono perquisì entri 15 minuti oltre l'inizio della partita ;)  ;)

in conclusione quanto visto ieri sera i lungimiranti strateghi dell'ordine tesserato potevano anche gestirlo in maniera oculata a monte dell'evento.......poi sulle motivazioni serbe si possono dire tutte le storie e fasse i cinema che ce pare ....ma tanto se uno non se trova co qualcuno che je sgancia le bombe in testa avoja a chiacchierà.

E' un'opinione mia e tale rimane....se a qualcuno nun je stà bene chiccosa me lo pò tranquillamente dire senza problemi ;)  ;)

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completamente d'accordo ;)

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una partita a rischio in quel modo la dovevano far giocare o a roma, o  a napoli o palermo o catania.... come già era successo per inglesi e olandesi nei mondiali di italia 90... vedrai che al primo casino li gonfiavano come palloni!!!

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E' Molto più facile che ce vanno "a braccetto" :lol::D ....almeno alcune frange!!! ;)

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Com'e' che quando l'hanno rimessi sui pulman non l'hanno portati a Bolzaneto...?????

a distanza de anni c'ho in testa ancora un ricordino che m'hanno lasciato quel giorno...

 

Comunque e' la solita storia...in partite a rischio come questa succede sempre qualcosa..

vengono sempre fuori le carenze di chi dovrebbe gestire l'ordine pubblico...

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io resto basito

la maggior parte dei messaggi è contro Maroni, contro la polizia con continui riferimenti al G8 anzichè contro quelle bestie inutili cancri per la società civile

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beh ai bambini italiani è stato fatto togliere il tappo alle bottiglie del thè mentre loro sono entrati armati di tutto punto con tanto di trochesi per rompere la rete della gabbia.

Tutti gli italiani sono passati nei tornelli controllati come sempre con metal detector ecc. loro no e questo risulta da più testimonianze di serbi che dicono di non aver subito nessun controllo.

Avevano più fumogeni loro in una partita che una nostra tifoseria in un anno e sono passati tutti comprese le bombe.

In stadi dove ci sono tornelli metal detector ed ogni forma di prevenzione questo non deve accadere soprattutto con tifoserie come quella serba non nuova a queste forme di proteste ed all'utilizzo di armi negli stadi.

L'idea che il servizio d'ordine abbia fatto il forte con i deboli ed il debole con i forti. da questi elementi, pare ben chiara.

Sono concorde con chi ha detto che a questi del calcio non frega nulla ma sono spinti da motivi politici innanzitutto inerenti la loro terra che pacifica non è mai stata se non sotto Tito.

Ricordiamoci che questi sono sostenitori di Arkan e delle sue pulizie etniche in Bosnia quindi tanto normale sta gente non è!

Inoltre vengono da un precedente burrascoso con l'Estonia e dall'assalto al gay pride; chi pensava che questi venivano qua con le colombelle della pace sapeva di sbagliarsi (inoltre sembra che un rapporto dettagliato di due pullman di esagitati era stato mandato dalla polizia serba a quella italiana) e tutti in Serbia sapevano che sarebbero partiti con la chiara intenzione di non far giocare la partita.

Detto ciò ritengo giusta la decisione delle Fdo di non intervenire dentro lo stadio soprattutto di non mandare allo sbaraglio quella trentina di agenti scesi in campo dentro il loro settore (il primo che entrava ne avrebbe prese così tante che non lo riconosceva più nemmeno la scientifica)

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io non so per quale motivo i serbi non siano stati controllati dagli addetti all'entrata...

 

 

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se ci mettiamo queste a fare i controlli...

 

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:lol::lol:

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mò se uno manifesta un'idea che và diametralmente in senso contrario alla massa NON ESISTE che debba subire un processo mediatico o essere preso a paraculate così tanto per passà dù ore.

I serbi erano spinti da motivazioni ideologiche proprie che possono o non possono essere condivise...(ed il link dell'utente scuretto ne è in parte la prova)....il problema e la responsabilità è di chi sapendo a cosa si andava incontro ha permesso tutto questo....ergo visti  i precedenti non li dovevi far venire.............inoltre chi ha permesso il caos pomeridiano a genova come se nulla fosse dà per premio ai responsabili l'accesso allo stadio senza perquisizione....e non dimo cazzate che ai tornelli non potevi....il prefiltraggio se volevi lo facevi in maniera diversa.

...poi basta essese mossi che volta dalla conca per aver visto come anche un temibile tappo di plastica è considerata un'arma di distruzione di massa e te la levano....è bastato uscì che volta da terni per vedè come se te vojono perquisì entri 15 minuti oltre l'inizio della partita ;)  ;)

in conclusione quanto visto ieri sera i lungimiranti strateghi dell'ordine tesserato potevano anche gestirlo in maniera oculata a monte dell'evento.......poi sulle motivazioni serbe si possono dire tutte le storie e fasse i cinema che ce pare ....ma tanto se uno non se trova co qualcuno che je sgancia le bombe in testa avoja a chiacchierà.

E' un'opinione mia e tale rimane....se a qualcuno nun je stà bene chiccosa me lo pò tranquillamente dire senza problemi ;)  ;)

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non so' d'accordo solo su un punto: se le bombe invece di ammazzare tanti innocenti fossero cascate direttamente sulla capoccia pelata di quell'Ivan e degli amici suoi il mondo forse sarebbe appena un tantino migliore :P

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non c'ho capito niente ma che sarebbe sta notizia che l'uefa vole sanzionà pure l'italia :o

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"Figc può essere responsabile"

Uefa "avverte" l'Italia sugli scontri

 

Oltre al danno, l'Italia rischia la beffa. Secondo l'Uefa, infatti, anche la Figc potrebbe avere sanzioni per le violenze avvenute a Genova a lato della sfida con la Serbia. "Oltre alla responsabilità di chi provoca incidenti, i regolamenti Uefa prevedono anche quella della Federazione che organizza la partita e deve garantire la sicurezza nello stadio e il regolare svolgimento dell'incontro", ha detto il portavoce del massimo organismo, Rob Faulkner.

 

"Non possiamo dire ancora nulla in previsione dell'inchiesta che sarà portata avanti dalla Commissione disciplinare - ha aggiunto - ma ricordo che i nostri regolamenti prevedono non soltanto una sanzione per azioni premeditate da parte di una delle due tifoserie ma anche una corresponsabiltà della federazione ospitante per non aver adeguatamente garantito l'ordine pubblico. Per stabilire l'esatta attribuzione delle responsabilità prenderà ora in esame tutta una serie di elementi fra i quali anche l'eventuale scambio di informazioni tra le federazioni su eventuali azioni delle tifoserie".

 

FIGC: "LA SCELTA DI GENOVA NON ERA SBAGLIATA"

''Non abbiamo sbagliato a scegliere la citta' di Genova e lo stadio Marassi per la partita contro la Serbia. Certo quello che e' successo ci fa riflettere, ma l'impianto di Genova e' a norma e ospita regolarmente partite di Serie A e anche di Champions League''. Lo ha detto il direttore generale della Figc, Antonello Valentini, nel corso della conferenza stampa indetta dall'Osservatorio del Viminale dopo i fatti di Genova. ''Non c'era nessun tipo di allarme - ha aggiunto - non si poteva prevedere questa escalation di violenza''. Opinione condivisa dal portavoce dell'Osservatorio, Roberto Massucci. ''Non avevamo informazioni particolari dall'intelligence serba - ha ammesso - il rischio si e' concretizzato solo al loro arrivo in citta' e nel corso della partita. Certo la gara era da considerare a rischio, ma non tale da cambiare sede della partita. Questi si sono rivelati veri e propri criminali che hanno fatto di tutto per occultare gli oggetti, approfittando della perquisizione che non poteva che essere sommaria''.

 

FIGC: UEFA HA DETTO BANALITA' ASSURDA

''Se temiamo sanzione Uefa? L'istituto della responsabilità oggettiva è uno dei capisaldi della giustizia sportiva internazionale. La dichiarazione del portavoce dell'Uefa su eventuali rischi di sanzione anche per l'Italia è dunque di una banalità assolutà". Lo ha detto il direttore generale della Figc, Antonello Valentini, nel corso della conferenza stampa dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. ''Adesso il referto dell'arbitro (unico responsabile della decisione di sospendere la partita) e la relazione del delegato Uefa andranno alla commissione dell'Uefa, insieme alle immagini video che stiamo raccogliendo. Già il 28 ottobre la commissione disciplinare potrebbe prendere una decisione. Noi seguiremo l'iter della giustizia sportiva'', ha aggiunto.

 

UEFA CHIEDE ACQUISIZIONE VIDEO SCONTRI

L'Uefa ha chiesto alla Federcalcio italiana l'acquisizione di immagini video della serata del Luigi Ferraris, da aggiungere ai referti di arbitro e delegato per la gara con i serbi (gia' arrivati nella sede di Nyon): il tutto sarà integrato da ulteriore materiale di indagine. La Figc si è tenuta in queste ore in contatto con l'Uefa ed il punto sarà fatto dal direttore generale Antonello Valentini nella conferenza congiunta con il Viminale. L'Italia è comunque pronta a rispondere ad eventuali quesiti dell'Uefa sulla dinamica degli incidenti, sulle misure di sicurezza e, nel caso, sulla linea seguita dalla Federcalcio in caso di trasferta di tifosi italiani all'estero. Ieri Roberto Massucci, responsabile del Viminale per la sicurezza della Nazionale, aveva sostenuto che le informazioni provenienti da Belgrado fossero in sostanza insufficienti ed inadeguate

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Tutti in Italia possono fare ciò che vogliono tranne gli Italiani...

 

Arrivano le prime condanne per i fatti di Genova ma a sorpresa non riguardano gli ultrà serbi. Il primo ad essere punito per gli scontri di ieri sera a margine di Italia-Serbia è un 18enne incensurato italiano, tifoso del Genoa, condannato per direttissima a tre mesi per resistenza a pubblico ufficiale.

 

Il giovane sarebbe stato coinvolto in alcuni scontri con ultrà serbi, cercando di difendersi con un bastone per poi venir arrestato dalle forze dell'ordine. Insieme a lui processati per direttissima anche due serbi, Nicola Arsic, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, di Milos Petrovic, accusato di rapina impropria.

 

Non sarà invece per direttissima il processo a Ivan Bogdanov, l'energumeno capo della rivolta. Per la sua condanna gli inquirenti vogliono aggiungere ulteriori capi d'imputazione. Gli hooligans identificati verranno processati in patria con fermezza, ha assicurato la polizia serba.

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lasciarli accalcare ai cancelli avrebbe potuto provocare un casino simile (non uguale ma simile) all'heysel, con enormi pressioni e calpestamenti

in questi casi la cosa migliore è farli entrare nel ghetto del settore ospiti e sperare

in questo caso speranza vana ma se fossero restati di fuori oggi staremmo a parlare di situazioni molto peggiori

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Questa è la cosa più logica quando si verifica un evento inaspettato.

Il discorso è che l'evento era tutt'altro che inaspettato.

Sia per la nomea degli hooligans serbi , sia per quello che hanno combinato pochi giorni fa.

Oltretutto era tutta la giornata che facevano casino a Genova.

Come poteva migliorare il tutto allo stadio?

E' stata una faccenda gestita male da chi doveva prevenire lasciando la patata bollente ai polizziotti dello stadio.

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sapevano chi erano e cosa erano, questi non dovevano proprio arrivarci in Italia, le chiacchiere stanno a zero...

 

certo, da gente che "risolve" il problema dei tifosi violenti vietando le trasferte a tutti, che parla di "tessera del tifoso europeo" o di non essere stata avvertita di quello che stava arrivando era abbastanza preventivabile un epilogo del genere....

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lasciarli accalcare ai cancelli avrebbe potuto provocare un casino simile (non uguale ma simile) all'heysel, con enormi pressioni e calpestamenti

in questi casi la cosa migliore è farli entrare nel ghetto del settore ospiti e sperare

in questo caso speranza vana ma se fossero restati di fuori oggi staremmo a parlare di situazioni molto peggiori

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Questa è la cosa più logica quando si verifica un evento inaspettato.

Il discorso è che l'evento era tutt'altro che inaspettato.

Sia per la nomea degli hooligans serbi , sia per quello che hanno combinato pochi giorni fa.

Oltretutto era tutta la giornata che facevano casino a Genova.

Come poteva migliorare il tutto allo stadio?

E' stata una faccenda gestita male da chi doveva prevenire lasciando la patata bollente ai polizziotti dello stadio.

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:nono::teach::nono1:

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dopo un giorno e mezzo il nostro ministro dell'interno ci deve ancora spiegare come mai sti serbi sono riusciti a portare di tutto dentro dello stadio..il filtraggio e prefiltraggio stavolta non ha funzionato??mentre in italia per fare il biglietto ed entrare allo stadio per vedere sti mercenari te chiedono documenti, stato di famiglia, passaporto..codice fiscale ecc ecc ecc..

alla domanda sul filtraggio il capo della polizia ha risposto che la polizia ha agito bene...

su questo posso essere anche daccordo..

il probelma che li serbi non sono stati FILTRATI A LI TORNELLI! :huh:

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Nessuno ha avuto il sospetto di Gigi Garanzini su Radio 24 riguardo a possibili basisti in Italia?

 

 

Nb: i controlli alla frontiera, causa Schengen, non potevano farli solo in Slovenia? o me sbajo?

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Dovevano farli o in slovenia o in ungheria. ;)

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Genova, ultras serbi scatenati

E giallo sulla scritta «Verona»

LA SCRITTA. La Digos scaligera si è già attivata in merito allo striscione riportante la scritta Verona che nella curva ospiti dello stadio Ferraris campeggiava sopra il capo ultrà serbo. Due le ipotesi. La prima, che si tratti di serbi residenti in città. Oppure di ultrà Gialloblù.

13/10/2010

 

 

È stata evitata un’altra Heysel, perché gli ultras che hanno messo a ferro e fuoco la zona di Marassi fino alle due di notte erano dei veri e propri criminali: è questa la considerazione che trapela tra i responsabili dell’ordine pubblico, al termine della notte di furia e violenza degli ultras serbi nel capoluogo ligure.

 

Il bilancio finale parla di 16 feriti, di cui due carabinieri, e 17 arrestati. Tra loro c’è anche l’uomo tatuato che, tronchesi alla mano, ha tagliato la rete della gabbia all’ interno della quale, dentro lo stadio, erano stati confinati i circa 2.000 hooligan di Belgrado.

 

Lo hanno trovato le forze dell’ordine dopo le perquisizioni andate avanti tutta la notte: era nascosto nel vano motore di uno dei pullman che avrebbero dovuto riportare a casa gli ultras. È stato identificato attraverso una data che è tatuata sull’avambraccio dell’uomo (foto). Gli scontri, preceduti dalle devastazioni prepartita nel centro di Genova, erano proseguiti dentro lo stadio con il lancio di petardi e il tentativo di sfondamento della barriera antiproiettile che divideva gli ultras dal resto del pubblico genovese.

 

E poi erano deflagrati all’uscita dello stadio, quando tutto il pubblico era tornato a casa e anche Italia e Serbia erano rientrate nei rispettivi alberghi. La guerriglia è durata fin oltre le due di notte. In mattinata, il bilancio della Questura di Genova parla di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche negli ospedali genovesi, uno è ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman dei tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente.

 

Gli incidenti della notte erano scoppiati quando il gruppo di ultras, controllati a vista da polizia, carabinieri e guardia di finanza in assetto antisommossa, aveva tentato di forzare il cancello della recinzione dove erano confinati in attesa del deflusso. Un vero e proprio agguato è stato teso dagli hooligan a un reparto della Finanza, e quel punto le forze dell’ordine hanno lanciato fumogeni ed effettuato cariche. Gli ultras hanno di nuovo tentato di fare irruzione dentro lo stadio, verso la tribuna stampa dove erano ancora al lavoro gli inviati di giornali italiani e serbi.

 

Nel frattempo, nel piazzale antistante lo stadio erano accorse alcune decine di ultras di Genoa e Samp, intenzionate a ingaggiare una battaglia con i serbi; sono stati subito rimandati indietro dalle forze dell’ordine. Quando verso le due della notte la tensione è calata, la polizia ha fatto scendere gli hooligan già saliti sui bus per le perquisizioni. Seguestrati bastoni, spranghe, coltelli e uno zainetto con all’interno dei grossi petardi o bombe.

 

Intanto la Digos scaligera si è già attivata in merito allo striscione riportante la scritta Verona che nella curva ospiti dello stadio Ferraris campeggiava sopra il capo ultrà serbo. Due le ipotesi al momento da verificare. La prima, che si tratti di serbi residenti in Riva all'Adige, o che si tratti di ultrà Gialloblù.

 

ce stavano anche li veronesi de merda?????????

Modificato da bardoultras

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dopo un giorno e mezzo il nostro ministro dell'interno ci deve ancora spiegare come mai sti serbi sono riusciti a portare di tutto dentro dello stadio..il filtraggio e prefiltraggio stavolta non ha funzionato??mentre in italia per fare il biglietto ed entrare allo stadio per vedere sti mercenari te chiedono documenti, stato di famiglia, passaporto..codice fiscale ecc ecc ecc..

alla domanda sul filtraggio il capo della polizia ha risposto che la polizia ha agito bene...

su questo posso essere anche daccordo..

il probelma che li serbi non sono stati FILTRATI A LI TORNELLI! :huh:

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Ma ci siete mai andati in trasferta in partite a rischio?

Da sempre la polizia evita di far rimanere le tifoserie ospiti troppo in giro preferendo farle entrare il più presto possibile nel settore destinato in quanto maggiormente controllabili e meno esposti a scontri con la tifoseria locale all'esterno

Inoltre i facinorosi che si accalcano all'ingresso, sapendo che verrebbero perquisiti, scatenerebbero ulteriori casini proprio con l'obiettivo di generare il caos per impedire i controlli

 

Molti di noi sono stati a perugia, altri magari come me sono stati anche a Napoli e sanno bene come funziona la storia in quei momenti

 

Un conto è parlare sulla carta o scrivere su repubblica da dietro una scrivania, un conto è stare sul campo in quei momenti

Modificato da cesenticerqua

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una partita a rischio in quel modo la dovevano far giocare o a roma, o  a napoli o palermo o catania.... come già era successo per inglesi e olandesi nei mondiali di italia 90... vedrai che al primo casino li gonfiavano come palloni!!!

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secondo me non avete capito bene de chi state a parlà ... questi non so hooligans , non so ultras , del calcio non gliene fotte una minchia ;)

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daccordissimo con te... ma da quelle parti tanto li spanizzi non li potevano fa

1843207[/snapback]

 

non ho letto tutto il topic, quindi forse quello che stò per scrivere è già stato fatto notare da un altro utente; questi qui hanno fatto la guerra, gli ultras della stella rossa erano le milizie di arkan, questi oltre ad aver fatto cose che se ce le raccontano non ci faranno dormire la notte, conosceranno 50 modi de ammazzatte a mani nude. detto questo, li vuoi far giocare a napoli, catania, palermo perchè pensi che li spaventano gli ultras locali? o la polizia?

 

senza polemica, ovviamente.

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una partita a rischio in quel modo la dovevano far giocare o a roma, o  a napoli o palermo o catania.... come già era successo per inglesi e olandesi nei mondiali di italia 90... vedrai che al primo casino li gonfiavano come palloni!!!

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secondo me non avete capito bene de chi state a parlà ... questi non so hooligans , non so ultras , del calcio non gliene fotte una minchia ;)

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daccordissimo con te... ma da quelle parti tanto li spanizzi non li potevano fa

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non ho letto tutto il topic, quindi forse quello che stò per scrivere è già stato fatto notare da un altro utente; questi qui hanno fatto la guerra, gli ultras della stella rossa erano le milizie di arkan, questi oltre ad aver fatto cose che se ce le raccontano non ci faranno dormire la notte, conosceranno 50 modi de ammazzatte a mani nude. detto questo, li vuoi far giocare a napoli, catania, palermo perchè pensi che li spaventano gli ultras locali? o la polizia?

 

senza polemica, ovviamente.

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:quoto:

 

e aggiungo..una volta lessi un'intervista ad un ultras della Dinamo Zagabria..

un croato che come questi aveva fatto la guerra...diceva che avevano il cervello talmente fuso dai ricordi di guerra che quando facevano gli scontri allo stadio non si rendevano nemmeno conto...

 

di seguito posto un dossier su come vivevano e vivono tutt'ora il calcio da quelle parti...

parla dell'incontro tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa Belgrado( da notare come il capo ultras della Stella Rossa Belgrado era il tristemente famoso Zeljko Raznatovic, divenuto poi durante la guerra il "Comandante Arkan"

 

DOSSIER: L’imminente catastrofe.

Dieci anni fa Dinamo Zagabria contro lo Stella Rossa Belgrado

 

Faceva un gran caldo a Zagabria quel 13 maggio 1990. Non per le condizioni climatiche, considerata la tenue primavera balcanica, ma per la tensione elettrica che attraversava la città. Nel primo pomeriggio era in programma la ‘grande classica’ del campionato jugoslavo: Dinamo Zagabria – Stella Rossa Belgrado. I tifosi si dirigono verso lo stadio, facce tese, tra uno spiegamento di poliziotti impressionante.

 

 

Simboli e nazionalismi. Il 13 maggio 1990 è uno di quei giorni obliqui, dove i contorni si sfumano, e una partita di calcio smette di essere importante solo per la classifica. Il maresciallo Tito, che con le buone o con le cattive aveva costruito la Jugoslavia unita dopo la Seconda Guerra mondiale, era morto da dieci anni esatti. Le repubbliche federate erano scosse da fermenti nazionalisti e le squadre simbolo delle capitali di Croazia e Serbia, quel giorno, rappresentavano molto di più della rivalità calcistica per i tifosi sugli spalti dello stadio Maksimir. Certo tra i Bad Blue Boys (nome ispirato a un film del 1983 con Sean Penn), gli ultras della Dinamo, e i Delijie (eroi), quelli della Stella Rossa, non correva buon sangue. Solo che tutto, in quel periodo, prendeva un sapore differente, come aveva dimostrato la partita Partizan Belgrado – Dinamo Zagabria del 19 marzo 1989. La Dinamo vinse a Belgrado e, prima allo stadio, poi lungo le strade che riportavano i tifosi alla stazione, erano volate parole grosse. Parole intrise di odio e nazionalismo. In Croazia, il 7 maggio 1990, si erano tenute le prime elezioni libere del dopoguerra e la vittoria era andata ai nazionalisti guidati da Tudjman. Il calcio è uno specchio della società e la partita, pochi giorni dopo il voto, diventa un’occasione per i tifosi croati di dare sfogo alle loro ambizioni indipendentiste contro il simbolo calcistico di Belgado: la Stella Rossa. Il capo degli ultras belgradesi è un certo Zeljko Raznatovic. Un poco di buono che alla testa dei suoi fedelissimi, che ama chiamare Tigri, parte alla volta di Zagabria. Solo dopo diventerà noto in tutto il mondo con il suo nome di battaglia: il comandante Arkan.

 

Le tigri di Arkan. Questo gentiluomo, finito assassinato a Belgrado nel 2000, in un’intervista rilasciata nel 1994, ricorda così quel giorno: ”Avevo previsto la guerra proprio dopo quella partita a Zagabria”. Forse perché era parte lui stesso del meccanismo micidiale, nutrito di falsi sentimenti patriottici e di interessi illegali, che si scatenò nella ex Jugoslavia all’inizio degli anni Novanta. Fatto sta che Arkan e i suoi prima devastarono il treno per Zagabria, poi fecero a pezzi tutto quello che trovarono sulla strada per lo stadio. Nell’impianto i tifosi della Dinamo li attendono con cori violenti e offese anti serbe.

Un clima che, purtroppo, è visibile in tanti stadi del mondo. Ma quel giorno, a Zagabria, i sentimenti in campo erano facili da strumentalizzare. Lo speaker non ha ancora finito di leggere le formazioni che i tifosi serbi, al comando del loro ‘eroe’, sfondano le recinzioni e si avventano su tutto quello che riescono a distruggere nello stadio. I Bad Boys non si fanno pregare e attaccano. La polizia federale, la milicija, non sa che pesci pigliare. Cominciano i corpo a corpo in mezzo al campo, tra i tifosi compaiono anche alcuni giocatori. Uno di loro è Zvonimir Boban. Anche se ha solo 21 anni è il capitano della Dinamo, la stella, che davanti a lui ha una brillante carriera in Italia. Prima, però, si butta nella mischia. I tifosi della Dinamo sfondano le recinzioni e si lanciano verso la curva opposta, i poliziotti tentano di evitare un massacro manganellando tutto quello che passa loro davanti.

 

Follia collettiva. Compreso Boban. ”Non ci vidi più. Mi avventai su un poliziotto e gli gridai: “Vergognatevi. State massacrando i bambini.” – raccontò il giocatore, chiamato Zorro dai suoi fans – Lui mi colpì due volte urlando: “Brutto figlio di puttana. Sei come tutti gli altri!” A quel punto ebbi una reazione d’istinto. Gli fratturai la mascella con una ginocchiata”. Alla fine la calma tornò allo stadio, con un bilancio di più di cento feriti. Che le cose fossero oblique, quel 13 maggio 1990, se ne resero conto tutti il giorno dopo, leggendo la stampa croata e serba. Tutti i media parlarono solo di teppisti allo stadio, ma era evidente la strumentalizzazione che avveniva ormai in tutta la Jugoslavia da parte dei circoli nazionalisti. Non a caso all’inizio del campionato successivo, il 26 settembre 1990, prima giornata dell’ultimo torneo della Jugoslavia unita, la partita Partizan Belgrado – Dinamo Zagabria degenerò. Il Partizan andò in vantaggio per due reti a zero, i tifosi della Dinamo irruppero in campo e inscenarono una manifestazione per chiedere la nascita della Federazione croata di calcio. Armati di spranghe, riuscirono ad ammainare la bandiera jugoslava allo stadio, sostituendola con quella croata. Il 25 giugno 1991 Slovenia e Croazia dichiararono la loro indipendenza, innescando un conflitto sanguinoso che portò alla scomparsa della ex-Jugoslavia. Gli incidenti del 13 maggio 1990 divennero un simbolo, tanto che alcuni ritennero di buon gusto ergere un monumento di fronte allo stadi di Zagabria con una targa che recitava: ”Ai sostenitori della squadra che su questo terreno iniziarono la guerra contro la Serbia il 13 maggio 1990”. Gli stessi che presero la foto di Boban che sfascia la mascella al poliziotto come il simbolo della rivolta croata. Nessuno di loro si è mai premurato di sapere chi fosse quel poliziotto. Avrebbe scoperto che era un ragazzo bosniaco e musulmano. Intervistato anni dopo, ha dichiarato di perdonare Boban per il suo gesto, perché quelli erano giorni dove le persone parevano cieche.

 

 

fonte: Peacereporter

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una partita a rischio in quel modo la dovevano far giocare o a roma, o  a napoli o palermo o catania.... come già era successo per inglesi e olandesi nei mondiali di italia 90... vedrai che al primo casino li gonfiavano come palloni!!!

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secondo me non avete capito bene de chi state a parlà ... questi non so hooligans , non so ultras , del calcio non gliene fotte una minchia ;)

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queste persone non meglio identificate non sono ANARCHICO INSURREZIONALISTI come qualche fenomeno di turno nei giornali ha dipinto e descritto,ma sono ESTREMISTI DI DESTRA(piu' definiti figli della tigre arkan) che rivendicano l'annessione del KOSOVO alla SERBIA.

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a sostegno della tesi "vacce a ragionà co questi":

 

Ivan Bogdanov, l'hooligan serbo arrestato a Genova, è stato uno dei leader dell'assalto all'ambasciata degli Stati Uniti a Belgrado nel febbraio 2008. Lo scrive il quotidiano 'Blic', che nella sua edizione online snocciola il curriculum del 30enne, uno dei principali membri degli 'Ultra bojs', la frangia più estrema del tifo della Stella Rossa, e componente del movimento '1389'. L'assalto all'ambasciata Usa, organizzato nelle violente proteste per l'indipendenza del Kosovo, secondo 'Blic' spicca accanto ad altre 'gesta'. Bogdanov è stato coinvolto in aggressioni nei confronti di agenti di polizia, tifosi delPartizan Belgrado e del Maribor. Inoltre è stato arrestato per possesso di stupefacentied è stato accusato anche di detenere animali pericolosi senza autorizzazione.

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Un ultras serbo di nome Slobo ha rilasciato una breve intervista a microfoni spenti al tg regionale ligure della Rai in cui afferma che il grosso dell’ “armamento” messo in mostra dalla tifoseria slava ieri sera al Marassi è stato acquistato in loco, a Genova: “Abbiamo acquistato i razzi di segnalazione nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati senza problemi allo stadio“. Il tifoso ha poi cercato di spiegare le motivazioni che hanno indotto i tifosi serbi ad un’azione di disturbo violenta e continua:

 

“Non siamo nazisti, siamo nazionalisti - ha detto ancora Slobo al cronista della Rai - siamo contro l’entrata della Serbia nell’Unione Europea e contro l’indipendenza del Kosovo, per questo abbiamo bruciato la bandiera dell’Albania. Il palcoscenico di Genova era ideale per fare conoscere le nostre motivazioni, che sono tutte politiche. A Belgrado c’è una dittatura - ha aggiunto il tifoso - e là non possiamo manifestare”. “I duri della Stella Rossa erano 50-60 - ha concluso il tifoso -, non trecento come avete detto voi italiani. Se fossimo stati di più avremmo avuto la meglio sui vostri poliziotti che sono molto più piccoli di quelli serbi”. Oltre alle polemiche sull’organizzazione dell’evento e sull’efficacia dell’intelligence serba, resta da chiedersi perché consentire la vendita di simili oggetti a tifosi facilmente individuabili non certo arrivati in Italia per una scampagnata sulla costa ligure .

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dopo un giorno e mezzo il nostro ministro dell'interno ci deve ancora spiegare come mai sti serbi sono riusciti a portare di tutto dentro dello stadio..il filtraggio e prefiltraggio stavolta non ha funzionato??mentre in italia per fare il biglietto ed entrare allo stadio per vedere sti mercenari te chiedono documenti, stato di famiglia, passaporto..codice fiscale ecc ecc ecc..

alla domanda sul filtraggio il capo della polizia ha risposto che la polizia ha agito bene...

su questo posso essere anche daccordo..

il probelma che li serbi non sono stati FILTRATI A LI TORNELLI! :huh:

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Ma ci siete mai andati in trasferta in partite a rischio?

Da sempre la polizia evita di far rimanere le tifoserie ospiti troppo in giro preferendo farle entrare il più presto possibile nel settore destinato in quanto maggiormente controllabili e meno esposti a scontri con la tifoseria locale all'esterno

Inoltre i facinorosi che si accalcano all'ingresso, sapendo che verrebbero perquisiti, scatenerebbero ulteriori casini proprio con l'obiettivo di generare il caos per impedire i controlli

 

Molti di noi sono stati a perugia, altri magari come me sono stati anche a Napoli e sanno bene come funziona la storia in quei momenti

 

Un conto è parlare sulla carta o scrivere su repubblica da dietro una scrivania, un conto è stare sul campo in quei momenti

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io de trasferte a rischio ne ho fatte abbastanza tra le tante: livorno(quando i rapporti erano pessimi) genova andria, napoli, salerno(la famosa ultima giornata con gelfusa quando ci portarono sotto la loro curva)

secondo me la cosa inaccettabile è che i serbi sono entrati nel settore con qualsiasi oggetto(pinze tenaglie fumogeni, petardi ecc) mentre qui da noi per fare un biglietto tra poco ti chiedono documento, codice fiscale, e tra poco passaporto e stato di famiglia...

prima di arrivare all'ingresso ti controllano pure nelle mutande.. :lol:

perchè con questi non è stato usato lo stesso trattamento?

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io so piu de 10 anni che dico che la guerra per la pace in jugoslavia che l'ITALIA ha svolto in primo piano, secondi solo agli stati uniti e' stata giusta...

 

e' stata la cosa piu giusta bombardare e rompere il culo alle postazioni dell'esercito serbo e i centri nevralgici economici della serbia...questi stavano sterminando intere popolazioni...lo avevano gia fatto in croazia e in bosnai e in kosovo idem

 

a sarajevo se so resi protagonisti di una assedio secondo solo a quello de stalingrado

 

le tigri de ARKAN se nn intervenivi in quel modo stavano facendo massacri in tutta la ex jugoslavia....in kosovo entravano nei villagi e uccidevano tutti uomini donne bambini disabili e poi bruciavano tutto...

 

fortuna che qualche volta l'azione militare e' necessaria.

 

quella fu una vera missione di pace...prima gli hai rotto il culo, poi hai scacciato i militari serbi dal kosovo e poi con l'insediamento delle truppe italiane americane francesi e russe hai impedito che quelle merde continuassero..e hai ristabilito la pace...

 

 

 

KOSOVO LIBERO...KOSOVO IN PACE...

 

 

P.S. all'universita ho avuto modo di parlare con ragazzi Kosovari e la loro ammirzione verso l'italia e gli stati uniti che li hanno salvati da un genocidio, fa emozionare...

moltissimi di loro avevano sui quaderni sulle borse oltre alla bandiera albanese. la bandiera ITALIANA Eed EUROPEA...

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non so se avete sentito e se è vero...il filtraggio c'è stato dato che ai serbi so state tolte bandiere e megafoni....cioè una sorta de filtraggio ce sarà stata sinnò come facevano :huh:

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