Quindi, riassumendo:
- mercoledì l'Inghilterra si qualifica per la finale e inizia una campagna senza uguali a base di orgoglio nazionale (e ci sta), basata però su un insano diritto a riprendersi ciò che è loro, manco si trattasse di Malta, Bengala o le Falkland
- il covid è declassato a semplice raffreddore e i pub si riempiono, birra a fiumi
- media e politicians fanno a gara a chi tende di più l'elastico
- birra a fiumi
- la vigilia della finale c'è la proclamazione anticipata del vincitore, birra a fiumi
- il giorno della finale Mattarella raggiunge lo stadio ed è accolto al bancone del baretto da Boris Johnson, che gli offre una pinta. Mattarella declina. Dello staff Windsor non c'è nemmeno l'assaggiatore reale a salutare il nostro presidente: l'ambasciatore persiano a Sparta fu accolto con più grazia
- birra a fiumi
- lo stadio è presidiato da un manipolo di steward impauriti, il controllo della situazione però è degli hooligans; si entra a proprio rischio e pericolo
- birra a fiumi
- sul campo l'Inghilterra segna subito e rinuncia all'unica arma congeniale, la corsa e la spavalderia
- gli azzurri rimontano e vincono ai rigori, secondo il più classico dei copioni, popopopopopooooopo
- i bianchi si sfilano la medaglia, il pubblico è già a farsi un goccetto di birra, prima di rincasare; hai visto mai che la domenica sera si rinunci alla rossa d'ordinanza
Adesso, siamo proprio gli ultimi a dover dare lezioni , e difatti non ne diamo. Ma in futuro sarà bene che pure la perfida Albione ci pensi un po' su prima di riservarci i soliti toni sprezzanti. Sto giro hanno proprio fatto una figura di guano, a cominciare da capi e capetti.
Birretta?