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Ma invece una curiosità interessante potrebbe esse quella di sapere di chi è il Camper (privato) che sta sempre PARCHEGGIATO dentro la Est 😅😎

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16 minuti fa, Batm4n ha scritto:

Ma invece una curiosità interessante potrebbe esse quella di sapere di chi è il Camper (privato) che sta sempre PARCHEGGIATO dentro la Est 😅😎

È la foresteria per i giovani

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Il 3/4/2024 Alle 12:15, altoforno ha scritto:

diciamo che probabilmente è come dice lui, però analizzerei anche altri aspetti senza bollarli come pattume o roba del genere.

E comunque prima di Farinacci già l’aveva ipotizzata la discendenza nordica lo storico ternano Ottaviani Dario Ulderico nel libro “Interamna Naharti”….e non era un farfallone alla Farinacci

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https://www.umbriaon.it/palaterni-le-gradinate-non-piacciono-sedie-in-platea-per-gli-eventi-eccetto-sport-e-grandi-spettacoli/

 

Come gia' segnalato da diverso tempo, si prende atto che le gradinate del Palaterni non sono idonee, per non usare termini scurrili ma piu' efficaci. Ci ritroviamo un palazzo dello sport in cui si rischia di non vedere mai dello sport ad alto livello  con delle gradinate ridicole.

La colpa non so di chi e', ma qualcuno non sa fare il suo mestiere e due conti......quindi prima di incensare progetti dello stadio, pensatece bene soprattutto chi deve decidere. 

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26 minuti fa, Pleonastico ha scritto:

https://www.umbriaon.it/palaterni-le-gradinate-non-piacciono-sedie-in-platea-per-gli-eventi-eccetto-sport-e-grandi-spettacoli/

 

Come gia' segnalato da diverso tempo, si prende atto che le gradinate del Palaterni non sono idonee, per non usare termini scurrili ma piu' efficaci. Ci ritroviamo un palazzo dello sport in cui si rischia di non vedere mai dello sport ad alto livello  con delle gradinate ridicole.

La colpa non so di chi e', ma qualcuno non sa fare il suo mestiere e due conti......quindi prima di incensare progetti dello stadio, pensatece bene soprattutto chi deve decidere. 

magari allo stadio una squadra che dovrebbe giocarci c'è

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3 ore fa, Pleonastico ha scritto:

https://www.umbriaon.it/palaterni-le-gradinate-non-piacciono-sedie-in-platea-per-gli-eventi-eccetto-sport-e-grandi-spettacoli/

 

Come gia' segnalato da diverso tempo, si prende atto che le gradinate del Palaterni non sono idonee, per non usare termini scurrili ma piu' efficaci. Ci ritroviamo un palazzo dello sport in cui si rischia di non vedere mai dello sport ad alto livello  con delle gradinate ridicole.

La colpa non so di chi e', ma qualcuno non sa fare il suo mestiere e due conti......quindi prima di incensare progetti dello stadio, pensatece bene soprattutto chi deve decidere. 

Ok, ma a me sembra la normalità il fatto di mettere le sedie li in mezzo per questo tipo di eventi. Mi sembra strano piuttosto che abbiano messo la gente sulle gradinate e il palco sta li in mezzo (tranne se il numero di biglietti venduti è tale da giustificarlo).

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3 minuti fa, Dvd ha scritto:

Ok, ma a me sembra la normalità il fatto di mettere le sedie li in mezzo per questo tipo di eventi. Mi sembra strano piuttosto che abbiano messo la gente sulle gradinate e il palco sta li in mezzo (tranne se il numero di biglietti venduti è tale da giustificarlo).

Il problema e' che le gradinate sono scomodissime, concepite da un asino che non ha mai frequentato i palazzetti di altre citta', poi se lo volemo usa' solo per fare gli spettacolini con le sedie in mezzo al campo non chiamiamolo palazzo/etto dello sport...

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29 minutes ago, Pleonastico said:

Il problema e' che le gradinate sono scomodissime, concepite da un asino che non ha mai frequentato i palazzetti di altre citta', poi se lo volemo usa' solo per fare gli spettacolini con le sedie in mezzo al campo non chiamiamolo palazzo/etto dello sport...

Sono scomodissime perché non hanno i seggiolini ma al momento nessuno ha dichiarato che non si possono installare per motivi tecnici 

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32 minuti fa, terzino ha scritto:

Sono scomodissime perché non hanno i seggiolini ma al momento nessuno ha dichiarato che non si possono installare per motivi tecnici 

Vedremo, nella migliore delle ipotesi diciamo che ad oggi e' incompleto.

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Dopo aver parlato della clinica, con le poche informazioni pubbliche disponibili, è ora di commentare l'opera pubblica stadio. Il mio commento non sarà, ovviamente, del tipo "mi piace/non mi piace". Se il centro sportivo è la "fabbrica", per una società calcistica lo stadio è "il negozio" dove vendere il suo prodotto. Quindi i miei commenti saranno esclusivamente destinati a valutare la capacità del progetto di valorizzare al massimo il "prodotto" offerto della Ternana Calcio SpA.

In questa ottica si deve partire da un punto fermo: l'investimento in un nuovo stadio è giustificato solo se capace di generare un aumento dei ricavi in grado di ripagare l'investimento e produrre un extra flusso di cassa per il club.

Come fa un nuovo stadio ad aumentare i ricavi? Poiché RicaviTotali=Nspettatori*AverageSpending l'impianto deve essere in grado di aumentare entrambi questi fattori o almeno uno di essi.

Il progetto proposto è in grado di farlo?

Partiamo da una considerazione generale: il migliore stadio è quello più adatto a generare il massimo valore nell'arco della sua vita utile. Tuttavia, poiché costruire uno stadio costa in proporzione (più o meno) della sua capienza e dei servizi che si pensa possa ospitare, siamo di fronte a un lavoro di ottimizzazione, finalizzato a massimizzare il ritorno sul capitale investito, che inevitabilmente decrescerebbe in caso di sovradimensionamento dell'impianto.

Qui il concetto si fa relativamente meno immediato: l'impianto deve massimizzare il valore del club, non i ricavi. Un impianto molto costoso e sovradimensionato, probabilmente, se fatto bene, massimizzerebbe i ricavi da match day, salvo però assorbire una buona parte di quei ricavi con i costi di esercizio e quelli finanziari legati alla realizzazione dell'impianto, con il risultato che le risorse residue nella disponibilità del club per altri investimenti sarebbero, a conti fatti, minime.

L'altro concetto, forse anche questo meno immediato, è che i calcoli di l'ottimizzazione dell'investimento devono tenere conto delle prevedibili evoluzioni della domanda del "prodotto" Ternana Calcio durante la vita utile dell'impianto.

Per una migliore comprensione di questi principi, applichiamoli al primo fattore: la capienza. Tarare la capienza del nuovo stadio sugli attuali spettatori (o anche sulla media degli ultimi 5 anni) sarebbe un grave errore, a meno che non si pensi che nei prossimi 30 anni il destino della ternana sarà quello di avere 6.000 spettatori l'anno di media. Se questo fosse il caso il progetto presentato sarebbe chiaramente sovradimensionato (non si fanno 18.000 posti per riempirli 1-2 volte l'anno). Qui entra in gioco la pianificazione sportiva del Club, che ricordo, è l'utilizzatore e finanziatore dello stadio. Partendo dalle basi, ci vuole una società stabile e solida che pianifichi il risultato sportivo a 5 anni (almeno) individuando il campionato ed il livello di classifica obiettivo nel medio lungo termine. Dopo di che vanno applicati tutti gli investimenti che si intendono fare per ampliare la base tifosi (clienti) individuando quale sarà in bacino finale di riferimento. Come ultimo step questo bacino andrà segmentato in base alla frequenza di presenza agli incontri e alla capacità di spesa.

Posto che non credo che ne la vecchia ne la nuova società abbiano fatto analisi del genere, a sentimento, mi sento di dire che la capienza di 18.000 spettatori per una piazza come Terni, sia sbagliata. E' chiaramente sovradimensionata per una società senza ambizioni come quella attuale, sarebbe sottodimensionata per una società che riuscisse ad accedere alla serie A e rimanerci in pianta più o meno stabile per 10-15 anni (tipo udinese). In entrambi i casi il progetto attuale non massimizza il valore dell'investimento. (per chi si chiedesse perché in serie A 18.000 posti sarebbero pochi, posso rispondere in 2 modi: 1) a Terni le partite di cartello degli ultimi anni sia di serie C che di B hanno visto allo stadio la presenza di circa 15.000 spettatori. Non capisco perché in Serie A Terni dovrebbe scendere sotto i 15.000 spettatori di media, e per fare una media di 15.000 in alcuni incontri devi superare i 20.000 2) i costi della serie A devono essere coperti da ricavi adeguati, se non vogliamo sperare nel mecenate di turno o nel faccendiere produttore seriale di buffi. Una squadra che non abbia un bacino di utenza di almeno 15.000 spettatori a partita non potrebbe essere competitiva nel lungo termine con il solo player trading, che richiede comunque tempi lunghi, investimenti di start up e rischio ingenti. Ad oggi in Serie A sotto questa soglia ci sono solo Frosinone, Sassuolo, Monza e Empoli. L'udinese, ad esempio, ha fatto registrare 21.000 spettatori a partita nel campionato in corso con l'84% di riempimento).

La capienza più corretta per lo stadio di Terni (nella prospettiva ambiziosa) sarebbe quella di 25.000 posti (come Udinese e Atalanta) per puntare ai 20.000 spettatori di media. Ovviamente noi partiamo dalla situazione attuale 😥 e va da se che costruire subito un impianto di questa capacità esporrebbe il progetto a grave rischio finanziario. Un committente serio avrebbe richiesto la progettazione di una struttura modulare, con una capienza immediata di 15.000 posti, ma già predisposta per l'ampliamento ad un costo accettabile. D'altronde è stato fatto per il Liberati 50 anni fa, perché no adesso?

Qualche noioso numero per dare sostanza alle chiacchiere: il derby di champions Inter-milan ha fruttato € 130 a spettatore di incasso (solo biglietti). Ipotizziamo che per la Ternana in Serie A questo valore sia € 50. Passare da 15.000 a 20.000 spettatori di media significherebbe 5.000x50x19 = €  4,75 milioni di ricavi in più all'anno. Senza considerare servizi accessori come food&beverage, gadget, museo etc. Se vogliamo moltiplicare questa differenza anche solo per 10 anni si tratta di € 50 milioni circa. Praticamente il costo dell'intero stadio di Bandecchi. Chiaramente ci vuole la Serie A e pure un aumento del prezzo medio del biglietto. Ma qui siamo già al secondo fattore di ricavo, per cui rimando a post successivo, questo è già abbastanza lungo 😉

Modificato da Semprerossoverde
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6 ore fa, Pleonastico ha scritto:

https://www.umbriaon.it/palaterni-le-gradinate-non-piacciono-sedie-in-platea-per-gli-eventi-eccetto-sport-e-grandi-spettacoli/

 

Come gia' segnalato da diverso tempo, si prende atto che le gradinate del Palaterni non sono idonee, per non usare termini scurrili ma piu' efficaci. Ci ritroviamo un palazzo dello sport in cui si rischia di non vedere mai dello sport ad alto livello  con delle gradinate ridicole.

La colpa non so di chi e', ma qualcuno non sa fare il suo mestiere e due conti......quindi prima di incensare progetti dello stadio, pensatece bene soprattutto chi deve decidere. 

Guarda che se ce fai una ferrata e affronti i gradoni con la giusta attrezzatura e preparazione fisica è una scalata che si può fare.

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3 hours ago, Semprerossoverde said:

Chiaramente ci vuole la Serie A e pure un aumento del prezzo medio del biglietto. Ma qui siamo già al secondo fattore di ricavo, per cui rimando a post successivo, questo è già abbastanza lungo 😉

Ma nessuno te l'assicura, a Terni (che non è Roma o Milano), la serie A. E se vai a guardare al nostro storico trovi solo 2 campionati in un secolo. Per cui mi pare azzardato ragionare in questi termini. Se il presidente fossi io e i soldi dello stadio dovessi metterceli io, lo farei da 12.000, che sarebbe immenso per la C, grande per la B, e sufficiente per la A (è la capienza minima). Poi se per miracolo fra 10 o 50 anni diventi come l'Udinese o l'Atalanta (che tu citi, ma che me sembra vantino 50 o 60 stagioni di serie A, non 2, nonché partecipazioni a coppe europee e via dicendo) lo amplierai.

E lo ampliarai se servirà, ma non è nemmeno detto, perché è difficile prevedere il futuro. Chissà magari fra 10 o 50 anni la gente andrà allo stadio più o meno come oggi, oppure magari il pallone se guarderà sdraiati a letto con un dispositivo supertecnologico che oggi non avevo ancora mai visto manco sui film de fantascienza, mentre un robot umanoide spiccicato a Scarlet Johanson te fa un raspone. 

Modificato da Lu Cignale

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44 minuti fa, Lu Cignale ha scritto:

Ma nessuno te l'assicura, a Terni (che non è Roma o Milano), la serie A. E se vai a guardare al nostro storico trovi solo 2 campionati in un secolo. Per cui mi pare azzardato ragionare in questi termini. Se il presidente fossi io e i soldi dello stadio dovessi metterceli io, lo farei da 12.000, che sarebbe immenso per la C, grande per la B, e sufficiente per la A (è la capienza minima). Poi se per miracolo fra 10 o 50 anni diventi come l'Udinese o l'Atalanta (che tu citi, ma che me sembra vantino 50 o 60 stagioni di serie A, non 2, nonché partecipazioni a coppe europee e via dicendo) lo amplierai.

E lo ampliarai se servirà, ma non è nemmeno detto, perché è difficile prevedere il futuro. Chissà magari fra 10 o 50 anni la gente andrà allo stadio più o meno come oggi, oppure magari il pallone se guarderà sdraiati a letto con un dispositivo supertecnologico che oggi non avevo ancora mai visto manco sui film de fantascienza, mentre un robot umanoide spiccicato a Scarlet Johanson te fa un raspone. 

Ma dai 12000 mila posti..ma chi è il presidente che investe per 12000 mila cristiani...

Ma per carità...

  • Grazie 2

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52 minuti fa, Lu Cignale ha scritto:

Ma nessuno te l'assicura, a Terni (che non è Roma o Milano), la serie A. E se vai a guardare al nostro storico trovi solo 2 campionati in un secolo. Per cui mi pare azzardato ragionare in questi termini. Se il presidente fossi io e i soldi dello stadio dovessi metterceli io, lo farei da 12.000, che sarebbe immenso per la C, grande per la B, e sufficiente per la A (è la capienza minima). Poi se per miracolo fra 10 o 50 anni diventi come l'Udinese o l'Atalanta (che tu citi, ma che me sembra vantino 50 o 60 stagioni di serie A, non 2, nonché partecipazioni a coppe europee e via dicendo) lo amplierai.

E lo ampliarai se servirà, ma non è nemmeno detto, perché è difficile prevedere il futuro. Chissà magari fra 10 o 50 anni la gente andrà allo stadio più o meno come oggi, oppure magari il pallone se guarderà sdraiati a letto con un dispositivo supertecnologico che oggi non avevo ancora mai visto manco sui film de fantascienza, mentre un robot umanoide spiccicato a Scarlet Johanson te fa un raspone. 

Attualmente me focalizzarei solo sul raspone. 

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4 ore fa, Porcino ha scritto:

Attualmente me focalizzarei solo sul raspone. 

Vista la situazione attuale io me focalizzerei anche sull'idea de dovesselo fa da soli

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40 minuti fa, POSSE ha scritto:

Vista la situazione attuale io me focalizzerei anche sull'idea de dovesselo fa da soli

Che alla fine potrebbe anche esse mejo. Sempre pensato che se me devi fa, me fai Na pompa. Ma sega me la faccio da solo. 

  • Haha 2

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8 ore fa, Lu Cignale ha scritto:

Ma nessuno te l'assicura, a Terni (che non è Roma o Milano), la serie A. E se vai a guardare al nostro storico trovi solo 2 campionati in un secolo. Per cui mi pare azzardato ragionare in questi termini. Se il presidente fossi io e i soldi dello stadio dovessi metterceli io, lo farei da 12.000, che sarebbe immenso per la C, grande per la B, e sufficiente per la A (è la capienza minima). Poi se per miracolo fra 10 o 50 anni diventi come l'Udinese o l'Atalanta (che tu citi, ma che me sembra vantino 50 o 60 stagioni di serie A, non 2, nonché partecipazioni a coppe europee e via dicendo) lo amplierai.

E lo ampliarai se servirà, ma non è nemmeno detto, perché è difficile prevedere il futuro. Chissà magari fra 10 o 50 anni la gente andrà allo stadio più o meno come oggi, oppure magari il pallone se guarderà sdraiati a letto con un dispositivo supertecnologico che oggi non avevo ancora mai visto manco sui film de fantascienza, mentre un robot umanoide spiccicato a Scarlet Johanson te fa un raspone. 

SI AL CALCIO MODERNO!

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Dopo aver sviluppato qualche considerazione sulla capienza, è il momento di affrontare l'average spending del tifoso.

Nel precedente post ho ipotizzato, per la Ternana, un prezzo medio del biglietto (in serie A) di € 50. Questo valore, in realtà, è più del doppio di quanto incassano oggi le squadre di media fascia della serie A (l'udinese è poco sopra i 20 euro) e costituisce uno dei problemi principali del calcio italiano rispetto a quello delle altre maggiori leghe europee.

Quindi la domanda è sempre la stessa: il progetto presentato è in grado di aumentare l'average spending del tifoso?

Come ormai ripetuto più volte, non è disponibile il business plan del progetto, quindi si possono solo fare considerazioni sulle poche informazioni pubbliche reperibili in rete.

1) segmentazione dei posti: dei 18.000 posti previsti ben 11.630 (65%) sono di "curva", ospiti compresi, e quindi con i prezzi di vendita più economici (a San Siro sono circa il 50% nonostante che in una delle tribune centrali manchi il terzo anello). Questo dato è preoccupante, perché non è frutto di una scelta di contenimento dei costi dell'impianto (si tratta di dove mettere la separazione tra tribune e curve), ma di una assoluta carenza di visione e programmazione dell'investimento in funzione del rendimento economico dello stesso.

2) posti premium: dalle tavole presentate non è chiaro se il nuovo liberati abbia o meno posti premium veri e propri. Se dobbiamo considerare "premium" i posti indicati nel progetto sotto il nome di "autorità" (nomenclatura anni settanta), questi sono 511 (di cui 60 in skybox) pari al 3% del totale. Parlando del numero, questo è abbondantemente sotto alla media di quelli previsti negli stadi moderni: 10% circa allo stadium di Torino, dal 7% al 12% in base all'evento previsti nel nuovo stadio di Milano, dal 5% al 7,5% a Barcellona. A Udine 600 posti sono dedicati alla sola corporate hospitality. Perché è importante questo dato? Perché nel calcio moderno gli incassi si fanno con i posti premium, non certo con le curve. E se una persona normale vuole accedere ad un Ternana-Juventus in curva pagando 30€ o avere un abbonamento in serie A per 19 partite in curva a 250 euro, come a Udine, allora ci devono essere sufficienti posti premium per garantire alla società un flusso di risorse adeguato al livello che vuole mantenere. E proprio questo è stato il motore per investimenti consistenti come a Madrid e Barcellona. Ad esempio uno dei motivi che ha determinato la scelta di ristrutturare il Camp Nou (al modico costo di € 1 miliardo) è proprio la possibilità di potenziare l'offerta premium. Con un 5,2% di posti premium che possono raggiungere il 7% in caso di "main event" (percentuali tra le più basse in Europa, ma il Barca è un club per cultura "proletario"), la società si aspetta di ricavare € 76 milioni all'anno da questa categoria di posti (l'intero incasso match day dell'Inter per tutto lo stadio).

3) servizi: ovviamente chi paga decine di migliaia di euro un abbonamento annuale vuole dei servizi. L'hospitality dell'Udinese è articolata su 5 livelli, comprendenti servizi pre e post evento nei suoi prodotti VIP. Ora dai rendering e disegni architettonici del nuovo stadio di Terni non PARE che questi servizi siano previsti. Oltre ai servizi igienici e agli spazi ristoro in ogni settore, non sembra ci siano gli spazi per organizzare servizi premium dietro la tribuna A, tantomeno dietro la Tribuna B. E' previsto un ristorante all'esterno dello stadio, senza vetrate che diano direttamente sul campo di gioco. Sempre dai rendering non sembra che siano stati previsti particolari posti "interessanti" in prossimità delle panchine dei giocatori o del tunnel d'ingresso. E' chiaro che predisporre un impianto a questo tipo di servizi costi, ma è altrettanto chiaro che se si vogliono massimizzare gli incassi questi servizi servono. Quello proposto è fondamentalmente uno stadio povero.

Due considerazioni finali per far capire meglio di cosa stiamo parlando:

a) nel prospetto presentato in comune si legge testualmente: "E’ progettato per l’attuale serie B della Lega Italiana Calcio Professionistico (...) In considerazione della capienza progettata e degli spazi previsti per i servizi specifici, lo stadio è facilmente adeguabile per la serie A conformemente ai requisiti richiesti dalla FICG"

b)  chiunque ancora si ostini a non pensare al futuro e tende ad accontentarsi, deve tener presente che le scelte infrastrutturali odierne condizioneranno la capacità della ternana calcio di produrre incassi per i prossimi 30 anni. Quindi anche se tutto quanto qui prospettato è assolutamente fuori luogo con l'attuale proprietà, questo impianto limita la possibilità che la proprietà della Ternana possa passare in tempi brevi a soggetti più ambiziosi, cosa che, al contrario, la disponibilità di un impianto revenue oriented renderebbe più probabile.

Un ultimo post sarà dedicato a qualche considerazione sulla sostenibilità economica del progetto

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Dopo aver sviluppato qualche considerazione sulla capienza, è il momento di affrontare l'average spending del tifoso.

Nel precedente post ho ipotizzato, per la Ternana, un prezzo medio del biglietto (in serie A) di € 50. Questo valore, in realtà, è più del doppio di quanto incassano oggi le squadre di media fascia della serie A (l'udinese è poco sopra i 20 euro) e costituisce uno dei problemi principali del calcio italiano rispetto a quello delle altre maggiori leghe europee.

Quindi la domanda è sempre la stessa: il progetto presentato è in grado di aumentare l'average spending del tifoso?

Come ormai ripetuto più volte, non è disponibile il business plan del progetto, quindi si possono solo fare considerazioni sulle poche informazioni pubbliche reperibili in rete.

1) segmentazione dei posti: dei 18.000 posti previsti ben 11.630 (65%) sono di "curva", ospiti compresi, e quindi con i prezzi di vendita più economici (a San Siro sono circa il 50% nonostante che in una delle tribune centrali manchi il terzo anello). Questo dato è preoccupante, perché non è frutto di una scelta di contenimento dei costi dell'impianto (si tratta di dove mettere la separazione tra tribune e curve), ma di una assoluta carenza di visione e programmazione dell'investimento in funzione del rendimento economico dello stesso.

2) posti premium: dalle tavole presentate non è chiaro se il nuovo liberati abbia o meno posti premium veri e propri. Se dobbiamo considerare "premium" i posti indicati nel progetto sotto il nome di "autorità" (nomenclatura anni settanta), questi sono 511 (di cui 60 in skybox) pari al 3% del totale. Parlando del numero, questo è abbondantemente sotto alla media di quelli previsti negli stadi moderni: 10% circa allo stadium di Torino, dal 7% al 12% in base all'evento previsti nel nuovo stadio di Milano, dal 5% al 7,5% a Barcellona. A Udine 600 posti sono dedicati alla sola corporate hospitality. Perché è importante questo dato? Perché nel calcio moderno gli incassi si fanno con i posti premium, non certo con le curve. E se una persona normale vuole accedere ad un Ternana-Juventus in curva pagando 30€ o avere un abbonamento in serie A per 19 partite in curva a 250 euro, come a Udine, allora ci devono essere sufficienti posti premium per garantire alla società un flusso di risorse adeguato al livello che vuole mantenere. E proprio questo è stato il motore per investimenti consistenti come a Madrid e Barcellona. Ad esempio uno dei motivi che ha determinato la scelta di ristrutturare il Camp Nou (al modico costo di € 1 miliardo) è proprio la possibilità di potenziare l'offerta premium. Con un 5,2% di posti premium che possono raggiungere il 7% in caso di "main event" (percentuali tra le più basse in Europa, ma il Barca è un club per cultura "proletario"), la società si aspetta di ricavare € 76 milioni all'anno da questa categoria di posti (l'intero incasso match day dell'Inter per tutto lo stadio).

3) servizi: ovviamente chi paga decine di migliaia di euro un abbonamento annuale vuole dei servizi. L'hospitality dell'Udinese è articolata su 5 livelli, comprendenti servizi pre e post evento nei suoi prodotti VIP. Ora dai rendering e disegni architettonici del nuovo stadio di Terni non PARE che questi servizi siano previsti. Oltre ai servizi igienici e agli spazi ristoro in ogni settore, non sembra ci siano gli spazi per organizzare servizi premium dietro la tribuna A, tantomeno dietro la Tribuna B. E' previsto un ristorante all'esterno dello stadio, senza vetrate che diano direttamente sul campo di gioco. Sempre dai rendering non sembra che siano stati previsti particolari posti "interessanti" in prossimità delle panchine dei giocatori o del tunnel d'ingresso. E' chiaro che predisporre un impianto a questo tipo di servizi costi, ma è altrettanto chiaro che se si vogliono massimizzare gli incassi questi servizi servono. Quello proposto è fondamentalmente uno stadio povero.

Due considerazioni finali per far capire meglio di cosa stiamo parlando:

a) nel prospetto presentato in comune si legge testualmente: "E’ progettato per l’attuale serie B della Lega Italiana Calcio Professionistico (...) In considerazione della capienza progettata e degli spazi previsti per i servizi specifici, lo stadio è facilmente adeguabile per la serie A conformemente ai requisiti richiesti dalla FICG"

b)  chiunque ancora si ostini a non pensare al futuro e tende ad accontentarsi, deve tener presente che le scelte infrastrutturali odierne condizioneranno la capacità della ternana calcio di produrre incassi per i prossimi 30 anni. Quindi anche se tutto quanto qui prospettato è assolutamente fuori luogo con l'attuale proprietà, questo impianto limita la possibilità che la proprietà della Ternana possa passare in tempi brevi a soggetti più ambiziosi, cosa che, al contrario, la disponibilità di un impianto revenue oriented renderebbe più probabile.

Un ultimo post sarà dedicato a qualche considerazione sulla sostenibilità economica del progetto

Ho letto la tua disamina come sempre non la condivido ma non vado oltre,da come scrivi sei sicuramente più acculturato di me quindi ho torto io.

Secondo me non centri il nocciolo della questione,lo stadio è per noi importante,per Bandecchi, Guida e chi sarà e' solo la porta d'ingresso nella sanità umbra,hanno trovato il modo di fare coesistere due cose ,la nostra voglia di stadio nuovo e la loro voglia di guadagnare denari.a me sta bene,anzi dopo le ultime esperienze ne facessore tre de cliniche e l'ospedale lo chiudessero tanto fino in punto di morte non te se inculano,per un motivo o un'altro.

Modificato da mdmterni

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52 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Dopo aver sviluppato qualche considerazione sulla capienza, è il momento di affrontare l'average spending del tifoso.

Nel precedente post ho ipotizzato, per la Ternana, un prezzo medio del biglietto (in serie A) di € 50. Questo valore, in realtà, è più del doppio di quanto incassano oggi le squadre di media fascia della serie A (l'udinese è poco sopra i 20 euro) e costituisce uno dei problemi principali del calcio italiano rispetto a quello delle altre maggiori leghe europee.

Quindi la domanda è sempre la stessa: il progetto presentato è in grado di aumentare l'average spending del tifoso?

Come ormai ripetuto più volte, non è disponibile il business plan del progetto, quindi si possono solo fare considerazioni sulle poche informazioni pubbliche reperibili in rete.

1) segmentazione dei posti: dei 18.000 posti previsti ben 11.630 (65%) sono di "curva", ospiti compresi, e quindi con i prezzi di vendita più economici (a San Siro sono circa il 50% nonostante che in una delle tribune centrali manchi il terzo anello). Questo dato è preoccupante, perché non è frutto di una scelta di contenimento dei costi dell'impianto (si tratta di dove mettere la separazione tra tribune e curve), ma di una assoluta carenza di visione e programmazione dell'investimento in funzione del rendimento economico dello stesso.

2) posti premium: dalle tavole presentate non è chiaro se il nuovo liberati abbia o meno posti premium veri e propri. Se dobbiamo considerare "premium" i posti indicati nel progetto sotto il nome di "autorità" (nomenclatura anni settanta), questi sono 511 (di cui 60 in skybox) pari al 3% del totale. Parlando del numero, questo è abbondantemente sotto alla media di quelli previsti negli stadi moderni: 10% circa allo stadium di Torino, dal 7% al 12% in base all'evento previsti nel nuovo stadio di Milano, dal 5% al 7,5% a Barcellona. A Udine 600 posti sono dedicati alla sola corporate hospitality. Perché è importante questo dato? Perché nel calcio moderno gli incassi si fanno con i posti premium, non certo con le curve. E se una persona normale vuole accedere ad un Ternana-Juventus in curva pagando 30€ o avere un abbonamento in serie A per 19 partite in curva a 250 euro, come a Udine, allora ci devono essere sufficienti posti premium per garantire alla società un flusso di risorse adeguato al livello che vuole mantenere. E proprio questo è stato il motore per investimenti consistenti come a Madrid e Barcellona. Ad esempio uno dei motivi che ha determinato la scelta di ristrutturare il Camp Nou (al modico costo di € 1 miliardo) è proprio la possibilità di potenziare l'offerta premium. Con un 5,2% di posti premium che possono raggiungere il 7% in caso di "main event" (percentuali tra le più basse in Europa, ma il Barca è un club per cultura "proletario"), la società si aspetta di ricavare € 76 milioni all'anno da questa categoria di posti (l'intero incasso match day dell'Inter per tutto lo stadio).

3) servizi: ovviamente chi paga decine di migliaia di euro un abbonamento annuale vuole dei servizi. L'hospitality dell'Udinese è articolata su 5 livelli, comprendenti servizi pre e post evento nei suoi prodotti VIP. Ora dai rendering e disegni architettonici del nuovo stadio di Terni non PARE che questi servizi siano previsti. Oltre ai servizi igienici e agli spazi ristoro in ogni settore, non sembra ci siano gli spazi per organizzare servizi premium dietro la tribuna A, tantomeno dietro la Tribuna B. E' previsto un ristorante all'esterno dello stadio, senza vetrate che diano direttamente sul campo di gioco. Sempre dai rendering non sembra che siano stati previsti particolari posti "interessanti" in prossimità delle panchine dei giocatori o del tunnel d'ingresso. E' chiaro che predisporre un impianto a questo tipo di servizi costi, ma è altrettanto chiaro che se si vogliono massimizzare gli incassi questi servizi servono. Quello proposto è fondamentalmente uno stadio povero.

Due considerazioni finali per far capire meglio di cosa stiamo parlando:

a) nel prospetto presentato in comune si legge testualmente: "E’ progettato per l’attuale serie B della Lega Italiana Calcio Professionistico (...) In considerazione della capienza progettata e degli spazi previsti per i servizi specifici, lo stadio è facilmente adeguabile per la serie A conformemente ai requisiti richiesti dalla FICG"

b)  chiunque ancora si ostini a non pensare al futuro e tende ad accontentarsi, deve tener presente che le scelte infrastrutturali odierne condizioneranno la capacità della ternana calcio di produrre incassi per i prossimi 30 anni. Quindi anche se tutto quanto qui prospettato è assolutamente fuori luogo con l'attuale proprietà, questo impianto limita la possibilità che la proprietà della Ternana possa passare in tempi brevi a soggetti più ambiziosi, cosa che, al contrario, la disponibilità di un impianto revenue oriented renderebbe più probabile.

Un ultimo post sarà dedicato a qualche considerazione sulla sostenibilità economica del progetto

Chiedo da ignorante, ma gli incassi dello stadio non sono, al giorno d oggi, un entrata secondaria per le casse di una società o sbaglio?

E se così è, non è preferibile avere uno stadio con una percentuale alta di posti "popolari", dove la gente tifa e spende poco di biglietto? A me da tifoso allatta molto di più l idea di avere uno stadio caldo che non di avere un gigantesco privè per ospiti facoltosi.

Se tanto gli incassi dai botteghini restano un introito secondario rispetto ai diritti TV e alle sponsorizzazioni, tanto vale massimizzare il fattore sportivo (uno stadio più caldo porta inevitabilmente piu punti di uno stile teatro)...

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Dopo aver sviluppato qualche considerazione sulla capienza, è il momento di affrontare l'average spending del tifoso.

Nel precedente post ho ipotizzato, per la Ternana, un prezzo medio del biglietto (in serie A) di € 50. Questo valore, in realtà, è più del doppio di quanto incassano oggi le squadre di media fascia della serie A (l'udinese è poco sopra i 20 euro) e costituisce uno dei problemi principali del calcio italiano rispetto a quello delle altre maggiori leghe europee.

Quindi la domanda è sempre la stessa: il progetto presentato è in grado di aumentare l'average spending del tifoso?

Come ormai ripetuto più volte, non è disponibile il business plan del progetto, quindi si possono solo fare considerazioni sulle poche informazioni pubbliche reperibili in rete.

1) segmentazione dei posti: dei 18.000 posti previsti ben 11.630 (65%) sono di "curva", ospiti compresi, e quindi con i prezzi di vendita più economici (a San Siro sono circa il 50% nonostante che in una delle tribune centrali manchi il terzo anello). Questo dato è preoccupante, perché non è frutto di una scelta di contenimento dei costi dell'impianto (si tratta di dove mettere la separazione tra tribune e curve), ma di una assoluta carenza di visione e programmazione dell'investimento in funzione del rendimento economico dello stesso.

2) posti premium: dalle tavole presentate non è chiaro se il nuovo liberati abbia o meno posti premium veri e propri. Se dobbiamo considerare "premium" i posti indicati nel progetto sotto il nome di "autorità" (nomenclatura anni settanta), questi sono 511 (di cui 60 in skybox) pari al 3% del totale. Parlando del numero, questo è abbondantemente sotto alla media di quelli previsti negli stadi moderni: 10% circa allo stadium di Torino, dal 7% al 12% in base all'evento previsti nel nuovo stadio di Milano, dal 5% al 7,5% a Barcellona. A Udine 600 posti sono dedicati alla sola corporate hospitality. Perché è importante questo dato? Perché nel calcio moderno gli incassi si fanno con i posti premium, non certo con le curve. E se una persona normale vuole accedere ad un Ternana-Juventus in curva pagando 30€ o avere un abbonamento in serie A per 19 partite in curva a 250 euro, come a Udine, allora ci devono essere sufficienti posti premium per garantire alla società un flusso di risorse adeguato al livello che vuole mantenere. E proprio questo è stato il motore per investimenti consistenti come a Madrid e Barcellona. Ad esempio uno dei motivi che ha determinato la scelta di ristrutturare il Camp Nou (al modico costo di € 1 miliardo) è proprio la possibilità di potenziare l'offerta premium. Con un 5,2% di posti premium che possono raggiungere il 7% in caso di "main event" (percentuali tra le più basse in Europa, ma il Barca è un club per cultura "proletario"), la società si aspetta di ricavare € 76 milioni all'anno da questa categoria di posti (l'intero incasso match day dell'Inter per tutto lo stadio).

3) servizi: ovviamente chi paga decine di migliaia di euro un abbonamento annuale vuole dei servizi. L'hospitality dell'Udinese è articolata su 5 livelli, comprendenti servizi pre e post evento nei suoi prodotti VIP. Ora dai rendering e disegni architettonici del nuovo stadio di Terni non PARE che questi servizi siano previsti. Oltre ai servizi igienici e agli spazi ristoro in ogni settore, non sembra ci siano gli spazi per organizzare servizi premium dietro la tribuna A, tantomeno dietro la Tribuna B. E' previsto un ristorante all'esterno dello stadio, senza vetrate che diano direttamente sul campo di gioco. Sempre dai rendering non sembra che siano stati previsti particolari posti "interessanti" in prossimità delle panchine dei giocatori o del tunnel d'ingresso. E' chiaro che predisporre un impianto a questo tipo di servizi costi, ma è altrettanto chiaro che se si vogliono massimizzare gli incassi questi servizi servono. Quello proposto è fondamentalmente uno stadio povero.

Due considerazioni finali per far capire meglio di cosa stiamo parlando:

a) nel prospetto presentato in comune si legge testualmente: "E’ progettato per l’attuale serie B della Lega Italiana Calcio Professionistico (...) In considerazione della capienza progettata e degli spazi previsti per i servizi specifici, lo stadio è facilmente adeguabile per la serie A conformemente ai requisiti richiesti dalla FICG"

b)  chiunque ancora si ostini a non pensare al futuro e tende ad accontentarsi, deve tener presente che le scelte infrastrutturali odierne condizioneranno la capacità della ternana calcio di produrre incassi per i prossimi 30 anni. Quindi anche se tutto quanto qui prospettato è assolutamente fuori luogo con l'attuale proprietà, questo impianto limita la possibilità che la proprietà della Ternana possa passare in tempi brevi a soggetti più ambiziosi, cosa che, al contrario, la disponibilità di un impianto revenue oriented renderebbe più probabile.

Un ultimo post sarà dedicato a qualche considerazione sulla sostenibilità economica del progetto

Frosinone, che è una realtà più alla nostra portata, che struttura ha a livello di Sky box/posti priority ecc?

Forse quello sarebbe il nostro parametro possibile di confronto, ammesso che si faccia mai uno stadio a Terni, secondo me prima che (facciamo le corna) ci muoia qualcuno la dentro per danni strutturali non se ne farà mai nulla.

Udine oltre ad avere tanti introiti anche dallo sponsor e come se fosse la squadra della regione (dato che la Triestina naviga da molto in cattive acque) ed il Friuli è notoriamente molto più ricco dell'Umbria

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1 ora fa, mdmterni ha scritto:

Ho letto la tua disamina come sempre non la condivido ma non vado oltre,da come scrivi sei sicuramente più acculturato di me quindi ho torto io.

Secondo me non centri il nocciolo della questione,lo stadio è per noi importante,per Bandecchi, Guida e chi sarà e' solo la porta d'ingresso nella sanità umbra,hanno trovato il modo di fare coesistere due cose ,la nostra voglia di stadio nuovo e la loro voglia di guadagnare denari.a me sta bene,anzi dopo le ultime esperienze ne facessore tre de cliniche e l'ospedale lo chiudessero tanto fino in punto di morte non te se inculano,per un motivo o un'altro.

Hai centrato benissimo la vergognosa strumentalizzazione che sta facendo questa gente (in neretto), ma hai concluso in maniera inaccettabile e, per me, inconcepibile. Ma non rientro sulla questione sanità, tanto è chiaro che verrà compresa solo quando, per un banale intervento o ricovero o pronto soccorso, vi chiederanno centinaia se non migliaia di euro. Spero per voi che tutto ciò avvenga quanto più lontano possibile nel tempo, e che le vostre risorse finanziarie saranno allora adeguate a un simile scenario. Della cui gravità, ripeto, non vi rendete minimamente conto 

  • Grazie 1

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38 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Hai centrato benissimo la vergognosa strumentalizzazione che sta facendo questa gente (in neretto), ma hai concluso in maniera inaccettabile e, per me, inconcepibile. Ma non rientro sulla questione sanità, tanto è chiaro che verrà compresa solo quando, per un banale intervento o ricovero o pronto soccorso, vi chiederanno centinaia se non migliaia di euro. Spero per voi che tutto ciò avvenga quanto più lontano possibile nel tempo, e che le vostre risorse finanziarie saranno allora adeguate a un simile scenario. Della cui gravità, ripeto, non vi rendete minimamente conto 

No no me ne rendo benissimo conto,ma il concetto è un'altro,io non sono a priori contrario  una clinica privata convenzionata,e ripeto convenzionata,a patto che questa serve per migliorare il servizio che offre l'ospedale,guarda ti porto un esempio eclatante ma ne avrei 7/8 accaduti a me personalemente nell'ultimo anno,prenotato esame urgente, il piu vicino nel tempo 45 giorni in clinica a Perugia,due mesi ospedale di orvieto,ospedale di terni l'operatore cup si è messo a ridere e parole testuali lasciamo perdere.

Decido per orvieto a due mesi di distanza,esco dalla notte e parto,arrivo all'ospedale il medico,l'unico medico capace a fare quell'esame era assente da una settimana,quindi viaggio a vuoto e esame da riprenotare,spostare l'appuntamento e avvertirmi e' risultato troppo complicato,al Cup magicamente trovano un buco nella famosa clinca perugina,dove se quell'esame lo fanno fatturano altrimenti no,ovviamente il medico li quella mattina c'era.

 

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19 minuti fa, mdmterni ha scritto:

No no me ne rendo benissimo conto,ma il concetto è un'altro,io non sono a priori contrario  una clinica privata convenzionata,e ripeto convenzionata,a patto che questa serve per migliorare il servizio che offre l'ospedale,guarda ti porto un esempio eclatante ma ne avrei 7/8 accaduti a me personalemente nell'ultimo anno,prenotato esame urgente, il piu vicino nel tempo 45 giorni in clinica a Perugia,due mesi ospedale di orvieto,ospedale di terni l'operatore cup si è messo a ridere e parole testuali lasciamo perdere.

Decido per orvieto a due mesi di distanza,esco dalla notte e parto,arrivo all'ospedale il medico,l'unico medico capace a fare quell'esame era assente da una settimana,quindi viaggio a vuoto e esame da riprenotare,spostare l'appuntamento e avvertirmi e' risultato troppo complicato,al Cup magicamente trovano un buco nella famosa clinca perugina,dove se quell'esame lo fanno fatturano altrimenti no,ovviamente il medico li quella mattina c'era.

Capisco, ma non mi sembra che per questo si debba invocare il privato. Si deve invece difendere il pubblico, invocandone il potenziamento, e non lo svuotamento. Anche perché il giochetto che sta dietro dovrebbe essere ormai noto: svuoti il pubblico, così la gente esasperata invoca il privato. Sono 40 anni che fanno cosi! Ma poi il privato fa danno, lavora peggio del pubblico, fa soldi sulle nostre spalle e le tariffe salgono. Lo abbiamo visto in tanti settori, dalla monnezza, all'energia, all'acqua, alle autostrade, alle mense, fino a scuola, università e ora sanità. Non possiamo farci manipolare continuamente.

Modificato da Lu Generale

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19 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Capisco, ma non mi sembra che per questo si debba invocare il privato. Si deve invece difendere il pubblico, invocandone il potenziamento, e non lo svuotamento. Anche perché il giochetto che sta dietro dovrebbe essere ormai noto: svuoti il pubblico, così la gente esasperata invoca il privato. Sono 40 anni che fanno cosi! Ma poi il privato fa danno, lavora peggio del pubblico, fa soldi sulle nostre spalle e le tariffe salgono. Lo abbiamo visto in tanti settori, dalla monnezza, all'energia, all'acqua, alle autostrade, alle mense, fino a scuola, università e ora sanità. Non possiamo farci manipolare continuamente.

In ambito sanitario non sono così convinto che il privato faccia più danni del pubblico,bisogna sempre partire dal fatto che c'è privato e privato,ti faccio un esempio la telefonia di sip poi Telecom, oggi secondo te con l'entrata nel mercato dei privati è stato fatto un passo in avanti o no?

O le Acciaierie che fin quando erano statali più  producevano più perdevano, secondo te erano gestite meglio dallo stato o dal privato?

Modificato da mdmterni

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2 ore fa, longarinivattene! ha scritto:

Il topic più inutile della storia del forum…

Posso chiederti perché non  ci credi?

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