La sentenza di condanna di Deodati per infedeltà patrimoniale ad Ancona, spiega un modus procedendi che dimostra il motivo per cui tanti soggetti curiosi si accostano alle squadre di calcio.
Riscuotere i crediti (tanti o pochi che siano, in B sono discreti milioni) e prima che si cristallizzi l'insolvenza, ossia il mancato pagamento sistematico, massivo e definitivo di tutti i creditori della società, intestare quest'ultima a qualcuno che non ha niente da perdere (magari irreperibile) per fargli beccare la condanna per bancarotta (ineseguibile).
Alla peggio ti becchi una piccola condanna con la condizionale (magari patteggiata) per infedeltà patrimoniale.
Ora, Bandecchi non avrebbe mai potuto fallire, ma era comunque obbligato a vendere.
Alcuni personaggi accostati alla Ternana mi facevano ritenere che si andasse in quella direzione, per cui mi ero preparato al peggio.
Guida, nell'accollarsi contratti pesantissimi che avrebbero scoraggiato chiunque, e nel decidere di proseguire il calcio a Terni, senza perseguire l'obiettivo di cui sopra, é stato un piccolo e inaspettato eroe.
Ergo: la squadra sarà sicuramente modesta e la salvezza non sarà facile (la scelta dei prestiti primavera è obbligata) ma occorre fare quadrato perché il miracolo della continuità del calcio a Terni possa essere portato a compimento.
Nessuno sa quanto abbiamo rischiato (con quei contratti "monstre" di Leone a giocatori non utilizzabili o non spendibili sul mercato, senza osservatori e senza settore giovanile) di ripartire l'anno prossimo dall'Eccellenza (previo fallimento in corso di stagione).
Sarebbe criminoso non remare tutti dalla stessa parte.