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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 04/10/2023 in tutte le aree

  1. 3 punti
    sarebbe bellissimo festeggiare insieme il centenario della nostra signora due giorni prima del tuo cinquantesimo. W CL99
  2. 3 punti
    Io, tanti anni fa, credo 2004 (?) sono andato a Piacenza da solo, di martedì sera. Un amico mi ha dato buca la mattina del giorno della partita e sono partito lo stesso. Partito senza biglietto tra l'altro. Fatto biglietto per la curva del Piacenza ai botteghini in mezzo a loro. Poi entrato in curva ospiti anche con quel biglietto. Saremo stati una trentina ma gli ultras arrivati in ritardo e all'inizio eravamo in 3 in curva. Per la cronaca, dopo 18 minuti perdevamo 3-0 e rimasti in 10. Finita 4-0. A tornare giù, arrivato in piena notte, una tristezza....e dopo poche ore a lavoro! Però ho il ricordo di una giornata particolare che, in quel modo, solo a 20/25 anni puoi fare. Calcio romantico.
  3. 2 punti
    Riporto un post di una pagina meravigliosa che si chiama Feramascotte su Facebook...se l'autore é qui...beh grazie per i tuoi scritti, davvero... LUPERINI COME TARDELLI Antichi come siamo, siamo per forza di cose legati al calcio d’antan. Tempi giurassici, lo riconosciamo. Tempi in cui i palloni erano di cuoio pesante e quando pioveva diventavano macigni; tempi di radioline – o radio a transistor, per dirla à la Jannacci – attaccate alle orecchie a sentire “Il calcio minuto per minuto”; tempi in cui le maglie dei giocatori titolari erano numerate dalla 1 alla 11 e non c’erano nomi sulle spalle. Ecco in quei tempi là, il 2 era il terzino destro e raramente superava la linea di centrocampo, il 5 lo stopper e si sganciava solo in occasione dei calci piazzati per sfruttare la stazza. Il centrocampo era composto SEMPRE dal trittico 4-8-10, aiutato a volte dal numero 7 che, essendo “tornante”, tornava, appunto, ad aiutare in fase difensiva. Niente “braccetti” o “quinti di destra”. Il centrocampo “classico” era composto – come detto – dal numero 10 (il fantasista fru-fru), il numero 4 (il mediano boscaiolo) e il numero 8 (la mezzala equina). Una delle Juventus che ci ricordiamo c’aveva Platini, Bonini e Tardelli. Noi, siccome abbiamo una certa età siamo rimasti attaccati a quei ruoli e ora ci sentiamo di fare un paragone spericolato: Luperini è il nostro Tardelli. Inesauribile, tatticamente prezioso, con il senso dell’inserimento. La partita vinta tre a zero contro la Reggiana ha certificato queste caratteristiche, preziose per qualsiasi squadra. Luperini ha corso come un ossesso, ripiegava quando c’era da ripiegare, si inseriva quando bisognava inserirsi e ha confezionato due assist, il primo di testa, il secondo al 92esimo con un sapiente tocco sulla corsa di Distefano. Gli è mancato il gol, è vero, ma presto farà anche quello. Con la speranza che il più importante lo metta a segno nella finale play-off in scivolata, di sinistro, nell’angolino basso alla sinistra del portiere. Come Tardelli contro la Germania.
  4. 2 punti
    Ci sono diversi avvocati nel forum...
  5. 1 punto
  6. 1 punto
  7. 1 punto
    Io l'ho giocato a 1,80...mica male..a saperlo prima...
  8. 1 punto
  9. 1 punto
    Maremma puledra: articolo su viviani, dionisi, sorensen. titolo ad effetto (per così dire…): “questione di Fede(Rico)” Mettono la foto di favilli, dionisi, sorensen. https://m.ternananews.it/in-primo-piano/ternana-una-questione-di-fede-rico-71867
  10. 1 punto
    Concordo sull'uso della gol line per i gol, le rimesse, i fuori, ecc, e direi anche per i fuorigiochi. Per tutti gli altri casi, visto l'andazzo pessimo discrezionale e a volte arbitrario, forse sarebbe utile mantenere il Var solo su richiesta delle squadre, come avviene nel volley. Almeno finirebbe sta pantomima dei gol annullati per infrazioni impercettibili commesse chissà quando e chissà dove, di cui nessuno si era accorto, e finirebbero pure tutte le altre follie simili, che però stanno diventando sempre più ricorrenti, irritanti, e tali da condizionare le partite al pari di un arbitro venduto. Ma è ovvio che non faranno mai cose del genere e di buon senso: finirebbe il loro enorme potere.
  11. 1 punto
    È questo il punto. Il regolamento del giuoco del calcio è il più avaro di regole: sono solo 17. Credo nessun altro sport abbia un regolamento con così poche. Il problema è la casistica che riguarda alcune di queste regole, in particolare il fuorigioco e i falli. Per come (non) definito nel regolamento originale, ci sono ad esempio situazioni di fuorigioco identiche che per lo stesso arbitro possono essere giudicate punibili o non punibili, legittimamente. Cioè la decisione sulla punibilità viene lasciata alla discrezionalità dell’arbitro. Si pensi al fuorigioco passivo o attivo, etc. Per i falli o intentativi di fallo, valeva invece il principio della volontarietà, anche questa da lasciar giudicare all’arbitro. Va da se’ che, in una azione dinamica, dove si decide in una frazione di secondo, si possono avere valutazioni diverse anche nel caso di interventi simili, ovvero prendere degli abbàgli e sbagliare. Con l’introduzione del VAR, in assenza di una profonda modifica del regolamento che lo integri, ecco qua che si è introdotto un ulteriore grande elemento di confusione e scarsa definizione (quando debba intervenire o no, in quali casi, etc.). Per questi principi troppo elastici e indefiniti, e per via di una casistica inoltre molto varia, la IFB (composto ormai da panzoni che a Ginevra decidono, senza aver mai dato un calcio ad un pallone, credo) ritiene così di dover ampliare il regolamento con una serie di linee guida per le interpretazioni di queste casistiche riguardanti diverse situazioni di gioco e per meglio definire alcune situazioni di gioco. Se l’idea è senz’altro giusta, la realizzazione è invece dilettantistica e soprattutto ogni anno si modificano delle cose, cosa assurda e ridicola. Ormai mi sono anche io fatto la ragione che il regolamento è lasciato così e ogni anno manipolato perché essendo in tal modo poco definito, si lascia spazio a decisioni che di sportivo hanno poco, di politico-economico invece molto. Ora, non è che un arbitro scientemente (tranne diversi casi, purtroppo nemmeno così rari) di favorire questo o quello, ma se a quanto detto si aggiunge un umano condizionamento psicologico di chi è chiamato a giudicare, ecco qua che stesse situazioni di gioco, anche nella stessa partita, vengono giudicate diversamente se riguardano la Ternana o il Genoa, per dire un esempio. Figuriamoci con le grandi.
  12. 1 punto
    me ricordo lu poro Sciacca , a Trieste in macchina da solo , chiedo conferme
  13. 1 punto
    Grazie al topic di @altoforno
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  16. 1 punto
    Tornare al passato significherebbe buttare via il neonato con l'acqua sporca. Non ce li ricordiamo gli scandali pre VAR? Ogni giornata di campionato soprusi arbitrali a non finire. Certo succede anche adesso, ma succede perchè la corruzione non è facile da estirpare. Però io dico che più gli si riducono gli spazi di manovra e più sarà difficile per questa gentaglia fare i propri porci comodi. Il prossimo passo non è tornare indietro (che poi è quello che vorrebbero loro per tornare a gestire i campionati dal di fuori) ma andare avanti rendendo pubblici i dialoghi e sanzionando chi sbaglia. Secondo me il VAR se gli si rende la cosa possibile tende a non richiamare l'arbitro perchè il richiamo viene visto dall'arbitro come una macchia. Io oggi non richiamo te, tu domani quando sarai al VAR non richiamerai me. Con chi lo faccio questo giochino? Con Juve Inter e Milan? No, perchè ho paura di loro. Così come in B ho paura di Parma, Samp, Brescia (per altri motivi), di certo non ho paura della Ternana, anzi quando mi capita mi sfogo pure perchè tanto Gravina è contento e anche Malagò e tutta la politica che controlla il calcio. - dialoghi pubblici - intervento del VAR a chiamata delle 2 squadre - tecnici del VAR che non fanno anche gli arbitri di campo (arbitri in pensione, o carriera dedicata al VAR)
  17. 1 punto
  18. 1 punto
    Padova è uno spettacolo. merita assolutamente se non ci siete mai stati. cittadella è grossa quanto Amelia. Paesotto carino ma niente di che.
  19. 1 punto
    Il Mister, oltre ad avere grandi attributi, ha anche dimostrato di essere il vero regista della squadra. Far fuori in una botta sola Corrado e Raimondo, così amati non solo dal pubblico ternano, è roba che negli anni settanta avrebbe scatenato una sommossa popolare.
  20. 1 punto
    vittoria dedicata a tutti quelli che tifano la squadra e basta, senza scoccià i coglioni ogni giorno per una cosa diversa Avanti ternana, che sia l'inizio del nostro campionato
  21. 1 punto
  22. 0 punti
    E poi a fine partita sembrava dicessero "uscito malconcio": mica scocciato però...
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