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5 minuti fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Mai più mi permetto di dire. Con i loro limiti (non intendo estetici) sono destinate a far parte del panorama urbano per decenni e decenni.

Come lo stadio.

A me interesserebbe anche l'estetica (l'Architettura per intenderci), visto che questo asse, oltre ad essere alle porte di Terni e quindi una sorta di biglietto da visita, rappresenta l'intervento più importante della città degli ultimi 50 anni e più. Affidato tutto agli stessi progettisti, ormai di fiducia del privato, ma con nessuna esperienza pregressa nell'impiantistica sportiva. A chiudere il cerchio poi l'obbrobriosa sistemazione estetica del tulipano tra l'altro desolatamente disabitato a mesi di distanza dalla sua inaugurazione. Questi sono ovviamente miei personali punti di vista, ma vedere un palazzetto che dall'esterno assomiglia al centro inox, mi fa quasi preferire il Palasojourner di Rieti degli anni '70.

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2 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Mi ero ripromesso di non intervenire più ne sulla società ne sulla vicenda stadio. Purtroppo però gli ultimi "eventi" necessitano di qualche precisazione.

Smarchiamo subito la proposta dello stadio per il campionato nazionale dilettanti che è emersa ultimamente. E' un vezzo diffuso che, a fronte di un progetto stadio minimamente ambizioso, puntualmente reso impossibile per qualche motivo, spunti sempre qualcuno con una "idea" al ribasso, pensando che tagliando i costi l'infrastruttura diventi più fattibile. E' stato così a Milano e ci hanno provato pure a Terni. Spero che le ultime dichiarazioni di Guida abbiano messo una pietra tombale su ogni eventuale progetto di retroguardia partorito da chi, evidentemente, non ha la più pallida idea di cosa significhi fare uno stadio. E qui il secondo punto: NON E' VERO che uno stadio più economico sia più fattibile, chi lo afferma non conosce la materia, che dovrebbe lasciare ai professionisti del settore (che non sono ne gli architetti ne gli ingegneri, ma i committenti).

Ho sentito, non so quante volte ormai, affermare, da "giornalisti" sportivi nazionali, che l'investimento in stadi e centri sportivi sono necessari per "capitalizzare" le società calcistiche, che altrimenti nella voce "attivo" di bilancio non avrebbero nulla, assimilando cosi un club calcistico ad una assicurazione qualsiasi.

Peccato che, a differenza delle assicurazioni e banche che posseggono immobili di pregio, lo stadio è fondamentalmente un asset illiquido, il cui valore di bilancio è essenzialmente il costo dell'impianto, non avendo, di per se, al contrario di appartamenti e uffici, un valore di mercato.

Al contrario le infrastrutture sportive possono incidere, e molto, sul valore del club, ma per farlo queste devo soddisfare 2 condizioni:

1) diminuire i costi di gestione della società (quando si utilizzano infrastrutture vecchie che richiedono elevati costi di manutenzione o infrastrutture di terzi onerose in termini di canoni di locazione)

2) aumentare i ricavi (immediati, nel caso degli stadi, prospettici nel caso dei centri sportivi)

Tutto il resto sono fesserie propinate a mani basse da ignoranti (se va bene) o utili idioti (quando si tratta di strategie opportunistiche).

Quindi ora è più comprensibile il mio assunto precedente: uno stadio (e un centro sportivo) DEVE avere necessariamente, indipendentemente dal costo, alcune caratteristiche in mancanza delle quali non è idoneo a svolgere la sua funzione di moltiplicatore di ricavi. Quindi realizzare uno stadio economico ma non in grado di sviluppare ricavi, anche se può essere un risparmio nell'immediato, significa mettere una ipoteca sul futuro della società, che, a medio lungo termine, troverà nella sua infrastruttura un LIMITE alla crescita, se non una causa di dissesto finanziario. Un esempio del primo caso è lo Juventus Stadium, progettato male, sia come capienza che come incidenza di posti premium e occasioni di revenue generation, mentre esempi del secondo tipo sono lo stadio del Giglio (oggi Mapei Stadium), che ha decretato il fallimento della Reggiana di Dal Cin e il Delle Alpi di Torino che avrebbe ucciso chiunque non fosse Ifil.

Il caso di successo più eclatante è, invece, quello dell'udinese (in attesa dell'Atalanta), che ha triplicato i ricavi da stadio con la costruzione della ex Dacia Arena (ora Bluenergy). Un impianto che ha sostituito uno stadio già di recente costruzione e di proprietà (il Friuli). Sarà stato scemo Pozzo? No, aveva una strategia di revenue generation ed ha costruito lo stadio con tutti gli accorgimenti necessari a creare ricavi, dalla capienza di 25.000 posti per una città di 80.000 abitanti, all'attività extracalcistica infrasettimanale, fino al ruolo funzionale al sostegno del nuovo posizionamento del marchio "Udinese" sul mercato delle sponsorizzazioni (il 2023 è stato record sotto questo aspetto per la società).

Ma, come detto, le infrastrutture sono MOLTIPLICATORI di ricavi. Quindi un qualcosa da moltiplicare lo devi avere, perché sennò il risultato resta zero anche con lo stadio nuovo. Per essere più chiari, lo stadio non sostituisce la "qualità" del prodotto "calcio", solo lo fa vendere di più e meglio. Perciò categoria, spettacolo, risultato sportivo, capacità di scouting, costruzione e valorizzazione talenti, sono le basi che giustificano gli investimenti in infrastrutture, che altrimenti resterebbero costose cattedrali nel deserto. Quindi il concetto chiave è che le infrastrutture sono funzionali a garantire il massimo ritorno di un programma di base di sviluppo di capacità e prodotto sportivo che la società si impegna a realizzare nel medio periodo. In base ai risultati attesi da questo programma di base, si modula l'investimento nelle infrastrutture sportive in modo che valorizzi i risultati sportivi attesi e, al contempo, sia finanziariamente sostenibile.

Applicate questi concetti al caso della Ternana. E' difficile giudicare un progetto che ad oggi si è contraddistinto principalmente per la sua opacità, ma, ascoltando i protagonisti cosa abbiamo sentito finora? Che la clinica ripagherà lo stadio, che ci bastano pochi posti purché vicini al campo, che si potrà giocare durante la sua costruzione, che 30 milioni sono troppi e non si ripagheranno mai, che il progetto è "bancabile" (l'ho sentita solo a Terni questa parola), che l'importante è la salvezza. E il resto? Boh. E poi il fantomatico PEF.... che categoria prevede per la Ternana nei prossimi 5 anni? Qual è l'evoluzione dei ricavi da stadio per la società Ternana Calcio prevista per effetto del nuovo impianto? Quale canone di concessione si prevede per il Comune di Terni? Come farà la clinica a pagare 1/3 del costo dello stadio (bisognerebbe prima capire che significa questa affermazione)? La clinica (inteso l'immobile) farà parte della concessione o no? Come è ripartito l'impegno finanziario tra i diversi soggetti coinvolti, e quanto sarà il capitale di terzi? Quali sono i soggetti proponenti e quelli utilizzatori degli immobili a destinazione non sportiva previsti nel progetto? Quanto sono valutate l'area e gli immobili pubblici (il liberati) coinvolti nel progetto? Boh, ancora boh e ancora boh! Ho letto qui che le banche farebbero la corsa per finanziare il progetto. Ma come si fa a fare questa affermazione con tanta leggerezza? Chi ha valutato la capacità di rimborso della Ternana calcio? Oppure si scoprirà che la Ternana Calcio alla fine pagherà l'affitto, ma l'immobile (e quindi l'investimento) non sarà suo? La parte preoccupante è che a monte di tutto questo non c'è un progetto sportivo (almeno non traspare), ma un progetto industriale per la parte sanitaria e un abbozzo di progetto immobiliare/finanziario per il resto. Se qualcuno vede qualcosa di diverso felice di essere smentito. Tutto ciò premesso, direbbero quelli che parlano bene, il mio auspicio è che questo progetto (peraltro insufficiente anche dal punto di vista urbanistico) non venga mai realizzato, così da rendere più appetibile il prodotto Ternana per chi, in un futuro spero prossimo, volesse subentrare all'attuale proprietà con una gestione più adeguata alla nostra storia ed al nostro potenziale.

Purtroppo, invece, con il duo Sindaco-Presidente Ternana Calcio in sella, la realizzazione del progetto stadio clinica che ci è stato "presentato" con 3 slide 2 anni fa è molto probabile, in qualche modo faranno l'accrocco. Il risultato più probabile sarà il terzo disastro dopo Piscine dello stadio e Palaterni. Tutte occasioni perse che difficilmente si ripresenteranno. 

Quindi tocca sperare che non si faccia. Bella notizia 😂

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2 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Mi ero ripromesso di non intervenire più ne sulla società ne sulla vicenda stadio. Purtroppo però gli ultimi "eventi" necessitano di qualche precisazione.

Smarchiamo subito la proposta dello stadio per il campionato nazionale dilettanti che è emersa ultimamente. E' un vezzo diffuso che, a fronte di un progetto stadio minimamente ambizioso, puntualmente reso impossibile per qualche motivo, spunti sempre qualcuno con una "idea" al ribasso, pensando che tagliando i costi l'infrastruttura diventi più fattibile. E' stato così a Milano e ci hanno provato pure a Terni. Spero che le ultime dichiarazioni di Guida abbiano messo una pietra tombale su ogni eventuale progetto di retroguardia partorito da chi, evidentemente, non ha la più pallida idea di cosa significhi fare uno stadio. E qui il secondo punto: NON E' VERO che uno stadio più economico sia più fattibile, chi lo afferma non conosce la materia, che dovrebbe lasciare ai professionisti del settore (che non sono ne gli architetti ne gli ingegneri, ma i committenti).

Ho sentito, non so quante volte ormai, affermare, da "giornalisti" sportivi nazionali, che l'investimento in stadi e centri sportivi sono necessari per "capitalizzare" le società calcistiche, che altrimenti nella voce "attivo" di bilancio non avrebbero nulla, assimilando cosi un club calcistico ad una assicurazione qualsiasi.

Peccato che, a differenza delle assicurazioni e banche che posseggono immobili di pregio, lo stadio è fondamentalmente un asset illiquido, il cui valore di bilancio è essenzialmente il costo dell'impianto, non avendo, di per se, al contrario di appartamenti e uffici, un valore di mercato.

Al contrario le infrastrutture sportive possono incidere, e molto, sul valore del club, ma per farlo queste devo soddisfare 2 condizioni:

1) diminuire i costi di gestione della società (quando si utilizzano infrastrutture vecchie che richiedono elevati costi di manutenzione o infrastrutture di terzi onerose in termini di canoni di locazione)

2) aumentare i ricavi (immediati, nel caso degli stadi, prospettici nel caso dei centri sportivi)

Tutto il resto sono fesserie propinate a mani basse da ignoranti (se va bene) o utili idioti (quando si tratta di strategie opportunistiche).

Quindi ora è più comprensibile il mio assunto precedente: uno stadio (e un centro sportivo) DEVE avere necessariamente, indipendentemente dal costo, alcune caratteristiche in mancanza delle quali non è idoneo a svolgere la sua funzione di moltiplicatore di ricavi. Quindi realizzare uno stadio economico ma non in grado di sviluppare ricavi, anche se può essere un risparmio nell'immediato, significa mettere una ipoteca sul futuro della società, che, a medio lungo termine, troverà nella sua infrastruttura un LIMITE alla crescita, se non una causa di dissesto finanziario. Un esempio del primo caso è lo Juventus Stadium, progettato male, sia come capienza che come incidenza di posti premium e occasioni di revenue generation, mentre esempi del secondo tipo sono lo stadio del Giglio (oggi Mapei Stadium), che ha decretato il fallimento della Reggiana di Dal Cin e il Delle Alpi di Torino che avrebbe ucciso chiunque non fosse Ifil.

Il caso di successo più eclatante è, invece, quello dell'udinese (in attesa dell'Atalanta), che ha triplicato i ricavi da stadio con la costruzione della ex Dacia Arena (ora Bluenergy). Un impianto che ha sostituito uno stadio già di recente costruzione e di proprietà (il Friuli). Sarà stato scemo Pozzo? No, aveva una strategia di revenue generation ed ha costruito lo stadio con tutti gli accorgimenti necessari a creare ricavi, dalla capienza di 25.000 posti per una città di 80.000 abitanti, all'attività extracalcistica infrasettimanale, fino al ruolo funzionale al sostegno del nuovo posizionamento del marchio "Udinese" sul mercato delle sponsorizzazioni (il 2023 è stato record sotto questo aspetto per la società).

Ma, come detto, le infrastrutture sono MOLTIPLICATORI di ricavi. Quindi un qualcosa da moltiplicare lo devi avere, perché sennò il risultato resta zero anche con lo stadio nuovo. Per essere più chiari, lo stadio non sostituisce la "qualità" del prodotto "calcio", solo lo fa vendere di più e meglio. Perciò categoria, spettacolo, risultato sportivo, capacità di scouting, costruzione e valorizzazione talenti, sono le basi che giustificano gli investimenti in infrastrutture, che altrimenti resterebbero costose cattedrali nel deserto. Quindi il concetto chiave è che le infrastrutture sono funzionali a garantire il massimo ritorno di un programma di base di sviluppo di capacità e prodotto sportivo che la società si impegna a realizzare nel medio periodo. In base ai risultati attesi da questo programma di base, si modula l'investimento nelle infrastrutture sportive in modo che valorizzi i risultati sportivi attesi e, al contempo, sia finanziariamente sostenibile.

Applicate questi concetti al caso della Ternana. E' difficile giudicare un progetto che ad oggi si è contraddistinto principalmente per la sua opacità, ma, ascoltando i protagonisti cosa abbiamo sentito finora? Che la clinica ripagherà lo stadio, che ci bastano pochi posti purché vicini al campo, che si potrà giocare durante la sua costruzione, che 30 milioni sono troppi e non si ripagheranno mai, che il progetto è "bancabile" (l'ho sentita solo a Terni questa parola), che l'importante è la salvezza. E il resto? Boh. E poi il fantomatico PEF.... che categoria prevede per la Ternana nei prossimi 5 anni? Qual è l'evoluzione dei ricavi da stadio per la società Ternana Calcio prevista per effetto del nuovo impianto? Quale canone di concessione si prevede per il Comune di Terni? Come farà la clinica a pagare 1/3 del costo dello stadio (bisognerebbe prima capire che significa questa affermazione)? La clinica (inteso l'immobile) farà parte della concessione o no? Come è ripartito l'impegno finanziario tra i diversi soggetti coinvolti, e quanto sarà il capitale di terzi? Quali sono i soggetti proponenti e quelli utilizzatori degli immobili a destinazione non sportiva previsti nel progetto? Quanto sono valutate l'area e gli immobili pubblici (il liberati) coinvolti nel progetto? Boh, ancora boh e ancora boh! Ho letto qui che le banche farebbero la corsa per finanziare il progetto. Ma come si fa a fare questa affermazione con tanta leggerezza? Chi ha valutato la capacità di rimborso della Ternana calcio? Oppure si scoprirà che la Ternana Calcio alla fine pagherà l'affitto, ma l'immobile (e quindi l'investimento) non sarà suo? La parte preoccupante è che a monte di tutto questo non c'è un progetto sportivo (almeno non traspare), ma un progetto industriale per la parte sanitaria e un abbozzo di progetto immobiliare/finanziario per il resto. Se qualcuno vede qualcosa di diverso felice di essere smentito. Tutto ciò premesso, direbbero quelli che parlano bene, il mio auspicio è che questo progetto (peraltro insufficiente anche dal punto di vista urbanistico) non venga mai realizzato, così da rendere più appetibile il prodotto Ternana per chi, in un futuro spero prossimo, volesse subentrare all'attuale proprietà con una gestione più adeguata alla nostra storia ed al nostro potenziale.

Purtroppo, invece, con il duo Sindaco-Presidente Ternana Calcio in sella, la realizzazione del progetto stadio clinica che ci è stato "presentato" con 3 slide 2 anni fa è molto probabile, in qualche modo faranno l'accrocco. Il risultato più probabile sarà il terzo disastro dopo Piscine dello stadio e Palaterni. Tutte occasioni perse che difficilmente si ripresenteranno. 

Qui a Terni adesso diventano tutti esperti di infrastrutture e finanza.

Complimenti per come hai spiegato bene e in modo assai sintetico quanto, nel calcio, tutto ciò che riguarda impianti, infrastrutture, etc. debba andare di pari passo con un progetto sportivo di uguali dimensioni. Perché sempre di calcio l’impresa principale (la Ternana Calcio in questo caso) deve occuparsi. I risultati e la progettualità sportiva sono decisivi, e qui a Terni non se ne vedono.

Sveglia, gente!

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2 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Mi ero ripromesso di non intervenire più ne sulla società ne sulla vicenda stadio. Purtroppo però gli ultimi "eventi" necessitano di qualche precisazione.

Smarchiamo subito la proposta dello stadio per il campionato nazionale dilettanti che è emersa ultimamente. E' un vezzo diffuso che, a fronte di un progetto stadio minimamente ambizioso, puntualmente reso impossibile per qualche motivo, spunti sempre qualcuno con una "idea" al ribasso, pensando che tagliando i costi l'infrastruttura diventi più fattibile. E' stato così a Milano e ci hanno provato pure a Terni. Spero che le ultime dichiarazioni di Guida abbiano messo una pietra tombale su ogni eventuale progetto di retroguardia partorito da chi, evidentemente, non ha la più pallida idea di cosa significhi fare uno stadio. E qui il secondo punto: NON E' VERO che uno stadio più economico sia più fattibile, chi lo afferma non conosce la materia, che dovrebbe lasciare ai professionisti del settore (che non sono ne gli architetti ne gli ingegneri, ma i committenti).

Ho sentito, non so quante volte ormai, affermare, da "giornalisti" sportivi nazionali, che l'investimento in stadi e centri sportivi sono necessari per "capitalizzare" le società calcistiche, che altrimenti nella voce "attivo" di bilancio non avrebbero nulla, assimilando cosi un club calcistico ad una assicurazione qualsiasi.

Peccato che, a differenza delle assicurazioni e banche che posseggono immobili di pregio, lo stadio è fondamentalmente un asset illiquido, il cui valore di bilancio è essenzialmente il costo dell'impianto, non avendo, di per se, al contrario di appartamenti e uffici, un valore di mercato.

Al contrario le infrastrutture sportive possono incidere, e molto, sul valore del club, ma per farlo queste devo soddisfare 2 condizioni:

1) diminuire i costi di gestione della società (quando si utilizzano infrastrutture vecchie che richiedono elevati costi di manutenzione o infrastrutture di terzi onerose in termini di canoni di locazione)

2) aumentare i ricavi (immediati, nel caso degli stadi, prospettici nel caso dei centri sportivi)

Tutto il resto sono fesserie propinate a mani basse da ignoranti (se va bene) o utili idioti (quando si tratta di strategie opportunistiche).

Quindi ora è più comprensibile il mio assunto precedente: uno stadio (e un centro sportivo) DEVE avere necessariamente, indipendentemente dal costo, alcune caratteristiche in mancanza delle quali non è idoneo a svolgere la sua funzione di moltiplicatore di ricavi. Quindi realizzare uno stadio economico ma non in grado di sviluppare ricavi, anche se può essere un risparmio nell'immediato, significa mettere una ipoteca sul futuro della società, che, a medio lungo termine, troverà nella sua infrastruttura un LIMITE alla crescita, se non una causa di dissesto finanziario. Un esempio del primo caso è lo Juventus Stadium, progettato male, sia come capienza che come incidenza di posti premium e occasioni di revenue generation, mentre esempi del secondo tipo sono lo stadio del Giglio (oggi Mapei Stadium), che ha decretato il fallimento della Reggiana di Dal Cin e il Delle Alpi di Torino che avrebbe ucciso chiunque non fosse Ifil.

Il caso di successo più eclatante è, invece, quello dell'udinese (in attesa dell'Atalanta), che ha triplicato i ricavi da stadio con la costruzione della ex Dacia Arena (ora Bluenergy). Un impianto che ha sostituito uno stadio già di recente costruzione e di proprietà (il Friuli). Sarà stato scemo Pozzo? No, aveva una strategia di revenue generation ed ha costruito lo stadio con tutti gli accorgimenti necessari a creare ricavi, dalla capienza di 25.000 posti per una città di 80.000 abitanti, all'attività extracalcistica infrasettimanale, fino al ruolo funzionale al sostegno del nuovo posizionamento del marchio "Udinese" sul mercato delle sponsorizzazioni (il 2023 è stato record sotto questo aspetto per la società).

Ma, come detto, le infrastrutture sono MOLTIPLICATORI di ricavi. Quindi un qualcosa da moltiplicare lo devi avere, perché sennò il risultato resta zero anche con lo stadio nuovo. Per essere più chiari, lo stadio non sostituisce la "qualità" del prodotto "calcio", solo lo fa vendere di più e meglio. Perciò categoria, spettacolo, risultato sportivo, capacità di scouting, costruzione e valorizzazione talenti, sono le basi che giustificano gli investimenti in infrastrutture, che altrimenti resterebbero costose cattedrali nel deserto. Quindi il concetto chiave è che le infrastrutture sono funzionali a garantire il massimo ritorno di un programma di base di sviluppo di capacità e prodotto sportivo che la società si impegna a realizzare nel medio periodo. In base ai risultati attesi da questo programma di base, si modula l'investimento nelle infrastrutture sportive in modo che valorizzi i risultati sportivi attesi e, al contempo, sia finanziariamente sostenibile.

Applicate questi concetti al caso della Ternana. E' difficile giudicare un progetto che ad oggi si è contraddistinto principalmente per la sua opacità, ma, ascoltando i protagonisti cosa abbiamo sentito finora? Che la clinica ripagherà lo stadio, che ci bastano pochi posti purché vicini al campo, che si potrà giocare durante la sua costruzione, che 30 milioni sono troppi e non si ripagheranno mai, che il progetto è "bancabile" (l'ho sentita solo a Terni questa parola), che l'importante è la salvezza. E il resto? Boh. E poi il fantomatico PEF.... che categoria prevede per la Ternana nei prossimi 5 anni? Qual è l'evoluzione dei ricavi da stadio per la società Ternana Calcio prevista per effetto del nuovo impianto? Quale canone di concessione si prevede per il Comune di Terni? Come farà la clinica a pagare 1/3 del costo dello stadio (bisognerebbe prima capire che significa questa affermazione)? La clinica (inteso l'immobile) farà parte della concessione o no? Come è ripartito l'impegno finanziario tra i diversi soggetti coinvolti, e quanto sarà il capitale di terzi? Quali sono i soggetti proponenti e quelli utilizzatori degli immobili a destinazione non sportiva previsti nel progetto? Quanto sono valutate l'area e gli immobili pubblici (il liberati) coinvolti nel progetto? Boh, ancora boh e ancora boh! Ho letto qui che le banche farebbero la corsa per finanziare il progetto. Ma come si fa a fare questa affermazione con tanta leggerezza? Chi ha valutato la capacità di rimborso della Ternana calcio? Oppure si scoprirà che la Ternana Calcio alla fine pagherà l'affitto, ma l'immobile (e quindi l'investimento) non sarà suo? La parte preoccupante è che a monte di tutto questo non c'è un progetto sportivo (almeno non traspare), ma un progetto industriale per la parte sanitaria e un abbozzo di progetto immobiliare/finanziario per il resto. Se qualcuno vede qualcosa di diverso felice di essere smentito. Tutto ciò premesso, direbbero quelli che parlano bene, il mio auspicio è che questo progetto (peraltro insufficiente anche dal punto di vista urbanistico) non venga mai realizzato, così da rendere più appetibile il prodotto Ternana per chi, in un futuro spero prossimo, volesse subentrare all'attuale proprietà con una gestione più adeguata alla nostra storia ed al nostro potenziale.

Purtroppo, invece, con il duo Sindaco-Presidente Ternana Calcio in sella, la realizzazione del progetto stadio clinica che ci è stato "presentato" con 3 slide 2 anni fa è molto probabile, in qualche modo faranno l'accrocco. Il risultato più probabile sarà il terzo disastro dopo Piscine dello stadio e Palaterni. Tutte occasioni perse che difficilmente si ripresenteranno. 

Concordo su tutto, per questo auspico i tubi innocenti attaccati al campo. 

Ma, sul neretto, aggiungo che sarebbe il quarto disastro, perché hai dimenticato il teatro Verdi! ☹️ Le sopraffine menti decisionali, qualora non siano sempre le stesse, sono fatte pur sempre della stessa pasta. 

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Scusate ma io sto fuori Terni. 

Perché il Palaterni è un disastro? 

E perchè anche la Piscina dello Stadio è un disastro? 

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15 minuti fa, Grisou ha scritto:

Scusate ma io sto fuori Terni. 

Perché il Palaterni è un disastro? 

E perchè anche la Piscina dello Stadio è un disastro? 

La piscina è già fallita una volta (o meglio è fallita la società che la gestiva);

il Palaterni al momento è una sorta di astronave deserta: nessuna società è in grado di giocare lì (che sia basket, pallavolo o futsal), e al momento non sono stati organizzati eventi o concerti di rilievo. Non so nemmeno se qualcuno ce l’abbia in gestione. Senza entrare in discorsi urbanistici o architettonici di cui non ho la minima competenza 

Edited by SuLeMano
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16 minuti fa, Grisou ha scritto:

Scusate ma io sto fuori Terni. 

Perché il Palaterni è un disastro? 

E perchè anche la Piscina dello Stadio è un disastro? 

Perché era meglio se non c'erano. Almeno così mi pare di aver capito. 

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3 minuti fa, altoforno ha scritto:

Perché era meglio se non c'erano. Almeno così mi pare di aver capito. 

Era meglio se fossero stati fatti bene.

Il palaterni, in particolare, avrebbe dovuto essere coordinato con lo stadio in quanto hanno un'area di sovrapposizione sia sugli eventi ospitabili che sulle aree coperte e scoperte accessorie

Edited by Semprerossoverde
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Oggi e' 21 marzo. Benvenuta primavera. Del rinnovo della convenzione ancora nessuna notizia ufficiale. Per rinnovarla occorre un bando e un passaggio in consiglio comunale. Il 4 giugno termine perentorio occorre presentare la domanda. 

Se non la rinnovano ci tocca andare a Frosinone o chissà dove (Rieti non e' stato adeguato ai criteri infrastrutturali attuali se qualcuno 'sogna' di giocare li). 

Mi auguro che si possa risolvere al più presto. Per carità tanti discorsi anche tecnici sui quali non entro perché non ne ho competenze. Questa e' la realtà 

Trovate la soluzione per favore 

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26 minuti fa, Scoppea ha scritto:

Oggi e' 21 marzo. Benvenuta primavera. Del rinnovo della convenzione ancora nessuna notizia ufficiale. Per rinnovarla occorre un bando e un passaggio in consiglio comunale. Il 4 giugno termine perentorio occorre presentare la domanda. 

Se non la rinnovano ci tocca andare a Frosinone o chissà dove (Rieti non e' stato adeguato ai criteri infrastrutturali attuali se qualcuno 'sogna' di giocare li). 

Mi auguro che si possa risolvere al più presto. Per carità tanti discorsi anche tecnici sui quali non entro perché non ne ho competenze. Questa e' la realtà 

Trovate la soluzione per favore 

 

Nell'intervista fatta a Corradi era presente questo passaggio. Non so se si riferisca a quello che citi tu

 

«La convenzione? Se si dimostra di aver cominciato l’iter per il nuovo stadio, le scadenze di idoneità vengono meno», è stato sottolineato.

 

E anche qui 

 

https://www.umbriaon.it/terni-convenzione-stadio-liberati-che-si-fa-il-project-e-larticolo-15-del-documento-ternana-ternana-bandecchi-comune-guida/

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10 ore fa, SuLeMano ha scritto:

La piscina è già fallita una volta (o meglio è fallita la società che la gestiva);

 

Immagino che li il lungo stop del periodo Covid abbia avuto un impatto devastante.

Prima era sempre piena.

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1 minuto fa, CrossdiSussi ha scritto:

 

Nell'intervista fatta a Corradi era presente questo passaggio. Non so se si riferisca a quello che citi tu

 

«La convenzione? Se si dimostra di aver cominciato l’iter per il nuovo stadio, le scadenze di idoneità vengono meno», è stato sottolineato.

 

E anche qui 

 

https://www.umbriaon.it/terni-convenzione-stadio-liberati-che-si-fa-il-project-e-larticolo-15-del-documento-ternana-ternana-bandecchi-comune-guida/

Hai ragione, forse così è più chiaro

L'articolo 15 della convenzione attualmente in vigore dice testuale: "E’ possibile rivedere la presente convezione, prima della scadenza dell’atto integrativo di modifica, nel caso in cui le parti convengano di realizzare interventi strutturali di riqualificazione importante dello stadio o di realizzazione di una nuova struttura con meccanismo di project financing o di altro tipo previsto dalla normativa”

 

E' evidente che 'stadio-clinica' supera tutto l'iter (manifestazione di interesse, bando, delibera, votazione in consiglio comunale). 

Detto ciò: il presidente lo ha detto più volte che si procederà con stadio-clinica. Parlo per l'imponderabile: se alla fine non si dovesse fare? oppure la decisione definitiva verrà presa dopo il 4 giugno? 

ecco perchè dico fare le cose fatte bene (doveroso) ma anche tenere conto delle scadenze. Tutto qui! 

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25 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Immagino che li il lungo stop del periodo Covid abbia avuto un impatto devastante.

Prima era sempre piena.

In realtà avendola frequentata molto tempo diciamo che già dai primi tempi, subito dopo l’apertura, si notava una discreta disorganizzazione… per essere buoni😅

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1 minuto fa, SuLeMano ha scritto:

In realtà avendola frequentata molto tempo diciamo che già dai primi tempi, subito dopo l’apertura, si notava una discreta disorganizzazione… per essere buoni😅

Io non ci sono mai andato, ho visto solo un casino di movimento dall'esterno.

Ricordo anche che almeno una volta (se non due) gli erano saltate le gare per problemi al sistema di depurazione.

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14 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

 le infrastrutture sono MOLTIPLICATORI di ricavi. Quindi un qualcosa da moltiplicare lo devi avere

E quindi torniamo alla mia obiezione (impopolare)  di qualche giorno fa: bisogna prima pensare a salvarsi quest'anno.

 

Stiamo parlando di una società di calcio senza le strutture per portare avanti il day to day della prima squadra, senza le strutture per tirare su una giovanile degna di questo nome, ma proiettatissima verso la moltiplicazione dei ricavi. Quando è così, sempre buttare un occhio verso il calendario: o siamo nei paraggi del 1 aprile, oppure nei paraggi di elezioni (magari europee).

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10 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Io non ci sono mai andato, ho visto solo un casino di movimento dall'esterno.

Ricordo anche che almeno una volta (se non due) gli erano saltate le gare per problemi al sistema di depurazione.

Di cose da dire ce ne sarebbero, ma meglio non farlo in una chat pubblica. Non frequentandola più adesso, invece, non so come sia la gestione attuale 

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Faccio fatica a seguire bene queste vicende, se non ho capito male in Italia gli stadi di proprietà si contano sulle dita di una mano; di questi, mi par di capire, solo uno o due rappresentano veramente un investimento di valore per la società.

Sempre se non ho capito male, il sesto-settimo stadio di proprietà in Italia, e immagino il secondo o terzo fatto coi controcazzi, sarà il nostro.

Beh via, per oggi sto a posto così

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6 minuti fa, LoDan ha scritto:

Faccio fatica a seguire bene queste vicende, se non ho capito male in Italia gli stadi di proprietà si contano sulle dita di una mano; di questi, mi par di capire, solo uno o due rappresentano veramente un investimento di valore per la società.

Sempre se non ho capito male, il sesto-settimo stadio di proprietà in Italia, e immagino il secondo o terzo fatto coi controcazzi, sarà il nostro.

Beh via, per oggi sto a posto così

Metti un forse verso la fine e c'hai preso😁

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Lo dico senza polemica ma guardo in faccia la realtà e ai comemnti fatti sopra.

Visto che a Terni è tutto un accrocco, anche due tubi innocenti e una tettoia di laminato ondulato sarà sempre meglio del Liberati di ora.

Dunque qualsiasi cosa venga fatta........purchè si faccia senza troppe pugnette.

 

 

 

 

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Io penso che Guida si è esposto in maniera inequivocabile. Chi ce mette i soldi? Ma a noi che cazzo ce ne frega? Il progetto è quello, il piano economico lo devono presentare a noi? Non credo. Lo dovranno vedere gli investitori che ovviamente non è Guida. Se partissero e lo dovessero inaspettatamente fare e se poi non dovesse funzionare la parte commerciale ma ci dovessimo ritrovare con qualcosa che sia il futuro del Liberati (che immagino a parte l'esserci affezionati non piaccia a nessuno) ce farebbe schifo? A me no. Poi sto sempre con l'idea che al 70% tra due anni andrò sempre a vedere la partita al parterre della Nord appoggiato alla ringhiera senza vedere un cazzo. La cosa fondamentale è la Ternana, preferibilmente in serie B almeno 😅

Edited by POSSE
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2 minuti fa, POSSE ha scritto:

Il progetto è quello, il piano economico lo devono presentare a noi?

SI SI è ancora SI

Perché non capite che si tratta di una concessione di un bene pubblico di tutti i cittadini ternani?

Stadio e terreni sono dei ternani e quindi cosa ci fanno e come lo fanno lo DEVONO presentare a noi.

Comunque lo vedremo quando finalmente ci sarà la gara (pubblica) li avranno finito di nascondersi

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9 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

SI SI è ancora SI

Perché non capite che si tratta di una concessione di un bene pubblico di tutti i cittadini ternani?

Stadio e terreni sono dei ternani e quindi cosa ci fanno e come lo fanno lo DEVONO presentare a noi.

Comunque lo vedremo quando finalmente ci sarà la gara (pubblica) li avranno finito di nascondersi

A te appassiona probabilmente per deformazione professionale, a me no. Immagino ci sia un ufficio pubblico che dovrà farsene carico che facessero il loro lavoro per cui li eleggi o li paghi come cittadino 

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7 minuti fa, Palmiro ha scritto:

Perché Mari c'ha la voce di Paperino?

In realta' è proprio Paperino,si dice che alla fine i soldi per lo stadio  li caccia il su nonno paperon de paperoni 

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11 minuti fa, POSSE ha scritto:

A te appassiona probabilmente per deformazione professionale, a me no. Immagino ci sia un ufficio pubblico che dovrà farsene carico che facessero il loro lavoro per cui li eleggi o li paghi come cittadino 

Come te permetti,io in conferenza dei servizi chiamavo anche un rappresentante del forum,uno del cctc,e un pensionato inps per vede se erano d'accordo con quanto proposto.

Qualcuno se scorda che Terni ha il comune in dissesto finanziario,che di imprenditori Ternani con possibilità economiche per determinati progetti non ci sono,ma a chiacchiere siamo primi in tutto.

 

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Forse erano meglio le troglie nigeriane e li stracciaroli dell' est giù al foro Boario ... (I gusti so gusti oh mica me scandalizzò)

Edited by Fedevox
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