Respinti gli attacchi di Arnaldi e Cobolli ai quarti di finale del 500 di Acapulco. Il sanremese è stato battuto 6/3 al terzo da Shelton, giocando alla pari con il quarterback di Atlanta. E' durata un po' meno invece la resistenza del romano a Tsitsipas, due set. Peccato per quel 5-2 nel tiebreak del secondo, preludio ad un possibile prolungamento del duello. Cobolli deve comunque mettere un po' di peso alla seconda di servizio, terreno di caccia per i suoi avversari.
Ed a proposito di tiebreak, si è fermata a 9 la striscia di quelli giocati consecutivamente da Hurkacz. Nove. Fra Rotterdam e Dubai, ne ha giocati 2 contro Lehecka, 3 con Griekspoor, altrettanti con Struff e ieri uno con O'Connell. Con un bilancio di 5 vinti e 4 persi.
Stranezze che ben si sposano con la giornata più originale di tutte, il 29 febbraio. Data del compleanno di un mio conoscente, un concittadino che ha avuto trascorsi nel circuito Atp, al punto da essere menzionato nella memorabile biografia Open di André Agassi. Parlo di Andrea Stoppini, che in carriera ha raggiunto un best ranking 161 e il 29 febbraio è il suo compleanno: oggi ne fa 44 (o 11, se volete...). In realtà io conosco il padre, le cui mani di bravo meccanico sapevano scovare le mille rogne della mia Vespa. Da ragazzino, 11-12 anni, giocava in un campetto privato dietro casa mia ed un paio di volte ci palleggiai pure. Passò alla storia, quella con la s minuscola onestamente, per aver battuto il fuoriclasse americano in una delle sue ultime apparizioni nel circuito: avvenne a Washington, 1 agosto 2006, ultimo torneo prima del suo addio, avvenuto pochi giorni dopo all'Us Open. Stoppini vinse in 2 set, in poco più di un'ora ed è evidente che questa tacca sia quella più prestigiosa sulla sua racchetta. Racchetta che il padre gli dovette segare, perché gliene fu fornita una serie di misura più grande del dovuto. E' rimasto nel mondo del tennis come istruttore federale.