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Semprerossoverde

Il futuro della Ternana Calcio

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15 minuti fa, mdmterni ha scritto:

Perché la sua teoria e' che dovrebbe arrivare uno che mette 100 milioni,fa lo stadio senza clinica pero',poi le entrate saranno date dal player trading,dalla promozione in serie a,dal merchandising e dalla vendita dei giocatori del vivaio,purtroppo non se riesce a trova uno che je avanzano 100 milioni,ma appena lo trovamo scocciamo il culo anche ai passeri,fino a quel momento sono tutti pezzenti,che non capiscono un cazzo.

Ovviamente la parte in neretto non l'ho mai detta e ti prego di non attribuirmela

Sulla prima parte invece confermo che se vuoi fare dei passi avanti in modo sano, visto da dove parti, quello ci vorrebbe (in 10 anni, ho sempre precisato). Se pensi che la passata gestione in 5 anni di milioni ce ne ha messi una quarantina puoi farti una idea che le cifre di cui parlo non sono irraggiungibili.

Magari poi manca la seconda parte del discorso... quella sul modo sano.

Come detto più volte il mio desiderio, avendo riposto il sogno di vincere la champions league, si è nel tempo ridimensionato a quello di avere una società normale

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5 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Ovviamente la parte in neretto non l'ho mai detta e ti prego di non attribuirmela

Sulla prima parte invece confermo che se vuoi fare dei passi avanti in modo sano, visto da dove parti, quello ci vorrebbe (in 10 anni, ho sempre precisato). Se pensi che la passata gestione in 5 anni di milioni ce ne ha messi una quarantina puoi farti una idea che le cifre di cui parlo non sono irraggiungibili.

Magari poi manca la seconda parte del discorso... quella sul modo sano.

Come detto più volte il mio desiderio, avendo riposto il sogno di vincere la champions league, si è nel tempo ridimensionato a quello di avere una società normale

Quello e' l'auspicio di tutti,ma a me personalmente fin quando non ci fanno prendere punti di penalizzazione,non ci sputano e se possibile raggiungono l'obiettivo minimo con serietà,vanno bene tutti,non vedo tutta questa necessità di andare a rompere i coglioni a chi cerca di fare il bene della Ternana,per proprio tornaconto sicuramente,ma anche per il mio.

Poi se arriva la cordata arabo cinese meglio così.ad oggi mi sembra che non abbiamo punti di penalizzazione poi se guida vende Diakite per rientrare delle perdite a me non frega un cazzo basta che ci fa salvare.

Ma ragiono male io sicuramente ,pensa che oggi come tutte le volte che seguo la Ternana ho guardato la classifica e invece che guardare i punti che mancano alla salvezza ho guardato quelli di distanza dai play off,lo so lo facevo a 10 anni era ingenuità,a 42 dovrei essere più razionale però io la  Ternana la tifo così,mi dispiace per chi non ci riesce si perde una gran cosa.

  • Grazie 1

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4 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Ovviamente la parte in neretto non l'ho mai detta e ti prego di non attribuirmela

Sulla prima parte invece confermo che se vuoi fare dei passi avanti in modo sano, visto da dove parti, quello ci vorrebbe (in 10 anni, ho sempre precisato). Se pensi che la passata gestione in 5 anni di milioni ce ne ha messi una quarantina puoi farti una idea che le cifre di cui parlo non sono irraggiungibili.

Magari poi manca la seconda parte del discorso... quella sul modo sano.

Come detto più volte il mio desiderio, avendo riposto il sogno di vincere la champions league, si è nel tempo ridimensionato a quello di avere una società normale

Io la vedo pari pari come la vedi tu. Credo però che quello che auspichiamo sia possibile realizzarlo con una società come quella attuale che magari una volta sistemata la situazione dei contratti pesanti in essere, come ha anche detto Capozucca, possa iniziare a costruire un settore giovanile attualmente non all'altezza. Vediamo che piega prenderà il discorso stadio. Insomma, non credo che si possa costruire tutto e subito.

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Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

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31 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Di solito i messaggi lunghi non li leggo.

Il tuo l'ho letto tutto, qualcosa mi sfugge ma per quanto possa contare concordo con molte cose che hai scritto soprattutto nella parte finale

Avanti ternana

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44 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Perfetto come sempre 

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Ottimo, la possibilità di uno stadio nuovo fatto da una società terza o da Bandecchi a Narni o Terni ma per conto della Ternana femminile comporterebbe un infrastruttura che rispecchia le esigenze strutturali di quella società e non della Ternana calcio che si ritroverebbe a farne uso in affitto. Questo ne limiterebbe la crescita e anche l' interesse e la portata degli investitori e degli investimenti. O le esigenze di Guida e di Bandecchi collimano in una soluzione unica che porta dentro un grande investitore anche lato sportivo oppure quello che rischiamo di vedere in futuro è un avvicendarsi di imprenditori che vengono a Terni per farsi pubblicità e fanno quello che ormai da anni vediamo: zero programmazione. Ti ringrazio per aver sottolineato in maniera tecnica certe mancanze delle quali io da tifoso non tecnico rilevo corrispondenza in ambito sportivo. Temo che nemmeno questa proprietà avrà la programmazione come tratto distintivo. 

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

tutto perfetto ma purtroppo o per fortuna ogni cosa passa dalla salvezza. Senza quella è tutta fuffa e di parlarne ora personalmente non mi interessa, con tutto il rispetto adesso noi dobbiamo fare la nostra parte in termini soprattutto di PRESENZA, poi per parlare di altro avremo tempo ma ora non conta un cazzo

Modificato da Lov3nlast

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Il solito squarcio di luce, ragionevolezza, competenza e consapevolezza.

Grazie per questi interventi.

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Una domanda

quante gestioni societarie nella storia della Ternana Calcio hanno avuto un progetto pluriennale?

A memoria nessuna.....

Forse Creontinegli anni 60

Da questo punto di vista siamo sempre stati anormali

 

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6 minuti fa, paolo71 ha scritto:

Una domanda

quante gestioni societarie nella storia della Ternana Calcio hanno avuto un progetto pluriennale? 

A memoria nessuna.....

Forse Creontinegli anni 60

Da questo punto di vista siamo sempre stati anormali

 

Forse quella di Longarini è stata la più lunga🤣.

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3 minuti fa, mbriacu de viparo ha scritto:

Forse quella di Longarini è stata la più lunga🤣.

ma quanto ci siamo divertiti.....

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3 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Vedo che la sessione invernale di mercato ha aperto una discussione sulla qualità della gestione della Ternana Calcio.

Utilizzo questo topic per dire la mia perché lo ritengo quello più appropriato, proprio a rimarcare la differenza tra opinioni sulla gestione societaria e opinioni sulla gestione sportiva (quest'ultime al di la delle mie competenze)

Vorrei rimarcare una volta per tutte un punto che, per quanto mi riguarda, è cruciale: la questione NON E' se la Ternana sia una società "ricca" o una società "povera", la questione E' se la Ternana sia una società NORMALE o meno. (badate bene, ho sempre utilizzato il termine SOCIETA' e non soci, c'è una bella differenza).

E' chiaro che i soldi aiutano sempre, ma si può essere normali (ed ottenere risultati) anche senza grandi disponibilità economiche.

Ma che significa "normale"?

Quando si compra una società (qualsiasi), soprattutto per quelle distressed, sia fa una analisi molto semplice: quanto vale oggi questa società -> quanto varrà poi per effetto della mia gestione -> ho le risorse (economiche, professionali e tempo) per portare il valore iniziale a quello finale? Se c'è del valore inespresso e ho le capacità/possibilità di estrarlo allora si va avanti, altrimenti si cambia obiettivo.

A me sembra che questa logica non sia stata seguita nel processo di acquisizione della Ternana Calcio SpA. E non è stato seguita dal giorno 1, dal famoso closing. Tempi, professionalità coinvolte e modalità del closing non sono state normali, le motivazioni le ho già scritte ed evito di ripeterle (va anche detto che, in questo caso, una parte di anormalità potrebbe essere stata importata dal venditore).

E non sono stati normali neppure i mesi successivi, se nel bilancio di fine esercizio, nella relazione degli amministratori e, soprattutto, in quella del collegio sindacale, si leggono cose che proprio normali non sono. Diciamo che se la Ternana fosse stata una società quotata, dopo la pubblicazione del bilancio, come minimo, non sarebbe stata ammessa alle contrattazioni in attesa di chiarimenti. Qui non si tratta di avere o meno le risorse per arrivare a fine anno, ma di cercare queste risorse al di fuori della compagine sociale, con soci che, FINORA, non hanno messo una lira (o giù di li) nel club, ben sapendo (lo avevo scritto io prima del closing, quindi vuoi che non lo sapessero loro?). che riportare la Ternana in equilibrio era NECESSARIAMENTE un progetto pluriennale che richiedeva almeno una 20ina di milioni di investimenti in 3-4 anni (senza contare quelli infrastrutturali). Si poteva creare valore con la Ternana? Certo che SI, ma INVESTENDO. Quindi comprare una società fino ad allora in perdita perenne, con riduzione nel tempo della patrimonializzazione, con rapporti passivi onerosi in carico (anche se SENZA debiti bancari e con asset in pancia che si potevano valorizzare), senza PREVEDERE investimenti rilavanti nei primi 2-3 anni significa entrare nel campo, non dell'azzardo, ma della anormalità. E voglio scriverlo chiaro per tutti: una eventuale (e auspicabile) salvezza sarebbe solo un capolavoro sportivo, ma non renderebbe questa società normale o addirittura eccezionale nel senso di capacità gestionale. IO non ho bisogno di società che giocano sull'azzardo, ma che costruiscono. L'industria è una cosa, la finanza un'altra, l'opportunismo un'altra ancora.

Quello che potrebbe rendere questa società normale sarebbe che i soci (presenti o futuri) fornissero alla Ternana Calcio le risorse necessarie a ristrutturare il suo business, creare valore e assicurarne la continuità a lungo termine (tutte cose normali, si badi bene) senza scorciatoie difficilmente comprensibili, e, poi, ne raccogliessero giustamente i frutti in termini di utili, aumento di valore delle quote, popolarità e prestigio.

La normalità sarebbe anche mettere a budget il necessario potenziamento infrastrutturale della società, che per una società sportiva professionistica che ambisca alla sostenibilità finanziaria non è un capriccio, ma una necessità.

E qui, oltre al desaparecido centro sportivo (resto sempre aperto a possibili sorprese, per carità), entra la questione stadio-clinica, quello che dovrebbe essere il maggior progetto infrastrutturale per Terni negli ultimi decenni. Anche per questo tema parlare di normalità è pura fantasia. Sin dalla nascita, da come è stato impostato, da un punto di vista procedurale, dalla Ternana di Unicusano. Per finire alla situazione attuale,

a) con l'ideatore del progetto che è diventato il Sindaco che dovrà gestire la gara di appalto

b) con lo stesso Sindaco che ha in proprietà (indirettamente) una parte dei terreni interessati dal progetto

c) con la Ternana Calcio che non ha acquistato il progetto (a detta di Bandecchi), ma che vorrebbe costituire una società di scopo per utilizzare il diritto di prelazione in fase di gara

d) con il Sindaco che preannuncia che la clinica comunque non sarà nell'ambito di disponibilità della Ternana (nel senso che non sarà la Ternana (pur avendo prelazione sull'intero progetto) a decidere come utilizzare quell'immobile, ma solo ne utilizzerà in qualche modo i proventi per finanziare lo stadio).

Vi sembra normale?

Infine un punto a cui tengo molto: l'obiezione che a noi tifosi non dovrebbe interessarci nulla di quello che avviene fuori dal campo (è stato detto in tanti modi diversi, ma la sostanza è stata sempre questa). La mia opinione in merito è semplice:

1) Guida ha detto che la società è dei tifosi, quindi da "proprietario" esprimo opinioni su come è gestita. E si, perché se vuoi fare l'ecumenico, fai leva sull'amore e il senso di appartenenza dei tifosi per dire "se critichi questa società danneggi anche te" (leggete i commenti sul forum e vedrete quanto successo ha questa strategia) e chiedi implicitamente ai tuoi "clienti" di anteporre la passione per il marchio al giudizio sulla qualità del prodotto, allora sopporti anche che quei tifosi agiscano un po' da "proprietari".

2) Con le altre proprietà precedenti era lecito criticare la gestione sociale (oltre che quella sportiva), e quindi, lo è anche con questa.

3) essendo appunto tifosi e non clienti abbiamo tutti a cuore al sopravvivenza del club, a differenza del nostro disinteresse per le sorti, ad esempio, di Barilla, anche se ne acquistiamo i prodotti. La sopravvivenza del club a medio termine la fa la qualità della società (più della ricchezza). Quindi mi sembra lecito per un tifoso occuparsi anche di questo. Quando diventerò cliente smetterò di farlo.

Per quel che mi riguarda mi prendo una pausa, capisco che ci sono altre priorità e non voglio distrarre dall'obiettivo principale (😁 ovviamente so benissimo dell'irrilevanza dei miei interventi, ma qualcuno magari crede che i forum dei tifosi influenzino i risultati sportivi). Ne riparleremo se e quando ci saranno novità. Prima di Giugno penso sicuramente avremo nuovi argomenti di confronto.

Sempre forza FERE, 

Esco fresco fresco da un'acquisizione di un'azienda del settore tipografico quindi sul neretto sono abbastanza preparato.

Il tuo discorso può valere in linea di massima, ma una società di calcio non è equiparabile ad una "qualsiasi" altra azienda.

Questo perchè se la mia azienda tipografica va ad acquisire un'altra azienda tipografica "stressata" fa molto presto a valutarne la fattibilità dell'investimento.

Si calcola il valore (tramite EBITDA), si visionano gli ultimi 3/4 bilanci e si fa un'offerta tenendo fuori le pendenze vive (leasing macchinari e/o similari) accordandosi su quelle coi fornitori.

Poi butta giù un piano di rientro in 3/5 anni.

Che può anche prevedere il solo spostamento di risorse (personale) e commesse, quindi investendo praticamente zero in prospettiva per la durata prevista di rientro.

Poi in base a come procede si va ad intervenire nel tempo.

In una società calcistica 'sta roba è impossibile.

Hai troppe variabili alle quali tu puoi far fronte fino ad un certo punto (il risultato sportivo su tutte).

Quindi è impossibile generalizzare.

 

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Ti ringrazio per i tuoi interventi e per mettere alla luce alcuni aspetti che da solo non riuscirei a trovare o ad analizzare non avendone le competenze giuste.

Come hai anticipato tu ciò che era stato scritto dalla società nero su bianco, per chiudere la stagione servivano 2 milioni da reperire sul mercato e quello è stato fatto.

Sottoscrivo anche le virgole 

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Quello che manca ad oggi è l'inestimento per il futuro, che sia a livello di strutture o sportivo cambia poco. Forse l'unico aspetto in cui si vede un investimento per il futuro è l'organigramma societario (non ho idea se sufficiente o se fatto di persone all'altezza ma di certo li Guida si è mosso).

In questo senso il risultato sportivo non è interessante solo per noi tifosi, le più ricche squadre italiane hanno come obiettivo principale il posto champions che gli garantisce soldi sicuri, immagino sia lo stesso per noi giocare il prossimo anno in B o in C.

Tenersi la tanto agognata scatola vuota da riempire ogni anno con prestiti a costi bassissimi non mi sembra la prospettiva ideale per costruire un futuro solido a lungo (o medio) termine.

Detto ciò, vedremo quello che succederà nei prossimi mesi e, nel frattempo, si sta sempre e comunque con la squadra che non è detto non possa darci qualche soddisfazione.

Forza FERE.

 

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45 minuti fa, KriS ha scritto:

Mi pare un discorso ineccepibile... se non stessimo parlando di calcio.

E' proprio questo il fatto: se nel calcio valessero le normali leggi dell'economia non esisterebbero più gran parte delle squadre, comprese Barca, Real Madrid, Juve, Inter eccetera

Il Milan, per dire, è stato acquistato da Redbird per 1.2 miliardi quando all'epoca fatturava 300 milioni e ne rimetteva 67 all'anno. Se vi sembra normale...

Modificato da NINNI

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Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30 Bisognerebbe aprirci un dibattito serio, le sento da 40 anni queste cose...

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia... (non ce provassi, eh era ironico 😂)

Modificato da Semprerossoverde

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6 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia...

Che macello... Manco il presidente del Corleone F.C. 😄

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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30 Bisognerebbe aprirci un dibattito serio, le sento da 40 anni queste cose...

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia... (non ce provassi, eh era ironico 😂)

Quel tizio è un xxxxxxx

Modificato da BuFERA
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1 ora fa, Semprerossoverde ha scritto:

Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30 Bisognerebbe aprirci un dibattito serio, le sento da 40 anni queste cose...

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia... (non ce provassi, eh era ironico 😂)

Lascia perdere... Stavo tra il pubblico

Che giustamente era diciamo piuttosto contrariato... 

Per lui era tutto normale... Stare un punto sopra l ultima, non avere alcuna spiegazione...

Ma del resto poi ha continuato affermando che tanto anche il Parma in serie A dovra' cambiare 3/4 di squadra😂😂

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2 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30 Bisognerebbe aprirci un dibattito serio, le sento da 40 anni queste cose...

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia... (non ce provassi, eh era ironico 😂)

dice ai tifosi di fare i tifosi e basta, e poi si mette lui a fare l'allenatore... la libertà di parola, per fortuna che ancora c'è

 

 

in ogni caso (non mi riferisco al tuo intervento), evitiamo di rispondere troppo per le rime per favore

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11 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Salvezza o Retrocessione? - AREA ROSSOVERDE - 58 (youtube.com)

 

Per caso ho scoperto questa trasmissione. Molto interessante quello che viene affermato dal minuto 42,30 Bisognerebbe aprirci un dibattito serio, le sento da 40 anni queste cose...

🤣🤣

Chissà se avrà letto il forum.... 😎

Chiedo a @BuFERA: per sicurezza lo cancelliamo questo topic? Non vorrei che la Ternana retrocedesse per colpa mia... (non ce provassi, eh era ironico 😂)

Ma chi è sto fenomeno? Da dove esce fuori? Non ricordo di averlo mai visto in precedenza, sebbene devo ammettere di non essere un assiduo fruitore di trasmissioni sul calcio e sulla Ternana. 

Ma del resto, possiamo stare tranquilli in Italia, per questa e per altre questioni anche più importanti, perché abbiamo un livello di giornalismo davvero elevato, con una invidiabile libertà di stampa. Nel mondo, quando si dice watch dogs pensano tutti ai giornalisti italiani...soprattutto a quelli ternani e, ancor più, a quelli sportivi! 😃

 

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9 ore fa, BuFERA ha scritto:

dice ai tifosi di fare i tifosi e basta, e poi si mette lui a fare l'allenatore... la libertà di parola, per fortuna che ancora c'è

in ogni caso (non mi riferisco al tuo intervento), evitiamo di rispondere troppo per le rime per favore

Già, la libertà di parola che ha lui di straparlare ma, la medesima libertà, non può averla un tifoso 😃. Perché lui fa il giornalista 😃

Ora, non per buttarla in politica, ma con questi parametri ideologici, non mi stupirei se il suddetto fosse di una certa parte politica. Con chi scrive? Si sa? E di cosa scrive? Solo Ternana, oppure si avventura anche in altri spinosi ambiti? 

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10 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Già, la libertà di parola che ha lui di straparlare ma, la medesima libertà, non può averla un tifoso 😃. Perché lui fa il giornalista 😃

Ora, non per buttarla in politica, ma con questi parametri ideologici, non mi stupirei se il suddetto fosse di una certa parte politica. Con chi scrive? Si sa? E di cosa scrive? Solo Ternana, oppure si avventura anche in altri spinosi ambiti? 

Non puoi fare queste domande, non sei mica un investigatore, devi pensare solo a lavorare, produrre e tifare. Sulle modalità del suddetto tifo verrai informato da un'apposita commissione che valuterà di volta in volta le condizioni sportive, psicologiche ed economiche della squadra. Muti e a catena

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18 minuti fa, POSSE ha scritto:

Non puoi fare queste domande, non sei mica un investigatore, devi pensare solo a lavorare, produrre e tifare. Sulle modalità del suddetto tifo verrai informato da un'apposita commissione che valuterà di volta in volta le condizioni sportive, psicologiche ed economiche della squadra. Muti e a catena

Non solo non sono un investigatore, ma non sono nemmeno un giornalista! Rischio grosso, dici?! 😁

Tuttavia, se ci penso bene, non ho il tesserino, ma avrò scritto decine e decine di articoli di giornale. Vale lo stesso? Oppure anche qui valgono solo i tesserati?! 😁

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