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Io non esulto, ma reputo una sconfitta che il popolo ternano (o una cospicua fetta di questo) si sia svegliato all'improvviso riscoprendo l'ascia da guerra per una vicenda "strumentalmente" legata al nuovo Stadio e concentrando l'attenzione sulla clinica privata (business sulla salute), invece che - ad esempio - la sanità pubblica. Qui si da addosso ai sindacati locali, che io per inciso non amo, ma che alla fine con la loro azione e pressione, hanno portato al risultato del cambiamento dei vertici del S.Maria con professionisti coi controcoglioni, che sono certo, miglioreranno l'attuale drammatica situazione nei limiti della agibilità economica. Le altre chiacchiere per me stanno a 0, pur se fossero (dubito), alimentate dalla buona fede. In nessuna iniziativa corrente di progetti e iniziative per nuovi stadi in concessione o di proprietà compaiono cliniche o progetti compensativi in ambito sanitario convenzionato. Evidentemente in tutta Italia sono dei coglioni e noi abbiamo l'unico presidente sveglio. Poi sarebbe anche curioso capire dove finisce il suo amore per Terni e cominciano i suoi interessi personali. Anche qui vorrei fare notare che da anni ormai non esiste più anche in Italia il presupposto "tu tienimi la squadra di calcio e io ti faccio fare cose". E da come stanno reagendo i tifosi, mi pare che siamo rimasti ancora ad un tempo che non c'è più. Poi ultimo aspetto. Quando i perugini o chi per loro investiva ingenti capitali per realizzare cliniche e fare domanda di accreditamento, a Terni, i nostri "prenditori" facevano le RSU con quattro spicci e 2 infermieri e facevano accreditare queste. Non prendiamocela solo con la debolezza politica, ma anche con chi (tanti), ha speculato nella sua diversificazione, sulla salute degli anziani. Si dice che Bandecchi è la scintilla di una rabbia repressa e che ben venga. Personalmente e chiudo, trovo deprimente la necessità dell'arrivo di un condottiero dai modi "irrituali" (personalmente ai limiti del grottesco), dietro il quale pare ci possa essere la rinascita e il riscatto del popolo ternano. Sarà che per me, le priorità sono altre e urgentissime ma non sto qui a discuterne e per lo stadio posso benissimo aspettare. 

Modificato da paolo65
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2 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Io non esulto, ma reputo una sconfitta che il popolo ternano (o una cospicua fetta di questo) si sia svegliato all'improvviso riscoprendo l'ascia da guerra per una vicenda "strumentalmente" legata al nuovo Stadio e concentrando l'attenzione sulla clinica privata (business sulla salute), invece che - ad esempio - la sanità pubblica. Qui si da addosso ai sindacati locali, che io per inciso non amo, ma che alla fine con la loro azione e pressione, hanno portato al risultato del cambiamento dei vertici del S.Maria con professionisti coi controcoglioni, che sono certo, miglioreranno l'attuale drammatica situazione nei limiti della agibilità economica. Le altre chiacchiere per me stanno a 0, pur se fossero (subito), alimentate dalla buona fede. In nessuna iniziativa corrente di progetti e iniziative per nuovi stadi in concessione o di proprietà compaiono cliniche o progetti compensativi in ambito sanitario convenzionato. Evidentemente in tutta Italia sono dei coglioni e noi abbiamo l'unico presidente sveglio. Poi sarebbe anche curioso capire dove finisce il suo amore per Terni e cominciano i suoi interessi personali. Anche qui vorrei fare notare che da anni ormai non esiste più anche in Italia il presupposto "tu tienimi la squadra di calcio e io ti faccio fare cose". E da come stanno reagendo i tifosi, mi pare che siamo rimasti ancora ad un tempo che non c'è più. Poi ultimo aspetto. Quando i perugini o chi per loro investiva in ingenti capitali per realizzare cliniche e fare domanda di accreditamento, a Terni, i nostri "prenditori" facevano le RSU con quattro spicci e 2 infermieri e facevano accreditare queste. Non prendiamocela solo con la debolezza politica, ma anche con chi si (tanti), hanno speculato nella loro diversificazione, sulla salute degli anziani. Si dice che Bandecchi è la scintilla di una rabbia repressa e che ben venga. Personalmente e chiudo, trovo deprimente la necessità dell'arrivo di un condottiero dai modi "irrituali" (personalmente ai limiti del grottesco), dietro il quale pare ci possa essere la rinascita e il riscatto del popolo ternano. Sarà che per me, le priorità sono altre e urgentissime ma non sto qui a discuterne e per lo stadio posso benissimo aspettare. 

Ovvio e scontato che uno stadio nuovo più una clinica non ti risolvano tutti i problemi.

Credo che nessuno lo metta in dubbio,ma se qst serva come pretesto per un cambio di passo...ben venga

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20 minuti fa, Il Cobra ha scritto:

Solamente con i paraocchi ben messi non si può ammettere che in tanti stanno esultando per il fallimento del progetto...ma come si fa ancora a difendere questi soggetti. A parti invertite (con la sx al potere) il progetto non si sarebbe sempre fatto ma qualcuno tra mazzette e inciuci vari si sarebbe messo in tasca anche qualche euro, è la loro natura...

si ma trovali questi poracci sfigati di sinistra in comune che stanno esultando, perché sembra piuttosto il contrario, ossia chi ha i paraocchi dice "non li vedo ma ci sono". trovami anche solo un ternano che non abita a colle dell'oro e che non vole lo stadio novo, poi ne riparliamo su chi ha i paraocchi.

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25 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Io non esulto, ma reputo una sconfitta che il popolo ternano (o una cospicua fetta di questo) si sia svegliato all'improvviso riscoprendo l'ascia da guerra per una vicenda "strumentalmente" legata al nuovo Stadio e concentrando l'attenzione sulla clinica privata (business sulla salute), invece che - ad esempio - la sanità pubblica. Qui si da addosso ai sindacati locali, che io per inciso non amo, ma che alla fine con la loro azione e pressione, hanno portato al risultato del cambiamento dei vertici del S.Maria con professionisti coi controcoglioni, che sono certo, miglioreranno l'attuale drammatica situazione nei limiti della agibilità economica. Le altre chiacchiere per me stanno a 0, pur se fossero (dubito), alimentate dalla buona fede. In nessuna iniziativa corrente di progetti e iniziative per nuovi stadi in concessione o di proprietà compaiono cliniche o progetti compensativi in ambito sanitario convenzionato. Evidentemente in tutta Italia sono dei coglioni e noi abbiamo l'unico presidente sveglio. Poi sarebbe anche curioso capire dove finisce il suo amore per Terni e cominciano i suoi interessi personali. Anche qui vorrei fare notare che da anni ormai non esiste più anche in Italia il presupposto "tu tienimi la squadra di calcio e io ti faccio fare cose". E da come stanno reagendo i tifosi, mi pare che siamo rimasti ancora ad un tempo che non c'è più. Poi ultimo aspetto. Quando i perugini o chi per loro investiva in ingenti capitali per realizzare cliniche e fare domanda di accreditamento, a Terni, i nostri "prenditori" facevano le RSU con quattro spicci e 2 infermieri e facevano accreditare queste. Non prendiamocela solo con la debolezza politica, ma anche con chi si (tanti), hanno speculato nella loro diversificazione, sulla salute degli anziani. Si dice che Bandecchi è la scintilla di una rabbia repressa e che ben venga. Personalmente e chiudo, trovo deprimente la necessità dell'arrivo di un condottiero dai modi "irrituali" (personalmente ai limiti del grottesco), dietro il quale pare ci possa essere la rinascita e il riscatto del popolo ternano. Sarà che per me, le priorità sono altre e urgentissime ma non sto qui a discuterne e per lo stadio posso benissimo aspettare. 

Il problema a mio parere è proprio questo: "allora nel resto d'Italia sono dei coglioni?" Scusami ma quando sento dire queste cose non riesco proprio a trattenermi. Niente di personale ovviamente, ma trovo questi convincimenti molto diffusi, purtroppo, segnati dalla mediocrità presente instillata soprattutto negli ultimi decenni. Ricordo che la nostra storia parla tutt'altro linguaggio. Parla della realtà prima nell'entrare nella civiltà industriale, parla di una realtà prima nel dotarsi di una linea telefonica ed elettrica, parla di essere un'avanguardia nella gestione dell'accoglienza di tante persone venute qui per lavorare. L'importanza ed il rispetto si conquistano nella misura in cui si proferiscono energie anche e soprattutto staccandosi dal pensiero comune. Per il resto sono tutti punti di vista che rispetto ma non condivido. La storia ti presenta occasioni che vanno sfruttate, non importa in che forma o tramite chi se ci si muove nel lecito; l'essenziale è che il tutto sia funzionale ai tuoi scopi. Non importa il colore del gatto, è importante che mangi il topo.

Modificato da LU TERNOMETRO
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13 ore fa, INPS rossoverde ha scritto:

Ho ascoltato l'intervista all'assessore Coletto. Afferma "nella conferenza dei servizi ci sono solo tecnici", bene. Alla domanda "cosa si deve fare per quanto riguarda il riequilibrio dei posti letto", risponde " bisogna fare un esame dei fabbisogni, non lo dico io lo dice la LEGGE" Benissimo. Poi si potrà fare una valutazione sull'accreditamento e poi una eventuale convenzione. Perfetto! Ora ci sarebbe da domandargli, in occasione delle convenzioni di cinque cliniche nella provincia di Perugia i tecnici che hanno fatto l'esame dei fabbisogni come ci sono arrivati a determinare che nella provincia di Terni non c'era "fabbisogno" mentre in quella di Perugia invece il "fabbisogno" necessitava di cinque cliniche? Come è stata interpretata la LEGGE? Perchè per Terni non ci sono più posti letto da convenzionare? Perchè a Perugia sono concentrati tutti i posti letto della Regione? Così tanto per sapere..........

No più che altro ci sarebbe da chiedergli: se ne sono accorti adesso? in tutto questi mesi perchè hanno preso in giro tutti noi senza dirci che il progetto cosi come presentato non era fattibile? dove sta la serietà della politica? invece di fare propaganda perchè non hanno detto subito come stavano le cose?

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18 minuti fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

Il problema mio parere è proprio questo: "allora nel resto d'Italia sono dei coglioni?" Scusami ma quando sento dire queste cose non riesco proprio a trattenermi. Niente di personale ovviamente, ma trovo questi convincimenti molto diffusi, purtroppo, segnati dalla mediocrità presente instillata soprattutto negli ultimi decenni. Ricordo che la nostra storia parla tutt'altro linguaggio. Parla della realtà prima nell'entrare nella civiltà industriale, parla di una realtà prima nel dotarsi di una linea telefonica ed elettrica, parla di essere un'avanguardia nella gestione dell'accoglienza di tante persone venute qui per lavorare. L'importanza ed il rispetto si conquistano nella misura in cui si proferiscono energie anche e soprattutto staccandosi dal pensiero comune. Per il resto sono tutti punti di vista che rispetto ma non condivido. La storia ti presenta occasioni che vanno sfruttate, non importa in che forma o tramite chi se ci si muove nel lecito; l'essenziale è che il tutto sia funzionale ai tuoi scopi. Non importa il colore del gatto, è importante che mangi il topo.

Mi dispiace, ma non vedo in questa operazione nulla che possa farci pensare al periodo di sviluppo che te ne menzioni seppur con qualche imprecisione e che ha fatto di Terni una delle capitali della modernità e del progresso, seppur  con tanti distinguo.  Qui si sta parlando, a mio avviso, di esercitare pressione popolare data dal consenso intorno alla squadra di calcio per un'operazione che è in evidente contrasto con le attuali normative peraltro nazionali. Come Bandecchi e altri  sono stati in grado, grazie alle loro influenze politiche, di riscrivere gli equilibri tra scuola pubblica e privata dalla Gelmini in poi, si attivasse anche per la Legge Stadi in modo da inserire deroghe sui processi di accreditamento. Io mi stupisco solo di chi fra tutti i consulenti ed espertoni che hanno lavorato a questa cosa non abbia evidenzato fin da subito a Bandecchi, la non percorribilità di tale strada. Qui dentro anche i poco esperti (ma anche più di qualcuno che conosce i meccanismi che regolano gli accreditamenti) , fin dalla prima ora (due anni fa) e a più riprese hanno sostenuto e sostengono che non è possibile. 

In pratica noi "popolo ternano" non dovremmo lottare per un riequilibrio (perché non c'è nessuna clinica....), ma per una questione che va contro la legge (per altro a mio avviso giustissima).

Modificato da paolo65

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1 ora fa, paolo65 ha scritto:

Ha da perdere, ad esempio, che dal prossimo mandato il sindaco di una città sopra i 100.000 abitanti avrà una retribuzione di -mi pare - oltre 11.000€ al mese xxxx! Tutto questo al netto della sua integrità morale di cui non ho motivo di dubitare.

Perdeva già stando fermo.

Paolo manco c ha provato, manco la finta... Gli errori su Villa Palma..

Se continua di questo passo la Lega a Terni e provincia prende il 4%, soprattutto se Bandecchi presenta la sua lista.. non dubito delle sue qualità professionali e morali. Ma adesso serve altro, altra tigna.

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47 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Io non esulto, ma reputo una sconfitta che il popolo ternano (o una cospicua fetta di questo) si sia svegliato all'improvviso riscoprendo l'ascia da guerra per una vicenda "strumentalmente" legata al nuovo Stadio e concentrando l'attenzione sulla clinica privata (business sulla salute), invece che - ad esempio - la sanità pubblica. Qui si da addosso ai sindacati locali, che io per inciso non amo, ma che alla fine con la loro azione e pressione, hanno portato al risultato del cambiamento dei vertici del S.Maria con professionisti coi controcoglioni, che sono certo, miglioreranno l'attuale drammatica situazione nei limiti della agibilità economica. Le altre chiacchiere per me stanno a 0, pur se fossero (dubito), alimentate dalla buona fede. In nessuna iniziativa corrente di progetti e iniziative per nuovi stadi in concessione o di proprietà compaiono cliniche o progetti compensativi in ambito sanitario convenzionato. Evidentemente in tutta Italia sono dei coglioni e noi abbiamo l'unico presidente sveglio. Poi sarebbe anche curioso capire dove finisce il suo amore per Terni e cominciano i suoi interessi personali. Anche qui vorrei fare notare che da anni ormai non esiste più anche in Italia il presupposto "tu tienimi la squadra di calcio e io ti faccio fare cose". E da come stanno reagendo i tifosi, mi pare che siamo rimasti ancora ad un tempo che non c'è più. Poi ultimo aspetto. Quando i perugini o chi per loro investiva ingenti capitali per realizzare cliniche e fare domanda di accreditamento, a Terni, i nostri "prenditori" facevano le RSU con quattro spicci e 2 infermieri e facevano accreditare queste. Non prendiamocela solo con la debolezza politica, ma anche con chi (tanti), ha speculato nella sua diversificazione, sulla salute degli anziani. Si dice che Bandecchi è la scintilla di una rabbia repressa e che ben venga. Personalmente e chiudo, trovo deprimente la necessità dell'arrivo di un condottiero dai modi "irrituali" (personalmente ai limiti del grottesco), dietro il quale pare ci possa essere la rinascita e il riscatto del popolo ternano. Sarà che per me, le priorità sono altre e urgentissime ma non sto qui a discuterne e per lo stadio posso benissimo aspettare. 

Bravo Paolo. Ma qui, ormai, anzi sin da subito, l'intera vicenda è stata fatta scivolare sul crinale della pancia, offuscando del tutto il cervello. Non casualmente direi; anzi, proprio con dolo. 

Ripeto e aggiungo quello che ho detto ieri: troppe questioni nebulose; troppe indeterminatezze; troppi errori marchiani da parte di tutti gli attori in gioco; troppa approssimazione e pressappochismo. Ma davvero un simile progetto può reggersi e svilupparsi con questi presupposti?  

E allora, tutto ciò mi fa sollevare il dubbio se questo stadio-clinica lo volessero davvero fare. Perché a questo punto, in questo marasma, ogni interrogativo mi pare lecito.  

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5 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Mi dispiace, ma non vedo in questa operazione nulla che possa farci pensare al periodo di sviluppo che te ne menzioni seppur con qualche imprecisione e che ha fatto di Terni una delle capitali della modernità e del progresso, seppur  con tanti distinguo.  Qui si sta parlando, a mio avviso, di esercitare pressione popolare data dal consenso intorno alla squadra di calcio per un'operazione che è in evidente contrasto con le attuali normative peraltro nazionali. Come Bandecchi e altri  sono stati in grado, grazie alle loro influenze politiche, di riscrivere gli equilibri tra scuola pubblica e privata dalla Gelmini in poi, si attivasse anche in per la Legge Stadi in modo da inserire deroghe sui processi di accreditamento. Io mi stupisco solo di chi fra tutti i consulenti ed espertoni che hanno lavorato a questa cosa non abbia evidenzato fin da subito a Bandecchi, la non percorribilità di tale strada. Qui dentro anche i poco esperti (ma anche più di qualcuno che conosce i meccanismi che regolano gli accreditamenti) , fin dalla prima ora (due anni fa) e a più riprese hanno sostenuto e sostengono che non è possibile. 

In pratica noi "popolo ternano" non dovremmo lottare per un riequilibrio (perché non c'è nessuna clinica....), ma per una questione che va contro la legge (per altro a mio avviso giustissima).

Impossible is nothing.....non ci sono precedenti, appunto, riconducibili alla richiesta e la legge sugli stadi è tutt'altro che rigida (non specifica le attività non ammesse). Piuttosto mi meraviglio di chi si meraviglia della risposta dell'illustre assessore. Non mi pare che la questione sia proprio in cima ai suoi pensieri; risponde come chiunque copre la sua posizione avrebbe risposto, ovvero trincerandosi dietro le normative vigenti (che poi in questo caso stanno su con gli stecchini). A questo punto, non esistendo una ampia letteratura nel merito, se sei un politico, imprenditore etc. devi azzannare come ad esempio sulle esigenze del territorio che, numeri alla mano, fanno ridere; come se Terni dovesse coprire un territorio ascrivibile a quello regionale quando sappiamo che ai confini o anche in altre regioni ha un bacino di utenza altrettanto se non più importante. E questo mi sembra si stia facendo con modi forse non condivisibili per qualcuno, ma questo è. Come veniva ricordato, ormai, dato anche il nanismo dei soggetti in questione il politically correct non paga più. Ma la storia è così, è un ciclico creare e distruggere.

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27 minuti fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

Impossible is nothing.....non ci sono precedenti, appunto, riconducibili alla richiesta e la legge sugli stadi è tutt'altro che rigida (non specifica le attività non ammesse). Piuttosto mi meraviglio di chi si meraviglia della risposta dell'illustre assessore. Non mi pare che la questione sia proprio in cima ai suoi pensieri; risponde come chiunque copre la sua posizione avrebbe risposto, ovvero trincerandosi dietro le normative vigenti (che poi in questo caso stanno su con gli stecchini). A questo punto, non esistendo una ampia letteratura nel merito, se sei un politico, imprenditore etc. devi azzannare come ad esempio sulle esigenze del territorio che, numeri alla mano, fanno ridere; come se Terni dovesse coprire un territorio ascrivibile a quello regionale quando sappiamo che ai confini o anche in altre regioni ha un bacino di utenza altrettanto se non più importante. E questo mi sembra si stia facendo con modi forse non condivisibili per qualcuno, ma questo è. Come veniva ricordato, ormai, dato anche il nanismo dei soggetti in questione il politically correct non paga più. Ma la storia è così, è un ciclico creare e distruggere.

Giusto, ma è sbagliato il percorso. La competenza della materia è nazionale (al netto di opportunità di dichiarazioni politiche locali che a mio avviso non spostano alcunché). Trova altre società calcistiche che condividano questo percorso ad oggi "illegale" e tutti insieme si eserciti pressione per cambiare le regole del gioco e rendere possibile l'operazione o concepirne altra che porti a risultato. Con le università telematiche private allorquando ministri che si alternavano volevano dare strette sui meccanismi di parificazione con quelle statali e in presenza, proponendo vincoli e requisiti più stringenti, vedi come Bandecchi & co si sono attivati politicamente facendo passare emendamenti a loro tutela (vantaggio). Vedi, la frase di Bandecchi "la vera operazione è la clinica, non lo stadio" che lui afferma essere volano di sviluppo, io che sono prudente, la posso leggere in modo diverso che mi sa tanto di speculazione? Non significa che gli altri siano tutti abbocconi, magari sono prevenuto io, ma sempre a difesa del mio orgoglio ad essere ternano al 100%

 

Modificato da paolo65

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Ormai è appurato che io sono l'ingenuo di turno. Inoltre, non abitando a Terni ma capitandoci solo occasionalmente per visita parenti, partite o motivi di lavoro, sicuramente mi sfugge il reale polso della situazione. Però mi ricollego a quanto diceva ora @Lu Generale (dal quale mi pare di capire che mi dividano le opinioni politiche) per commentare che il dubbio sulla effettiva volontà di realizzare lo stadio-clinica oggi è venuto anche a me. Qualche amico, come @Dado, sorriderà ricordandomi che me l'aveva detto da tempo... Vero, ma io sono ingenuo e ci sono arrivato solo oggi. Però anche un ingenuo ogni tanto qualche domanda se la pone:

il progetto di abbinare allo stadio una clinica privata CONVENZIONATA mi era sembrato subito molto strano, per due motivi che ormai sono di dominio pubblico: 1) nessuno ha mai fatto un'operazione del genere, limitandosi a centri commerciali o edilizia residenziale; 2) coinvolgere la sanità pubblica significava mettersi in un ginepraio, nel quale effettivamente l'operazione si è impantanata. Come terzo motivo si deve aggiungere che tutto era reso ancora più surreale dal fatto che si pretendeva l'accreditamento per un clinica ancora inesistente.... Devo ammettere che quest'ultimo aspetto non lo avevo colto subito, ma quando è emerso (dopo pochi giorni) mi è sembrato in effetti difficilmente aggirabile. Poi Bandecchi ha ripetutamente detto (anche pochi giorni fa) che non chiedeva l'accreditamento preventivo ma solo di poter costruire la clinica in abbinamento allo stadio. E io ci avevo creduto: se le cose stanno così - mi ero detto - allora forse l'operazione si può fare. E mi sa che su questo non mi ero sbagliato: da quello che ho capito, dalla famosa CDS sarebbe emerso che la clinica Bandecchi la potrebbe fare, se autorizzato dal COMUNE (non dalla regione, scritto volutamente minuscolo), poi la regione (sempre minuscolo) dovrebbe valutare l'eventuale accreditamento una volta costruita la clinica, nell'alveo del famoso riequilibrio della sanità in umbria (anche questo minuscolo). Quindi, secondo le ultime parole di Bandecchi PRIMA dell'esito della CDS, non era questo che diceva di volere?

O forse ho capito male io? Possibile, come ho anticipato non ho seguito ogni giorno questa vicenda.

Ma SE le cose stanno così, allora perché ora dice che tutto è naufragato? Perché - mi pare di capire - che lui non volesse metterci soldi propri, ma solo prenderli come finanziamento (dal Credito Sportivo, mi sembra), e che il convenzionamento preventivo fosse condizione necessaria per garantire il prestito senza intaccare il suo patrimonio e/o le sue garanzie personali (fideiussioni e altro).

Nel primo commento DOPO l'esito della CDS, infatti, ha detto: se devo spendere 45 milioni (prima erano 50 vabbè...) MIEI, allora lo stadio lo faccio su un terreno MIO, in modo che resti MIO.

Del tutto ineccepibile. Chi potrebbe dargli torto?

Allora perché tutta questa pantomima dello stadio-clinica? L'ingenuo si dà questa risposta: non volendo pestare i piedi al Comune, l'imprenditore Bandecchi ha proposto questa soluzione, per lui win-win.... Se ottengo il convenzionamento, costruisco stadio (bene che resta al Comune) e clinica (business mio, che resta a me una volta estinto il prestito, comunque ripagato da soldi pubblici convenzionati). Se invece non lo ottengo, COME E' PROBABILE SIN DALL'INIZIO, divento comunque il paladino dei Ternani contro la regione, che comunque già odiano da sempre. In ogni caso, o ha un vantaggio l'imprenditore Bandecchi (a costo zero, o quasi), oppure ne ha uno il politico Bandecchi.

Tanto di cappello a lui, che con questa strategia ha formalmente evitato di scontrarsi con il Comune, che nulla ora gli potrà dire SE (E SOTTOLINEO SE, non ho nessuna certezza che farà così...) domani andrà a costruire lo stadio SUO a Narni, o a Sangemini o altrove, al limite anche nel Comune di Terni ma lasciando il Liberati malconcio in una zona che il Comune si sta impegnando fortemente (e con merito, di questo penso che tutti dovrebbero dare atto al mio amico Lallo) a riqualificare dopo decenni di abbandono.

Modificato da altoforno
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Come già detto in precedenza...

la vicenda Stadio-clinica è e deve essere la scintilla che deve far scoccare il riequilibrio in tutti i settori ..anche nella sanità pubblica e non il contrario...

purtroppo anni di manifestazioni , presidi, collettivi e conferenze sindacali non sono serviti a nulla...( i fatti stanno lì a dimostrarlo)...

ci vuole , ahimè, un’azione di forza soprattutto politically “uncorrect”..

anche Mellasecca nelle sue prime imterviste disse che non sarebbe stato facile..in tanti anche qua dentro sappiamo e sapevamo che non sarebbe stato facile e probabilmente, nonostante uno ci spera sempre al positivo, sarebbe arrivato un primo NO...

MA INTANTO LA CREPA NEL MURO  È STATA FATTA...

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20 ore fa, fogueres ha scritto:

Fino a quando la “classe dirigente” di Terni rimarrà semplicemente un ufficio di collocamento per amici/figli/nipoti ( in ordine libero in base alle necessità/fasce di età/ scambio di favori) Terni rimarrà una simpatica cittadina di provincia lasciata a secco da Perugia.

 

Grazie a questo paradigma la città sta avendo una continua desertificazione che parte da lontano e chissà dove si fermerà.

 

Lo stadio&clinica  sono la punta dell’iceberg…

 

 

@Odoacre Chierico ha detto in una frase tutto quanto c'è da dire

 

la burocrazia è l’arte di tradurre in atti legittimi le volontà politiche, non viceversa.

Modificato da chetestraceki
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7 minuti fa, altoforno ha scritto:

Ormai è appurato che io sono l'ingenuo di turno. Inoltre, non abitando a Terni ma capitandoci solo occasionalmente per visita parenti, partite o motivi di lavoro, sicuramente mi sfugge il reale polso della situazione. Però mi ricollego a quanto diceva ora @Lu Generale (dal quale mi pare di capire che mi dividano le opinioni politiche) per commentare che il dubbio sulla effettiva volontà di realizzare lo stadio-clinica oggi è venuto anche a me. Qualche amico, come @Dado, sorriderà ricordandomi che me l'aveva detto da tempo... Vero, ma io sono ingenuo e ci sono arrivato solo oggi. Però anche un ingenuo ogni tanto qualche domanda se la pone:

il progetto di abbinare allo stadio una clinica privata CONVENZIONATA mi era sembrato subito molto strano, per due motivi che ormai sono di dominio pubblico: 1) nessuno ha mai fatto un'operazione del genere, limitandosi a centri commerciali o edilizia residenziale; 2) coinvolgere la sanità pubblica significava mettersi in un ginepraio, nel quale effettivamente l'operazione si è impantanata. Come terzo motivo si deve aggiungere che tutto era reso ancora più surreale dal fatto che si pretendeva l'accreditamento per un clinica ancora inesistente.... Devo ammettere che quest'ultimo aspetto non lo avevo colto subito, ma quando è emerso (dopo pochi giorni) mi è sembrato in effetti difficilmente aggirabile. Poi Bandecchi ha ripetutamente detto (anche pochi giorni fa) che non chiedeva l'accreditamento preventivo ma solo di poter costruire la clinica in abbinamento allo stadio. E io ci avevo creduto: se le cose stanno così - mi ero detto - allora forse l'operazione si può fare. E mi sa che su questo non mi ero sbagliato: da quello che ho capito, dalla famosa CDS sarebbe emerso che la clinica Bandecchi la potrebbe fare, se autorizzato dal COMUNE (non dalla regione, scritto volutamente minuscolo), poi la regione (sempre minuscolo) dovrebbe valutare l'eventuale accreditamento una volta costruita la clinica, nell'alveo del famoso riequilibrio della sanità in umbria (anche questo minuscolo). Quindi, secondo le ultime parole di Bandecchi PRIMA dell'esito della CDS, non era questo che diceva di volere?

O forse ho capito male io? Possibile, come ho anticipato non ho seguito ogni giorno questa vicenda.

Ma SE le cose stanno così, allora perché ora dice che tutto è naufragato? Perché - mi pare di capire - che lui non volesse metterci soldi propri, ma solo prenderli come finanziamento (dal Credito Sportivo, mi sembra), e che il convenzionamento preventivo fosse condizione necessaria per garantire il prestito senza intaccare il suo patrimonio e/o le sue garanzie personali (fideiussioni e altro).

Nel primo commento DOPO l'esito della CDS, infatti, ha detto: se devo spendere 45 milioni (prima erano 50 vabbè...) MIEI, allora lo stadio lo faccio su un terreno MIO, in modo che resti MIO.

Del tutto ineccepibile. Chi potrebbe dargli torto?

Allora perché tutta questa pantomima dello stadio-clinica? L'ingenuo si dà questa risposta: non volendo pestare i piedi al Comune, l'imprenditore Bandecchi ha proposto questa soluzione, per lui win-win.... Se ottengo il convenzionamento, costruisco stadio (bene che resta al Comune) e clinica (business mio, che resta a me una volta estinto il prestito, comunque ripagato da soldi pubblici convenzionati). Se invece non lo ottengo, COME E' PROBABILE SIN DALL'INIZIO, divento comunque il paladino dei Ternani contro la regione, che comunque già odiano da sempre. In ogni caso, o ha un vantaggio l'imprenditore Bandecchi (a costo zero, o quasi), oppure ne ha uno il politico Bandecchi.

Tanto di cappello a lui, che con questa strategia ha formalmente evitato di scontrarsi con il Comune, che nulla ora gli potrà dire SE (E SOTTOLINEO SE, non ho nessuna certezza che farà così...) domani andrà a costruire lo stadio SUO a Narni, o a Sangemini o altrove, al limite anche nel Comune di Terni ma lasciando il Liberati malconcio in una zona che il Comune si sta impegnando fortemente (e con merito, di questo penso che tutti dovrebbero dare atto al mio amico Lallo) a riqualificare dopo decenni di abbandono.

Win Win= se te va bene fai l'affare della vita.

Se te va male hai fatto un figurone davanti a tutti spennenno poco!!

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30 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Giusto, ma è sbagliato il percorso. La competenza della materia è nazionale (al netto di opportunità di dichiarazioni politiche locali che a mio avviso non spostano alcunché). Trova altre società calcistiche che condividano questo percorso ad oggi "illegale" e tutti insieme si eserciti pressione per cambiare le regole del gioco e rendere possibile l'operazione o concepirne altra che porti a risultato. Con le università telematiche private allorquando ministri che si alternavano volevano dare strette sui meccanismi di parificazione con quelle statali e in presenza, proponendo vincoli e requisiti più stringenti, vedi come Bandecchi & co si sono attivati politicamente facendo passare emendamenti a loro tutela (vantaggio). Vedi, la frase di Bandecchi "la vera operazione è la clinica, non lo stadio" che lui afferma essere volano di sviluppo, io che sono prudente, la posso leggere in modo diverso che mi sa tanto di speculazione? Non significa che gli altri siano tutti abbocconi, magari sono prevenuto io, ma sempre a difesa del mio orgoglio ad essere ternano al 100%

 

Credo si debba parlare, forse più correttamente, di percorso "non illegale". Se fosse stato come tu dici illegale e non fattibile come giustifichiamo i 40000 euro di danaro pubblico per un parere tecnico giuridico? Se fosse così dirimente la questione avremmo avuto un parere immediato con incorporati risparmi in soldi, incazzature ed inutili attese non trovi? E inoltre, se i diversamente ternani fossero stati sicuri dell'infattibilita' del progetto su basi inoppugnabili come potevano giustificare la loro contrarietà e nel contempo salvarsi la faccia? Stesso dicasi per il centro sportivo.

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3 ore fa, Lu fallacciano ha scritto:

aggiungo che noi dall’Umbria non ce ne andiamo. La storia è chiara: Terni è l’Umbria e non viceversa!!!!

 

Ti quoto perché questo è l'aspetto più doloroso, molti sono stati gli interventi di spessore ma, il ma più grande, la misura è colma; lo stadio è l'ultimo dei problemi, vi pare normale che in una regione piccola come la nostra quindi sostanzialmente facile da amministrare un intero territorio sia vessato solo perché il capoluogo di regione è la capitale della massoneria con un atavico senso di inferiorità nei confronti della parte sud della stessa; ricordiamoci che gli attuali confini regionali sono frutto di un accorpamento di delegazioni ex pontifice senza logica alcuna, questo comporterebbe che chi amministra dovrebbe usare il "bisturi" per cesellare la sua azione politica essendo la nostra regione per sua natura eterogenea, bene dalla sua nascita nel lontano 1970 è avvenuto l'esatto contrario: vi sembra normale progettare un asse viario strategico per tutta l'Italia centrale che collega i due mari (Ancona_ Civitavecchia) con una strozzatura da terzo mondo di 30 km tra terni e spoleto( valico della somma), vi sembra normale che nella parte nord della regione la fiscalità generale copra i costi dei consorzi di bonifica e in quella sud sia sulle spalle dei singoli cittadini, vi pare normale accorpare l'azienda regionale dei trasporti per appianare i debiti di quella del capoluogo regionale per il disastro del minimetro(vuoi fare il metropolitano ma hai il porco a Balanzano), vi pare normale che i canoni idrici entrano nella fiscalità regionale e non locale, vi pare normale come detto da molti l'attuale situazione sanitaria, non parlo di cliniche private, un intero territorio che deve fare affidamento su ospedali costruiti e progettati nel secolo scorso (narni e amelia) e la gallina dalle uova d'oro (terni con le sue entrate extra regionali) volutamente osteggiato potrei continuare per molto ma poi tutto diventa tedioso quindi, che questa sia la miccia per fare deflagrare un nuovo inizio, una nuova politica con un solo semplice obiettivo: fottere gli etruschi di collina, ogni azione amministrativa un vietnam, non è questione di affidarsi al condottiero senza macchia e paura bensì di alzare la testa perché la misura è colma, e purtroppo non parliamo di calcio che è la cosa più importante delle cose meno importanti

  • Grazie 1
  • Voto Positivo 3

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Ripeto per l'ennesima volta......non sono del settore ma l'unica cosa che mi sembrava chiara è che uno potesse chiedere certi accreditamenti solo dopo aver costruito la clinica. Ed allora mi chiedo dove si volesse sbattere la testa e soprattutto con quali obiettivi? O si sperava in qualcosa di non ottenibile o forse una strategia che ad oggi mi sfugge .

Possibile questa superficialità? Possibile nessuno avesse capito neanche i tecnici ?

Bha

  • Voto Positivo 3

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7 ore fa, longarinivattene! ha scritto:

Se consideri che ormai il mio nick è come se fosse nome e cognome (tutti sanno chi sono, non solo voi utenti/amici, perché dopo tanti anni vi considero tali, ma anche “chi conta” scopre subito chi sei, come quando mi telefonó Simone Longarini dopo aver letto il forum), ormai non faccio altro che criticare fortemente gli esponenti del governo locale e ancor più regionale, qui nel forum, come legale del cctc e a livello personale. 
Uno dei miei ultimi post su FB (post aperto a tutti) è di totale critica alla norma anti rave, scritta con i piedi da qualche ignorante che non sa cosa sia il diritto. 
Le mie personali posizioni ideologiche di destra SOCIALE, mi portano paradossalmente ad essere sempre più affine a un Marco Rizzo piuttosto che a Salvini e, come anche il primo dei due, continuare a ritenere il PD e gli pseudo sinistri radical chic, il male peggiore di questo paese. 

guarda...ti dico solo questo e poi basta perche non è questo il luogo, ma malgrado voto da qualche anno a destra dopo 40 anni di sinistra, per me Rizzo è e resta un idolo per come parla e come pensa, ma lui è l'unico scampolo di sinistra che è rimasto, detto questo sto seriamente pensando di scrivere a Matteo Salvini riportandogli tutte le malefatte della sua candidata che ha messo al comando in Umbria (compreso Latini, perchè anche se non ha colpe dirette e specifiche non si puo mettere al comando di una citta come Terni un uomo senza palle, rinunciatario e sottomissivo), in genere come con Bandecchi un po di tempo fa' avevo una buona messaggistica con Salvini, mi rispondeva spesso al tempo della vittoria  in umbria......butto giu due righe ben congegnate e vediamo che succede, almeno.....che sappia che si sta "accappellando" una regione "grazie" ad una incompetente

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

Ormai è appurato che io sono l'ingenuo di turno. Inoltre, non abitando a Terni ma capitandoci solo occasionalmente per visita parenti, partite o motivi di lavoro, sicuramente mi sfugge il reale polso della situazione. Però mi ricollego a quanto diceva ora @Lu Generale (dal quale mi pare di capire che mi dividano le opinioni politiche) per commentare che il dubbio sulla effettiva volontà di realizzare lo stadio-clinica oggi è venuto anche a me. Qualche amico, come @Dado, sorriderà ricordandomi che me l'aveva detto da tempo... Vero, ma io sono ingenuo e ci sono arrivato solo oggi. Però anche un ingenuo ogni tanto qualche domanda se la pone:

il progetto di abbinare allo stadio una clinica privata CONVENZIONATA mi era sembrato subito molto strano, per due motivi che ormai sono di dominio pubblico: 1) nessuno ha mai fatto un'operazione del genere, limitandosi a centri commerciali o edilizia residenziale; 2) coinvolgere la sanità pubblica significava mettersi in un ginepraio, nel quale effettivamente l'operazione si è impantanata. Come terzo motivo si deve aggiungere che tutto era reso ancora più surreale dal fatto che si pretendeva l'accreditamento per un clinica ancora inesistente.... Devo ammettere che quest'ultimo aspetto non lo avevo colto subito, ma quando è emerso (dopo pochi giorni) mi è sembrato in effetti difficilmente aggirabile. Poi Bandecchi ha ripetutamente detto (anche pochi giorni fa) che non chiedeva l'accreditamento preventivo ma solo di poter costruire la clinica in abbinamento allo stadio. E io ci avevo creduto: se le cose stanno così - mi ero detto - allora forse l'operazione si può fare. E mi sa che su questo non mi ero sbagliato: da quello che ho capito, dalla famosa CDS sarebbe emerso che la clinica Bandecchi la potrebbe fare, se autorizzato dal COMUNE (non dalla regione, scritto volutamente minuscolo), poi la regione (sempre minuscolo) dovrebbe valutare l'eventuale accreditamento una volta costruita la clinica, nell'alveo del famoso riequilibrio della sanità in umbria (anche questo minuscolo). Quindi, secondo le ultime parole di Bandecchi PRIMA dell'esito della CDS, non era questo che diceva di volere?

O forse ho capito male io? Possibile, come ho anticipato non ho seguito ogni giorno questa vicenda.

Ma SE le cose stanno così, allora perché ora dice che tutto è naufragato? Perché - mi pare di capire - che lui non volesse metterci soldi propri, ma solo prenderli come finanziamento (dal Credito Sportivo, mi sembra), e che il convenzionamento preventivo fosse condizione necessaria per garantire il prestito senza intaccare il suo patrimonio e/o le sue garanzie personali (fideiussioni e altro).

Nel primo commento DOPO l'esito della CDS, infatti, ha detto: se devo spendere 45 milioni (prima erano 50 vabbè...) MIEI, allora lo stadio lo faccio su un terreno MIO, in modo che resti MIO.

Del tutto ineccepibile. Chi potrebbe dargli torto?

Allora perché tutta questa pantomima dello stadio-clinica? L'ingenuo si dà questa risposta: non volendo pestare i piedi al Comune, l'imprenditore Bandecchi ha proposto questa soluzione, per lui win-win.... Se ottengo il convenzionamento, costruisco stadio (bene che resta al Comune) e clinica (business mio, che resta a me una volta estinto il prestito, comunque ripagato da soldi pubblici convenzionati). Se invece non lo ottengo, COME E' PROBABILE SIN DALL'INIZIO, divento comunque il paladino dei Ternani contro la regione, che comunque già odiano da sempre. In ogni caso, o ha un vantaggio l'imprenditore Bandecchi (a costo zero, o quasi), oppure ne ha uno il politico Bandecchi.

Tanto di cappello a lui, che con questa strategia ha formalmente evitato di scontrarsi con il Comune, che nulla ora gli potrà dire SE (E SOTTOLINEO SE, non ho nessuna certezza che farà così...) domani andrà a costruire lo stadio SUO a Narni, o a Sangemini o altrove, al limite anche nel Comune di Terni ma lasciando il Liberati malconcio in una zona che il Comune si sta impegnando fortemente (e con merito, di questo penso che tutti dovrebbero dare atto al mio amico Lallo) a riqualificare dopo decenni di abbandono.

Sono considerazioni che ho fatto io tutto condivisibili

Probabilmente il progetto stadio clinica lo ha partorito il bandecchi politico

perche’ il bandecchi imprenditore personalmente o tramite i suoi tecnici doveva per forza sapere dove andava a parare

a me mi tranquillizza il bandecchi politico 

per i nuovi rapporti di forza che vuole sovvertire a livello locale e regionale soprattutto 

 

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30 minuti fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

Credo si debba parlare, forse più correttamente, di percorso "non illegale". Se fosse stato come tu dici illegale e non fattibile come giustifichiamo i 40000 euro di danaro pubblico per un parere tecnico giuridico? Se fosse così dirimente la questione avremmo avuto un parere immediato con incorporati risparmi in soldi, incazzature ed inutili attese non trovi? E inoltre, se i diversamente ternani fossero stati sicuri dell'infattibilita' del progetto su basi inoppugnabili come potevano giustificare la loro contrarietà e nel contempo salvarsi la faccia? Stesso dicasi per il centro sportivo.

È l'arte della politica. Fare dire ad altri (autorevoli professionisti), una ovvietà scomoda. Del tipo "io sarei anche stato disponibile, ma vedete che ci dicono che non si può fare?".

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6 minuti fa, paolo71 ha scritto:

Sono considerazioni che ho fatto io tutto condivisibili

Probabilmente il progetto stadio clinica lo ha partorito il bandecchi politico

perche’ il bandecchi imprenditore personalmente o tramite i suoi tecnici doveva per forza sapere dove andava a parare

a me mi tranquillizza il bandecchi politico 

per i nuovi rapporti di forza che vuole sovvertire a livello locale e regionale soprattutto 

 

Pensiero condivisibile, anche se continuo a pensare che, almeno relativamente a progetto Stadio-Clinica, la questione si gioca a Roma e l'agibilità politica regionale è piuttosto vincolata in tal senso.

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6 minuti fa, paolo65 ha scritto:

È l'arte della politica. Fare dire ad altri (autorevoli professionisti), una ovvietà scomoda. Del tipo "io sarei anche stato disponibile, ma vedete che ci dicono che non si può fare?".

Qui siamo nel campo delle opinioni come già detto. Secondo me non è né un' ovvietà né tantomeno vi era disponibilità nel farlo. E ripeto, la questione ha una connotazione in gran parte locale. 

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1 minuto fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

Qui siamo nel campo delle opinioni come già detto. Secondo me non è né un' ovvietà né tantomeno vi era disponibilità nel farlo. E ripeto, la questione ha una connotazione in gran parte locale. 

Certamente è una mia criticabilissima opinione.

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2 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Pensiero condivisibile, anche se continuo a pensare che, almeno relativamente a progetto Stadio-Clinica, la questione si gioca a Roma e l'agibilità politica regionale è piuttosto vincolata in tal senso.

Vinti e vincitori. Al netto delle mosse del Bandecchi politico, conscio delle difficoltà evidenti del progetto stadio clinica e dello spostamento dello scenario probabilmente a livello nazionale come dici tu, la politica locale esce con le ossa rotte.. sullo stretto, in primis più che altro per la questione Villa Palma, più facile, più immediata. Dove nemmeno li, in un affair quasi condominiale sei riuscito a far "scoprire le carte" (e soldi) al Bandecchi "imprenditore". 

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

Se invece non lo ottengo, COME E' PROBABILE SIN DALL'INIZIO, divento comunque il paladino dei Ternani contro la regione, che comunque già odiano da sempre. In ogni caso, o ha un vantaggio l'imprenditore Bandecchi (a costo zero, o quasi), oppure ne ha uno il politico Bandecchi.

Come ci siamo detti tante volte, questo é il vero tratto comune che unisce tutte le iniziative di Bandecchi: la totale assenza di capitale di rischio da parte sua. Se ci mettesse un capitale di rischio suo, le strategie di implementazione sarebbero le piú linerari, fattibili, pratiche. Qua invece il gioco é strillare tanto, ma realizzare meno possibile, perché realizzare costa.

 

Non é un investitore, é uno che cerca visibilitá a basso prezzo, per poi monetizzare questa visibilitá su altri tavoli. Se non avesse le magliette sbagliate nel guardaroba, adesso probabilmente sarebbe in parlamento ma stai pure sicuro che ce lo ritroveremo presto candidato da qualche altra parte, e pure facilmente eletto al grido di "paladino dei ternani" quello a cui gli etruschi impedirono di farci lo stadio nuovo.

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

Tanto di cappello a lui, che con questa strategia ha formalmente evitato di scontrarsi con il Comune, che nulla ora gli potrà dire SE (E SOTTOLINEO SE, non ho nessuna certezza che farà così...) domani andrà a costruire lo stadio SUO a Narni, o a Sangemini o altrove, al limite anche nel Comune di Terni ma lasciando il Liberati malconcio in una zona che il Comune si sta impegnando fortemente (e con merito, di questo penso che tutti dovrebbero dare atto al mio amico Lallo) a riqualificare dopo decenni di abbandono.

La prima considerazione è che Bandecchio sa fare politica e Lallo no. Capisco che per il primo prendere in mano la bandiera dell'antiperuginismo sia più semplice, ma i silenzi del secondo lo condanneranno alla sparizione.

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16 minuti fa, Dado ha scritto:

Come ci siamo detti tante volte, questo é il vero tratto comune che unisce tutte le iniziative di Bandecchi: la totale assenza di capitale di rischio da parte sua. Se ci mettesse un capitale di rischio suo, le strategie di implementazione sarebbero le piú linerari, fattibili, pratiche. Qua invece il gioco é strillare tanto, ma realizzare meno possibile, perché realizzare costa.

 

Non é un investitore, é uno che cerca visibilitá a basso prezzo, per poi monetizzare questa visibilitá su altri tavoli. Se non avesse le magliette sbagliate nel guardaroba, adesso probabilmente sarebbe in parlamento ma stai pure sicuro che ce lo ritroveremo presto candidato da qualche altra parte, e pure facilmente eletto al grido di "paladino dei ternani" quello a cui gli etruschi impedirono di farci lo stadio nuovo.

Mi pare un analisi sbagliata dal momento che ha comprato una società sportiva e che tutti gli anni apre il portafoglio nel momento in cui va a ripianare le perdite di esercizio che almeno fino all’anno scorso erano strutturali 

 

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2 minuti fa, paolo71 ha scritto:

Mi pare un analisi sbagliata dal momento che ha comprato una società sportiva e che tutti gli anni apre il portafoglio nel momento in cui va a ripianare le perdite di esercizio che almeno fino all’anno scorso erano strutturali 

 

Sicuro? Soprattutto sulla prima parte.....ma qua il discorso ci porta lontano la chiudo qua

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54 minuti fa, babylon ha scritto:

guarda...ti dico solo questo e poi basta perche non è questo il luogo, ma malgrado voto da qualche anno a destra dopo 40 anni di sinistra, per me Rizzo è e resta un idolo per come parla e come pensa, ma lui è l'unico scampolo di sinistra che è rimasto, detto questo sto seriamente pensando di scrivere a Matteo Salvini riportandogli tutte le malefatte della sua candidata che ha messo al comando in Umbria (compreso Latini, perchè anche se non ha colpe dirette e specifiche non si puo mettere al comando di una citta come Terni un uomo senza palle, rinunciatario e sottomissivo), in genere come con Bandecchi un po di tempo fa' avevo una buona messaggistica con Salvini, mi rispondeva spesso al tempo della vittoria  in umbria......butto giu due righe ben congegnate e vediamo che succede, almeno.....che sappia che si sta "accappellando" una regione "grazie" ad una incompetente

Bravo. 
Non dimenticare i rappresentanti locali e regionali della Lega che hanno fatto più danni della grandine. 

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